Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI
INTERVENTI E DOCUMENTI
DEPOSITATI
MESSAGGI PERVENUTI
AL CONGRESSO
Amici e compagni congressisti,
per me non è facile trovare e esporre argomenti in questo Congresso
che non siano già stati trattati e approfonditi in maniera più esaustiva,
ma tenterò alcune riflessioni, partendo dai dati di fatto degli ultimi
giorni.
Innanzitutto la crisi del Maghreb, con epicentro la guerra in Libia
con migliaia di morti – vittime quasi dimenticate di una feroce dittatura
scaturita a seguito del sanguinoso passato coloniale dell’impero
fascista – che sta ponendo all’Italia e, si spera, all’intera Europa il problema
di relazionarsi in maniera differente alla riva sud del
Mediterraneo.
Siamo in presenza di una gigantesca onda migratoria di profughi,
che fino all’altro ieri, anche da parte di molti Parlamentari, venivano
definiti clandestini o immigrati irregolari, a sostegno della tesi sui
respingimenti. Magari in acque internazionali, al largo di Lampedusa.
Oggi, di fronte agli sconvolgimenti politici e alle rivolte nei loro Paesi
d’origine, vanno accolti tutti poiché fuggono dalle guerre, dalla fame,
dai soprusi. Prima di creare timori di infiltrazioni terroristiche, diamo
loro speranze per il loro futuro, ospitandoli come esseri umani. Poi si
procederà ai controlli e alle opportune verifiche. Così dovrebbe agire
un’Italia diversa e in sintonia con la sua Costituzione.
Ecco la grande occasione per dare dignità e onore al nostro Paese,
ormai condotto allo sfacelo morale da chi ci governa. I cittadini ormai
hanno davanti tutti i giorni i tanti e gravosi problemi della vita quotidiana.
Poi accendendo la TV di regime non si trova nulla di tutto questo.
È il paradosso di due Italie: una bivacca asserragliata nei palazzi
del potere, intenta a difendere privilegi e a promuovere leggi e provvedimenti
persino contro le istituzioni democratiche, l’altra è costretta a
combattere ogni giorno coi problemi economici, attendendosi dalla
prima risposte serie, concrete e operative. E così, mentre a Roma si discute
come mettere al riparo una persona dalla giustizia e da se stesso,
gli 8mila Comuni italiani vengono espropriati delle risorse a causa dei
tagli imposti da un governo di destra, e costretti a eliminare i servizi
essenziali per i cittadini. E si parla di federalismo!
L’unico federalismo che fa bene sia al Nord che al Sud si deve basare
sulla reciprocità. Un metodo di relazioni che supera la solidarietà,
proprio perché diventa un rapporto paritario che arricchisce in maniera
288
Paolo Sironi
ANPI Morbegno (SO)