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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

anche noi, rivolgendoci anche alla destra! Capisco che può essere antipatico,<br />

ma se i sondaggi dicono che l’80% degli italiani apprezza<br />

Napolitano e purtroppo il 40% apprezza Berlusconi, almeno un 20% ha<br />

un po’ di confusione in testa: dobbiamo fare in modo che questa contraddizione<br />

si sciolga in senso positivo con un allargamento della consapevolezza<br />

democratica. Ecco perché dobbiamo sforzarci di parlare a<br />

tutti. Stiamo attenti – come diceva Solaroli stamattina – a non chiuderci<br />

ma ad aprirci, incalzare, mettere in difficoltà i personaggi delle istituzioni<br />

che fanno le cose che qui sono state denunciate. Rivolgiamo il<br />

nostro appello a tutto l’elettorato come diceva anche il compagno del<br />

Consiglio regionale veneto (dove è stata approvata la legge per gli<br />

Istituti della Resistenza in virtù proprio di una spinta dal basso).<br />

Infine il problema della nostra Associazione. Non è scontato che<br />

riusciremo in quel che ci siamo proposti, anche se siamo già a buon<br />

punto. Trasformare un’associazione combattentistica in una grande<br />

associazione democratica è una scommessa importante che possiamo<br />

vincere. Ma non è scontato. Se ce la faremo sarà perché sapremo creare<br />

un comune sentire, diceva ieri Carlo Smuraglia. È proprio questo il<br />

punto, perché se non ci applicheremo sulla missione dell’ANPI, se non<br />

ci daremo un nuovo metodo di organizzazione e di lavoro comune, se<br />

ci abbandoneremo ognuno alle proprie particolari opinioni personali<br />

provocando divisioni, se non cercheremo di valorizzare ciò che ci unisce,<br />

potremmo fallire. E sarebbe un fallimento grave per il nostro<br />

Paese.<br />

Per questo mi sembra opportuno – scusate la retorica – chiudere<br />

dicendo: “Viva l’ANPI – ma viva nel senso proprio di questa parola –<br />

e viva la democrazia italiana nata dalla Resistenza”.<br />

Marco Fiore<br />

ANPI Latina<br />

Care amiche e amici, avere la possibilità di intervenire in questa<br />

assise mi carica di orgoglio ed emozione. Essere oggi qui non è scontato,<br />

meno che mai per chi, come me, ha l’onore e l’onere di rappresentare<br />

una Provincia dove l’ANPI è neonata. Mi scuso anticipatamente<br />

con voi se non mi lancerò in riflessioni di carattere generale sul<br />

periodo che stiamo vivendo, ma ritengo di dovervi parlare prima di<br />

tutto della realtà dalla quale provengo.<br />

Il territorio che compone la mia Provincia si trova nel sud del Lazio<br />

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