15.06.2013 Views

Scarica l'edizione di Ottobre - Biblioteca di via Senato

Scarica l'edizione di Ottobre - Biblioteca di via Senato

Scarica l'edizione di Ottobre - Biblioteca di via Senato

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ottobre 2009 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 25<br />

inSEDICESIMO<br />

RECENSIONI, CATALOGHI DI BIBLIOFILIA, ASTE E FIERE<br />

ANNIVERSARI EDITORIALI, MOSTRE, APPUNTAMENTI<br />

LIBRI CHE PARLANO DI LIBRI<br />

Gran<strong>di</strong> rifiuti, eterne paure, romanzi<br />

d’esor<strong>di</strong>o, satira politica e altre storie<br />

<strong>di</strong> matteo noja e matteo tosi<br />

TUTTI I “SILURATI” ILLUSTRI<br />

DELLE UNIVERSALI LETTERE<br />

Dire <strong>di</strong> no a una persona<br />

è sempre <strong>di</strong>fficile, molto più semplice<br />

affettare un frettoloso si senza<br />

<strong>di</strong>scutere. Anche se può avere un valore<br />

assoluto, questo assunto nel mondo<br />

e<strong>di</strong>toriale non funziona. Anzi, verrebbe<br />

da <strong>di</strong>re che vale solo l’opposto. Le frasi<br />

<strong>di</strong> rito sono molte “Ci <strong>di</strong>spiace ma la sua<br />

opera non rientra nel nostro<br />

programma e<strong>di</strong>toriale”, “La ringraziamo<br />

per aver pensato alla nostra Casa<br />

e<strong>di</strong>trice ma per il momento ci tro<strong>via</strong>mo<br />

costretti a restituirle il manoscritto”<br />

e così <strong>via</strong>; il risultato non cambia,<br />

il sunto è sempre quello: “No”.<br />

A volte però il rifiuto <strong>di</strong>venta<br />

un boomerang per l’e<strong>di</strong>tore: l’opera<br />

riconsegnata nelle mani dell’autore<br />

viene pubblicata da un altro e<strong>di</strong>tore e,<br />

in alcuni casi, ha successo. Mario<br />

Bau<strong>di</strong>no offre con la nuova e<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> questo libro [prima ed. Milano,<br />

Longanesi, 1991] un agile repertorio<br />

<strong>di</strong> rifiuti eccellenti: da Dostoevskij<br />

a Gadda, da Hemingway a Lawrence,<br />

da Tomasi <strong>di</strong> Lampedusa a Tolkien,<br />

racconta una serie <strong>di</strong> gustosi aneddoti<br />

letterari ine<strong>di</strong>ti o poco conosciuti.<br />

Se la vicenda e<strong>di</strong>toriale<br />

del Gattopardo è nota, almeno<br />

per sommi capi – il duplice rifiuto<br />

<strong>di</strong> Vittorini, per Einau<strong>di</strong> e Mondadori,<br />

l’entusiasmo scatenato dalla lettura<br />

in Bassani e Soldati che lo farà<br />

pubblicare da Feltrinelli –, quella <strong>di</strong> altri<br />

libri non è nota al grande pubblico.<br />

La vicenda che riguarda il quarto<br />

capitolo <strong>di</strong> Delitto e castigo [1866]<br />

che Dostoevskij dovette a forza<br />

cambiare per motivi <strong>di</strong> morale religiosa<br />

per farlo accettare dalla rivista, Russkyi<br />

Vestnik, su cui appariva<br />

a puntatenonostante fosse già<br />

un autore affermato, fu ricostruita<br />

recentemente da Leonid Grossman<br />

nella sua celebre biografia. Se per<br />

Gadda è vero che era piuttosto lui a non<br />

consegnare le opere promesse agli<br />

e<strong>di</strong>tori che desideravano ardentemente<br />

<strong>di</strong> pubblicargliele, Comisso per Le mie<br />

stagioni [1952] collezionò ben tre rifiuti<br />

prima che Longanesi gli <strong>di</strong>cesse «Il tuo<br />

libro è un bel libro, avvincente, ma sono<br />

sicuro che non lo venderemmo».<br />

Hemingway, grazie al rifiuto della Boni<br />

& Liveright che non volle pubblicargli<br />

il suo secondo romanzo Torrenti <strong>di</strong><br />

primavera [1926], riuscì ad approdare<br />

finalmente a un grande e<strong>di</strong>tore,<br />

Scribner’s, che si adoperò per farlo<br />

conoscere in tutto il mondo.<br />

Il libro non si presenta quin<strong>di</strong><br />

come “un’enciclope<strong>di</strong>a del rifiuto”,<br />

ma piuttosto come un’antologia<br />

<strong>di</strong> vicende, ispirata dal gusto personale<br />

dell’autore, giornalista e scrittore<br />

torinese, per cercare <strong>di</strong> decifrare<br />

le ragioni <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>nieghi, e riflettere<br />

sulla impreve<strong>di</strong>bilità del successo.<br />

E se è vero che le modalità<br />

per esor<strong>di</strong>re e pubblicare sono cambiate<br />

ra<strong>di</strong>calmente nel breve volgere<br />

<strong>di</strong> qualche anno, Bau<strong>di</strong>no riflette<br />

che «il problema vero sta <strong>di</strong>ventando<br />

quello <strong>di</strong> ottenere che il libro venga<br />

anche letto e non faccia un mesto<br />

e rapido <strong>via</strong>ggio dallo scaffale<br />

della libreria al macero».<br />

Mario Bau<strong>di</strong>no, Il gran rifiuto. Storie<br />

<strong>di</strong> autori e <strong>di</strong> libri rifiutati dagli<br />

e<strong>di</strong>tori. Passigli e<strong>di</strong>tore, Firenze,<br />

2009, pp.134, €14,00

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!