Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SEDUTA DI
APERTURA
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SESTA
SEDUTA
Vorrei poi dedicare un applauso per sottolineare il lavoro e la fatica
che hanno profuso gli amici dell’Aquila, dopo il terremoto del 6 aprile
2009, nel ricostruire anche moralmente e civilmente quello che il sisma
ha portato via con sé. Visto che a L’Aquila, come sapete, la ricostruzione
materiale è ancora di là da venire, paralizzata da aspetti molto
discutibili.
A livello di proposte vorrei riflettere su quattro aspetti, dibattuti da
noi in Abruzzo. Se anche il Congresso procedesse in questa direzione
otterrebbe il nostro incondizionato e convinto appoggio.
1) Totale autonomia – direi, in un certo senso, “feroce” – da altre
forme della politica, e non solo quella dei partiti. L’ANPI è un’altra
cosa. In Abruzzo stiamo sperimentando una cosa che, senza alcuna
retorica, mi apre il cuore alla speranza per questo Paese. L’ANPI
può costituire il luogo trasversale del dibattito pubblico e dell’iniziativa
politica, al di là di barriere, schieramenti e “orticelli”. Il
Congresso sovrano può decidere se davvero fare “corpo unico” per
difendere questa totale autonomia.
2) Pluralità o pluralismo. L’ANPI è per definizione e per natura plurale,
oppure non è. Appartiene, come è stato detto, a tutti i cittadini
che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della Costituzione.
Valori che si sono andati formando nel corso delle vicende della
nostra storia, fatta di drammi e di riscatti. Fascismo, guerra,
Resistenza, democrazia, Repubblica, Costituzione: in quegli anni
sta il “bubbone” della nostra storia, quel passato che non vuole passare,
sottoposto a revisioni politiche. Ma in quegli stessi anni noi,
italiani di oggi, dobbiamo ricercare le nostre radici. Ogni Stato ha
bisogno della costruzione di un mito fondativo delle origini, condiviso.
Sembra, invece, che noi italiani non riusciamo mai a trovarlo,
né nel Risorgimento, né nel nodo storico Resistenza-Democrazia-
Repubblica.
3) Recupero di una corretta memoria storica. Penso che l’ANPI esista,
non dico soprattutto, ma anche per questo motivo. Riguardo a
tale tema in Abruzzo, grazie a una forte presenza di studiosi di storia
tra gli iscritti, ci impegniamo a fornire il nostro contributo per
un corretto recupero della memoria storica fondante dell’Italia. In
particolar modo per i giovani. Sugli adulti di questo Paese, mediamente,
comincio a perdere le speranze: temo che l’anima civile –
non quella metafisica, che ognuno coltiva come crede – per molti di
loro sia andata perduta. Per farvi comprendere come tentiamo di
79