Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi
Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi
SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA Esprimo il più sentito ringraziamento per tutto ciò che l'ANPI e voi tutti mi avete donato in tutti questi anni. Per assecondare l'auspicato rinnovamento generazionale, rinuncerò all'incarico di presidente regionale dell'ANPI Veneto nel Congresso che terremo a maggio. Il Veneto e una regione ricca di energia, di amici, di compagne e compagni disinteressati e attivissimi per il bene comune. Augurandomi che questo esempio sia seguito da altri vecchi dirigenti dell'ANPI, ancora grazie per quello che mi avete insegnato e per la fiducia che avete riposto in me in questi anni. Viva l'Unità d'Italia, viva la Resistenza, viva la Costituzione! Pasquale Cinefra ANPI Alessandria Care amiche e amici partigiani, cari giovani, per un vecchio partigiano come me è un grande onore e una gioia partecipare al 15° Congresso Nazionale e recare il saluto di tutti gli iscritti all’ANPI di Alessandria. La provincia di Alessandria è decorata di Medaglia d’Oro, ospitiamo due grandi monumenti ai Caduti: il Sacrario della Benedicta e il Sacrario della Battaglia di Pian Castagna. Noi anziani siamo portati a commuoverci, ma non per debolezza, come crede qualcuno, semmai per forza, la forte gioia che ci procura trasmettere il senso, i valori e le speranze di chi ha combattuto e vinto insieme a noi, in particolare ai giovani di oggi. Molti dei nostri fratelli, dei nostri compagni, dei nostri amici di allora, oggi non ci sono più. Sono caduti a 20 anni o per il trascorrere del tempo. Per nostra voce e testimonianza, però, sono ancora vivi e ci parlano di un mondo più giusto, più libero e pulito. E soprattutto di un mondo di pace. In queste ore in cui il Mediterraneo è teatro di una terribile guerra in cui il fuoco dei tiranni e di chi li combatte si riversa disperatamente sulle inermi popolazioni civili, mi pare fondamentale e necessario non dimenticare la lezione di pace e umanità che la Resistenza ha saputo costruire. L’art. 11 della Costituzione italiana è stato scritto con l’esperienza, la lotta e il sangue dei Partigiani e di chi li ha aiutati. Ripudiare la guerra è fondamentale, così come lo è respingere tutti gli attacchi alla nostra Carta fondamentale, come ha fatto l’ANPI, il nostro Presidente Raimondo Ricci e infine il voto popolare. Vi porgo, amici e compagni, il saluto dei Partigiani dell’VIII 77
78 SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA Divisione Giustizia e Libertà, della Divisione “Mingo” e della Divisione “Buranello” di cui ho fatto parte. Un saluto da chi era fiero di rappresentare il Secondo Risorgimento italiano, tanto da intitolare spesso le nostre divisioni con nomi di eroi risorgimentali, come nel caso delle “Brigate Garibaldi”. In questo 150° dell’Unità mi pare importante che proprio qui a Torino, culla dello Stato unitario, il Congresso Nazionale dell’ANPI ricordi a tutti che dopo la terribile esperienza del nazifascismo non ci sarebbe stata l’Italia unita se, accanto all’indubbio contributo degli Alleati, non fosse sorta l’insurrezione popolare rappresentata dalla Resistenza. Cari amici, cari compagni, cari giovani, un abbraccio con tutto il cuore, un fraterno e cordiale saluto. Vi ringrazio e auguro buon lavoro: a tutta la Presidenza e a coloro che domani dirigeranno la nuova ANPI. Ai tanti giovani come quelli di Alessandria, ragazze e ragazzi dei quali siamo orgogliosi, che sono già Presidenti o vicepresidenti, come a Valenza. Viva la Resistenza, viva l’Unità d’Italia, onore ai nostri Caduti. Grazie. Enzo Fimiani ANPI Pescara Prima di tutto vi porto il saluto dell’Abruzzo, anche in rappresentanza degli altri tre delegati: Antonio Innaurato (Chieti), Fulvio Angelini (L’Aquila) e Costantino Di Sante (Teramo). Sono il portavoce degli abruzzesi e penso di poter parlare anche a nome degli oltre 1.000 iscritti dell’ANPI regionale che, vorrei ricordarlo, si è per la prima volta costituita nell’interezza del suo territorio. Dal nostro territorio giunge un messaggio significativo perché esso ha avuto un ruolo rilevante nella storia della Resistenza e della democrazia in questo Paese. Ricordo solo la “Brigata Majella”, unico caso di formazione partigiana, aggregata tra l’altro all’VIII Armata Britannica, che ha risalito la penisola, non limitandosi alla Liberazione della propria terra ma, oltrepassato lo storico confine naturale del fiume Tronto, è entrata tra i primi a Pesaro liberata, a Bologna liberata e in vari altri centri, fino al Veneto. La memoria di questo legame con i marchigiani, i romagnoli, gli emiliani, i veneti è ancora molto forte.
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In questo 150° dell’Unità mi pare importante che proprio qui a<br />
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