Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SEDUTA DI
APERTURA
148
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SESTA
SEDUTA
Venendo alla parte propositiva del mio intervento, poi, esiste il
piano della pedagogia civile. La funzione che tutti noi svolgiamo quotidianamente
nell’attività per l’Associazione. Quanti dei presenti in
sala hanno fatto un’iniziativa in una scuola o all’università, tra il 2010
e il 2011? Rispondete con un’alzata di mano! Ecco, praticamente tutti.
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma dobbiamo prendere coscienza
del grande lavoro portiamo avanti. Da sei anni sto puntando molto
sul tema della diffusione della Costituzione negli istituti di ogni ordine
e grado e negli atenei. Vorrei prendere spunto dalle proposte della compagna
Aude Pacchioni di Modena: non dobbiamo sostituirci agli insegnanti
ma affiancarli; il ruolo degli Istituti Storici della Resistenza è
fondamentale ma anche il nostro deve essere un lavoro di qualità.
Faccio questa proposta all’Associazione: proviamo a costruire una
Conferenza nazionale per raccontare le diverse esperienze e i differenti
modi di lavorare con gli studenti, per incrociare le competenze e le
capacità. Proviamo anche a chiedere aiuto a soggetti che possono arricchirci:
giuristi, costituzionalisti, magistrati oltre, ovviamente, agli storici.
Personalmente, ho difficoltà a parlare di storia, non perché non sia
in grado di sapere e conoscere, ma perché a 29 anni non sono così presuntuoso
da pensare di poter descrivere in maniera profonda e analitica
tutti i risvolti storici delle vicende del nostro Paese.
In ultimo, c’è bisogno di costruire un patto forte con i mezzi di
comunicazione e informazione. Il tema è stato sfiorato, ma va sottolineato
che da questo punto di vista il nostro ritardo nei confronti del berlusconismo
è evidente. L’ANPI deve costruire un patto forte con il
mondo dell’informazione e, più in generale, della cultura. Non soltanto
attraverso i classici canali della comunicazione ma con tutti quanti
coloro che oggi lavorano con le diverse modalità e maniere di informare.
Consentitemi, infine, di ricordare una figura che con le sue immagini
ha fornito alcune tra le più belle narrazioni della storia del nostro
Paese: Mario Monicelli. La sua enorme scelta umana ha interrogato e
scosso le nostre coscienze. Ma Monicelli era una di quelle persone che
ha capito, tantissimo tempo fa, l’importanza della cultura veicolata
attraverso i mezzi che la modernità ci offre.
Grazie e buon lavoro.