Gli aspetti fiscali nel fallimento, nelle procedure preventive e ... - Ipsoa

Master Fallimento e procedure concorsuali
Gli aspetti fiscali nel fallimento, nelle
procedure preventive e in quelle speciali
Marina diMassa, 20aprile 2012
AcuradiMarcello Pollio
1

Agenda
1. Inquadramento
2. Fiscalità Fiscalit delle imprese in fallimento
-- Reddito d impresa
- Sostituzione d imposta
- Irap
- Iva
- Ici - IMU
- Imposta diregistro
3. Rapporto tra fallimento e fisco
- Iprivilegi delle imposte
- Accertamento ed insinuazione dei crediti tributari
- Processo tributario efallimento
4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali
- Concordato preventivo ed Accordi di ristrutturazione
- Amministrazione straordinaria
- Liquidazione Coatta Amministrativa
5. Esercitazione: redazione di proposta ditransazione fiscale nel nel
concordato preventivo
2

1. Inquadramento
3

Legge
fallimentare
par condicio creditorum
concorsualità
concorsualit
insinuazione del creditore
(fall.)
blocco/interruzione azioni
singole dei creditori
discipline speciali dipari rango
esigenza esigenza di di coordinamento
1. Inquadramento (1)
Rapporto tra diritto fallimentare e diritto tributario
Legge tributaria
(i.e. tuir) tuir
Indisponibilità
Indisponibilit
obbligazione bbligazione tributaria,
salvo deroghe espresse
La disciplina tributaria prevale ma non può mai ledere la par par
condicio condicio creditorum creditorum (C. n. 4234/2006)
4

La posizione fiscale del debitore in crisi
L imprenditore in crisi (debitore ( debitore) )nonperde nonperde mai lo status status di contribuente e
resta il soggetto passivo d imposta
Accordi di
ristrutturazione:
ristrutturazione
Debitore
Concordato preventivo:
Debitore
Soggetto che
assolve
agli
obblighi
fiscali
1. Inquadramento (2)
Fallimento (l.c.a.):
Curatore
(Comm. Liquid.)
A.S.:
1) fase giudiziale:
Debitore oComm.
Giudiziale
2) fase operativa:
Comm. Straord.
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1. Inquadramento (3)
Condizionamenti nel rapporto tra Fallimento e Fisco
disposizioni fiscali (tuir) oscure elacunose
difficoltà di coordinare disciplina fallimentare efiscale
tendenza AE a vedere il curatore come un successore
e/o sostituto del fallito
tendenza AE adisapplicare lenorme procedurali e
sostanziali del fallimento (i.e. insinuazione)
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1. Inquadramento (4)
Condizionamenti nel rapporto tra procedure
preventive e Fisco
Non esiste coordinamento tra procedure preventive della crisi e
reddito d impresa
Il Tuir privilegia (solo) procedure concorsuali giudiziali, giudiziali
con funzione prettamente liquidatoria
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Deducibilità Deducibilit perdita su
crediti (II.DD.)
La posizione fiscale del creditore
1. Inquadramento (5)
2principali problematiche in seno al creditore falcidiato
Emissione note di
variazione Iva
In entrambi i casi ilFisco (AE) assume una posizione
pretestuosa condizionando fortemente il creditore
concorsuale
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2. Aspetti fiscali del fallimento
9

2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento principi
Nel fallimento il contribuente conserva la soggettività
passiva tributaria (C.1549/2011) e ha una (residuale)
legittimità processuale tributaria (C. 6392/2006)
L apertura del fallimento non determina né la cessazione
dell attività d impresa, nélinterruzione del ciclo fiscale (circ.
42/E/2004)
Al curatore non possono essere addossati adempimenti fiscali
non espressamente previsti asuo carico (C.1549/2011)
Gli obblighi contabili del curatore si esauriscono nella tenuta
del registro del fallimento ex art. 38 L.F. e dei registri IVA
Il curatore nonèsanzionabile per violazioni tributarie ante
fallimento anche se ha sottoscritto le dichiarazioni fiscali
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Regole di
determinazione
art. 183 d.p.r. d.p.r
917/1986 (tuir ( tuir)
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (1)
Obblighi
dichiarativi
art. 5 d.p.r. d.p.r
322/1998
La dichiarazione di fallimento spezza il periodo d imposta: imposta
1/1 data fallimento
((periodo periodo ante ante fallimento))
fallimento
data fallimento chiusura
((maxi maxi periodo periodo fallimentare))
fallimentare
Dichiarazione iniziale Dichiarazione finale
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Termini dipresentazione
dipresentazione
Predisposta etrasmessa dal
Curatore entro 9mesida
apertura del fallimento
(pubblicazione sentenza
dichiarativa)
Copia di essa va trasmessa
(nei medesimi termini) al
fallito
(in caso di soggetti Irpef)
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (2)
DICHIARAZIONE INIZIALE
Contenuto
Soltanto il reddito
d impresa maturato nel
periodo prefallimentare,
anche per Soggetti Irpef
(RIs. AE 171/E72002)
Il fallito dichiara (nei termini
ordinari) quota reddito
impresa + altri eventuali
redditi
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (3)
REDDITO D IMPRESA PRE FALLIMENTARE
Determinato in base ad apposito BILANCIO predisposto dal
curatore (art. 183, co. 1, tuir) tuir
Attività e passività
risultanti dacontabilità +
ulteriori elementi
desumibili daverificazione
passivo
(Circ. AE 26/E/2002)
Reddito d impresa
calcolato in base aREGOLE
FISCALI ORDINARIE
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (4)
DEBITO D IMPOSTA DA DICHIARAZIONE INIZIALE
Soggetti IRES
Il debito va INSINUATO al
passivo del fallimento
(natura concorsuale)
Soggetti IRPEF
Il debito si perfeziona al
momento di invio della
dichiarazione (post
fallimento) e, pertanto,
non può essere insinuata
(natura extra concorsuale:
C. n. 6518/1998)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (5)
REDDITO D IMPRESA endo endo FALLIMENTARE
Differenza tra residuo attivo e patrimonio dell impresa ad inizio
procedura, procedura quale che sia la durata ed anche se vi è esercizio
provvisorio (art. 183, co. 2, tuir) tuir
Residuo attivo (1)
ciò che viene restituito al
fallito dopo la
liquidazione concorsuale
(avanzo di fatto della
procedura)
procedura
Patrimonio nettoiniziale
netto iniziale (2)
ciò che risulta dal bilancio
iniziale
(attività (attivit passività, passivit , assunte
in continuità continuit di valori fiscali)
Se (2)è (2) negtivo, negtivo,
deve essere considerato pari a 0
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (6)
Regola particolare per isoggetti isoggetti
Irpef (art. 183, co. 3 tuir) tuir
Residuo attivo
- Patrimonio netto iniziale
- Corrispettivi dacessione di beni personali del fallito (o dei
soci illimitatamente responsabili)
responsabili
+Debiti personali del fallito pagati dal curatore
= Reddito imponibile della procedura (avanzo attivo della
liquidazione fallimentare)
fallimentare
Il risultato della procedura deve essere depurato da attività attivit e
passività passivit extra aziendali
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (7)
DICHIARAZIONE FINALE
Predisposta etrasmessa dal Curatore entro 9mesidalla
chiusura del fallimento (art. 5, co. 4, d.p.r. 322/98)
Deposito decreto ex art. 118 L.F.
A fini del rimborso delle ritenute subite sugli interessi attivi
bancari maturati in costanza di fallimento, la dichiarazione può
essere trasmessa (anticipata) alla data in cui sono stati
definitivi tutti irapporti giuridicifacenti capo al fallimento e
siano noti al curatore gli elementi che compongono il reddito da
dichiarare (C. n. 10439/2003)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (8)
DEBITO D IMPOSTA DA DICHIARAZIONE FINALE
1. Soggetto Ires: il curatore versa le imposte riducendo il
residuo attivo che restituisce al fallito tornato in bonis
2. Società di persone: il debito lo pagano i soci pro quota per
trasparenza
3. Impresa individuale: versa ilfallito
Nei casi sub 2e3il curatore deve trasmettere copia della
dichiarazione finale ai soggetti irpef
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (9)
Orientamenti di Prassi sul reddito d impresa nel fallimento (1)
In caso di chiusura in bonis del fallimento, ibeni aziendali sono
valutati in continuità fiscale, al valore preesistente al fallimento (Circ. AE
42/E/2004)
Nella determinazione del residuo attivo occorre considerare tutte le
passività considerate dal curatore in sede di ricostruzione del patrimonio
iniziale anche se non insinuate o rinunciate (circ. 42/E/2004)
I redditi prodotti dabeni extra aziendali acquisti all attivo fallimentare
devono essere dichiarati dalfallito al termine di ciascun periodo
d imposta compreso nella durata del fallimentoeleeventuali imposte
dovute devono essere dallo stesso versate, salvo la possibilità di
richiedere sussidio ai sensi dell art. 47 l.f. (Ris. AE 171/E/2002)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (10)
Orientamenti di Prassi sul reddito d impresa nel fallimento (2)
Le perdite d impresa ante fallimento sono deducibili sia dal reddito
della procedura, sia dai redditi derivanti dall attività d impresa
successivamente esercitata dalsoggetto tornato in bonis (Circ. AE
26/E/2002)
Le riserve e i fondi in sospensione d imposta risultanti dal bilancio
iniziale deve essere ricostruiti nel primo bilancio successivo alla chiusura
del fallimento, al netto dell importo eventualmente utilizzato (Circ. AE
42/E/2004)
Le eventuali quote residue di plusvalenze esistenti alla data di
apertura del fallimento devono essere recuperate a tassazione nel primo
periodo d imposta successive alla chiusura del fallimento (Circ. AE
42/E/2004)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento reddito d impresa (11)
LE DICHIARAZIONI DEL PRECEDENTE PERIODO D IMPOSTA
Il curatore ha l obbligo di redigere nei termini ordinari le
dichiarazioni dei redditi e dei sostituti dimposta relative
all anno antecedente dalla dichiarazione di fallimento, ove alla
data diapertura i termini non siano ancora decorsi
(Ris. AE 18/E/2007)
Interpretazione non condivisibile (ma daapplicare) in quanto:
- tale obbligho non è previsto dalla legge;
- la dichiarazione di fallimento non fa venir meno lo status di
contribuente in capo al fallito
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento sostituzione d imposta (1)
Il CURATORE SOSTITUTO D IMPOSTA
A partire dal 4/7/2006 il curatore, ove effettui pagamenti
soggetti aritenuta alla fonte, ha l obbligo di operare leritenute,
sia sulle somme versate in esecuzioni apiani diriparti, sia sulle
somme corrisposte in prededuzione
Normativa (che era) di immediata applicazione, ma il curatore è
al riparo da sanzioni per violazioni commesse nei primi 60 gg.
successivi alla modifica di legge (art. 3, co. 2, l. 212/2000)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento sostituzione d imposta (2)
Gli obblighi dasostituzione d imposta
-Versamento ritenute operate entro il 16del mese successivo
- Rilascio certificazioni ex art. 6, d.p.r. 322/98
-Trasmissione telematica dati contributi efiscali ex art. 4, co. 3
bis d.p.r. 322/98
-Presentazione dichiarazione annuale ex art. 4, co. 4 bis, d.p.r.
322/98
!!! E la procedura fallimentare che diventa sostituto d imposta
Il pagamento della ritenuta è un obbligazione propria
della procedura
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Il calcolo della ritenuta alla fonte nel fallimento
Il curatore spesso non dispone di tutti idati per il corretto
conteggio (specie sedeve liquidare il TFR)
Calcolare laritenuta sulla
base dell aliquota minima
irpef, salvo conguaglio del
percipiente in
dichiarazione
(Trib. Milano, circ. 18.12.06)
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento sostituzione d imposta (3)
Soluzioni diprassi:
Il calcolo della ritenuta e
gli obblighi dichiarativi
non ammettono deroghe
anche se l impresa è in
fallimento
(Ris. AE 18/E 2007)
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Irap e fallimento
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento Irap (1)
il fallimento è soggetto passivo IRAP solo se è stato disposto
l esercizio provvisorio
(artt. 5, D.p.r. 322/98 e 19, co. 6, D.Lgs. 446/1997)
Soggetto passivo limitatamente al valore della
produzione netta realizzata nell attività di
continuazione dell esercizio d impresa
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Adempimenti dichiarativi
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento Irap (2)
Dichiarazione iniziale (sempre necessaria):
-datrasmettersi invia autonoma entro 9 mesi dall apertura del
fallimento
-riguardailperiodo pre fallimentare
- l eventuale debito ha natura concorsuale
Dichiarazioni intermedie (solo se disposto esercizio provvisorio):
-datrasmettersi invia autonoma nei termini ordinari
-riguardaisingoli periodi d imposta disvolgimento della procedura
(compresa 1° periodo postfallimento: no maxi periodo
- l eventuale debito è prededucibile
Dichiarazione periodo d imposta ante fallimento
-acarico del curatore seancora nei termini (Ris. AE 18/E/2007
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Acconti d imposta
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento Irap (3)
Sancito dall art. 30, co. 3, D.Lgs. 446/1997 ma
non espressamente previsto nel fallimento
Si calcola in base ad Irap dovuta per il periodo precedente:
Se esercizio provvisorio
disposto adistanza di tempo
dalla dichiarazione di
fallimento:
NON DOVUTO
(manca manca base calcolo) calcolo
Se esercizio provvisorio
contestable alla dichiarazione
di fallimento:
DOVUTO
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2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(1)
fallimento:Iva(1)
L applicazione ed ilmeccanismo dell Iva sono
compatibili con il fallimento
Le caratteristiche della liquidazione concorsuale
richiedono tuttavia semplificazioni e deroghe alla
disciplina ordinaria
Normativa Iva ad ad hoc hoc per ilfallimento
Art. 74 bis bis d.p.r. 633/1972
Art. 8 d.p.r. 322/1998
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Adempimenti iniziali
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(2)
fallimento:Iva(2)
Denuncia variazione dati Iva: ComUnica entro 15gg dall accettazione
della carica(D.l. 78/2010)
Redazioneepresentazione dichiarazione IVA per l anno solare
precedente: modalità e termini ordinari, seancora pendenti, ovvero
entro 4 mesi dalla nomina se tale termine scade dopo quello ordinario
Fatturazione e registrazione nei (preesistenti) libri Iva delle operazioni
compiute dal fallito ante fallimento, sei termini non sono scaduti:
adempimento da eseguire entro 4 mesi dalla nomina
Redazione e presentazione dichiarazione 74 bis: dichiarazione
infrannuale (periodo pre fallimentare) ai fini dell insinuazione al passivo
da inviare entro 4 mesi dalla nomina
I dati vanno trasfusi in apposito modello della 1° dichiarazione IVA
annuale che è unica ma suddivisa in 2periodi 2periodi
(ante ante e post post fallimento)
fallimento
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Esiti delle dichiarazioni inziali
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(3)
fallimento:Iva(3)
idebiti (eventualmente) emergenti hanno natura concorsuale
Insinuazione al passivo senza
applicazione di sanzioni
il credito (eventualmente) emergente da dichiarazione infrannuale
deve essere portato a nuovo salvo la sussistenza delle condizioni per il
rimborso (art. 30 d.p.r. 633/1972)
Il modello IVA 74 bis nonconsente di chiedere il rimborso dell eventuale
eccedenza di credito da esso risultante (Ris. AE 181/E/1995)
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Dichiarazione Iva nell anno del fallimento
La predispone il curatore e la trasmette in via
telematica nei termini ordinari
1/1 data fallimento
Credito Iva: rimborsabile
se cessa attività attivit
Debito Iva: insinuazione
Fisco
2 intercalari
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(4)
fallimento:Iva(4)
data fallimento 31/12
Il debito del primo intercalare si
cristallizza enonè enon compensabile con
credito del secondo intercalare, che
spetta alla procedura
Credito Iva: normale
utilizzo
Debito Iva: pagabile in
prededuzione
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Rimborso del credito IVA
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(5)
fallimento:Iva(5)
E disciplinato dall art. 30, d.p.r. 633/1972 e le ipotesi di
rimborso sono riferibili alle:
dichiarazione Iva relativa all anno solare ante fallimento
dichiarazione Iva dell anno del fallimento
dichiarazioni degli anni successivi
richiesta dirimborso per cessazione attività
Al fine di accelerare lerichieste di rimborso, l AE consente al curatore di
anticipare ladichiarazione di cessazione attività (chiudere la Partita
Iva) al momentodi cessazione delle attività rilevanti aifini IVA (Circ.
AE 26/E/2002)
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Compensazione tributaria
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(6)
fallimento:Iva(6)
Possibile nel corso della procedura esoggiace alle regole
ordinarie previste per le imprese in bonis
Il Fisco si èespresso in sensocontrario sulla trasmissione dei crediti
prefallimentari in favore della procedura, sul presupposto della netta
separazione tra fallimento e impresa fallita (Ris. AE 279/E/2002)
Si applica al fallimento il
divieto di compensazione
in presenza di ruoli ex art.
31 d.l. 78/2010 ?
No, se iruoli sono relativi a
debiti concorsuali
(Circ. AE 13/E/2011)
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2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(7)
fallimento:Iva(7)
Adempimenti in corso di procedura (1)
Dichiarazione variazione dati in caso di esercizio provvisorio
Fatturazione/registrazione, liquidazioni periodiche
Acconti, comunicazione annuale, intrastat
Dichiarazioni annuali IVA
Le procedure concorsuali sono esonerate dall obbligo di
presentare la comuncazione dati IVA ex art. 8, co. 1, d.p.r. d.p.r
322/1998
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2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(8)
fallimento:Iva(8)
Adempimenti in corso di procedura (2)
Obbligo di comunicazione telematica all AE delle operazioni rilevanti ai
fini Iva, di importo pari osuperiore a 3.000,00 (spesometro)
Art. 21, D.L. 78/2010, conv. dalla L. 122/2010 (Provv ( Provv. . AE
22/12/2010)
Espressamente Espressamente posto posto aa carico carico anche anche dei dei curatori curatori fallimentari fallimentari ee
commissari commissari liquidatori liquidatori per per conto conto della della societàà societ fallita fallita oo in in L.C.A. L.C.A.
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Adempimenti finali
2. Aspetti fiscali del fallimento:Iva(9)
fallimento:Iva(9)
Dichiarazione cessazione attività ai fini IVA (non espressamente
prevista)
Dichiarazione annuale finale
nei termini ordinari il curatore deve presentare ladichiarazione
finale per le operazioni Iva tra il 1°gennaio eladata chiusura
del fallimento
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Le notedi variazione Iva
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento:
Iva (10)
L art. 26, co. 2, D.p.r. 633/1972 attribuisce la facoltà al creditore
(cedente bene prestatore servizio) di emettere notadivariazione (in
diminuzione dell Iva) a seguito di crediti commerciali
insoddisfatti nei confronti diimprese soggette a procedure
concorsuali
Il documento può essere emesso dopo il decreto di esecutività del
riparto finale ex art. 117, co. 1, l.f. oppure (in caso di assenza di attivo)
con il decreto di chiusura del fallimento
Il curatore ha l obbligo di registrare lenotedi variazioni emesse dai
creditori (Circ. AE 77/E/2000)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento Ici - Imu (1)
L Ici (ora ora IMU) nel fallimento
Gli obblighi inmateria di ICI nelfallimento (e nella l.c.a.) sono sanciti
dall art. 10, co. 6, D.Lgs. 504/1992 (richiamato in temadiIMU)
Il presupposto si realizza se l immobile entra nella disponibilità del
fallimento
Il tributo si applica a tutti gli immobili acquisiti alfallimento,
secondo leordinarie regole di determinazione
Soggetto passivo d imposta resta ilsoggetto fallito (sempre
proprietario del bene attratto alla massa)
Gli obblighi strumentali e dichiarativi ICI sonoatti inerenti la
gestione dell immobile e come tali competono al curatore
L imposta (debito di massa) èdovuta dalla data difallimento a
quella divendita (maxi periodo)
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2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento Ici - Imu (2)
Obblighi del curatore
Presentare, entro 90gg dalla nomina, al comune di ubicazione degli
immobili caduti infallimento, una dichiarazione che attesti l avvio
della procedura
No obbligo di presentare ladichiarazione Ici dopo vendita immobile
Obbligo versamento imposta (per ilmaxi periodo fallimentare)
entro 3mesidalla data del decreto di trasferimento (non da incasso
prezzo)
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Sentenza dichiarativa di fallimento
2. Aspetti fiscali del fallimento: fallimento:
Imposta di registro
Provvedimento ex art.8,lett.D,tariffa D.p.r. 131/1986: misura fissa (in
prededuzione)
Se lattivo comprende bene immobili e/o mobili registrati, la sentenza va
trascritta nei pubblici registri, scontando imposta dibollo, ed ipocatastali
(su immobili), nonchè I.P.T. (sui mobili registrati)
Vendite fallimentari
Cessioni daziende e/orami daziende soggette ad imposta proporzionale
di registro: le vendite fallimentari (giudiziali) nonsonosoggette al
potere di rettifica del corrispettivo ad opera dell AE
Decreto esecutività esecutivit piano di riparto
Esecutività senza osservazioni/contestazioni (o con accoglimento): no
imposta
Esecutività con contestazioni respinte: misura fissa
Esecutivià con contestazioni accolte: proporzionale 3%
40

3. Rapporto tra fallimento e fisco
41

3. Rapporto tra fallimento e fisco:I fisco:Iprivilegi
privilegi tributari (1)
Iprivilegi dei crediti fiscali
(d.l. 98/2011 conv. in L. 111/2011)
Estensione del privilegio a tutti itributi (art. 2752 co.1 c.c.),
compreselesanzioni
Abolizione limitazione temporale del credito relativo aruoli resi
esecutivi nell anno in cui il concessionario della riscossione
interviene o in quello precedente (art. 2771 c.c.)
Estensione del privilegio sussidiario sugli immobili che per i
crediti per le imposte di cui art. 2752 comma 1 c.c. (art.2776 co.3
c.c.)
Inuovi privilegi decorrono dal 6/7/2011 (data dientrata in
vigore della Legge) ma l applicazione è estesa anche ai crediti
sorti anteriormente
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Art. 2752 c.c.
Ante dl 98 Post dl 98
Imposta Irpef, Ires, Irap, Ilor
(limitatamente limitatamente alle somme
iscritte nei ruoli resi esecutivi
nell anno di intervento o di
esecuzione ed inquello
precedente)
precedente
3. Rapporto tra fallimento e fisco:I fisco:Iprivilegi
privilegi tributari (2)
IMPOSTE E SANZIONI Irpef,
Ires, Irap, Ilor
Cambia estensione (oggettiva) epresupposto (temporale) per
l attribuzione del privilegio fiscale
43

Le altre modifiche
Ante dl 98 Post dl 98
Art. 2771 Crediti per le imposte
sui redditi immobiliari
Privilegio crediti immobiliari Irpef,
Ires, Irap, Ilor limitatamente alle
somme iscritte aruolo nell anno di
riscossione o in quello precedente
Art. 2776 co.3 Collocazione
sussidiaria sugli immobili
Privilegio pericrediti sussidiari
immobiliari dello Stato per imposte,
tasseetributi locali
3. Rapporto tra fallimento e fisco:I fisco:Iprivilegi
privilegi tributari (3)
Art. 2771 c.c. Abrogato
Eliminato perché superfluo
rispetto aciòche il Fisco può
ottenere con privilegio delle
imposteesanzioni
Art. 2776 co.3 c.c. Modificato
Estensione del privilegio ai crediti
sussidiari immobiliari indicati dal
primo comma dell art. 2752
44

3. Rapporto tra fallimento e fisco:I fisco:Iprivilegi
privilegi tributari (4)
Credito Ici e Credito Irap
Il credito concorsuale per Ici èprivilegiato ex art. 2752 u.c. c.c.
(Cass. SS.UU. 11930/2010)
L Irap gode (dal 2007) del privilegio exart. 2752, co. 1, c.c., che
secondo recente Cassazione deve essere riconosciuto anche per gli
anni precedenti (Cass. 4861/2010)
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3. Rapporto tra fallimento e fisco:I fisco:Iprivilegi
privilegi tributari (5)
L impatto sui fallimenti
Cosa possono fare icreditori privilegiati difallimenti ante dl
98/2011?
Avvalersi del rimedio exart. 512 c.p.c. sein sede esecutiva
Proporre impugnazione ex art. 98 co.3 L.F.
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3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (1)
L accertamento dei crediti tributari nel fallimento
Il Fisco:
deve insinuarsi allo stato passivo
non può sottrarsi all accertamento endoconcorsuale
gode di una particolare tutela se la pretesa è in contestazione
In caso di contestazione (C. SS.UU. n. 1230/2004)
il giudice tributario decise su an e quantum,
il giudice fallimentare decide suconcorsualità e titolo fondate il
credito
47

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (2)
La prova del credito tributario
Il mezzo di prova del credito tributario èindicato nell art. 87, d.p.r.
602/73: equitalia chiede ammissione al passivo sulla base del ruolo
E necessaria sempre la prova della notifica della cartella esattoriale al curatore al
fine di consentirgli eventuale ricorso ed ammissione del credito con riserva
Il curatore può sempre proporre ammissione con riserva eccependo
che, non essendogli stata notificata la cartella, i termini per il ricorso
sono ancora pendenti
48

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (3)
La giurisprudenza: modalità di insinuazione
l insinuazione può essere proposta, alternativamente, sia da
Equitalia che dalla AE, la quale mantiene la titolarità del credito
tributario
qualora la AEpresenti domanda di ammissione al passivo, la
stessa potrà essere proposta anche in assenza di preventiva
iscrizione aruolo del credito insinuato e notifica al curatore della
cartella dipagamento
in tale ultimo caso, in assenza di tempestiva iscrizione aruolo e
in caso di contestazione da parte del curatore, mancando il titolo
per la contestazione in CTP, l insinuazione va respinta ed il
credito fiscale escluso
Cass. SS.UU. SS.UU.
n. 4126/2012
49

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (4)
La giurisprudenza: termini diinsinuazione (tardiva)
L Amministrazione finanziaria, come tutti gli altri creditori, ètenuta
al rispetto del termine per la presentazione della domanda tardiva
di ammissione al passivo ex 101 l.f. senza che idiversi epiù lunghi
termini previsti per la formazione dei ruoli ela emissione delle
cartelle possano costituire una esimente
Cass. n. 20910/2011
50

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (5)
La giurisprudenza: credito fondante l insinuazione
Non è ammissibile l insinuazione al passivo di un credito tributario
che l AE hadeterminato mediante rettifica basata su studi di
settore. Il creditore ha l obbligo di provare il suo credito certo,
preciso e dimostrabile, mentre lerisultanze da studi costituiscono
presunzioni semplici, concetto che non può essere accolto in sede
fallimentare
C.T.R. Firenze n. 18/1/12 del 1.2.2012
51

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (6)
La giurisprudenza: le speseinsinuazione di Equitalia (1)
Le spesedi insinuazione al passivo, sostenute da Equitalia, devono
essere ammesse al passivo, in virtù dell applicazione estensiva
dell art. 17 D.lgs. 112/99 che prevede larimborsabilità delle spese
relative a procedure esecutive individuali atteso che un trattamento
differenziato delle due voci di spesa risulterebbe ingiustificato
potendo il fallimento fondatamente ritenersi un esecuzione di
carattere generale sull intero patrimonio del debitore
Cass. 4861/2010
52

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco accertamento ed insinuazione (7)
La giurisprudenza: le speseinsinuazione di Equitalia (2)
la prassi del Tribunale di Milano (Circ. 20/1/2010)
1. Ruolo trasmesso ad Equitalia prima del fallimento:
- Se equitalia ha posto in essere procedure esattive:
spese, diritti e compensi vengono ammessi con il medesimo privilegio
del tributo
- Se equitalia NON ha posto in essere procedure esattive:
spese, diritti e compensi vengono ammessi al chirografo
2. Ruolo trasmesso ad Equitalia dopo il fallimento:
Il credito (del concessionario) non è concorsualeelespesedi
insinuazione sono sempre escluse
53

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco processo tributario e fallimento (1)
Legittimazione nelle liti fiscali
gli atti fiscali emessi inpendenza di fallimento devono essere
notificati al curatore eportati aconoscenza del fallito
in linea diprincipio, nei giudiziin cui sono dedotti rapporti
compresi nel fallimento, la legittimazione processuale spetta al
curatore
il fallito ha una residuale capacità processuale ove il curatore
non intenda impugnare latto fiscale (legittimazione sostitutiva
del fallito)
54

3. Rapporto tra fallimento e fisco: fisco processo tributario e fallimento (2)
Formalità della legittimità del curatore
Il curatore deve munirsi diapposita
diapposita
Autorizzazione Autorizzazione scritta scritta del del Giudice Giudice Delegato Delegato
necessaria per ogni grado
di giudizio
deve essere allegata al
ricorso
55

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure
preventive e speciali
56

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali :cpeaccordi :cpeaccordi
di ristrutturazione (1)
La fiscalità del concordato preventivo
Non esistono disposizioni del tuir e del decreto Iva ad hoc
Trova applicazione la disciplina prevista per le imprese in bonis
Disposizioni difavore su tassazione diretta del bonus da
ristrutturazione
Detassazione riduzione debiti dell impresa :no
sopravvenienza attive (art. 88, co. 4, tuir) tuir
Detassazione plusvalore da cessione beni :no
plusvalenze tassabili (art. 86, co. 5, tuir)
tuir
57

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali :cpeaccordi :cpeaccordi
di ristrutturazione (2)
La tassazione del decreto di omologa del concordato
(apertura e revirement dell Amministrazione finanziaria, che aderisce
alla giurisprudenza consolidata !!!)
Il decreto di omologazione del concordato (sia sia con garanzia sia con
cessione dei beni) beni è assoggettato ad imposta diregistro in misura
fissa (art. 8, lett. lett.
g, tariffa) tariffa
Soluzione esclusa
in caso di
concordato con
assuntore:
assuntore
Ris. Ris.
AE 27/E/2012
Si realizzano effetti traslativi: traslativi tassazione
ex art. 8, lett. lett.
a, tariffa: tariffa aliquota prevista
per isottostanti
isottostanti
atti
58

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali :cpeaccordi :cpeaccordi
di ristrutturazione (3)
La fiscalità degli accordidiristruttuazione
Non esistono disposizioni del tuir e del decreto Iva ad hoc
Trova applicazione la disciplina prevista per le imprese in bonis
NON ESTESE ledsposizioni difavore su tassazione diretta del
bonus da ristrutturazione nelconcordato
riduzione debiti dell impresa : tassabile*
tassabile
plusvalore da cessione beni : tassabili
* Risposta Ag. Entrate 18.5.2006 (videoconferenza
( videoconferenza MAP)
59

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali :cpeaccordi :cpeaccordi
di ristrutturazione (4)
La deducibilità delle perdite in capo ai creditori
Art. 101, co. 5, Tuir:
-peril Cp, decubilità immediata con il decreto ammissione
- quid iuris per gli accordidiristrutturazione?
Circ. AE 42/E/2010
alle perdite su crediti, generatisi per effetto di accordi di
ristrutturazione dei debiti omologati, nonè non applicabile, in
linea diprincipio, la previsione di deducibilità deducibilit immediata ex
art. 101 co. co.5Tuir
5Tuir
ciò nondimeno, la rilevanza fiscale potrà potr essere
riconosciuta, considerando integrati gli elementi certi e
precisi richiesti dalla norma apartire dalla data in cui il
decreto di omologa dell accordo sia divenuto definitivo in
quanto non più pi suscettibile di impugnativa
60

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : Amministrazione straordinaria (5)
Fiscalità dell A.S (D.Lgs. 270/1999)
E connessa alle caratteristiche della procedura:
Sempre prevista PROSECUZIONE ATTIVITA D IMPRESA
E attivata con la DICHIARAZIONE DI INSOLVENZA ( periodo di
osservazione con nomina diC.G. cui può essere affidata la
gestione provvisoria)
Inizia con il DECRETO MINISTERIALE DIAMMISSIONE (nomina
C.S. che gestisce limpresa in base al programma di
ristrutturazione )
Termina con il DECRETO DI CESSAZIONE DELL ATTIVITA (dopo
il completamento del programma, la procedura si trasforma in
liquidazione concorsuale)
61

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : Amministrazione straordinaria (6)
Posizione del Fisco
Le norme fiscali previste per ilfallimento (art. 184 tuir e
art. 5 dpr 322/98) si applicano all A.S. in fase liquidatoria,
post decreto di cessazione dell attività attivit d impresa ex art. 73
Ris. Ris.
AE 115/E/2004
62

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : Amministrazione straordinaria (7)
Obblighi tributari del commissario giudiziale
La dichiarazione di insolvenza non spezza il
periodo d imposta
senza poteri gestori
Nessun obbligo
fiscale
(tutto resta acarico
dell imprenditore)
imprenditore
COMMISSARIO
GIUDIZIALE
Si applicano le norme
ordinarie del tuir
con poteri gestori
Fatturazione e
registrazione
operaz.
63

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : Amministrazione straordinaria (8)
Obblighi tributari del commissario straordinario
Il decreto di ammissione alla procedura di A.S. non
interrompe il normale periodo d imposta
Sempre dotato di poteri gestori
Pone in essere tutti gli
adempimenti contabili e
fiscali previste per le
imprese in bonis
COMMISSARIO
STRAORDINARIO
Si applicano norme
ordinarie tuir
Sempre prevista continuità
continuit
attività attivit d impresa
Presenta le dichiarazioni
annuali dei redditi apartire
dall anno di apertura della
procedura
64

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : Amministrazione straordinaria (9)
Post decreto cessazione attività d impresa
L A.S. si trasforma illiquidazione concorsuale
Decreto ex art. 73
Commissario
straordinario
DICHIARAZ FALLIMENTO
CURATORE
Norme fiscali previste per ilfallimento
65

L.C.A.
Procedura concorsuale per la regolazione dell insolvenza
di taluni soggetti :
banche
imprese di assicurazione
società fiduciarie edi revisione
SIM
società cooperative
consorzi agrari
4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : L.C.A. (1)
Artt. Artt.
194 215 L.F.
66

4. Fiscalità Fiscalit delle procedure preventive e speciali : L.C.A. (2)
Fiscalità della L.C.A.
La data in cui ha effetto il decreto di apertura della L.C.A.
assume rilievo quale dies a quo peritermini degli adempimenti
iniziali del C.L. (analogamente al curatore)
La figura del C.L. si sovrappone a quella del curatore
La disciplina fiscale della L.C.A. èidentica a quella del fallimento
IVA (art. 74 bis, bis decreto IVA art. 8, d.p.r. d.p.r.
322/98
Redditi (art. 183 tuir - art. 5, d.p.r. d.p.r.
322/98)
Irap (art. 19, co. 6, D.Lgs. D.Lgs.
446/97)
Ici (art. 10, co. 6, D.Lgs. D.Lgs.
504/1992) + IMU
La conversione dell una procedura nell altra non da luogo ad
obblighi fiscali connessi a cessazione/apertura delle 2procedure
67

5. Redazione di proposta ditransazione
fiscale nel concordato preventivo
68

Accordi
stragiudiziali epiani
ex art. 67
RATEAZIONE
ESATTORIALE
e/o altri strumenti
deflattivi del contenzioso
Accordi ex art. 182
bis ecp ecp
RATEAZIONE ESATTORIALE
e/o altri strumenti deflattivi del
contenzioso
+ TRANSAZIZONE FISCALE
5. Esercitazione (1)
La ristrutturare debiti erariali e contributivi delle imprese in crisi
Fallimento
(e concordato
fallimentare)
FALCIDIA in base alle
regole del concorso
istituto più ampio degli strumenti deflattivi del contenzioso che
consente di ristrutturare il debito tributario eprevidenziale anche se è in
fase di riscossione e/o in contenzioso
69

La TF è disciplinata all art. 182 ter, L.F.
Rif. normativo decorrenza contenuto
D.lgs. 169/2007 1° gennaio 2008 estensione TF agli accordidiristrutturazione
D.L. 185/2008 (conv. in
L. 28/2009)
D.L. 78/2010 (conv. in
L. 122/2010)
D.L. 98/2011 (conv. in
L. 111/2011)
29 novembre 2008 estensione TF ai crediti contributivi eprevidenziali
ed TF solo dilatorio per IVA
31 luglio 2010 TFsolodilatoria (anche) per ritenute fiscali,
revocabilità TF negli accordidiristrutturazione
previsione reato tributario di TF fraudolenta
6luglio 2011 (ma
con effetti retroattivi)
5. Esercitazione (2)
estensione privilegi a tutti icrediti tributari,
comprese gli accessori (sanzioni)
70

Le fonti dell istituto
Art. 182 ter, L.F. (in coordinamento con le norme sul concordato preventivo e sugli
ristrutturazione)
(in coordinamento con le norme sul concordato preventivo e sugli accordi di
D.M. 4 agosto 2009 (attuazione transazione previdenziale)
Prassi Enti impositori (AE, Inps, Inail)
GIURISPRUDENZA (ruolo decisivo per applicazione pratica)
5. Esercitazione (3)
71

Che cosa èla transazione fiscale
Istituto che consente la ristrutturazione dei debiti tributari (e
previdenziali) alle imprese in crisi in base ad una determinata
procedura
Pagamento falcidiato di tributi,
sanzioni e interessi, e/oproposta di
dilazione anche oltre i limiti della
rateazione esattoriale ex art. 19 dpr
602/73
5. Esercitazione (4)
Utilizzabile solo ed
esclusivamente nell ambito
del C.P. e degli Accordi di
ristrutturazione
72

Quali debiti NON possono essere falcidiati?
Tributi propri dell U.E.
Recupero aiuti diStato
Fuori dall ambito applicativo
dell istituto
Omessi versamenti IVA (imposta)
Omessi versamenti RITENUTE (imposta)
Omessi versamenti CONTRIBUTI INPS ed INAIL
Possibile solo
dilazione
Gli accessori al debito principale (interessi e sanzioni)
possono essere falcidiati
5. Esercitazione (5)
73

Quali sono le condizioni per la falcidia?
5. Esercitazione (6)
-Icrediti privilegiati non possono ricevere trattamenti peggiori rispetto
a quelli offerti agli altri privilegiati di grado inferiore
-Icrediti chirografari non possono ricevere trattamenti differenziati
rispetto agli altri creditori chirografari
Nell ambito del concordato preventivo il trattamento del credito
fiscale e previdenziale deve essere coordinato col trattamento
degli altri creditori, i quali, sedi rango superiore, non possono
essere discriminati
74

Effetti della transazione fiscale
Cessazione materia del
contendere nelle liti relative
a tributi transatti
Preclusione (in teoria) di ulteriori
accertamenti per periodi etributi
oggetto di transazione
(consolidamento debito)
Tali effetti si producono solo a seguito di ACCETTAZIONE della
transazione da parte del Fisco
lobbligazione tributaria rivive in caso di successivi
annullamenti/risoluzioni del concordato
5. Esercitazione (7)
75

La transazione fiscale nel Concordato Preventivo:
emergente Cassazione
La transazione fiscale ha carattere facoltativo
E una mera opzione per conseguire gli effetti propri
dell intesa col fisco
Il pagamento dell Iva (e delle ritenute) deve essere effettuato
in misura integrale (norma speciale derogante adisciplina
generale)
Il concordato non è omologabile se non prevede il pagamento
integrale dell Iva (e delle ritenute)
(C. nn. 22932 e 22931 del 4 novembre 2011)
5. Esercitazione (8)
76

ESERCITAZIONE PRATICA:
5. Esercitazione (9)
Predisposizione proposta ditransazione fiscale ex art. 182
ter, l.F.
Ipotesi: Ipotesi
Concordato preventivo di una soc. coop. Liquidatorio (con
continuità aziendale in capo a terzi)
Previsione pagamenti privilegiati al 100% e falcidia chirografi
Presentazione istanza transazione fiscale successiva alla proposta
di CP, nelle more ammessa dalTribunale adito
77

Spett..le
AGENZIA DELLE ENTRATE
Direzione Regionale
Spett..le
AGENZIA DELLE ENTRATE
Direzione Provinciale
Spett.le
EQUITALIA S.P.A,
Agente della Riscossione per la Provincia di
Ep.c.
On.le
Tribunale di
5. Esercitazione (10)
DOMANDA DI TRANSAZIONE FISCALE EXART. 182 TER L.FALL.
***
La società ALFA S.R.L. in liquidazione, con sede legale in .. codice fiscale, partita iva e
numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di ., in persona dell Amministratore Unico -
. - elettivamente domiciliata, ai fini del presente procedimento, presso lo studio del Dott.
in
PREMESSO
PREMESSO
-che Alfa inliquidazione stante lo stato di crisi in cui si èvenuta atrovare ( )ha individuato, quale
migliore strumento, per la tutela della continuità aziendale e del soddisfacimento dei creditori la
procedura di Concordato preventivo ex artt. 160 ss, R.D. 16 marzo 1942, n. 267 (di seguito
anche solo legge fallimentare oL.F.);
-che dunque in data 1° febbraio 2012Alfa ha depositato presso il Tribunale di Genova ricorso per
l ammissione alla procedura di Concordato preventivo ex artt. 160 ss, L.F.
78

5. Esercitazione (11)
-che il Piano di Concordato preventivo sottoposto ai creditori da Alfa prevede la prosecuzione dell attività
aziendale e la tutela, per quanto possibile, dei posti dilavoro attraverso la cessione dell azienda soggetto
terzo previo affitto di ramo di azienda della durata di30 mesi;
-che, ai sensi dell art. 168, comma 1, L.F. Dalla data dipresentazione del ricorso fino al momentoin cui il
decreto di omologazione del concordato preventivo diventa definitivo, icreditori per titolo o causa
anteriore al decreto non possono, sotto pena dinullità, iniziare oproseguire azioni esecutive sul patrimonio
del debitore ;
-che, ai sensi dell art. 167, comma 2, L.F., durante la procedura di concordato i pagamenti dei debiti
(compresi quelli dinatura fiscale) sorti successivamente (ed il cui presupposto è successivo) alla
presentazione del ricorso sono soggetti alla previa autorizzazione scritta rilasciata dal giudice delegato,
salvo che, con il decreto di apertura della procedura di concordato (o con successivo decreto), il tribunale
stabilisca un limite di valore al di sotto del quale non è dovuta l autorizzazione ;
-che in data . il Tribunale di Sezione fallimentare, con Decreto Rep.n.(depositato in data ), ha
dichiarato aperto il Concordato preventivo della Alfa inliquidazione, con procedura C.P. n, 1/2012 ;
-che i valori espressi nel Piano e nella proposta diconcordato preventivo sono riferiti alla data del .(data
di riferimento), aggiornata atutto il (data di aggiornamento);
-che il Piano e la proposta diconcordato preventivo prevedono la totale liquidazione delle attività in un
arco temporale non inferiore ai 24 mesi;
79

Rilevato Rilevato che che
- che alla data diaggiornamento del Piano, il debito nei confronti dell Agenzia delle Entrate
attiene, essenzialmente ad Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) ead Imposte dirette, come
analiticamente dettagliato nel proseguo della presente istanza;
- che alla data diaggiornamento del Piano, Alfa ha contabilizzato IVA adesigibilità differita ex
art. 6, comma 5, d.p.r. 633/1972, non ancora maturata, in quanto relativa afatture emessenei
confronti diEnti pubblici (cc.dd. Stazioni Appaltanti), non incassate, ovvero in contenzioso e/o in
contestazione;
- che dalla ricognizione del debito fiscale presso il Concessionario della Riscossione non
risultano debiti fiscali iscritti aruolo acaricodi Alfa, come si evince da Estratto di ruolo del 16
novembre 2011
- che dalla ricognizione del debito fiscale presso l Agenzia delle Entrate, non risultano
irregolarità fiscali definitivamente accertate acaricodi Alfa, come si evince dalla
Certificazione dei carichipendenti rilasciata dalin data ..;
ESPONE ESPONE EE RAPPRESENTA QUANTO QUANTO SEGUE SEGUE
5. Esercitazione (12)
80

5. Esercitazione (13)
Indice Indice sommario sommario
1. LA RICOGNIZIONE DEL DEBITO FISCALE
1.1 Il debito verso l Agenzia delle Entrate
1.2 Il debito fiscale iscritto aruolo
1.3 L iva adesigibilità differita
1.4 Il debito previdenziale ed assistenziale
1.5 Il debito verso altri Enti
1.6 La sintesi dei debiti fiscali complessivi
2. IL CONCORDATO PREVENTIVO DI ALFA ED IL TRATTAMENTO DEL DEBITO FISCALE
2.1 La struttura del concordato
2.2 L attivo ed ilpassivo concordatario
2.3 La sintesi del Piano e della proposta diconcordato preventivo
2.4 La convenienza del concordato per icreditori
2.5 Il trattamento e la quantificazione del debito fiscale
2.6 Il trattamento dell Iva adesigibilità differita
2.7 La sintesi del debito fiscale rappresentato nel concordato preventivo
3. LA PROPOSTA DI TRANSAZIONE FISCALE
3.1 L articolazione della proposta
3.2 Il rispetto dei requisiti ex art. 182 ter, comma 1, L.F.
3.3 Gli effetti della transazione fiscale e l opportunità dell adesione del Fisco
81

5. Esercitazione (14)
Ricognizione Ricognizione debito debito tributario tributario
Esposizione per debiti fiscali diAlfa nei confronti dell Agenzia delle Entrate, come
risultante da:
-dichiarazioni fiscali giàpresentate e/o liquidate;
-controlli automatizzati e/o avvisi diirregolarità;
- liquidazione periodiche IVA relative all anno d imposta 2011, per ilquale il termine di
presentazione delle relative dichiarazioni scade nelcorso dell anno 2012;
-dafattispecie soggette ad IMPOSTE SOSTITUTIVE delle imposte sui redditi
82

5. Esercitazione (15)
Esposizione Esposizione debitoria debitoria tributaria tributaria da da piano piano CP CP
Sintesi del debito fiscale rappresento nel CP ammonta ad 684.159,12 il cui
rango edammontare riguardo ogni singola imposta, tassa ed altri oneri è di seguito
specificato:
Maggiori Maggiori interessi interessi esanzioni esanzioni IVA IVA rispetto rispetto aricognizione
aricognizione
83

5. Esercitazione (16)
Esposizione Esposizione debitoria debitoria tributaria tributaria oggetto oggetto TF TF
Alcune voci (stimate in fase di piano) sono state adeguate alla
risultante di successivi atti fiscali emanati dall AE (ie.
Comunicazioni irregolarità iva) nelle more della presentazione
della transazione fiscale
84

5. Esercitazione (17)
La La proposta proposta ditransazione
ditransazione
Alla luce dell analisi e delle considerazioni sin qui svolte, è intenzione di
Alfa sottoporre all Agenzia delle Entrate una proposta ditransazione
fiscale ex art. 182 ter, L.F. che preveda:
(1) la moratoria di tutti ipagamenti per unperiodo di un anno adecorrere data di
presentazione della presente istanza (stand still);
(2) il soddisfacimento integrale del debito fiscale (parte tributo), nel periodo previsto dal
piano di Concordato preventivo ed inparticolare:
- pagamento al 100% del debito IVA (tributo), pari ad 592.681,17, con riconoscimento del privilegio ex
art. 2752 c.c.;
- pagamento al 100%del debito per Imposta sostitutiva ex D.L. 185/2008 (tributo), pari ad 7.831,00,
con riconoscimento del privilegio exart. 2752 c.c.;
(3) il riconoscimento di sanzioni tributarie commisurate al debito sub 2), ed inparticolare:
-attribuzione di sanzioni sul debito IVA, complessivamente pari ad 29.994,84, con riconoscimento del
privilegio exart. 2752 c.c.;
- attribuzione di sanzioni sul debito per Imposta sostitutiva ex D.L. 185/2008, pari ad 293,66,
con riconoscimento del privilegio exart. 2752 c.c.;
(4) il riconoscimento degli interessi legali maturandi sul debito sub 2), per unperiodo di 24 mesi
dalla data diomologazione del concordato preventivo, pari a complessivi 37.525,76.
85

5. Esercitazione (18)
Il Il rispetto rispetto dei dei requisiti requisiti ex ex art. art. 182 182 ter ter
La presente proposta ditransazione fiscale è conforme ai requisiti previsti dall art. 182
ter, L.F., nonché alle istruzioni operative interne dell Agenzia delle Entrate.
Sotto il profilo del trattamento - posto che il credito tributario riveste esclusivamente natura
privilegiata, la proposta ditransazione ha un contenuto meramente dilatorio edil
concordato preventivo non prevede la suddivisione dei creditori in classi -, deve rilevarsi
che la percentuale, i tempi dipagamento e le garanzie offerte al credito tributario non
sono inferiori (ma migliorativi) a quelli che il Piano e la proposta diconcordato
preventivo offrono agli altri creditori che hanno un grado di privilegio inferiore,
ovvero ai creditori chirografari.
In particolare:
- la percentuale di pagamento offerta è allineata aquella proposta aitutti i
creditori privilegiati, dunque soddisfacimento integrale del 100%, compreso il riconoscimento
degli interessi legali;
-itempi dipagamenti sono quelli individuati nel Piano, che prevede la liquidazione
dell attivo in 24mesidecorrenti dalla data diomologazione del Concordato preventivo
(presumibilmente successivamente al 30.6.2012);
- le garanzie offerte (ad eccezione delle cause legali diprelazioni che assistono ciascun credito)
non sono presenti nel caso di specie, trattandosi diconcordato liquidatorio con cessio bonorum,
fatta eccezione per la garanzia (fideiussione bancaria o assicurativa) che l affittuario (e
promissario acquirente) del ramo d azienda si rende disponibile a prestare (a semplice richiesta
degli organi giudiziali), a vantaggio di tutti icreditori, Fisco compreso.
86

5. Esercitazione (19)
Effetti Effetti ee adesione adesione Fisco: Fisco: le le ragioni ragioni della della TF TF
( ) posto che la transazione fiscale costituisce una mera facoltà per il debitore, le
ragioni sottese alla proposizione della presente istanza di transazione fiscale devono
rinvenirsi:
- nel consentire al Fisco di esprimere il votoai fini della proposta di
Concordato;
- nel conseguire la cristallizzazione del debito tributario alla data di
presentazione della proposta (c.d. consolidamento del debito tributario);
- nell attribuire certezza emaggiore trasparenza al debito tributario, e
dunque alla proposta concordataria.
Parallelamente, l opportunità per ilFisco di aderire alla transazione
fiscale è resa evidente dalla convenienza della transazione fiscale
(e, dunque, del concordato preventivo), rispetto ad alternativi scenari concorsuali (nel
caso di specie LCA), sotto il profilo concreto de recupero del credito tributario, come
evidenziato nel ricorso
87

Considerato Considerato che che
5. Esercitazione (20)
- che la società debitrice possiede irequisiti dicuiall art. 1, L.F., e si trova
in stato di crisi, per cuirisultano essere soddisfatti ipresupposti soggettivi dicui
all art. 160 L.F., implicitamente richiamati dall art.182 ter, L.F., così come peraltro
accertato dal Tribunale di Genova che ha aperto la procedura di Concordato preventivo
n. 1/12012 (come sopra esposto);
-che la società proponente non è debitrice néperdazi,néper prelievi e contributi
agricoli ma è, al contrario, debitrice per IVA ed imposte dirette non versate;
- che l Agenzia delle Entrate vanta un credito (comprensivo di interessi legali
riconosciuti nella proposta diconcordato) pari ad 668.326,43 (come quantificato al
paragrafo 2.7), credito che rappresenta circail6%dell intero passivo concordatario
della società ricorrente;
- che la transazione fiscale non consiste in una proposta dipagamento
parziale ma soltanto in una moratoria dell attività di riscossione ed è
finalizzata aconsentire al Fisco di votare la proposta diconcordato, nonché a
Alfa diperseguire il consolidamento della debito fiscale;
- che la percentuale, i tempi dipagamento e le garanzie offerte al creditore
Agenzia delle Entrate non sono inferiori a quelli offerti aicreditori che hanno
un grado di privilegio inferiore;
-che la presente proposta ditransazione fiscaleèstata avanzata conformemente alle
indicazioni operative interne diramate dall Amministrazione finanziaria;
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Segue Segue
5. Esercitazione (21)
- che in particolare, l Agenzia delle Entrate, nell analisi della presente proposta deve valutare, come
precisa la Circolare n.40/Edel 2008, l effettiva possibilità di una migliore soddisfazione del
credito erariale in sede di accordo transattivo, rispetto all ipotesi diavvio di una procedura
concorsuale ( ), tenendo conto dei principi dieconomicità ed efficienza dell azione amministrativa
nonché della tutela degli interessi erariali , nonché anche gli altri interessi coinvolti nella gestione
della crisi, quali, ad esempio, la difesa dell occupazione, la continuazione dell attività produttiva, la
complessiva esposizione debitoria dell impresa, oltre alla sua generale situazione finanziaria e
patrimoniale (ad esempio, la tipologia dell attività svolta, lediverse componenti positive di bilancio,
la consistenza immobiliare ela presenza di eventuali garanzie) ;
- che anche la successiva circolare 20/Edel 16 aprile 2010 ha posto l attenzione in ordine
all esigenza di dare adeguata rilevanza all attività necessaria al fine di addivenire, ove ne ricorrano i
presupposti, alle transazioni fiscali , sottolineando come In presenza di situazioni dicrisi aziendali,
sia prodromiche alla dichiarazione di fallimento sia evidenziate in una proposta diconcordato
preventivo, lo strumento della transattivo può infatti rivelarsi decisivo per garantire leffettivo
introito di somme dovute all Erario in misura certamente (ed in tempi ovviamente ben più rapidi)
rispetto a quanto potrebbe avvenire, con le ordinarie modalità di riscossione, in caso di fallimento
del contribuente ;
- che la presente proposta ditransazione fiscale, nonché il Piano e la proposta di
concordato preventivo, devono ritenersi conveniente per l Agenzia delle Entrate a
dispetto ad alternativo scenario della lca, concorrente al concordato preventivo;
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Chiede Chiede
- che entro 30giorni dalla data dipresentazione della presente istanza, lAgenzia delle
Entrate rilasci alla società esponente la certificazione attestante l entità del debito
tributario noniscritto aruolo, e,dunque, proceda al consolidamento del debito fiscale, ad esito
delle attività e dell istruttoria previste dall art. 182 ter, comma 2, L.F.;
- che entro 30giorni dalla data dipresentazione della presente istanza, il Concessionario della
Riscossione, rilasci alla società esponente la certificazione attestante l entità del debito
tributario iscritto aruolo scaduto o sospeso, ovvero attesti l inesistenza di debiti fiscali iscritti a
ruolo acaricodella società;
- che gli Enti destinatari della presente istanza si esprimano fornendo assenso alla presente
proposta ditransazione fiscale ex art. 182 ter, L.F. che prevede:
..
Luogo, data .
Allegati:
Per Alfa AlfaS.r.l.
S.r.l. in liquidazione
Il Liquidatore Liquidatore
____________________
____________________
Il professionista professionista
redattore della
domanda domanda
____________________
____________________
5. Esercitazione (22)
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