Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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15.06.2013 Views

SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA ria e con il bisogno insostituibile di princìpi di riferimento nelle contraddizioni e difficoltà attuali – devono entrare nella discussione sulle fondamenta dell’Europa. Non con approcci ideologici: ricordate cos’è accaduto con la tematica delle origini cristiane? Al contrario, intese al plurale, le Resistenze europee (i maquis, le Brigate Partigiane dei Balcani, la colonna Tilman e le formazioni pluraliste della Resistenza italiana) possono costituirsi idealmente e realmente a fondamento di un’Europa dei popoli che – nella drammaticità evidente e percepita – è all’ordine del giorno della storia collettiva. Secondo me, Aldo ancora una volta dice “26 per 1” ma non è più un codice cifrato come era necessario allora, nelle stagioni della montagna. Oggi si tratta di un grido di democrazia e di lotta. Il grido – appassionato ma razionale – che è risuonato anche qui e che deve tradursi in programma politico per la libertà, la dignità e una solidarietà nuova. Giovanni Baldini Netmaster del sito nazionale www.anpi.it Ci siamo lasciati a Chianciano, qualche tempo fa, con degli impegni. E vorrei aggiornarvi sul lavoro svolto da me, da Michele Urbano, che cura la parte giornalistica dei contenuti, e dalle altre persone che se ne occupano tutti i giorni: Andrea Liparoto, Gemma Bigi e praticamente tutta la Segreteria nazionale. Il sito nazionale ha ereditato un lavoro enorme fatto in più di dieci anni da Dario Venegoni, che ha passato la mano anche in quanto è diventato vicepresidente nazionale dell’ANED. Abbiamo riscritto e riorganizzato migliaia e migliaia di pagine, abbiamo creato un software apposito per la gestione e la pubblicazione di tutti i contenuti online. Se chiedete come vanno le cose, posso rispondere che vanno “alla grande”. Moltissime persone consultano il nostro sito. Quando siamo partiti, avevamo 800-1.000 mille persone che consultavano circa tre pagine in media, quindi circa 3.000 pagine al giorno. Negli ultimi mesi abbiamo raggiunto quota 1.200 persone che consultano più di tre pagine al giorno: più persone che consultano e leggono di più. Questo, forse, dipende dal fatto che affrontiamo l’attualità in maniera un po’ più contestuale, pubblichiamo tre-quattro articoli al giorno, piccoli o grandi secondo quello che succede e arriva dalle varie Sezioni. In pratica, se facciamo il conto totale, oltre un milione e mezzo di pagine all’anno. 199

SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA Esistono molti modi per fare questi calcoli, questi sono numeri conservativi: dal palco ho detto un milione e mezzo; se parliamo a tu per tu posso dire due milioni perché, in realtà, il conto va fatto più verso l’alto. Diciamo che non abbiamo raddoppiato il lavoro di due anni fa, ma quasi. Un’altra cosa vorrei dirvi: la pagina più visitata del sito, a parte la prima, è quella con l’elenco delle sedi, i contatti e gli indirizzi, 5.000 volte al mese. Un favore: controllate la lista e confermate se i dati sono completi e corretti. Ci cercano, facciamoci trovare. Fino a uno, due anni fa, le persone arrivavano al sito digitando sui motori di ricerca parole tipo “Resistenza” e “Partigiani”. Ora, si può vedere dalle statistiche, cercano direttamente “ANPI”. Significa che il passaggio tra Partigiani e ANPI prima lo faceva una macchina, il computer che dava questa risposta. Adesso è entrato nella testa delle persone. Significa che abbiamo fatto un grande passo avanti e siamo identificati come la Resistenza. Grazie. 200 Paola Montermini ANPI Parma Essere su questo palco non è un onore ma un’assunzione di impegno. Stare nei tempi e permettere di parlare al maggior numero di persone è molto importante. Secondo me la cosa importante da fare è la riflessione sui nuovi fascismi e soprattutto sui meccanismi che utilizzano per corroborarsi, svilupparsi e attecchire nella società. Si è parlato molto di testimonianze alle giovani generazioni, ma queste cose l’ANPI le porta avanti da decenni e dovremmo essere consolidati. Un punto cardine che andrebbe affrontato più in profondità è quello che riguarda immigrazione e razzismo. In un certo senso lo ha detto anche Zagrebelsky: i nuovi fascismi, le nuove egemonie si radicano quando alla base sociale ci sono un gruppo debole e uno ancora più debole. L’ANPI, in questo momento, avendo avuto la forza di estendersi in tutte le 110 province italiane, dovrebbe avere la forza per porsi alcuni interrogativi e offrire delle risposte. Molti migranti arrivano nel nostro Paese che a scuola non ci vanno già più perché hanno superato l’età della scolarizzazione, sono inconsapevoli di qualsiasi diritto, della Costituzione e, ovviamente, di tutta la storia italiana. Sarebbe fondamentale fornire a queste persone gli strumenti per non diventare schia-

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Esistono molti modi per fare questi calcoli, questi sono numeri conservativi:<br />

dal palco ho detto un milione e mezzo; se parliamo a tu per<br />

tu posso dire due milioni perché, in realtà, il conto va fatto più verso<br />

l’alto. Diciamo che non abbiamo raddoppiato il lavoro di due anni fa,<br />

ma quasi.<br />

Un’altra cosa vorrei dirvi: la pagina più visitata del sito, a parte la<br />

prima, è quella con l’elenco delle sedi, i contatti e gli indirizzi, 5.000<br />

volte al mese. Un favore: controllate la lista e confermate se i dati sono<br />

completi e corretti. Ci cercano, facciamoci trovare.<br />

Fino a uno, due anni fa, le persone arrivavano al sito digitando sui<br />

motori di ricerca parole tipo “Resistenza” e “Partigiani”. Ora, si può<br />

vedere dalle statistiche, cercano direttamente “ANPI”. Significa che il<br />

passaggio tra Partigiani e ANPI prima lo faceva una macchina, il computer<br />

che dava questa risposta. Adesso è entrato nella testa delle persone.<br />

Significa che abbiamo fatto un grande passo avanti e siamo identificati<br />

come la Resistenza. Grazie.<br />

200<br />

Paola Montermini<br />

ANPI Parma<br />

Essere su questo palco non è un onore ma un’assunzione di impegno.<br />

Stare nei tempi e permettere di parlare al maggior numero di persone<br />

è molto importante.<br />

Secondo me la cosa importante da fare è la riflessione sui nuovi<br />

fascismi e soprattutto sui meccanismi che utilizzano per corroborarsi,<br />

svilupparsi e attecchire nella società. Si è parlato molto di testimonianze<br />

alle giovani generazioni, ma queste cose l’ANPI le porta avanti da<br />

decenni e dovremmo essere consolidati. Un punto cardine che andrebbe<br />

affrontato più in profondità è quello che riguarda immigrazione e<br />

razzismo. In un certo senso lo ha detto anche Zagrebelsky: i nuovi<br />

fascismi, le nuove egemonie si radicano quando alla base sociale ci<br />

sono un gruppo debole e uno ancora più debole.<br />

L’ANPI, in questo momento, avendo avuto la forza di estendersi in<br />

tutte le 110 province italiane, dovrebbe avere la forza per porsi alcuni<br />

interrogativi e offrire delle risposte. Molti migranti arrivano nel nostro<br />

Paese che a scuola non ci vanno già più perché hanno superato l’età<br />

della scolarizzazione, sono inconsapevoli di qualsiasi diritto, della<br />

Costituzione e, ovviamente, di tutta la storia italiana. Sarebbe fondamentale<br />

fornire a queste persone gli strumenti per non diventare schia-

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