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Cantarena - Altervista

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6. A tre lettere sull’argomento scuola, inviate da altrettanti lettori al quotidiano La<br />

Repubblica, Corrado Augias risponde in questo modo.<br />

Queste lettere, così diverse nel tono, sono la dimostrazione che una riforma della scuola fatta<br />

ignorando gli insegnanti o avvilendo la scuola pubblica non vale nemmeno la carta sulla<br />

quale è scritta. Solo rimotivando chi sta in cattedra, facendolo sentire partecipe del progetto,<br />

riducendo al minimo (non è facile, lo so) le inevitabili ingiustizie, mettendo la scuola al<br />

centro dell’attenzione e facendo ogni sforzo economico e non, una riforma può sperare di<br />

funzionare. Niente di tutto questo è stato fatto. Anzi s’è fatto piuttosto il contrario.<br />

[…].<br />

CORRADO AUGIAS, Lettere. L’educazione tra passione e rabbia, in La Repubblica, Roma, venerdì 28 marzo<br />

2003, p. 18.<br />

7. La scuola non ha saputo supplire alla mancanza di penetrazione della musica nelle famiglie.<br />

(Salvatore Sciarrino)<br />

RAI3, I luoghi della vita, domenica 6 aprile 2003, ore 14.52.<br />

8. Il presente passo è stato estratto, con parziale perdita di senso, da un articolo apparso sul<br />

settimanale Gente.<br />

[…].<br />

Il giovane studente deve conoscere presto la disciplina teatrale, la presenza, il consiglio<br />

d’impegno e il concetto di trasmettere qualcosa agli altri attraverso il linguaggio e la<br />

gestualità. L’applauso che appaga e il sorriso dei compagni che ti hanno seguito. Una<br />

disciplina altruistica. Sì, qualche tentativo è stato fatto ma sporadico, individuale: e soltanto<br />

qua e là in qualche scuola più moderna e sensibilizzata verso un problema che invece è<br />

vissuto in maniera ingenua ma convinta nella scuola materna. E in qualche scuola<br />

elementare troviamo, a volte, un’educazione teatrale che però scompare quasi<br />

completamente nella scuola media superiore. In questi ultimi anni in certe città si è<br />

rinnovato il Teatro Comunale per raccogliere le attività dei teatri e con esse le varie scuole,<br />

insieme a piccole associazioni culturali del teatro, che hanno saputo creare contatti con le<br />

scuole superiori con ottimi risultati, sotto un duplice aspetto. Un interesse culturale per<br />

qualche forma artistica, sia come apprendimento alla recitazione sia come mezzo per leggere<br />

un testo e sia come un maggior interesse nell’andare a teatro con i genitori o in gruppo.<br />

[…]<br />

GIOVANNI BOLLEA, Il teatro fa bene ai giovani, in Gente, Milano, 24 aprile 2003, n° 17, p. 131.<br />

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