Fiumicino - Radio Dimensione Musica
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Si è svolto nella cornice<br />
Enorme successo per la “prima”<br />
di Alessandra De Angelis<br />
Un successo annunciato quello ottenuto<br />
dalla prima edizione del “Presepe vivente<br />
della Città di <strong>Fiumicino</strong>” messo in scena<br />
nelle ore serali del 27 dicembre scorso. Le<br />
candide facciate degli edifici di villa<br />
Guglielmi, hanno fatto da quinte a questa<br />
riuscitissima realizzazione messa in atto<br />
dalla Pro Loco di <strong>Fiumicino</strong>. Gli ingredienti<br />
c’erano tutti: un’ambientazione suggestiva,<br />
luci soffuse, abiti curati, scene estremamente<br />
realistiche e una grande, straordinaria passione<br />
di quanti si sono adoperati nei preparativi.<br />
Dei 12 quadri, inizialmente previsti, si<br />
è arrivati a realizzarne infine 18, come dire:<br />
l’appetito vien mangiando. «La nostra<br />
forza è tutta nella passione incondizionata<br />
della gente - dichiara Giuseppe Larango,<br />
presidente della proloco – la proloco di<br />
<strong>Fiumicino</strong> ha la fortuna di riuscire a fare<br />
da collante tra varie realtà associative<br />
operanti nella città. E’ gente impagabile<br />
che già da tempo collabora nella realizzazione<br />
di varie iniziative come il rinomato<br />
“Carnevale a Mare della Città di<br />
<strong>Fiumicino</strong>”, tutti solo ed esclusivamente<br />
volontari, che hanno compreso il notevole<br />
valore della cittadinanza attiva, senza<br />
scopo di lucro, senza interessi o coinvolgimenti<br />
partitici, una unica finalità: con<br />
grande semplicità curare e tramandare le<br />
tradizioni cittadine,<br />
quelle più<br />
veraci, quelle che<br />
interessano di più<br />
alla gente perché<br />
la fanno divertire.<br />
Questa gente è<br />
una grande risorsa<br />
per il paese».<br />
Così, più di 40 tra<br />
uomini, donne e<br />
bambini, hanno<br />
dato vita a questa<br />
rappresentazione<br />
della natività, con<br />
tutti i personaggi<br />
come storicamente<br />
ci è stato narrato e<br />
come per tradizione<br />
vediamo nei<br />
presepi casalinghi.<br />
Illuminati dalla<br />
fioca luce di autentiche<br />
lampade ad<br />
olio si potevano<br />
vedere: il banco delle verdure, quello del<br />
pesce, l’osteria con i suoi avventori, i fornai,<br />
il mercato delle stoffe, la filatrice con uno<br />
splendido arcolaio, il ciabattino, il falegname,<br />
la venditrice di suppellettili di rame, le<br />
donne a far provviste d’acqua nei pressi del<br />
pozzo (quello autentico della villa) e poi i<br />
Alcuni dei presepi realizzati dalle scuole<br />
pastori, i contadini nelle loro capanne, alcuni<br />
addetti all’orto, altri alla preparazione del<br />
formaggio o a cuocere la cacciagione, chi<br />
vagliava il grano, chi tagliava la legna e non<br />
mancava la postazione dei romani addetti al<br />
censimento, sorvegliati dal burbero Erode<br />
contornato dai centurioni. Ed infine i perso-<br />
La rappresentazione del quadro della natività