La Berio n. 1_2009.pdf - Sistema Bibliotecario Urbano
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Gian Carlo Torre<br />
questa serie possono essere inseriti in modo<br />
analogo anche gli ex libris impressi.<br />
Il futuro dell’ex libris<br />
Negli ultimi due decenni tra gli ex libris<br />
sono comparsi molti cartellini che non presentano<br />
legame alcuno con la loro storia<br />
secolare. Sono per lo più eseguiti liberamente<br />
dall’artista per il committente. Nel 1993<br />
Grechi scriveva come la locuzione ex libris<br />
venisse usata per indicare “una produzione<br />
genericamente incisoria, caratterizzata dal<br />
piccolo formato, ma frequentemente priva di<br />
un potenziale nei confronti della destinazione<br />
originale … Non risulta chiaro perché si<br />
debbano considerare ex libris alcune incisioni<br />
solo per il piccolo formato e per la presenza<br />
di interventi scrittori” 22 . Alberto Longatti<br />
distingue differenti funzioni dell’ex libris: ex<br />
libris classico, confi gurato nei libri cui fa capo;<br />
ex libris moderno per natura e funzione, piccola<br />
stampa nella quale l’indicazione “dai libri di”<br />
è considerata ormai anacronistica. Nel 1994<br />
Beccaletto ribadiva che “l’ex libris ha due anime,<br />
l’una è quella dell’ex libris operativo il cui<br />
fi ne è di essere incollato al libro, l’altra è quella<br />
dell’ex libris da collezione, il cui fi ne è quello<br />
di essere scambiato, acquistato, venduto” 23 .<br />
Attualmente l’uso dell’ex libris è praticato<br />
da alcune biblioteche per i volumi delle<br />
loro collezioni e per contrassegnare i libri<br />
pervenuti in dono da privati o da istituzioni<br />
pubbliche. Tra i lettori alcuni appongono l’ex<br />
libris solo nei libri amati, a lettura terminata,<br />
segno del connubio con i personaggi e le<br />
20<br />
LA BERIO<br />
vicende del libro, altri indistintamente su tutti<br />
i volumi della loro biblioteca.<br />
Se un tempo l’ex libris era sempre legato<br />
al libro, oggi è molto diminuito il numero<br />
dei cultori che lo appongono nei loro libri;<br />
molti infatti ne fanno un uso collezionistico<br />
per raccolta e scambio.<br />
In questo momento in cui l’ex libris contemporaneo<br />
tra i suoi cultori sta cercando<br />
la sua esatta collocazione credo sia giusto<br />
conservare il termine ex libris, per l’aspetto<br />
sia funzionale sia decorativo, ai foglietti che<br />
parlano per immagini del loro titolare prescindendo<br />
dalle tecniche di esecuzione usate.<br />
Là ove l’ex libris, numerato e fi rmato come<br />
nella grafi ca originale, indipendentemente<br />
dal libro, lasci poco spazio alla meditazione,<br />
privilegiando unicamente il fatto estetico,<br />
userei il termine di grafi ca dedicata 24 .<br />
Quanto sopra vale ovviamente nell’ambito<br />
di uno spirito collezionistico che miri a una<br />
disamina dei singoli foglietti secondo i molti<br />
aspetti multidisciplinari rilevati attraverso<br />
studi attenti, severi e approfonditi, che nulla<br />
hanno a che fare con l’improvvisazione o con<br />
momenti di scambio.<br />
In questo modo l’ex libris, “un capitolo<br />
della storia dell’arte che fi nora non è stato<br />
criticamente vagliato in tutte le sue possibilità”<br />
25 , diviene strumento di conoscenza<br />
indipendentemente dal legame di possesso.<br />
Concludo con le sempre attuali parole<br />
di Giuseppe Pontiggia 26 , che racchiudono il<br />
legame esistente tra il lettore e il libro: “L’ex<br />
libris evoca un volume che viene estratto<br />
22 FRANCO GRECHI, Ex libris, confusioni e ambiguità, in “Grafi ca d’arte”, 4 (1993), n° 16, p. 2.<br />
23 CRISTIANO BECCALETTO, L’ex libris è l’ex libris, in Ex Libris da tutto il mondo: 1992-94, [Catalogo della mostra<br />
pubblicato in occasione del XXV Congresso Internazionale dell’Ex Libris, Milano, 7-10 settembre 1994, a<br />
cura di CRISTIANO BECCALETTO – GIUSEPPE MIRABELLA], Corsico (MI), Ex Libris Museum, 1994, p. 10.<br />
24 PAOLO BELLINI, L’equivoco dell’ex libris, in “Grafi ca d’arte”, 8 (1997), n° 32, p. 2.<br />
25 F. GRECHI cit., p. 2.<br />
26 G. PONTIGGIA cit., p. 10.