Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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15.06.2013 Views

SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA tivi di questo Comitato è più urgente della prima; i vecchi partigiani si difendono da soli benissimo e questo congresso lo dimostra. Ero un ragazzo durante la Resistenza – ho potuto solo tradurre in tedesco dei bigliettini di intimazione di resa, nulla di più – ma la Resistenza mi è rimasta nel cuore. Quando guido a visitare le nostre valli le persone che abbracciano la fede valdese – non vi stupite, non fa peccato! – racconto 800 anni di storia. Poi a tutti mostro le liste dei nostri Caduti, più lunghe per la Resistenza che per la Prima guerra mondiale. Abbiamo avuto Medaglie d’Oro, abbiamo combattuto al fianco degli ebrei, abbiamo dato loro rifugio quando erano perseguitati. E ci riteniamo impegnati anche oggi. Mi accorgo, dal vostro Congresso e da mille altri particolari, che l’ANPI è in pieno rilancio, e me ne rallegro. Mia moglie si è iscritta, poi ha “obbligato” anche me. È giusto. Non c’è alcun dubbio: l’Italia attraversa una delle peggiori fasi della sua storia. Un momento vergognoso, in cui c’è qualcuno che ci insegna anche come far figli, come morire, ma sulle condizioni del nostro Paese non dice nulla. È cominciata la “nuova” Resistenza e certamente l’ANPI troverà – anzi, ha già trovato – un posto efficace in questa lotta. Avrete più compagni di strada di quanti non pensiate in questo momento. Angelica Gatti Rete Nazionale Studenti Medi Buongiorno a tutti, compagni, vi parlo in rappresentanza della Rete degli Studenti Medi, un sindacato e un’associazione studentesca, composta dagli studenti e per gli studenti, per promuovere all’interno delle scuole i diritti che sentiamo profondamente sotto attacco nel nostro Paese. Sono qui per portare un saluto e un “in bocca al lupo” per questo Congresso che si annuncia molto importante. Leggendo i vostri documenti ho compreso, infatti, che si tratterà di un congresso forte, col quale l’ANPI cerca e ritrova uno slancio verso il futuro. Come iscritta all’ANPI di Massa Carrara, città dove la lotta partigiana per noi giovani è sempre stata “pane quotidiano”, è un passaggio molto importante. Come associazione studentesca siamo scesi in piazza il 12 marzo per la difesa della Costituzione e vorrei parlarvi brevemente del dramma della nostra generazione, degli studenti e dei giovani in generale. Quel giorno ho guardato con le lacrime agli occhi tante persone che si 49

50 SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA accalcavano attorno a un banchetto per il testo della nostra Carta Costituzionale. È stato un momento di orgoglio vedere quella piazza, gremita di un popolo che sembrava aver perso la strada. L’ANPI, che ha fatto del Tricolore il suo simbolo, è un punto di riferimento; la sinistra di questo Paese, invece, ha smarrito l’idea dell’unità nazionale e il valore simbolico della nostra bandiera. La Resistenza ha difeso il Tricolore, ha infuso i valori fondanti nella stesura della nostra Carta, uno dei momenti più alti della nostra vita civile e sociale. Essa contiene al suo interno le basi per la costruzione di un sogno. Su quelle fondamenta bisognava edificare una struttura reale, fornire a quelle idee delle gambe per proseguire il cammino. Ci stiamo allontanando dal percorso segnato dalla Costituzione, abbiamo perso la strada, compagni, questo Paese ha perso la sua strada. L’ANPI, secondo me, può riportarci sulla retta via, rinnovando quei valori per una generazione come la mia che ha di fronte a sé una prospettiva buia e triste: la coscienza di un futuro peggiore di quello dei nostri padri. Noi studenti però ci siamo. Scenderemo in piazza per la difesa della scuola pubblica come baluardo di coscienza critica e consapevolezza dei diritti individuali e collettivi. Sono temi che stanno a cuore anche a voi, come emerge dalla relazione, e credo che la nuova stagione dell’ANPI inizierà con un trionfo. Voglio concludere con un appello all’unità: non all’insegna della mera solidarietà fra le generazioni, ma per una condivisione sostanziale delle lotte. Noi stiamo provando a resistere, compagni, con le unghie e con i denti. Abbiamo bisogno di tutti e abbiamo bisogno di voi, per indicarci il giusto cammino. Grazie, compagni. Massimo Rendina ANPI Roma In questo 15° Congresso dovremo fare delle proposte e l’assemblea, sovrana, dovrà respingere, approvare o modificare. Ricordiamo sempre che l’assemblea è sovrana, nulla deve essere precostituito. La delegazione dell’ANPI di Roma presenterà una delibera contro la guerra da porre ai voti e a illustrarla sarà il vice presidente di Roma, Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione. L’imperativo assoluto di questo Congresso credo sia trasformare l’Associazione di reduci combattenti in un sodalizio culturale, non più

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accalcavano attorno a un banchetto per il testo della nostra Carta<br />

Costituzionale. È stato un momento di orgoglio vedere quella piazza,<br />

gremita di un popolo che sembrava aver perso la strada. L’ANPI, che<br />

ha fatto del Tricolore il suo simbolo, è un punto di riferimento; la sinistra<br />

di questo Paese, invece, ha smarrito l’idea dell’unità nazionale e il<br />

valore simbolico della nostra bandiera.<br />

La Resistenza ha difeso il Tricolore, ha infuso i valori fondanti<br />

nella stesura della nostra Carta, uno dei momenti più alti della nostra<br />

vita civile e sociale. Essa contiene al suo interno le basi per la costruzione<br />

di un sogno. Su quelle fondamenta bisognava edificare una struttura<br />

reale, fornire a quelle idee delle gambe per proseguire il cammino.<br />

Ci stiamo allontanando dal percorso segnato dalla Costituzione, abbiamo<br />

perso la strada, compagni, questo Paese ha perso la sua strada.<br />

L’ANPI, secondo me, può riportarci sulla retta via, rinnovando quei<br />

valori per una generazione come la mia che ha di fronte a sé una prospettiva<br />

buia e triste: la coscienza di un futuro peggiore di quello dei<br />

nostri padri. Noi studenti però ci siamo. Scenderemo in piazza per la<br />

difesa della scuola pubblica come baluardo di coscienza critica e consapevolezza<br />

dei diritti individuali e collettivi. Sono temi che stanno a<br />

cuore anche a voi, come emerge dalla relazione, e credo che la nuova<br />

stagione dell’ANPI inizierà con un trionfo.<br />

Voglio concludere con un appello all’unità: non all’insegna della<br />

mera solidarietà fra le generazioni, ma per una condivisione sostanziale<br />

delle lotte. Noi stiamo provando a resistere, compagni, con le unghie<br />

e con i denti. Abbiamo bisogno di tutti e abbiamo bisogno di voi, per<br />

indicarci il giusto cammino.<br />

Grazie, compagni.<br />

Massimo Rendina<br />

ANPI Roma<br />

In questo <strong>15°</strong> <strong>Congresso</strong> dovremo fare delle proposte e l’assemblea,<br />

sovrana, dovrà respingere, approvare o modificare. Ricordiamo sempre<br />

che l’assemblea è sovrana, nulla deve essere precostituito. La delegazione<br />

dell’ANPI di Roma presenterà una delibera contro la guerra da<br />

porre ai voti e a illustrarla sarà il vice presidente di Roma, Ferdinando<br />

Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione.<br />

L’imperativo assoluto di questo <strong>Congresso</strong> credo sia trasformare<br />

l’Associazione di reduci combattenti in un sodalizio culturale, non più

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