Fiumicino - Radio Dimensione Musica
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Campionato di Seconda categoria – Il team del ds Giancarlo Piccini acquista alcuni elementi dell’Aranova<br />
Il tecnico Campanari: «Ora il<br />
Palidoro non può più sbagliare»<br />
di Pino Di Marzio<br />
Allontanati panettoni, torroni e spumante,<br />
si è ripreso a giocare. Il Palidoro è arrivato<br />
alla sosta natalizia in una posizione di<br />
classifica molto scomoda. La società ha<br />
riflettuto e cercato di rimediare. Nella<br />
finestra invernale di mercato ci sono stati<br />
dei buoni movimenti: alla partenza di<br />
Massimo Casaccia e di Ugo Tafi, ha fatto<br />
riscontro l’ingresso di Mirko Pezzo e<br />
Damiano Molon, giocatori provenienti<br />
dall’Aranova sui quali la società ha puntato<br />
molto sacrificando Simone Chiavetta, e<br />
dai quali si attende un buon contributo per<br />
gli obiettivi finali. Il team del ds Giancarlo<br />
Piccini preleva altre due pedine molto<br />
importanti, provenienti sempre dall’Aranova,<br />
cioè il difensore Stevanella e il centrocampista<br />
Luca Fia. Il bilancio fino a<br />
questo punto del torneo è da ritenersi poco<br />
soddisfacente come sottolinea il tecnico<br />
Sandro Campanari ai nostri taccuini. «Non<br />
possiamo ritenerci soddisfatti di quanto<br />
abbiamo realizzato fino alla sosta natalizia<br />
– commenta l’allenatore -. Il nostro<br />
cammino è stato negativo<br />
in quanto a risultati<br />
ma non a prestazioni;<br />
penso che questo sia<br />
normale per chi come<br />
noi ha dovuto confrontarsi<br />
con squadre allestite<br />
per vincere il campionato<br />
e più navigate.<br />
La cosa più importante<br />
e che va sottolineata, è<br />
stata che la nostra compagine<br />
non ha mai<br />
smarrito la strada giusta<br />
e ha saputo risollevarsi<br />
anche dopo qualche<br />
caduta rovinosa;<br />
abbiamo me-no punti di<br />
quelli che meritavamo<br />
ma speriamo alla fine di<br />
raggiungere l’agognata<br />
salvezza. Spero che la<br />
Dopo 63 anni di attività calcistica<br />
Cancellato il campo sportivo<br />
“Angelo Bianchi” di Torrimpietra<br />
di Pino Di Marzio<br />
Il campo sportivo “Angelo Bianchi” di<br />
Torrimpietra non c’è più. La benda di una<br />
escavatrice l’ha solcato tutto, rendendolo inagibile.<br />
Così dopo 63 anni, è uscito di scena un<br />
campo che è stato calcato da migliaia di atleti<br />
e ha visto le gesta anche di Totti, Nesta,<br />
Bovo, Blasi ecc. Che c’era qualcosa nell’aria<br />
si era capito quando non è stata iscritta la<br />
prima squadra al campionato di Promozione,<br />
ma che questo evento avvenisse già prima di<br />
Natale non se l’aspettava nessuno. Per quanto<br />
riguardava la rinuncia alla Promozione si<br />
diceva che non c’erano le possibilità finanziarie,<br />
quindi si optava per il solo Settore giovanile.<br />
Sono state allestite una squadra<br />
Esordienti, due di Pulcini più i Piccoli Amici<br />
con relativi tecnici, che disputavano i campionati<br />
federali di competenza. Ma dopo lo<br />
“sfratto” sono rimasti parte dei Pulcini e<br />
Piccoli Amici perché possono giocare sui<br />
campi di calcetto, mentre tutti gli altri si sono<br />
accasati alle società limitrofe, con tutte le<br />
conseguenze che sono accorse. E’ stata una<br />
storia ingarbugliata come quella del cucù,<br />
come dicono da queste parti. E del vecchio<br />
gioco del cucù ha anche altri connotati.<br />
Sembra infatti che qualcuno dei dirigenti giochi<br />
a nascondersi per non sentire le rimostranze<br />
dei genitori, esasperati al massimo,<br />
perché si sono sentiti presi in giro. La telenovela<br />
sul “Bianchi” avrà ancora un seguito,<br />
quindi continuerà… Si diceva che prima di<br />
squadra sia pronta alla ripresa dell’attività<br />
perché ora più che mai non si<br />
dovranno sbagliare<br />
gli appuntamenti<br />
più importanti».<br />
Alle porte ci sono<br />
delle sfide che non si<br />
devono fallire.<br />
«Spesso si dice che<br />
in queste partite i<br />
punti valgono doppio<br />
perché se vinci<br />
non solo conquisti<br />
la posta in palio ma<br />
soprattutto la sicurezza<br />
di cui il gruppo<br />
ha bisogno per<br />
continuare a fare<br />
bene».<br />
Il tecnico<br />
Sandro<br />
Campanari<br />
smantellare il Bianchi,<br />
l’impresa che costruirà<br />
le palazzine avrebbe<br />
prima dovuto disegnare<br />
un nuovo campo nei<br />
paraggi, ma ciò non è<br />
accaduto. Molti genitori<br />
dei ragazzi (che hanno<br />
pagato anche una certa<br />
quota) ora sono sconcertati<br />
davanti alla totale<br />
inerzia e davanti al danno provocato al<br />
campo. Di contro l’A.S. Torre in Pietra non<br />
ha alzato la voce e quando i ragazzi delle<br />
squadre sono andate per allenarsi si sono trovati<br />
di fronte al fatto compiuto. Hanno capito<br />
allora il perché: tutti in società sapevano di<br />
questa situazione, nessuno però ha avuto il<br />
coraggio di affrontare il problema che era talmente<br />
delicato da superare ogni remora. Ora<br />
che tutto è venuto allo scoperto, che fare? Si<br />
potrebbe al solito citare Macchiavelli per<br />
dare un senso e un’importanza alle proprie<br />
digressioni. Chi non rappresenta nessuno si<br />
chiede se nell’affrontare questi problemi si è<br />
tenuto presente il bene dei ragazzi oppure ci<br />
siano stati altri scopi. Certamente, qualcuno<br />
ha avuto dei vantaggi.