15.06.2013 Views

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

166<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

Continuiamo a camminare insieme per difendere e attuare la nostra<br />

Costituzione. Costruiamo in ogni città un comitato per la pace per<br />

riflettere, mobilitarsi contro la guerra e organizzare insieme la prossima<br />

marcia “Perugia-Assisi”, per la pace e la fratellanza tra i popoli.<br />

Facciamo in modo che tanti giovani possano ritrovarsi e progettare una<br />

vita, un Paese e un mondo migliore.<br />

Con questo spirito vi rinnovo i migliori auguri di buon lavoro.<br />

Filippo Giuffrida<br />

ANPI Belgio<br />

In questi giorni abbiamo ascoltato molte voci dell’ANPI.<br />

L’assennatezza della relazione del Presidente, la veemenza sempre giovanile<br />

dei Comandanti Rendina e Sarti, la pacata maturità degli studenti<br />

medi e dei ragazzi. Ora vorrei parlarvi di noi.<br />

Noi che abbiamo lasciato l'Italia negli Anni 30, perché non potevamo<br />

più convivere con i Fascisti, che abbiamo perso la cittadinanza italiana<br />

perché “indegni” e poi abbiamo fatto la Resistenza in Francia o in<br />

Belgio.<br />

Noi che abbiamo lasciato l'Italia negli Anni 50, per andare a scavare<br />

nelle miniere quel carbone che è stato il motore della ripresa del<br />

nostro Paese.<br />

Noi che abbiamo lasciato l'Italia negli Anni 60, per andare a lavorare<br />

nelle industrie siderurgiche o alla catena di montaggio in posti<br />

dove parlano lingue dure, come quelle che parlavano i cattivi di quando<br />

eravamo piccoli.<br />

Noi che abbiamo lasciato l’Italia negli Anni 90, e che continuiamo<br />

a partire perché con le nostre lauree, con i nostri master, non riusciamo<br />

a mantenere una famiglia e a pagare il mutuo per la casa. E allora espatriamo,<br />

come fecero i nostri padri e i nostri nonni. Lontani da questa<br />

terra che festeggia i suoi 150 anni. Ma non lontani dalla Patria. Mai<br />

lontani dall’Italia.<br />

Vorrei raccontarvi quanto siamo arrabbiati e stanchi di sentirci chiedere:<br />

“Come è possibile? Un popolo che ha inventato il diritto, ha avuto<br />

il Risorgimento, si è battuto contro tutti per creare una nazione, arabi,<br />

spagnoli, francesi, tedeschi, austriaci, come fa a essere in balìa di quell’uomo,<br />

di quel governo? Siamo stufi di doverci quasi vergognare di<br />

essere italiani.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!