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I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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Le famiglie, nucleari o al<strong>la</strong>rgate, sono lo sfondo dell'esperienza sco<strong>la</strong>stica del<br />

preadolescente; l'ingresso nelle scuole medie segna un parziale ritiro del<strong>la</strong><br />

famiglia nei confronti <strong>degli</strong> impegni sco<strong>la</strong>stici del figlio, che deve iniziare ad<br />

assumersi <strong>la</strong> responsabilità di organizzare il proprio tempo ed il proprio <strong>la</strong>voro. E<br />

questo rappresenta <strong>la</strong> situazione ideale; poi ci sono famiglie "<strong>la</strong>titanti", per molte<br />

ragioni soggettivamente comprensibili ma che producono questo effetto, famiglie<br />

che ossessionano (è proprio il caso di usare questo termine!) i figli spingendoli<br />

verso risultati sempre migliori, famiglie che, è triste dirlo, non saprebbero dire<br />

velocemente <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse frequentata dal figlio. Abbiamo già detto, e ripetiamo per<br />

l'ennesima volta, un'affermazione valida anche per noi stessi: <strong>la</strong> nostra famiglia,<br />

quel<strong>la</strong> che ci ha cresciuti, è "l'unica possibile" e noi non possiamo assolutamente<br />

cambiar<strong>la</strong>.<br />

Occorre stare molto attenti quando le informazioni che abbiamo sul<strong>la</strong> famiglia di<br />

un ragazzino potrebbero portarci a trovare in queste difficoltà <strong>la</strong> spiegazione e <strong>la</strong><br />

giustificazione per l'insuccesso dei nostri sforzi; fortunatamente nel<strong>la</strong> vita dei<br />

ragazzini non c'è solo <strong>la</strong> famiglia!<br />

3) Il ragazzino figlio-sco<strong>la</strong>ro<br />

I rapporti tra le famiglie e <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> sono spesso complicati da una difficoltà<br />

reciproca di comunicare i propri obiettivi con chiarezza; <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> chiede risultati<br />

sul piano del rendimento e del comportamento, mentre <strong>la</strong> famiglia vuole in primo<br />

luogo il benessere del figlio e le regole…si possono sempre rinegoziare nel<br />

contesto domestico! Prendiamo i compiti a casa: <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> li assegna e li pretende,<br />

<strong>la</strong> famiglia può avere priorità diverse, può essere insofferente alle domeniche<br />

passate in casa a studiare, può consentire ai figli di "assentarsi strategicamente" da<br />

scuo<strong>la</strong> quando non si è pronti per interrogazioni e verifiche. Ogni ragazzino, figlio<br />

e sco<strong>la</strong>ro nello stesso tempo, si trova nel mare fra Scil<strong>la</strong> (<strong>la</strong> casa) e Cariddi (<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong>): <strong>la</strong> durata e l'intensità del<strong>la</strong> tempesta non dipende da lui, ma solo dagli<br />

adulti che lo trasformano in un messaggero di comunicazione contraddittore, che<br />

lo riguardano ma rispetto ai quali il ragazzino non ha modo di intervenire.<br />

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