I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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5 - Difficoltà e riuscite paradossali I giudizi degli insegnanti non esprimono solo un'informazione sui livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni, perchè in classe ogni valutazione comprende anche un giudizio più complessivo, su quanto e come il comportamento dell'alunno sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi educativi individuati per l’intera classe, sul fatto che l’alunno presenti già problemi di apprendimento oppure che, almeno per il momento, non siano emersi elementi tali da far presagire un totale fallimento scolastico. Infatti l'organizzazione dei giudizi si fonda su tre nuclei tematici, che si ritrovano stabilmente in ogni anno scolastico: - materie forti: si tratta dei giudizi espressi sulla matematica, sulla lettura, sulla espressione orale e scritta; - formazione: giudizi espressi sull'educazione morale e civile e sull'educazione fisica. - metodo: giudizi espressi sulla partecipazione alla vita della scuola e sul metodo di lavoro. La costruzione dei nuclei tematici parte dai risultati quotidiani degli alunni, dai punteggi ottenuti nelle prove di verifica, dalle interrogazioni, dai compiti in classe; infatti a questo livello ci sono variazioni negli anni per quanto riguarda i giudizi nelle varie materie ( cioè un alunno può avere "buono " in italiano in terza elementare e "sufficiente" in classe quinta). Esiste però un secondo livello nell'organizzazione dei giudizi, che può essere inteso come una teoria generale della valutazione condivisa dagli insegnanti a proposito delle pratiche utilizzate per valutare gli alunni; a questo secondo livello negli anni non ci sono variazioni nel giudizio complessivo dato ad un alunno. Questo consente agli insegnanti di valutare un medesimo risultato scolastico (per esempio, lo stesso errore in un compito di matematica), facendo ricorso a spiegazioni diverse da alunno ad alunno; un "alunno bravo in matematica" può aver sbagliato il problema così come ha fatto "un alunno mediocre", solo che 38
mentre per il secondo si tratta di una conferma di un andamento conosciuto, per il primo si potrà dire che "quel giorno non stava bene", che "si è distratto" e così via. -------------- Attenzione! Ora dovrebbe essere più chiaro perchè per un ragazzino è difficile uscire dalla condizione di insuccesso scolastico! ------------------------------------------------------------------------------------------------ Brano tratto da: R. Doyle (1993) Paddy Clarke ah! Ah! Ah!, Milano, CDE 1994 "…ci stava interrogando sulla divisione in sillabe: sulla cattedra aveva il registro aperto. Ci segnava sopra tutti i voti che prendevamo, e le note, poi il venerdì chiudeva i conti e in base ai risultati ci faceva cambiare posto. Quelli con i voti migliori sedevano nei banchi davanti, dal lato delle finestre; quelli con i voti peggiori finivano giù infondo, vicino agli attaccapanni con i cappotti. Io di solito era a metà strada e qualche rara volta arrivavo a un banco o due dalla prima fila. Il guaio è che a quelli seduti in fondo gli toccavano le domande più difficili. Così per esempio, invece di fargli sillabare undici parole di tre sillabe, Henno [il maestro]gliene chiedeva undici di sei sillabe, o anche dodici. Insomma, se finivi nelle ultime file era difficilissimo uscirne e il tuo destino era segnato." (R. Doyle, 1994, pag.70). ------------------------------------------------------------------------------------------------- Poi ci sono quelli che….ce la fanno! 39
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