Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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15.06.2013 Views

SEDUTA DI APERTURA SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA E vi vorrei anche raccontare come, giorno dopo giorno, nasce la consapevolezza che possiamo fare qualcosa. E, giorno dopo giorno, nascono le Sezioni ANPI all’estero: Bruxelles, Parigi, Liegi, Londra, Praga, Genk, Madrid; e poi l’Argentina; e domani la Germania, il Lussemburgo, la Svizzera. Ecco, questi siamo noi. Quelli che il 17 marzo hanno cantato l’inno di Mameli davanti al Parlamento Europeo, a Trafalgar Square, sui Campi Elisi. E subito dopo hanno intonato Bella Ciao, accompagnati nel coro da passanti di tante nazionalità e lingue diverse che hanno riconosciuto la melodia e compreso il significato di quella canzone. Siamo noi: Partigiani italiani, come Ennio; figli e nipoti di Partigiani che hanno combattuto in Francia o in Belgio, come Angelo; pensionati della miniera, come Silvio; operai delle acciaierie, come Luc. Discendenti di chi allora lasciò l’Italia ed emigrati nuovi che a malincuore privano il nostro Paese del loro sapere e vanno all’estero. A fare i ricercatori, gli avvocati, i medici, a progettare palazzi, a scoprire nuove molecole perché l’Italia – questa Italia – sembra non abbia bisogno di noi. Ma a noi sta a cuore l’Italia. E abbiamo scelto di impegnarci nell’ANPI perché crediamo che “un altro Paese sia possibile”. E perché vediamo come l’Europa si sta spostando a destra. È importante ricordare che forse in Francia arriverà al ballottaggio per la Presidenza della Repubblica la figlia di chi osò affermare che le camere a gas sono un dettaglio della storia. In Estonia si organizzano marce per commemorare le SS. L’Ungheria ha votato una legge così repressiva della libertà di stampa che persino gli eurodeputati del PdL si sono indignati. In Danimarca, il Partito del popolo Danese garantisce l’appoggio esterno al governo, così come il Partito delle libertà in Olanda. In Finlandia il Partito dei Veri Finlandesi – vi giuro che non è una battuta, si chiama proprio così – è all’opposizione, ma con quasi il 17% dei voti. In Svezia il Partito degli Svedesi Democratici si aggira attorno al 6% e potrebbe crescere alle prossime elezioni. In Belgio il Vlaams Belang fa da sponda alle rivendicazioni autonomiste fiamminghe e, se si andasse a votare domani, avrebbe risultati spaventosi. Questa è l’Europa di cui parla il documento congressuale, è l’Europa che noi non vogliamo e contro la quale combattiamo ogni giorno. Per questo le ANPI all’estero sono qui oggi con i loro “invitati”, che speriamo domani possano diventare “delegati”. Per arricchire la nostra Associazione con le loro esperienze, la loro voce, i loro contatti con 167

SEDUTA DI APERTURA 168 SECONDA SEDUTA TERZA SEDUTA QUARTA SEDUTA QUINTA SEDUTA SESTA SEDUTA l’antifascismo europeo. Perché vogliamo smettere di “difenderci” in Europa e nel mondo, vogliamo tornare a essere un esempio, vogliamo tornare a sorridere. E, semplicemente, vale per molti di noi, vogliamo poter tornare. Tornare a casa. Grazie compagne e compagni. Lasciatemelo dire senza retorica: Viva la Resistenza, viva l’Europa unita, viva l’Italia!

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l’antifascismo europeo. Perché vogliamo smettere di “difenderci” in<br />

Europa e nel mondo, vogliamo tornare a essere un esempio, vogliamo<br />

tornare a sorridere.<br />

E, semplicemente, vale per molti di noi, vogliamo poter tornare.<br />

Tornare a casa. Grazie compagne e compagni. Lasciatemelo dire senza<br />

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