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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

100<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

Stiamo in guardia: cambiare un solo articolo della Costituzione può<br />

voler dire stravolgerne il senso, perché è fatta di pesi e contrappesi, di<br />

articoli che si bilanciano tra di loro. Facciamo attenzione anche quando<br />

nel documento nazionale proponiamo modifiche o cambiamenti<br />

della seconda parte, perché vale quanto la prima, anzi, forse, in alcune<br />

parti è ancora più importante. Ripeto, un solo articolo ritoccato può<br />

stravolgere i diritti fondamentali sanciti nella prima parte. Poi dobbiamo<br />

ricordarci che vi sono i diritti ma anche gli obblighi e farci carico,<br />

noi prima di tutti, anche di questi. Serve la consapevolezza che ai diritti<br />

si affiancano anche le fatiche, moralità ed etica. Dobbiamo essere noi<br />

a dare l’esempio. Ad avere fiducia nelle istituzioni, aiutarle. Ad essere<br />

anima critica, ad essere attivi.<br />

Proporrei a questa assemblea dell’ANPI di sostenere, come già<br />

abbiamo fatto, il referendum di giugno, di metterci in contatto con le<br />

altre associazioni antifasciste e democratiche a livello europeo per proporre<br />

una moratoria continentale contro il nucleare perché è pericoloso,<br />

perché uccide, perché crediamo che non sia la via giusta per l’energia<br />

del nostro Paese. A cosa serve combattere le centrali in Italia quando,<br />

poco oltre i confini, le abbiamo in Svizzera, in Francia e in tutta<br />

Europa. Dobbiamo essere più internazionali, più coesi con il resto<br />

d’Europa. Mettiamoci al lavoro, rimboccandoci le maniche, è faticoso<br />

ma ne va del nostro futuro.<br />

Viva l’Italia, viva l’ANPI, viva l’antifascismo.<br />

Vito Antonio Leuzzi<br />

ANPI Bari<br />

Partendo proprio dall’ultimo intervento, mi chiedo se siamo in possesso<br />

di tutti gli strumenti per affrontare la forte domanda d’impegno<br />

nella nostra organizzazione. E, soprattutto, come affrontare il rapporto<br />

con la scuola, che richiede consolidate esperienze. Per gli aspetti relativi<br />

alla storia repubblicana non possediamo una narrazione lineare da<br />

offrire.<br />

Questo aspetto negativo è emerso nel corso delle celebrazioni per il<br />

150°. Solo l’intervento autorevole del Presidente della Repubblica,<br />

Giorgio Napolitano, ha evitato il peggio e una deriva neoqualunquista.<br />

In questo ambito non si è prestata attenzione alla storia dell’Italia<br />

repubblicana e sono stati elusi i grandi temi delle battaglie per attuare<br />

la Costituzione nel Secondo dopoguerra. Le forme di solidarietà che

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