I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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SCHEDA 5
Fra casa e scuola figlio
"…comunque per diventare alunni non è sufficiente frequentare la scuola; occorre
che l'assunzione di questo ruolo venga accettata, condivisa e sostenuta anche
all'interno delle mura domestiche; naturalmente questo processo, che riguarda tutti
i membri di una famiglia, sfocia raramente in un'aperta contrapposizione con la
scuola, mentre è sempre più frequente, da parte dei genitori, o la messa in
discussione della gestione quotidiana della classe criticando apertamente con il
figlio l'operato dell'insegnante, o un disinteresse mascherato da una delega
complessiva alle funzioni delle istituzioni educative. (…) Ciò che vogliamo
ribadire è che al difficile compito di essere un alunno, meglio se "bravo", non si
può non aggiungere il compito di essere il "messaggero" dei punti di vista degli
adulti. Genitori ed insegnati hanno inevitabilmente un dialogo implicito attraverso
il comportamento tenuto a scuola dal figlio-alunno, ma non dovrebbero mai
utilizzare questo canale per inviarsi messaggi di sfiducia reciproca, per
sottovalutare le scelte degli uni e degli altri, per mettere in discussione modelli
culturali diversi perché il prezzo lo pagherebbero inevitabilmente gli alunni. In
questo caso potremmo parlare di un vero e proprio conflitto culturale, poiché
l'alunno si troverebbe ad essere il bersaglio del conflitto fra i valori ed i modelli
educativi familiari e quelli sostenuti dagli insegnati e dalla scuola.
Carugati F., Selleri P. (1998) Quelli che la scuola… Il mestiere di alunno nelle
culture delle scuole, Archivio di Psicologia Neurologia e Psichiatria, Anno LIX,
settembre-ottobre, 582-597, pag.594.
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