anzio - il Caffè

n. 267 - dal 6 al 19 giugno 2013 NOTIZIE DALLA REGIONE
INFRASTRUTTURE Malgrado l’ok del Consiglio di Stato al progetto della superstrada, i 468 milioni di euro sono ancora fermi
“Nuova Pontina”: fondi ancora bloccati
Ancora bloccati i fondi per la
realizzazione della 'nuova
Pontina'. Anche la Regione
è preoccupata: «Siamo allarmati -
sottolinea Fabio Refrigeri, assessore
alle Infrastrutture della giunta
Zingaretti - In un momento così
difficile per l’economia, tenere
fermi in un cassetto 468 milioni di
euro stanziati dal Cipe è una follia».
La magistratura contabile
aveva respinto la delibera del Cipe
per la mancanza dei requisiti patrimoniali
delle società concessionarie.
Il 29 gennaio scorso, però, il
Consiglio di Stato ha detto che il
progetto si può fare e ha dato ra-
SALUTE Il Lazio al quarto posto con 286mila persone affette da questa malattia
Diabete: in Italia ci sono
oltre 3 milioni di malati
Secondo i dati Istat 2012 gli italiani con diabete sono oltre 3.268.000, con una
percentuale del 5,5% sulla popolazione nazionale. Superata ufficialmente la
barriera dei 3 milioni di malati. L’Associazione Medici Diabetologi ha stilato
la classifica delle Regioni italiane per numero di persone con diabete. Al primo
posto la Lombardia con oltre 533 mila malati, mentre il Lazio si piazza al quarto
posto con 286 mila malati. Si stima però che ogni 2-3 persone con diabete ce ne
sia 1 che non sa ancora di esserlo e, applicando questa stima, gli italiani con diabete
potrebbero sfiorare la soglia dei 5 milioni.
IL CASO L’ex tesoriere del Pdl si sarebbe appropriato di oltre 1 milione di euro
Fiorito dopo la condanna:
«Per me basta con la politica»
Dopo la sentenza di condanna
a tre anni e
quattro mesi per peculato
nell’ambito del processo
sui fondi Pdl della Regione Lazio,
Franco Fiorito, ex capogruppo
del Pdl alla Regione,
annuncia il suo addio alla politica.
Fiorito è stato accusato
di peculato per essersi appropriato
di oltre un milione di
euro dai fondi del gruppo regionale
del Pdl.
L‘ex capogruppo del Pdl alla
Regione Lazio ha spiegato
la sua posizione: «Quei soldi
mi sono stati assegnati tramite
delibera. Non li ho rubati, per
FRANCO FIORITO
Ex Capogruppo del Pdl alla Regione Lazio
CRONACA Per gli investigatori forse un mitomane
Busta con polvere sospetta
recapitata a Zingaretti
Una lettera contenente
polvere sospetta, simile
allo zucchero è stata
recapitata al Palazzo della
Regione, indirizzata a Nicola
Zingaretti, Presidente della
Regione Lazio. “Colpiremo i
senatori, Berlusconi ha rischiato”,
questa una delle
frasi contenute nel testo della
missiva. La lettera era firmata
con una stella a cinque
punta e la scritta “Nuove Brigate
Rosse“, ma per gli investigatori
l’azione è poco credibile,
forse il gesto di un mitomane.
Per sicurezza però
le due segretarie che l’hanno
aperta sono state comunque
ricoverate all’Ospedale Spallanzani. Sul posto sono intervenuti i carabinieri
della compagnia Eur, della stazione Garbatella e del Nucleo Investigativo
mentre la Procura di Roma ha aperto un fascicolo.
questa vicenda ho fatto fin
troppo carcere. Abbiamo
dimostrato di non aver
commesso alcun peculato.
Speriamo che la sentenza
venga ribaltata in appello».
Fiorito è tornato in libertà a
marzo dopo 5 mesi di carcerazione
domiciliare. Adesso
ha siglato un accordo con la
Corte dei Conti di Roma per
restituire alla Regione un
milione e 90 mila euro. Con
la sentenza a 3 anni e 4 mesi
di reclusione emessa dal
gup di Roma, l’ex tesoriere
Pdl non tornerà in carcere e
tornerà a vivere ad Anagni.
GIUDIZIARIA L’ex governatore testimone al processo contro i 4 Carabinieri
Caso trans, parla Marrazzo
governatore della Regione
Lazio Piero Marrazzo è stato
L’ex
sentito per la prima volta come
testimone nel processo ai quattro carabinieri
accusati di aver organizzato
un ricatto ai suoi danni. Marrazzo ha
spiegato come è stata la sua vita in
questi quattro anni. «Quel 3 luglio del
2009, nell'appartamento di Natali in
via Gradoli, ho avuto molta paura. Mi
sono reso conto di aver compiuto il
più grande errore della mia vita», ha
Fui sottoposto a
violenza psicologica.
Non mi ero reso
conto che stavano
facendo un video
gione alla società Autostrade del
Lazio, ponendo così fine ai contenziosi
con l’Arcea. I primi di
aprile il provvedimento è stato
pubblicato e inviato alla Corte dei
Conti per essere registrato e inoltrato
al Cipe: quest’ultimo potrà finalmente
stanziare i fondi pubblici
disponibili e avviare l’appalto.
«Mi auguro che gli ultimi problemi
si risolvano in fretta - sottolinea
Refrigeri - e che si possano aprire
presto i cantieri». Ma l’assessore
non vuole fare previsioni: «Di annunci
sballati ce ne sono stati
troppi...». L’opera è stata al centro
di un contenzioso tra due società:
La CEPI ENGI-
NEERING,
Centro di Formazione
Aifos, organizza
dal 12 al 14
giugno dei corsi di
formazione per Primo
Soccorso Gruppo
A/B/C e Aggiornamento
Primo
Soccorso, riservando
uno sconto del
10% a tutti coloro
che si iscriveranno
entro il 10/06/13.
Cepi Engineering
srl – via della Solforata
km 10,750 –
Pomezia. Info:
06/911497.450.
Arcea e Autostrade del Lazio. La
prima, 51% della Regione e il resto
un gruppo di grandi aziende private,
è stata creata durante la giunta
Storace per progettare, costruire
e gestire l’arteria. La seconda, nata
nel 2008 (durante la giunta Marrazzo),
appartiene al 50% alla Regione
Lazio e all’Anas. Due società
per fare la stessa autostrada: è
partito uno scontro giudiziario
che ha sfiorato i 900 milioni di risarcimenti.
E intanto la Pontina è
sempre più insicura e malconcia.
SALUTE Organizzati dalla Cepi Engineering
Dal 12 al 14/06 corsi
di primo soccorso
PIERO MARRAZZO
Giornalista ed ex Governatore
della Regione Lazio, coinvolto
nell’inchiesta sui trans
spiegato in aula. Marrazzo è finito in
mezzo ad una campagna mediatica
aggressiva e diffamatoria, che ha danneggiato
la sua carriera e la sua vita
personale. «Fui sottoposto da quei
due carabinieri a una violenza psicologica
molto forte, mi trovai in stato di
restrizione. Volevo uscire a tutti i costi
da quella casa, ma non mi fu consentito
neppure di rivestirmi. Non mi resi
conto che stavano girando un video
con il cellulare». Successivamente
Berlusconi lo contattò per avvertirlo
che qualche giornale era in possesso
del video, ma poi gli assicurò che il video
era stato sequestrato dai Ros.
«Oggi questa storia mi appare tutta
più logica: quei carabinieri mi impedirono
di lasciare la casa di Natali, tenendomi
ristretto in un ambiente, proprio
perché stavano girando un video».