15.06.2013 Views

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

duratura e coinvolgente sia chi dà, sia chi riceve. Invece ho l’impressione<br />

che il federalismo auspicato dal popolo padano, tende a mantenere<br />

le differenze fra Regioni, a vantaggio del Nord e a discapito del<br />

Sud. L’ostacolo di oggi è questo, mentre la vera sfida, la posta in gioco<br />

è un federalismo in cui tutti ricavano sviluppo reciproco, molto più che<br />

solidarietà. Il nostro Paese ha bisogno di un federalismo che non scarichi<br />

i perdenti, ma li aiuti a valorizzare le loro qualità anche in condizioni<br />

di debolezza e arretratezza.<br />

Politica e istituzioni. Lo politica italiana non può più permettersi<br />

un presidente del Consiglio che va in giro, non solo in Europa, a raccontare<br />

barzellette, a fare “cucù” o “le corna” ai capi di Stato, che propina<br />

menzogne da far rizzare i capelli in testa, che usa i suoi giornali e<br />

giornalisti, le sue televisioni e i conduttori come manganelli contro gli<br />

avversari politici. Com’è possibile parlare di politica economica-sociale,<br />

di misure contro la disoccupazione e il lavoro, di politica con la “P”<br />

maiuscola, se il rumore assordante del “bunga-bunga” sovrasta ogni<br />

voce, con un governo così pericoloso che si dovrebbe dimettere, per<br />

decenza almeno. Una decenza che, purtroppo, non appartiene al personaggio<br />

che lo guida. Un popolo onesto lo avrebbe già privato di quella<br />

investitura. Ma una maggioranza di italiani ha preferito dargli il voto<br />

per insensibilità morale, per interessi corporativi o tornaconti personali,<br />

tollerando, ammirando e applaudendo un capo di Governo presuntuoso,<br />

vanitoso, fintamente bonario. E che merita, invece, solo condanna<br />

e vergogna, soprattutto perché disprezza la Costituzione e la<br />

Magistratura. Attacca anche un galantuomo come Giorgio Napolitano.<br />

Pensando forse di prenderne il posto di Capo dello Stato? Mi chiedo se<br />

succederà anche questo!<br />

Le ragioni per chiedere le sue dimissioni sono infinite, ne cito solo<br />

un paio: l’indifferenza alle stragi in Libia – come dire “non disturbiamo<br />

Gheddafi” – e la concezione affaristica degli scambi commerciali<br />

con l’estero, portati avanti grazie alle amicizie coi tiranni dei più violenti<br />

regimi dittatoriali – Gheddafi, Mubarak, Ben Alì, Lukaschenko, e<br />

aggiungo anche Putin – e intrecciando gli interessi del Paese con quelli<br />

personali. È una vergogna che ci umilia.<br />

Di certo non pensavo che a oltre 60 anni dalla vittoriosa Resistenza,<br />

il Paese rinato dopo il fascismo, con la sua millenaria storia civile e culturale,<br />

si trovasse a essere guidato da un distinto buffone, sessualmente<br />

disturbato. Dov’è finito l’insegnamento e la levatura morale e politica<br />

di Ferruccio Parri, Alcide De Gasperi, Ezio Vanoni, Aldo Moro,<br />

Enrico Berlinguer, Sandro Pertini, Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi<br />

Scalfaro e tanti altri ancora?<br />

289<br />

DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI<br />

INTERVENTI E DOCUMENTI<br />

DEPOSITATI<br />

MESSAGGI PERVENUTI<br />

AL CONGRESSO

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!