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I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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Un <strong>la</strong>voro molto interessante è quello condotto da Cesari (1997) 15 sui risultati<br />

sco<strong>la</strong>stici di immigrati di seconda generazione nel<strong>la</strong> comunità italiana in<br />

Svizzera, nel quale vengono presi in considerazione quattro elementi di analisi:<br />

il contesto del<strong>la</strong> comunità italiana (istituzioni religiose, educative, associative),<br />

il contesto familiare, quello delle re<strong>la</strong>zioni con l’Italia e le condizioni di vita<br />

<strong>degli</strong> immigrati. In questa prospettiva a molti livelli, il processo d’integrazione<br />

si trasforma per i giovani figli di immigrati in una sfida costante, all’interno<br />

del<strong>la</strong> quale l’individuo è chiamato a risolvere i conflitti derivati dal modo in cui<br />

<strong>la</strong> propria matrice culturale è confrontata con le opportunità e le risorse offerte<br />

dal paese in cui vive, in un equilibrio dinamico che si evidenzia nel processo di<br />

socializzazione e di sviluppo. La nozione di sfida implica quindi mettere in<br />

gioco se stessi, prendere decisioni, ridefinire <strong>la</strong> propria identità sul<strong>la</strong> base delle<br />

esperienze di vita. L’autore suggerisce di affrontare il problema del<strong>la</strong> “seconda<br />

generazione” considerandone tre aspetti importanti: il primo riguarda <strong>la</strong><br />

migrazione, di solito verso aree geografiche più promettenti per <strong>la</strong> vita futura,<br />

intesa come “svolta significativa” nel<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> famiglia, cioè un punto di<br />

riferimento per tutti; il secondo riguarda <strong>la</strong> condizione socio-economica del<strong>la</strong><br />

famiglia stessa, che si accompagna ad una generica rappresentazione<br />

dell’immigrato come di un soggetto devalorizzato, anche dal punto di vista<br />

sco<strong>la</strong>stico e professionale, da cui deriva un vissuto personale di “passata<br />

povertà” ed un disagio nel ricevere l’appel<strong>la</strong>tivo di “immigrato”; il terzo<br />

riguarda <strong>la</strong> mediazione culturale fra padri e figli, nel senso che i legami con il<br />

paese d’origine sono trasmessi soprattutto attraverso le idee, i valori ed i ricordi<br />

orali dei genitori, mentre i figli sono inevitabilmente portatori, in modo più o<br />

meno diretto, delle idee, dei valori e delle pratiche con cui sono entrati in<br />

contatto nel corso delle esperienze sociali, sco<strong>la</strong>stiche e professionali del paese<br />

che li ha accolti.<br />

15 Cesari V. (1997) Quando <strong>la</strong> sfida viene chiamata integrazione. Roma, <strong>la</strong><br />

Nuova Italia Scientifica.<br />

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