Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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15.06.2013 Views

SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA un avvenire di pace. Ma quale pace richiede un contributo di vite umane così alte? Sono stufo di sentirmi dire come dovrei amministrare la mia famiglia o come comportarmi con il mio compagno o compagna da chi è un esempio di immoralità vergognosa, o da chi gestisce non una, ma due, tre famiglie e si permette di criticare le unioni di fatto. Mi riferisco a tutti quei politici che hanno una situazione già tutelata – bontà loro! – da un’apposita legge. Sono stufo di sentire in uno Stato laico una campagna continua come quella che gli attuali vertici della chiesa cattolica conducono nei confronti delle unioni di fatto e poi non si faccia altrettanto per il comportamento vergognoso e scandaloso di certi preti pedofili. Che non si impieghi lo stesso impegno nel denunciare guerre, corruzione e malcostume, ma lo si faccia sempre in modo generico e poco incisivo. Per quale ragione non c’è mai stata una scomunica nei confronti di mafia, camorra, ’ndrangheta o Sacra Corona Unita? O nei confronti del nostro Presidente del Consiglio per certi comportamenti amorali? Sono stufo di vedere che tutti, o quasi, i progetti nati dalla Resistenza vengono disattesi, oppure che si continua a tentare di demolirli con azioni che ricordano il triste ventennio fascista, che non ci si preoccupi di applicare pienamente la Costituzione ma, al contrario, si tenti continuamente di modificarla a proprio favore. Sono stufo di vedere tutte le forze politiche progressiste, che dovrebbero lavorare unite per il bene della Nazione e del suo popolo, continuare a dividersi con dei distinguo che disorientano gli elettori, favorendo l’astensionismo e chi nel caos ci sguazza (come dicevano i latini: dividi et impera). La Resistenza dovrebbe aver insegnato che solo uniti, rinunciando a qualche presa di posizione, si possono ottenere risultati. I grandi partiti rinuncino alle loro posizioni presuntuose, i piccoli alla loro testardaggine. Solo così potremo andare verso una vittoria non solo elettorale, ma una vittoria di democrazia, vera e duratura. Vorrei ricordare a tutti come i giovani stanno entrando nelle nostre Sezioni con l’impeto e l'esuberanza che caratterizzano la loro età. Finalmente non vengono accolti solo per i lavori di fatica, ma ascoltando le proposte e facendo gestire loro le iniziative che sanno ideare, coinvolgendoli nella guida della nostra Associazione a tutti i livelli. Il domani dell’ANPI è nelle loro mani, devono essere i “Partigiani di domani”, pronti ad affrontare gli attacchi continui per un ritorno al passato e tendenti a limitare la libertà delle persone sui luoghi di lavoro, nell’informazione, nella magistratura. 73

74 SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA Oggi si tenta di stravolgere la Costituzione, di manipolare la storia a uso e consumo di chi comanda, di varare norme al solo scopo di eludere le leggi, di limitare il diritto di informazione fornito da una stampa libera e indipendente, di controllare radio e Tv. L’obiettivo è creare uno stato dittatoriale in forma pseudo-democratica. Il messaggio che dobbiamo impegnarci a trasmettere ai giovani è di fare fronte unico per fermare questa deriva; possono farlo utilizzando la capacità di comunicare, meglio e più velocemente di noi, attraverso i nuovi strumenti tecnologici. Un appello a tutti gli iscritti all’ANPI è di non cullarsi sugli allori per gli ottimi risultati raggiunti con il tesseramento 2009 e 2010: ognuno di noi deve porsi l’obiettivo di un nuovo iscritto. Il nostro messaggio è ancora attuale e non dobbiamo lasciarlo cadere nell’oblio. Ricordando che il nostro motto è ancora: “Ora e sempre Resistenza”. Edvin S ˇvab ANPI Trieste Dober dan vsem, prisrčno pozdravljeni, buongiorno a tutti, un cordiale saluto anche in sloveno, la mia lingua madre. Provengo dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, provincia di Trieste. Per cercare di essere più concreto, elencherò alcune proposte. • Eleggere o nominare nei nostri organi, a tutti i livelli, dal Nazionale alle Sezioni, un gruppo di compagne e compagni per avvicinare e conquistare la fiducia dei giovani, in primo luogo; inoltre intensificare la cura per iscrivere le generazioni medie e anziane, impegnandosi a creare un reciproco, armonico collegamento. • Nei metodi di lavoro dei Comitati provinciali e delle Sezioni sostenere il lavoro di gruppo, la trasparenza delle nostre decisioni e la loro attuazione. • Come iscritti all’ANPI siamo obbligati ad assicurare onestà e a rappresentare un esempio positivo per i nostri concittadini. Dobbiamo trasformare i nostri valori in prassi quotidiana, altrimenti non otterremo successo nella lotta per un mondo di persone felici. • Investire nella nostra cultura: per valorizzarla a fondo dovremmo sollecitare meno politica nella cultura e più cultura nella politica italiana.

SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

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TERZA<br />

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QUARTA<br />

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QUINTA<br />

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SESTA<br />

SEDUTA<br />

un avvenire di pace. Ma quale pace richiede un contributo di vite<br />

umane così alte?<br />

Sono stufo di sentirmi dire come dovrei amministrare la mia famiglia<br />

o come comportarmi con il mio compagno o compagna da chi è un<br />

esempio di immoralità vergognosa, o da chi gestisce non una, ma due,<br />

tre famiglie e si permette di criticare le unioni di fatto. Mi riferisco a<br />

tutti quei politici che hanno una situazione già tutelata – bontà loro! –<br />

da un’apposita legge.<br />

Sono stufo di sentire in uno Stato laico una campagna continua<br />

come quella che gli attuali vertici della chiesa cattolica conducono nei<br />

confronti delle unioni di fatto e poi non si faccia altrettanto per il comportamento<br />

vergognoso e scandaloso di certi preti pedofili. Che non si<br />

impieghi lo stesso impegno nel denunciare guerre, corruzione e malcostume,<br />

ma lo si faccia sempre in modo generico e poco incisivo. Per<br />

quale ragione non c’è mai stata una scomunica nei confronti di mafia,<br />

camorra, ’ndrangheta o Sacra Corona Unita? O nei confronti del nostro<br />

Presidente del Consiglio per certi comportamenti amorali?<br />

Sono stufo di vedere che tutti, o quasi, i progetti nati dalla<br />

Resistenza vengono disattesi, oppure che si continua a tentare di demolirli<br />

con azioni che ricordano il triste ventennio fascista, che non ci si<br />

preoccupi di applicare pienamente la Costituzione ma, al contrario, si<br />

tenti continuamente di modificarla a proprio favore.<br />

Sono stufo di vedere tutte le forze politiche progressiste, che<br />

dovrebbero lavorare unite per il bene della Nazione e del suo popolo,<br />

continuare a dividersi con dei distinguo che disorientano gli elettori,<br />

favorendo l’astensionismo e chi nel caos ci sguazza (come dicevano i<br />

latini: dividi et impera). La Resistenza dovrebbe aver insegnato che<br />

solo uniti, rinunciando a qualche presa di posizione, si possono ottenere<br />

risultati. I grandi partiti rinuncino alle loro posizioni presuntuose, i<br />

piccoli alla loro testardaggine. Solo così potremo andare verso una vittoria<br />

non solo elettorale, ma una vittoria di democrazia, vera e duratura.<br />

Vorrei ricordare a tutti come i giovani stanno entrando nelle nostre<br />

Sezioni con l’impeto e l'esuberanza che caratterizzano la loro età.<br />

Finalmente non vengono accolti solo per i lavori di fatica, ma ascoltando<br />

le proposte e facendo gestire loro le iniziative che sanno ideare,<br />

coinvolgendoli nella guida della nostra Associazione a tutti i livelli. Il<br />

domani dell’ANPI è nelle loro mani, devono essere i “Partigiani di<br />

domani”, pronti ad affrontare gli attacchi continui per un ritorno al passato<br />

e tendenti a limitare la libertà delle persone sui luoghi di lavoro,<br />

nell’informazione, nella magistratura.<br />

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