I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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interpretativo, influenzati dalle aspettative dell'insegnante, per cui l'obiettività di un giudizio può entrare in contrasto con il significato che l'insegnante attribuisce ai successi ed ai fallimenti scolastici dell'alunno. L'Autore, per descrivere il comportamento valutativo degli insegnanti, ha sottoposto un questionario ad un campione di essi, chiedendo loro di descrivere ognuno dei propri alunni, utilizzando una lista di aggettivi scelti sulla base di un sondaggio precedente. I risultati mostrano l'esistenza di un fattore di impressione generale, connesso con gli aspetti più macroscopici della funzione insegnante, quella di impartire una adeguata istruzione agli alunni. Esso è caratterizzato dalla esistenza di giudizi sugli alunni basati su pochi elementi, come il metodo di studio, la perseveranza e gli aspetti cognitivi, riconducibili ad un'idea generale di intelligenza. E' partendo dalla opinione posseduta su queste caratteristiche con un alto grado di desiderabilità socio-professionale, oltre a tratti come la bellezza, la simpatia e l'ordine, che gli insegnanti tendono a percepire gli alunni in modo positivo o negativo. Un secondo fattore, riconducibile a ciò che nei compiti dell'insegnante riguarda la gestione della classe, concerne gli aspetti sociali del comportamento degli alunni, intendendo con ciò la conoscenza e l'adeguamento alle regole sociali e morali della vita scolastica. Oggetto della valutazione è qui il tipo di rapporti esistenti tra gli alunni e tra alunni ed insegnante, e cioè il genere di relazioni che permettono di creare in classe un clima favorevole alla acquisizione del sapere, fermo restando un contesto pedagogico-didattico imperniato sulla centralità e sull'autorità dell'adulto. Risulta così che gli insegnanti considerano come tratti distintivi degli alunni, su cui esprimere giudizi e valutazioni, tutte quelle caratteristiche ritenute da loro necessarie per potere insegnare e per fare in modo che gli alunni imparino. --------- Attenzione! Non c'è alcuna malafede in questi insegnanti, poiché stiamo parlando del livello delle loro rappresentazioni. Certo è che esiste un legame più o meno esplicito fra idee ed azioni e quindi viene da chiedersi quanto sia obiettivo il giudizio di un 12 Gilly M. (1980) Maître-èlève. Rôles istitutionnels et représentation.Parigi, PUF. 24
insegnante a proposito dei suoi alunni, non tanto perché egli faccia delle differenze a partire dai risultati nelle prove di verifica, quanto piuttosto perché seleziona, senza volere, solo alcuni aspetti dei risultati scolastici, quelli che più si connettono con l'attività svolta da lui stesso. ---------- Infatti la scelta delle situazioni in cui osservare gli alunni per trarre le informazioni necessarie per la valutazione è fortemente influenzata dalle caratteristiche della professione di insegnante. Ad un gruppo di insegnanti dell'ultimo anno di scuola materna francese, (ripetiamo quanto già detto a proposito della ricerca di Barbara Tizard nel cap.2: ci interessano il metodo ed i risultati, non l'età dei bambini!) è stato chiesto di esprimere un giudizio sulle abilità mostrate dai propri alunni, utilizzando una semplice griglia di rilevazione dei tempi di lavoro, del modo in cui si alternano le attività scelte dal bambino, del comportamento motorio. Le osservazioni sullo stesso bambino venivano però condotte nel corso di due attività a diversa valenza scolastica: avviamento alla scrittura e pittura. I risultati mostrano che, partendo dalle osservazioni prodotte dagli stessi insegnanti, non esistono legami tra le due attività: caratteristiche come l'attenzione, l'impegno o l'ordine sono in funzione dell'attività proposta dall'adulto e non sono, al contrario, una caratteristica costante del bambino. Ma le cose cambiano quando si arriva alla formulazione del giudizio. In questo caso, gli insegnanti hanno formulato il loro giudizio partendo prevalentemente dalle osservazioni raccolte durante le attività di preparazione alla scrittura, quelle a valenza socio-istituzionale maggiore, perché pongono le basi (sempre secondo gli insegnanti) per gli apprendimenti specifici dell'ordine di scuola successivo, mostrando così che l'informazione, raccolta solo in una delle due situazioni proposte, viene assunta e trasformata in una caratteristica generale dell'alunno. ------------- Attenzione! Ciò che lega in maniera indissolubile insegnanti ed alunni è il contratto didattico, che implica una serie di regole a proposito dei rispettivi ruoli e della materia 25
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