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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

Patrizia Zocchio<br />

ANPI Monza-Brianza<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

Care compagne, cari compagni,<br />

negli interventi che mi hanno preceduto si è parlato spesso di giovani,<br />

di scuola, di cultura e di futuro.<br />

L’ANPI, rifacendosi ai valori della Resistenza e appellandosi alla<br />

Costituzione, è sempre scesa in piazza a difesa della scuola pubblica:<br />

laica, democratica, solidale, pacifista e antifascista. La scuola non<br />

“inculca” valori, come ha detto un mese fa il Presidente del Consiglio.<br />

Forse afferma una cosa del genere perché ha in mente una scuola privata,<br />

confessionale, che ha bisogno di indottrinare i suoi studenti. Una<br />

scuola che, nonostante la Costituzione dica chiaramente che deve<br />

essere senza oneri per lo Stato, riceve milioni di euro e non è mai toccata<br />

dai tagli inferti pesantemente a quella pubblica che è in un<br />

momento di grandissima sofferenza.<br />

La scuola italiana e i suoi insegnanti, quotidianamente, attraverso<br />

i programmi, i progetti, gli incontri, le piccole azioni interpersonali<br />

educano bambine e bambini, ragazze e ragazzi a diventare cittadine e<br />

cittadini coscienti, in possesso di un pensiero critico, capaci di collocarsi<br />

attivamente nel contesto socio-politico nel quale vivono, senza<br />

subire in maniera prona tutto ciò che viene loro propinato. Gli insegnanti<br />

sono impegnati a valorizzare nello stesso modo gli italiani e gli<br />

stranieri, gli abili e i diversamente abili. Perché non crescano cittadini<br />

disuguali, pronti a entrare nel meccanismo di ricatto illustrato da<br />

Zagrebelsky.<br />

Non dimentichiamo che l’ANPI e il Ministero della Pubblica<br />

Istruzione hanno stipulato un protocollo d’intesa che apre le porte<br />

della scuola a una collaborazione non estemporanea, sull’onda di<br />

eventi emotivi o legata a singoli insegnanti volenterosi, ma costante,<br />

programmatica, propositiva. Per tutto l’anno scolastico, non solo in<br />

occasione delle ricorrenze del 25 aprile o 27 gennaio.<br />

Dobbiamo ricordarlo a tutte le Sezioni ANPI e a tutte le scuole che<br />

non invitano i rappresentanti ANPI per il falso timore di “fare politica”.<br />

O perché qualche dirigente scolastico ottuso vieta questo tipo<br />

incontri e non permette di esporre la bandiera della Pace. Gli insegnanti<br />

a volte non protestano perché non sanno bene quello che si può<br />

o non si può fare nelle scuole.<br />

Nel rapporto intergenerazionale sono fondamentali figure credibi-<br />

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