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Scarica l'edizione di Ottobre - Biblioteca di via Senato

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ottobre 2009 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 19<br />

Diventano elemento principale d’identificazione<br />

e <strong>di</strong> memorizzazione della copertina. Si comportano<br />

come veri e propri “logotipi e<strong>di</strong>toriali” che sostituiscono<br />

le immagini perché sono essi stessi immagine, lavorano<br />

sull’iconicità delle scritture, conferiscono una<br />

particolare enfasi al sistema <strong>di</strong> comunicazione del peritesto.<br />

In questi casi la traduzione visiva mo<strong>di</strong>fica parzialmente<br />

la forma della scrittura <strong>di</strong> titolazione, mantenendo<br />

però questo stile d’accesso tramite logotipi<br />

e<strong>di</strong>toriali che accentuano la componente iconica della<br />

scrittura.<br />

Le tecniche <strong>di</strong> titolazione già lavorano per ridurre<br />

un testo a una sintesi comunicativa efficace; la grafica<br />

<strong>di</strong> titolazione continua questo processo. Un titolo<br />

«forte» può essere usato come “logotipo”, come elemento<br />

prevalente (una prevalenza <strong>di</strong>mensionale o visiva<br />

all’interno della copertina) e con forte valenza<br />

segnaletica. La tecnica del lettering, in particolare,<br />

riscrive la titolazione; e spesso, nel passaggio traduttivo,<br />

conserva questa modalità, ritoccando lo stile grafico<br />

del <strong>di</strong>segno dei caratteri.<br />

Variabili iconiche<br />

Il “protagonismo iconico” è una delle forme del<br />

peritesto visivo comune a un gran numero <strong>di</strong> libri, e <strong>di</strong><br />

libri <strong>di</strong> traduzione: le immagini funzionano come<br />

interfacce visive, filtri che si interpongono tra il<br />

mondo del lettore e il mondo del testo attraverso i<br />

mo<strong>di</strong> della raffigurazione, del “mettere in figura”; agevolano<br />

l’accesso me<strong>di</strong>ante in<strong>di</strong>catori visivi che supportano<br />

il passaggio dal titolo al testo.<br />

Le copertine <strong>di</strong> traduzione ospitano un’estesa<br />

varietà <strong>di</strong> forme dell’immagine riprodotta e potrebbero<br />

a tutti gli effetti costituire nel loro insieme un grande<br />

catalogo visivo, un campionario <strong>di</strong> tipologie della<br />

raffigurazione e delle tecniche <strong>di</strong> visualizzazione.<br />

Nella traduzione visiva si alternano fonti iconografiche<br />

<strong>di</strong>verse e <strong>di</strong>fferenti linguaggi: dalla simbolizzazione<br />

grafica al <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> illustrazione, dalle tecniche pittoriche<br />

ai linguaggi fotografici; attraversano l’intera<br />

gamma delle tecniche della rappresentazione visiva.<br />

Motivi e temi iconografici incrociano tecniche e linguaggi<br />

che le traduzioni visive adottano, visualizzando<br />

«una parte per il tutto», in<strong>di</strong>rizzando i repertori in<br />

filoni identificabili, riconoscibili come sequenze<br />

coerenti.<br />

Come per ogni funzione illustrativa, operano<br />

secondo uno “sguardo <strong>di</strong>egetico”: selezionano minime<br />

unità narrative, puntano alla massima sintesi secondo<br />

una selezione in apparenza casuale, intercettando uno<br />

scorcio, una finestra, un taglio, elementi cruciali del<br />

flusso narrativo. Così si colgono i no<strong>di</strong> essenziali, i<br />

L’AMBIENTAZIONE VISIVA L’iconografia <strong>di</strong> copertina funziona come accesso visivo al contesto narrativo, costruisce<br />

uno scenario con una funzione <strong>di</strong> «ambientazione». A maggior ragione nell’e<strong>di</strong>toria <strong>di</strong> traduzione, l’evocazione <strong>di</strong> luoghi<br />

<strong>di</strong>venta cruciale: riporta all’accezione <strong>di</strong> «traduzione» come trasporto e richiama il repertorio letterario-iconografico<br />

delle «vedute» del paesaggio italiano. Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia

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