Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SEDUTA DI
APERTURA
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SESTA
SEDUTA
Ciò che sta avvenendo nell’Africa settentrionale costituisce una
situazione nuova e per alcuni versi inaspettata in quel continente. E
anche l’Asia esprime il tentativo di numerose nazioni di affrancarsi
dalle dittature da cui sono oppresse. Le moltitudini di persone che
manifestano e chiedono l’affermazione dei diritti civili, politici e sociali,
evidenziano come il tema della dignità e della democrazia sia ancora
oggi obiettivo decisivo per affermare l’autodeterminazione dei popoli.
La loro lotta impone all’Italia e all’Europa la definizione di posizioni
e di proposte di azione politica che possano sostenere per davvero
l’avvio e lo sviluppo del percorso democratico in questi Paesi.
Se sul versante internazionale ci troviamo di fronte a un nuovo
“vento di democrazia”, su quello nazionale dobbiamo purtroppo constatare
la presenza di un governo inadeguato e di un presidente del
Consiglio impresentabile, in Italia e all’estero. Questione morale, conflitto
di interessi, politiche che hanno ridotto spazio ai diritti individuali
e collettivi, sono gli aspetti più evidenti del suo inaccettabile operato.
Oltre a quelli di carattere etico, infatti, è evidente come non abbia
saputo o voluto affrontare seriamente la pesante crisi economica che
attanaglia l’Italia e dare una risposta positiva alla disoccupazione giovanile,
che in diverse parti del Paese sfiora ormai il 30%. L’Italia ormai
rischia il declino economico e sociale, oltre a quello politico.
È un Paese che non merita un governo come questo, ed è per il bene
dell’Italia che se ne vada al più presto. L’ANPI come si colloca in questo
difficile contesto? Qual è il profilo politico che deve caratterizzare
la sua azione in futuro? L’ANPI non è un partito, l’abbiamo detto tutti,
e non è, non può diventare la casa del centrosinistra. In questo dibattito
congressuale abbiamo definito il nostro sodalizio come
un’Associazione che si propone di assumere un ruolo di memoria storica,
di coscienza critica della società italiana, di garante della
Costituzione e della sua piena applicazione. Sono gli aspetti, determinanti,
a mio avviso, per disegnare la sua identità e connotare il suo profilo
politico. Per una più chiara definizione di tali caratteristiche è però
necessario gestire questa fase importante di transizione coinvolgendo
nei livelli di direzione i cosiddetti antifascisti, operando per un rinnovamento
dei quadri dirigenti in una logica di solidarietà intergenerazionale
e di passaggio del testimone.
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Ardemia Oriani
ANPI Milano