I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

Le implicazioni di questi tre aspetti sono molto importanti per lo sviluppo, in
quanto “la seconda generazione” deve trovare un punto d’accordo sul piano
morale fra famiglia e società, si trova a dover far fronte agli stereotipi che hanno
accompagnato la vita dei genitori, a doversi collocare nei fenomeni di
categorizzazione fra gruppi che amplificano somiglianze e differenze, a vivere
spesso la condizione difficile di chi, invertendo i ruoli, deve aiutare i più
anziani, cioè i genitori, nel superare le difficoltà legate alla lingua lingua, alle
norme, agli usi e costumi di una terra che li ha accolti, ma spesso non ha
facilitato la loro integrazione.
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Attenzione!
Abbiamo scelto l'esempio degli italiani immigrati in Svizzera per ricordare che il
disagio di molti ragazzini ( e probabilmente il numero è destinato ad aumentare!)
ha origini nei percorsi di integrazione fra etnie diverse.
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I lavori più recenti, condotti nei paesi in cui esistono già "seconde generazioni
adolescenti o adulte" di immigrati, mostrano il fenomeno conosciuto come
"riuscite paradossali", cioè percorsi di sviluppo e di apprendimento che hanno
potuto beneficiare del sostegno di alcuni personaggi (molto spesso fratelli o
sorelle più grandi) o della condivisione, in famiglia, di una rappresentazione della
scuola come strumento di avanzamento sociale e di miglioramento economico.
Questo per dire che anche nelle situazioni più difficili, quelle che sembrano ormai
completamente bruciate, non bisogna mai stancarsi di cercare qualcuno o qualcosa
che abbia la funzione di fattore di protezione nello sviluppo; quando poi, per
molte ragioni, non si riesce a trovare quest'ancora di salvataggio, allora l'operatore
sociale può ragionare sul proprio ruolo e sul proprio lavoro, scegliendo per sé
proprio il percorso più difficile, cioè quello di tendere una mano a chi spesso né
la chiede né la vuole.
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