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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

Sergio Chiamparino<br />

Sindaco di Torino<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

Caro Presidente, caro Raimondo Ricci, caro Diego Novelli, care<br />

partigiane e cari partigiani d’Italia, benvenute e benvenuti, con affetto,<br />

a nome mio e della Città di Torino, Medaglia d’Oro al Valor Militare<br />

per la guerra di Liberazione. Una città che ha fatto diventare la<br />

Resistenza centro di un museo che vuole parlare ai cittadini, raccontando<br />

tutti quei luoghi che nel corso della storia contemporanea dell’umanità<br />

hanno visto accrescere i diritti a disposizione delle persone,<br />

intese sia nella loro individualità sia nelle forme della vita associata.<br />

Benvenuti a nome della Città di Torino che – dal Martinetto al Pian<br />

del Loz – reca i segni coi quali la barbarie nazifascista ha cercato di<br />

arrestare la vittoriosa lotta di Liberazione. Benvenuti a nome della<br />

capitale di una Regione che – dal Col del Lys al Montoso, alla<br />

Benedicta, a Boves, a tanti altri luoghi – reca i medesimi segni della<br />

Città di Torino.<br />

È un grande onore per noi ospitare il vostro <strong>15°</strong> <strong>Congresso</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> – e ringrazio ancora per questo il comandante Presidente –<br />

soprattutto perché ciò avviene in occasione dei 150 anni dell’Unità<br />

d’Italia. La cosa, ovviamente, non è casuale: Torino è stata protagonista<br />

un secolo e mezzo fa e, come credo molti di voi hanno visto, ha<br />

voluto essere ed è stata protagonista anche oggi in questo 150° anniversario.<br />

Siamo francamente soddisfatti di aver investito in questa<br />

impresa sapere e risorse, umane e finanziarie. Lo abbiamo fatto in<br />

prima persona, con la Provincia, la Regione e insieme a tanti sponsor<br />

privati che hanno avuto la sensibilità di sostenerci.<br />

Questi quattro giorni – dalla notte del 16 marzo fino a domenica<br />

scorsa (e non è finita qui…) – hanno ripagato tutti coloro che hanno a<br />

cuore l’unità dell’Italia e il recupero di quello spirito e sentimento<br />

nazionale componente essenziale nell’animo dei partigiani e delle partigiane<br />

che hanno combattuto, tanti anni fa, per l’indipendenza e la<br />

libertà del nostro Paese.<br />

Ringrazio tutti voi. Credo e so che la scelta di Torino non è casuale:<br />

la Resistenza rappresenta il momento della riconquista di quello spirito<br />

e di quell’Unità nazionale del Risorgimento che il fascismo aveva<br />

profondamente incrinato. La lotta di Liberazione ha cacciato lo straniero<br />

– fatemi usare queste parole un po’ da epigrafe retorica, ma che<br />

in questo caso sono giuste – e ha consentito di riconquistare l’indipen-<br />

15

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