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I preadolescenti e la scuola - Università degli Studi della Repubblica ...

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Una conferma del<strong>la</strong> funzione legittimante delle rappresentazioni condivise dagli<br />

insegnanti è offerta da un contributo di Gilly (1980) 12 che riguarda insegnanti<br />

francesi di scuo<strong>la</strong> elementare. Per quanto riguarda i giudizi che essi esprimono sui<br />

propri alunni, l'autore ipotizza che gli insegnanti li producano facendo riferimento<br />

a tre diversi livelli di informazione. L'ambito più generale è quello delle influenze<br />

sociali normative, che comprende i valori morali del<strong>la</strong> società e le idee sull'uomo<br />

moderno e sul<strong>la</strong> condizione <strong>degli</strong> alunni, senza tra<strong>la</strong>sciare l'importanza delle<br />

ideologie condivise nel gruppo di appartenenza, unitamente alle caratteristiche<br />

istituzionali del tipo di scuo<strong>la</strong> in cui gli insegnanti <strong>la</strong>vorano (obiettivi, regole di<br />

funzionamento). Esiste inoltre un insieme di temi più specifico, comprendente gli<br />

atteggiamenti verso <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, i comportamenti tipici e le attese di ruolo,<br />

argomenti soggetti a cambiamenti dovuti al<strong>la</strong> necessità di far fronte alle numerose<br />

contraddizioni ed ai compromessi che gli insegnanti affrontano nel corso del<strong>la</strong><br />

carriera. E' il caso di quei docenti che, posti di fronte al<strong>la</strong> necessità di operare<br />

delle scelte in un contesto sco<strong>la</strong>stico in cui spesso le certezze si possono ritrovare<br />

solo in leggi, rego<strong>la</strong>menti e circo<strong>la</strong>ri, finiscono con il dare a questi aspetti<br />

normativi un maggior peso nel<strong>la</strong> valutazione delle situazioni didattiche. I criteri di<br />

giudizio veri e propri emergono in modo ancora più specifico dall'ambito delle<br />

esperienze quotidiane, caratterizzato dalle diverse situazioni didattiche, dai<br />

compiti proposti agli alunni e dal comportamento di questi ultimi, sia nei confronti<br />

di insegnanti e compagni, sia nei confronti dello studio vero e proprio. Il singolo<br />

alunno viene caratterizzato come tale proprio in termini di rappresentazioni,<br />

poiché l'insegnante raccoglie le informazioni dal<strong>la</strong> situazione reale, ma<br />

ricostruisce l'alunno sul<strong>la</strong> base delle idee evocate, che diventano una sorta di<br />

paradigma generale per <strong>la</strong> definizione dell'alunno, comprendente elementi di<br />

carattere selettivo, nel<strong>la</strong> misura in cui sarà valutata <strong>la</strong> distanza dell'alunno dal<br />

modello ideale; elementi di carattere organizzativo, poiché viene prodotto un<br />

sistema di categorizzazione, schematico e semplificato, da utilizzare per<br />

analizzare le situazioni sco<strong>la</strong>stiche e non sco<strong>la</strong>stiche; elementi di carattere<br />

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