Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI
APERTURA
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SESTA
SEDUTA
il rapporto coi movimenti giovanili. Si chiede, quindi, che il Congresso
Nazionale si impegni ad affrontare queste tematiche, integrando il
documento secondo le indicazioni portate in discussione e al voto dal
Congresso provinciale di Firenze.
L’apporto dei compagni iscritti all’ANPI dopo l’apertura a quanti
per motivi anagrafici non hanno partecipato alla Resistenza, è stato di
fondamentale importanza per la nostra attività. Svolgiamo il nostro
Congresso in un periodo di profonda crisi sociale e morale, dovuto non
solo alla crisi economica e strutturale del sistema, ma anche alla evidente
inadeguatezza delle forze che avrebbero dovuto porre un argine
alla deriva culturale e sociale portata avanti strumentalmente da coloro
che rappresentano gli interessi dei gruppi di potere.
Vogliamo ribadire che l’Associazione non è un partito politico, non
deve sostituirsi ad essi, ma costituire un riferimento per quello che ha
rappresentato, rappresenta e rappresenterà. La guerra di Resistenza e di
Liberazione e la costruzione della nostra democrazia basata sulla
Costituzione – purtroppo mai completamente applicata, ma che rappresenta
la più elevata sintesi dei nostri valori – dovranno muovere
ancora in tanti giovani la forza di ribellarsi a un regime totalitario e
sanguinario.
Ciò vale anche per l’antifascismo come valore fondante di tutte le
aggregazioni politiche che in esso si riconoscono, come opposizione a
tutte le forme di autoritarismo. Unica guida che l’ANPI deve e dovrà
seguire è la Costituzione, da difendere attivamente, continuando a
richiederne sempre l’attuazione, lo studio e la conoscenza, anche attraverso
la consegna di una copia a ogni nuovo iscritto, insieme alla
tessera.
I Partigiani, i resistenti, i costituenti hanno combattuto per i diritti
che in Italia, negli ultimi anni, sono tornati in discussione. La nostra
solidarietà va a tutte le lavoratrici e i lavoratori in cassa integrazione e
a coloro, soprattutto giovani e donne, che non riescono a trovare una
collocazione: dobbiamo fornire un appoggio incondizionato alle loro
battaglie e alle loro lotte.
Nel territorio fiorentino fabbriche come le Officine Galileo o la
Nuovo Pignone, baluardo della Resistenza e della lotta antifascista,
purtroppo sono oggi in cassa integrazione. Si deve ripartire da lì, dando
vita a sezioni dell’ANPI anche nei luoghi di lavoro, grazie ai lavoratori
e agli studenti che combattono per i diritti di tutte e di tutti. L’ANPI
è la casa degli antifascisti, anche come pratica quotidiana del rispetto
dei valori costituzionali.