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Fiumicino - Radio Dimensione Musica

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progetto che non riesce a decollare<br />

civico all’ingresso di Aranova?<br />

Regolatore Generale, il quale veniva ad<br />

ampliare notevolmente l’ambito urbano di<br />

Aranova, portandolo - con le nuove aree<br />

esterne alla citata zona “O” - ad una previsione<br />

di insediamenti per circa 20.000 abitanti<br />

ufficiali. Diveniva così possibile progettare<br />

il “polo centrale di aggregazione<br />

sociale” di Aranova, ossia la “grande piazza<br />

con i limitrofi servizi necessari” nella sua<br />

posizione baricentrica prevista già dieci anni<br />

prima. Nel febbraio 2002 sembrava di essere,<br />

ormai, vicini al risultato progettuale atteso,<br />

quando sulla rivista mensile “<strong>Dimensione</strong><br />

News” venne pubblicato un progetto<br />

commissionato dal Comune per il nuovo<br />

Centro civico di Aranova.<br />

Tale progetto era però troppo esiguo, in<br />

quanto utilizzante un solo lotto di terreno ed,<br />

in particolare, presentava una piazza eccessivamente<br />

piccola (poichè concepita quasi<br />

solo come sagrato di accesso al teatro) e<br />

modestissimi spazi di parcheggio (per circa<br />

60 posti auto), certamente insufficienti alle<br />

necessità. Ciò venne fatto immediatamente<br />

presente al Comune dal Comitato. Ad evitare<br />

ulteriori equivoci, nel 2004 il Comitato<br />

produsse un elenco completo dei servizi<br />

necessari per il Centro Civico, il quale elenco<br />

servì – subito dopo la sua consegna al<br />

Comune - come base per un preliminare<br />

dimensionamento di massima di tali servizi,<br />

eseguito insieme al Dirigente dell’Ufficio<br />

Urbanistica Comunale. In quella sede si previde<br />

il seguente dimensionamento: almeno<br />

2000 metri quadrati per la piazza (al netto<br />

della fontana ornamentale e del giardino) da<br />

realizzare alla stessa quota del sagrato della<br />

chiesa, circa 500-1000 metri quadrati per gli<br />

uffici comunali (anagrafe, catasto, autorizzazioni<br />

etc……) comprendenti un distaccamento<br />

di almeno dieci vigili urbani, 300<br />

metri quadrati per i Servizi sanitari, 250<br />

metri quadrati per il nuovo ufficio postale,<br />

400 mq per il Centro anziani con relativa<br />

sala da ballo (salvo ulteriori spazi ludici scoperti),<br />

1000-2000 metri quadrati per il cine-<br />

ma-teatro, 200 metri quadrati per la biblioteca,<br />

300 metri quadrati per il Commissariato<br />

Ps o Carabinieri e 400 posti-auto nelle aree<br />

di parcheggio da realizzare prevalentemente<br />

in sotterraneo (favoriti, in tal senso, dall’orografia<br />

dei luoghi che consente l’accesso ai<br />

posti di sosta direttamente alla quota della<br />

via Michele Rosi). Mancavano da definire<br />

gli ulteriori spazi necessari per le attività<br />

annonarie (anche localizzabili sulla via<br />

Aurelia, in corrispondenza del previsto parcheggio<br />

di scambio di fronte a largo Goni)<br />

per le attività commerciali e gli uffici privati<br />

e per il verde pubblico; purtroppo<br />

gli incontri tecnici comunali con<br />

il CdZ vennero perentoriamente<br />

bloccati per dichiarati altri impegni<br />

più urgenti dell’Ufficio<br />

Urbanistica.<br />

Nel 2006 il Comitato collaborò,<br />

inoltre, con i tecnici incaricati<br />

dai proprietari dei lotti di terreno<br />

precedente e seguente la chiesa,<br />

per elaborare un progetto del<br />

nuovo Centro civico, ma l’iniziativa<br />

non ebbe poi alcun seguito<br />

regolamentare presso l’amministrazione<br />

comunale. Dopo ulteriori<br />

continue sollecitazioni, solo<br />

nel 2008 il Comitato ebbe però di<br />

nuovo, possibilità propositiva<br />

ufficiale sul Centro civico, in<br />

occasione delle osservazioni sul Piano<br />

Particolareggiato delle Zone B4a, redatto dal<br />

Comune per l’attuazione del PRG del 1999.<br />

In quella occasione chiese, nello specifico, di<br />

“verificare se i lotti B4a e C3 contigui al<br />

Centro civico disponessero di spazi per servizi<br />

pubblici e privati atti a migliorare la<br />

funzionalità e la fruibilità del Centro medesimo”.<br />

La sibillina controdeduzione comunale<br />

fu: “richiesta impropria, in quanto riguarda<br />

aree esterne al perimetro della Zona B4a”.<br />

Infine, nell’ottobre 2009, il Comitato ha<br />

potuto riaffrontare l’argomento in un incontro<br />

con il nuovo Dirigente dell’ufficio<br />

Il Comitato<br />

di Zona scrive<br />

la lunga<br />

Odissea<br />

dell’opera e<br />

auspica che il<br />

comune di<br />

<strong>Fiumicino</strong><br />

predisponga<br />

il progetto<br />

definitivo<br />

Urbanistica comunale, sulla base di un ipotetico<br />

altro progetto (risultato anch’esso non<br />

ufficiale) che doveva essere stato presentato<br />

dagli stessi proprietari dei terreni contigui<br />

alla chiesa e redatto da altri progettisti rispetto<br />

all’analoga iniziativa del 2006. Il<br />

Dirigente anzidetto – a fronte delle pressanti<br />

richieste del Comitato - ha chiesto tempo per<br />

poter accertare gli effettivi sviluppi possibili<br />

del Centro civico. Tutto ciò considerato,<br />

dopo quasi 20 anni, il CdZ ritiene sia giunta<br />

l’ora di intervenire con decisione su un argomento<br />

così importante, delicato e vitale per<br />

lo sviluppo civile di Aranova,<br />

che ormai viaggia rapidamente a<br />

superare la soglia dei 7.000 abitanti<br />

(ossia quella del PPE della<br />

Zona “O”).<br />

Non intervenire sul Centro<br />

civico significa condannare<br />

Aranova (anche quando avrà<br />

20.000 abitanti) alle funzioni di<br />

sopravvivenza specifiche di una<br />

città-dormitorio, ossia una città<br />

senza un minimo di aggregazione<br />

sociale, il che poi - di fattosignifica<br />

la negazione della città.<br />

E’ inaccettabile proseguire in<br />

attesa di progetti presentati dai<br />

proprietari terrieri, anche perché<br />

tali progetti, redatti nella legittima<br />

logica del profitto privato,<br />

non potranno mai rispondere alle, altrettanto<br />

legittime e prevalenti esigenze della collettività<br />

urbana.Il Comune predisponga, quindi,<br />

un proprio valido progetto, il cui costo –<br />

peraltro – è stato messo in bilancio (con<br />

75.000 €) fin dal 2006, ma non è stato mai<br />

utilizzato. Fatto il progetto ed approvatolo, si<br />

spera anche con il consenso dei cittadini<br />

coinvolti, il Comune proceda, poi, senza<br />

ulteriori indugi, in modo da evitare la lunga<br />

agonia a cui sembra, oggi, essere condannata<br />

Aranova.<br />

Il Comitato di Zona di Aranova

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