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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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62<br />

SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

nostra regione e nelle nostre città, non ci sono state grandi vicende,<br />

forse nessun fatto significativo, della lotta di Liberazione. Però è utile<br />

ricordare centinaia di calabresi hanno combattuto e sono morti nella<br />

Resistenza al centro-nord. Comandanti partigiani come Vito Doria,<br />

Aldo Barbaro, Vinicio Cortese e tantissimi altri. A questi combattenti si<br />

deve portare il massimo rispetto, com’è dovuto. A quelli morti e a quelli<br />

ancora in vita, perché è grazie a loro se oggi siamo qui a celebrare<br />

questo <strong>Congresso</strong>. Ma la memoria e i valori della Resistenza e della<br />

lotta di Liberazione devono essere attualizzati, per le resistenze che<br />

dobbiamo combattere oggi, prima fra tutte quella contro tutte le mafie.<br />

Abbiamo un compito molto particolare come ANPI del sud. Non<br />

vogliamo si avverino le preoccupazioni del grande scrittore calabrese<br />

Corrado Alvaro, quando diceva e scriveva che la cosa peggiore che può<br />

impossessarsi di una società è l’idea che vivere onestamente sia inutile.<br />

L’ANPI di Catanzaro vuole battersi per arrestare questo degrado.<br />

Faremo la nostra parte, anche con la nostra breve esperienza. Grazie.<br />

Sigfrido Cescut<br />

ANPI Pordenone<br />

Carissime compagne, cari compagni, Presidente Ricci, compagni<br />

della Presidenza.<br />

Non sarà soltanto la sostituzione del diritto con il favore, così ben<br />

illustrata dall’esimio professore Gustavo Zagrebelsky, a minare la<br />

nostra democrazia. Dovranno distruggere l’indipendenza della magistratura.<br />

Lo faranno, forse non subito, attaccando le norme sull’obbligatorietà<br />

dell’azione penale dei giudici, che ci rende tutti uguali di<br />

fronte alla legge. Forse non punteranno direttamente a cambiare la<br />

Costituzione, ma lo faranno separando le carriere dei giudici e sottoponendo<br />

il Pubblico Ministero al controllo e alla direzione del Ministro di<br />

Grazia e Giustizia, e quindi, in questo momento, di Berlusconi. Ma per<br />

stravolgere la Costituzione, rendendola inefficace, per svuotarla dei<br />

suoi valori, non basterà neanche questo: l’obiettivo – in atto già da ora<br />

– è più subdolo, più raffinato, è la cancellazione della “Memoria”, della<br />

nostra memoria della storia e della lotta di Liberazione dal nazifascismo,<br />

della nostra memoria di antifascisti e democratici. Lo strumento<br />

che stanno usando è il revisionismo storico.<br />

Dove i revisionisti porteranno il loro attacco, principalmente? Dove<br />

loro ritengono che sia più vantaggioso portarlo: nella nostra situazione,

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