Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi
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SEDUTA DI<br />
APERTURA<br />
SECONDA<br />
SEDUTA<br />
TERZA<br />
SEDUTA<br />
QUARTA<br />
SEDUTA<br />
QUINTA<br />
SEDUTA<br />
SESTA<br />
SEDUTA<br />
Ebbene, è possibile anche denunciarla questa gente, perché non rispetta<br />
la Costituzione avendo giurato di rispettarla. L’Art. 54 recita: “chi<br />
ricopre cariche pubbliche ha il dovere di rispettarle con onore e con<br />
disciplina”. Compagni, è ora di farlo, denunciamo questa gente, devono<br />
andare fuori dai piedi!<br />
A mio avviso dobbiamo tenere una grande manifestazione, il 2 giugno,<br />
caro compagno Pizzinato, non a Milano ma a Venezia, sotto casa<br />
di quella signora che espone sempre il Tricolore in occasione dei raduni<br />
leghisti. Sono di questo tipo i segnali da lanciare al Paese.<br />
Per fare ciò abbiamo necessità di due cose, che espongo molto rapidamente.<br />
Riprendere la cultura che ha animato i ragazzi che hanno fatto<br />
la guerra di Liberazione e istituire, da subito, dei corsi storici per le<br />
nostre Sezioni e i nostri iscritti. Va rilanciata la storia della guerra di<br />
Liberazione e dell’antifascismo, che ha visto migliaia di giovani lottare<br />
e morire per un’ideale.<br />
Un’altra cosa: non assistiamo in silenzio agli attacchi da parte dei<br />
fascisti. Un esempio, ci è giunta comunicazione che a Viterbo 20-30<br />
squadristi di Casa Pound sono entrati a una mostra di quadri e fotografie<br />
mandando tutto all’aria, mentre la Digos faceva finta di niente e<br />
si girava dall’altra parte. Ebbene, dobbiamo pretendere l’applicazione<br />
delle leggi Scelba e Mancino e chi non le fa rispettare – poliziotti, carabinieri,<br />
chiunque sia – va denunciato. Questo dobbiamo fare.<br />
Compagni, dobbiamo svegliarci, per riportare nel Paese la voglia di<br />
lottare contro una situazione che ci sta avvilendo, ci sta riducendo a<br />
pupazzi, va sconfitta questa cultura del pressappochismo e del vacuo.<br />
Per tornare alla agli ideali che hanno animato – torno a ripeterlo, per<br />
l’ennesima volta – i compagni che hanno fatto la guerra di Liberazione,<br />
i compagni che hanno sofferto nelle carceri, mandati al confino, torturati.<br />
Abbiamo commesso un errore mortale iniziando il <strong>Congresso</strong> il 24<br />
marzo, l’anniversario della strage delle Fosse Ardeatine. Avremmo<br />
potuto slittare di un giorno o trovare un’altra data, perché per noi quell’eccidio<br />
è l’emblema della tragedia del popolo italiano sotto l’occupazione<br />
nazifascista. La scelta probabilmente è stata fatta con superficialità.<br />
Ma noi dobbiamo sconfiggere anche la superficialità, tornando a<br />
essere come i nostri compagni della Resistenza. Perché questa è un’altra<br />
lotta di Liberazione, la tanto attesa liberazione da questa gentaglia<br />
che ci sta governando.<br />
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