Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

uguaglianza delle opportunità, rispettosa dei percorsi e delle aspirazioni
individuali. Uguaglianza nel mondo e in Europa. Uguaglianza sociale
tra i diversi gruppi e individui. Uguaglianza tra i sessi, mentre le
donne restano sempre discriminate. Uguaglianza intesa come non competitività
tra le generazioni, e su questo l’ANPI è all’avanguardia.
Uguaglianza tra i territori, mentre si accentua la divaricazione tra le
regioni ricche e quelle più in difficoltà, in Italia, in Europa, nel mondo.
Uguaglianza tra i cittadini e gli immigrati. Uguaglianza in rapporto
all’ambiente.
Noi dell’ANPI abbiamo perfetta contezza di cosa avrebbe dovuto
essere la società italiana, lo sa bene la classe politica di questo Paese,
ma non abbiamo ben chiaro cosa effettivamente sia diventata. È qui che
serve la politica, il nostro raccordo coi partiti, la nostra azione di indirizzo
culturale, etico e morale. La crisi della politica nasce proprio dalla
difficoltà, non tanto di ritrovare se stessa, quanto di ritrovare il suo
popolo.
Dunque serve ripartire proprio da questo. A noi dell’ANPI compete
aiutare la classe politica a ritrovare la ragione del suo esistere, ovvero
il popolo. Solo così la politica ritornerà ad avere un senso, e un senso
avrà avuto la nostra azione. Per questo non servono leader, ma la più
larga partecipazione – come fu per la Resistenza – di uomini e donne,
cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici, studenti, Partigiani e antifascisti.
II secondo valore del quale voglio parlare è la cultura: a tutti è nota
la battaglia per l’avanzamento culturale compiuta dai Partigiani.
Dobbiamo perseverare, noi dobbiamo rappresentare a pieno il loro
riscatto. Se qualcuno pensa che è vecchia la nostra cultura, non è così.
Vecchie sono talune nostre pratiche, non il nostro pensiero. I ragazzi
chiedono il sogno, diamoglielo. Ci chiedono di non essere traditi ancora
una volta. Non deludiamoli. Noi siamo quelli che non li tradiranno.
Il destino ci ha consegnato le chiavi della storia attraverso la
Costituzione. E la storia continua, facciamo comprendere all’opinione
pubblica che l’ANPI non è più soltanto l’Associazione dei Partigiani,
ma con essi oggi vi sono anche gli antifascisti, quel popolo che continua
a non arrendersi alle vicissitudini più indegne della storia.
L’aggressività del capitale e il prevalere del concetto di “mercato”
hanno determinato una mediazione al ribasso da parte di tutti noi, tanto
da dover subire una concezione dei diritti sociali come costo e non
come valore. Se la società si frantuma in parti, non possiamo non prendere
parte, non possiamo sottrarci al confronto, allo scontro, al conflitto
tra le parti. Bisogna alzare il livello del compromesso: se di questo
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DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI
INTERVENTI E DOCUMENTI
DEPOSITATI
MESSAGGI PERVENUTI
AL CONGRESSO