Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SEDUTA DI
APERTURA
146
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SESTA
SEDUTA
bandono o il maltrattamento di un animale domestico, ma diventa fredda
e cattiva nel negare accoglienza civile a esseri umani che fuggono
disperati dalle guerre e dalle persecuzioni. Un’Italia che dimentica, con
troppa facilità, l’impegno dell’Articolo 11 della Costituzione e si allontana
con sussiego dal grande valore della solidarietà.
Non era certo questa l’Italia per la quale si è battuta la Resistenza e
tanti nostri compagni sono Caduti.
Oggi il nostro impegno per rimettere in sicurezza la democrazia
deve essere totale e visibile nel perseguire da subito un duplice obiettivo:
primo, l’approvazione di una legge elettorale che sostituisca quella
antidemocratica in vigore per le elezioni politiche, cancellando la vergogna
delle liste bloccate, con le quali un ristretto numero di “mandarini”
ha potuto far eleggere tutti i 945 membri del nostro Parlamento,
umiliando la sovranità popolare sancita dal Primo articolo della
Costituzione; secondo obiettivo, non meno importante, è l’approvazione
di una legge che stabilisca l’interpretazione rigida del conflitto di
interessi per chiunque si candidi a ricoprire cariche pubbliche.
Compagne e compagni, in questi giorni di dibattito congressuale ho
seguito con attenzione alcuni interventi di giovani, ragazze e ragazzi,
che hanno aderito alla nostra Associazione, portandovi una ventata di
aria nuova. Li ho sentiti affermare con orgoglio che vogliono essere
giovani Partigiani. Grazie compagni per il vostro entusiasmo. E benvenuti
fra noi.
Oggi voi state vivendo le contraddizioni di una società, che vede
aumentare le disuguaglianze sociali e pretende di poter usare impunemente,
nei vostri confronti, l’atto ostile ed egoista della precarietà. Non
lasciatevi ingabbiare e reagite da giovani Partigiani. Saremo al vostro
fianco in questa battaglia, perché non abbiamo nessuna intenzione di
ritirarci a Caprera.
L’ANPI, fiera di voi, manterrà questo impegno.
Mattia Stella
Associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla”
Buongiorno a tutti. Oggi non leggo, evidentemente. Voglio fare una
sola considerazione di carattere generale, dalla quale tentare di fare
alcune proposte di lavoro, operative.
L’altro giorno abbiamo ascoltato la relazione del Presidente
Emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky. Una relazione
complessa nel tipo di articolazione del pensiero, ma molto schietta