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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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iguarda direttamente è un impegno cui abbiamo sempre assolto, ma<br />

che dobbiamo e possiamo rafforzare – forti della nostra indiscussa<br />

dirittura morale e politica – a partire dalle manifestazioni per i prossimi<br />

25 aprile e 2 giugno.<br />

È un’indicazione di lavoro che il <strong>Congresso</strong> dovrebbe dare a tutte<br />

le nostre Sezioni locali.<br />

Gennaro Pannozzo<br />

ANPI Lecco<br />

Vorrei ricordare una recente affermazione dell’ex Partigiano, ed ex<br />

Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi: «Stiamo vivendo<br />

in un Paese ben diverso da quello che avevano sognato i Partigiani».<br />

Il quadro politico uscito dalla Resistenza è profondamente mutato:<br />

sono venuti meno il sinonimo democrazia/antifascismo e gli ideali e<br />

l’impegno a edificare una società socialmente coesa. È esplosa la globalizzazione<br />

e il mercato lasciato senza controlli ha provocato la grande<br />

crisi in cui siamo immersi, gli Stati nazione hanno perso gran parte<br />

della loro sovranità, stanno mutando i tradizionali rapporti tra il Nord e<br />

il Sud del mondo, sono cresciute e si sono diffuse le disuguaglianze,<br />

l’economia si è finanziarizzata come se i “soldi potessero generare<br />

soldi” senza la produzione di ricchezza materiale, si fa fatica a riconoscere<br />

il lavoro quale fondamento della democrazia.<br />

Il Prof. Zagrebelsky, nel suo discorso in apertura dei lavori, ha spiegato<br />

che “la realizzazione dei princìpi e valori della Resistenza (democrazia,<br />

uguaglianza, diritti, legalità) è stata impedita dalla formazione,<br />

all’ombra della democrazia formale, di un sistema alternativo di potere,<br />

basato su “giri di potere”, cementati dal ricatto e dalla ricattabilità,<br />

che prosperano sulle disuguaglianze sociali e sulle violazioni della<br />

legalità, e alimentano i notabilati locali e il servilismo”.<br />

Il Paese in svendita com’è oggi, viene da lontano. La deriva è<br />

iniziata nella prima Repubblica all’ombra della convenctio ad escludendum<br />

e del compromesso storico. Sono stati i ritardi del Pci nel prendere<br />

le distanze dall’ideologia del superamento del capitalismo, che era<br />

stata all’origine della scissione di Livorno del 1921, l’illusione del<br />

gruppo dirigente democristiano di salvare il salvabile continuando a<br />

lucrare sull’anticomunismo, e la scelta di Bettino Craxi a favore del<br />

pentapartito a consentire l’ascesa al potere del Cavaliere. In un Paese<br />

281<br />

DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI<br />

INTERVENTI E DOCUMENTI<br />

DEPOSITATI<br />

MESSAGGI PERVENUTI<br />

AL CONGRESSO

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