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Scarica l'edizione di Ottobre - Biblioteca di via Senato

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ottobre 2009 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 21<br />

dell’immaginario o un bacino <strong>di</strong><br />

stereotipi, <strong>di</strong>ventano matrice privilegiata<br />

per l’illustrazione del peritesto<br />

<strong>di</strong> traduzione. Si procede per<br />

variazioni <strong>di</strong> scala e <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong><br />

raffigurazione.<br />

La raffigurazione visiva <strong>di</strong><br />

paesaggio si muove allora in una<br />

molteplicità <strong>di</strong> forme: dall’immagine<br />

fotografica e dalla panoramica<br />

d’ambiente – nelle sottospecie della<br />

fotografia <strong>di</strong> paesaggio o <strong>di</strong> reportage<br />

<strong>di</strong> luoghi – alla paesaggistica<br />

pittorica delle vedute, al <strong>di</strong>segno<br />

illustrativo <strong>di</strong> scorci paesaggistici,<br />

fino al dettaglio d’ambiente in<br />

equilibrio tra natura e natura antropizzata;<br />

fino a quella specifica<br />

forma <strong>di</strong> scrittura grafica che è lo<br />

schizzo da carnet de voyage: qui la<br />

forma autoriale del <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> <strong>via</strong>ggio,<br />

esplorazione sentimentale<br />

sempre in terra altra, straniera, incrocia l’annotazione<br />

scritta con appunti visivi, tracce della memoria <strong>di</strong> luoghi<br />

che si fanno racconto visivo.<br />

Le suggestioni iconografico-paesaggistiche del<br />

peritesto <strong>di</strong> traduzione riproducono dunque una<br />

sovrapposizione <strong>di</strong> luoghi: quello della provenienza<br />

dell’autore tradotto, dell’origine linguistica del testo<br />

tradotto, dell’ambientazione del testo narrativo tradotto.<br />

Riportano alla metafora della lettura come “<strong>via</strong>ggio”,<br />

e della traduzione come <strong>via</strong>ggio in luoghi altri,<br />

lontani. Le variazioni visive sul paesaggio italiano nell’e<strong>di</strong>toria<br />

<strong>di</strong> traduzione costituirebbero nel loro insieme<br />

una peculiare, interessante iconografia del paesaggio<br />

italiano: un punto <strong>di</strong> vista me<strong>di</strong>ato dalla traduzione<br />

dell’immaginario visivo che si <strong>di</strong>pana in parallelo ai<br />

<strong>di</strong>versi “<strong>via</strong>ggi in Italia”.<br />

Arcipelago bestseller<br />

Nel caso del bestseller, il libro <strong>di</strong> grande e imme<strong>di</strong>ato<br />

successo, le alte tirature e la grande <strong>di</strong>ffusione<br />

internazionale comportano fasi accelerate per l’evoluzione<br />

visivo-e<strong>di</strong>toriale: le traduzioni visive procedono<br />

secondo un più accentuato processo <strong>di</strong> sintesi.<br />

Per ogni bestseller, i tempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione si<br />

contraggono, mentre si estendono le geografie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione;<br />

su un asse temporalmente compresso si <strong>di</strong>spongono<br />

innumerevoli e<strong>di</strong>zioni tradotte che affronta-<br />

no il nodo della traduzione visiva<br />

senza lasciare spazio alla se<strong>di</strong>mentazione<br />

dei processi e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong><br />

traduzione.<br />

Una fortuna rapida non lascia<br />

tempi per una fisiologica stratificazione<br />

dell’immagine e degli immaginari<br />

che solitamente presiedono a<br />

una mutazione delle variabili <strong>di</strong><br />

stile e degli adeguamenti traduttivi.<br />

Come nella formazione <strong>di</strong> un arcipelago<br />

<strong>di</strong> origine vulcanica, un’improvvisa<br />

esplosione genera un arcipelago<br />

<strong>di</strong> mille <strong>di</strong>verse isole con un<br />

comune denominatore geologico:<br />

un rapido processo <strong>di</strong> sintesi porta<br />

a un’evoluzione rapida dell’iconografia<br />

originaria, a un sistema moltiplicatore<br />

<strong>di</strong> variabili ravvicinate<br />

nel tempo.<br />

Dominano, a partire dall’e<strong>di</strong>zione<br />

originale, alcune componenti<br />

iconografiche forti, declinate come in un sistema <strong>di</strong><br />

identità visiva che richiede da un lato una continuità<br />

riconoscibile, come un marchio comune, dall’altro la<br />

massima visibilità, una visibilità incisiva, <strong>di</strong> tipo segnaletico.<br />

Spesso una componente cromatica, che sappiamo<br />

essere massimo fattore <strong>di</strong> identificazione, viene<br />

derivata dall’originale e si declina su elaborazioni grafiche<br />

e modulazioni della stessa cromia. Variazioni <strong>di</strong><br />

elementi iconografici comuni si ripropongono tramite<br />

elaborazioni <strong>di</strong>verse.<br />

La compressione temporale e i meccanismi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione fanno sì che la traduzione filmica s’inserisca<br />

nella catena traduttiva <strong>di</strong>ventando trainante,<br />

anche sul piano dell’immagine, per molte e<strong>di</strong>zioni in<br />

lingua: così all’iconografia originale, dotata <strong>di</strong> un proprio<br />

filone <strong>di</strong> identità grafico-visiva, si sovrappone l’iconografia<br />

della traduzione filmica: tramite soluzioni<br />

<strong>di</strong>verse, le copertine ospitano dettagli o frammenti<br />

dell’immagine filmica.<br />

Nell’insieme un filo rosso lega l’uno all’altro,<br />

titolo per titolo, i libri <strong>di</strong> traduzione: questo legame<br />

sotterraneo conferma la loro appartenenza a un unico<br />

mondo in cui vivono separatamente, <strong>di</strong>stanti tra loro,<br />

invisibili l’uno all’altro ma in<strong>di</strong>scutibilmente connessi.<br />

Un filo rosso li unisce nella sequenza della traduzione<br />

visiva. È così che si incontrano le mille vite e i mille<br />

volti <strong>di</strong> uno stesso libro.

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