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2<br />

Lettere al direttore<br />

REPLICA ALLA LETTERA<br />

COLASANTI - GIOVANNONE<br />

Egr. Direttore,<br />

vorrei cortesemente, che mi si consentisse di replicare,<br />

ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa<br />

47/1948, alla lettera pubblicata sull’edizione<br />

di AREA <strong>Blu</strong> dello scorso 10 maggio a firma del<br />

Capogruppo del Partito Democratico, Silvia Colasanti<br />

e del Capogruppo della lista civica “Aria<br />

Nuova per Desenzano”, Catuscia Giovannone.<br />

I due Capigruppo di maggioranza lamentano<br />

che: ”Anche adesso, il Giornale di Brescia<br />

pubblica parole pesanti e diffamatorie del consigliere<br />

della Lega Nord, Rino Polloni, che non<br />

corrispondono al vero, tant’è che la genericità<br />

delle gravi accuse non è sostenuta dalla minima<br />

prova”, ed altro ancora. Senza ombra di dubbio,<br />

fanno riferimento all’articolo pubblicato il 23<br />

aprile, a titolo: “La Lega Nord: clima politico<br />

degenerato”, nel quale veniva precisato che<br />

la Lega Nord, condivide la presa di posizione<br />

espressa nella sua lettera di dimissioni da Renzo<br />

Scamperle. Sono andato a rileggere l’articolo e<br />

non ho trovato “parole diffamatorie” ma solo<br />

la conferma dell’atteggiamento e dei modi, che<br />

l’amministrazione desenzanese utilizza nei confronti<br />

delle minoranze.<br />

Più che un esposizione dei fatti però, la lettera<br />

della Colasanti e della Giovannone, sembra un<br />

isterico proclama di chi non tollera che l’opposizione,<br />

a Desenzano, faccia il suo dovere e ne<br />

venga poi informata la Cittadinanza. Lo scorso<br />

15 aprile, Renzo Scamperle ha protocollato le<br />

proprie dimissioni dal Consiglio di Desenzano.<br />

Con una chiara ed indiscutibile esposizione dei<br />

fatti, Scamperle, ha così motivato la sua decisione:<br />

“Arroganza dominante dell’Amministrazione<br />

Comunale, atteggiamento sempre presente<br />

nelle azioni, nei gesti e nelle parole della maggioranza...,<br />

fino all’insulto personale” e altro<br />

ancora, concludendo in un modo altrettanto<br />

eloquente: “Queste mie dimissioni non sono un<br />

fatto formale, un gesto simbolico, ma rappresentano<br />

una consapevole e determinata presa<br />

Retailer Retailer Retailer<br />

of the Year<br />

Italy 10<br />

of the Year<br />

Italy<br />

of the Year<br />

Italy 12<br />

Ottica<br />

di posizione contro l’insostenibile, antistorica<br />

prepotenza politico amministrativa che Rosa<br />

Leso, insieme al suo gruppo, antepone ad ogni<br />

utile e civile confronto finalizzato a dare risposte<br />

alle ragioni e alle speranze di tutta la Comunità<br />

desenzanese” (lettera pubblicata il 20 aprile, sul<br />

mio blog: www.rinopolloni.com).<br />

Le parole, che Scamperle ha utilizzato per descrivere<br />

quanto provato in un anno di esperienza<br />

consiliare, sono state come sassi! Perché dunque<br />

vengono utilizzati certi modi, talmente anti<br />

democratici, da riuscire a far dare le dimissioni<br />

ad un rappresentante votato da ben 5.072 desenzanesi,<br />

quando Rosa Leso, è diventata Sindaco<br />

con 5.367 voti? L’aver portato a conoscenza<br />

dell’opinione pubblica quanto succede, ha evidentemente<br />

dato fastidio ai Capigruppo di maggioranza.<br />

Per quel che riguarda la documentazione cartacea<br />

da me richiesta, La Colasanti e la Giovannone<br />

forse non sanno, che non tutti gli atti del<br />

Comune vengono messi online. Infatti, dopo la<br />

pubblicazione all’albo pretorio della delibera di<br />

approvazione finale del PGT (con il relativo esame<br />

delle osservazioni presentate dai Cittadini e<br />

delle controdeduzioni), il sottoscritto ha chiesto,<br />

per ben due volte, copia delle osservazioni al<br />

fine di verificare la corretta stesura delle modifiche<br />

alla cartografia ed alle Norme Tecniche di<br />

Attuazione del Piano di Governo del Territorio.<br />

L’accesso agli atti di tali copie, mi è stato ripetutamente<br />

negato. Più volte il Consiglio di<br />

Stato ha precisato che “Il diritto di accesso agli<br />

atti di un consigliere comunale non può subire<br />

compressioni per pretese esigenze di natura burocratica<br />

dell’Ente, tali da ostacolare l’esercizio<br />

del mandato istituzionale” (Consiglio di Stato,<br />

sezione V, nella sentenza 22 febbraio 2007, n.<br />

929). I giudici, hanno richiamato analoga giurisprudenza<br />

amministrativa, secondo cui il diritto<br />

di accesso del Consigliere Comunale agli atti del<br />

Comune, assume un connotato tutto particolare,<br />

Ottica<br />

Ottica<br />

in quanto finalizzato “al pieno ed effettivo svolgimento<br />

delle funzioni assegnate al Consiglio<br />

comunale” (Cons. St. Sez. V, 9 dicembre 2004,<br />

n. 7900; 2 settembre 2005 n. 4471). Richiamando,<br />

inoltre, un precedente indirizzo (Cons. St. n.<br />

4471/05), il Collegio ha concluso che “sul Consigliere<br />

Comunale non può gravare alcun onere<br />

di motivare le proprie richieste d’informazione,<br />

né gli uffici comunali<br />

hanno titolo a richiederle ed conoscerle”. “Diversamente<br />

opinando, infatti, la struttura burocratica<br />

comunale, da oggetto del controllo riservato<br />

al Consiglio, si ergerebbe paradossalmente<br />

ad “arbitro”, per di più, senza alcuna investitura<br />

democratica delle forme di esercizio della potestà<br />

pubbliche proprie dell’organo deputato<br />

all’individuazione ed al miglior perseguimento<br />

dei fini della collettività civica”.<br />

Ma “loro” se ne fregano di tutto e di tutti; anche<br />

le tanto decantate Commissioni Comunali, risultano<br />

essere ormai una presa in giro, poiché le<br />

stesse sono organismi puramente consultivi e gli<br />

argomenti arrivano sul tavolo, con decisioni già<br />

prese, unilateralmente. Per questo, il sottoscritto<br />

ha deciso che non vi parteciperà più, portando<br />

gli eventuali emendamenti e discussioni, direttamente<br />

in Consiglio Comunale. Ci sono perciò,<br />

anche altri Consiglieri Comunali che, come me,<br />

possono testimoniare, come a Desenzano ci sia<br />

stato impedito di svolgere al meglio, il ruolo di<br />

“controllore”, sancito dalla Legge, in qualità di<br />

rappresentanti dei Cittadini.<br />

Ma nessuno può permettersi di criticare la maggioranza,<br />

perché la sinistra odia le critiche, anche<br />

quelle fatte all’interno del partito. Che sia<br />

la conseguenza di un personalissimo modo, utilizzato<br />

dalle segreterie dei Circoli dei “Democratici”,<br />

di gestire “le primarie” per la scelta dei<br />

candidati? All’occhio di un osservatore esterno,<br />

traspare infatti che i “soviet” locali decidano tutto<br />

prima, facendosi prima le regole e scegliendosi<br />

poi anche i posti che andranno ad occupare<br />

Continua a pag. 3<br />

Vieni a trovarci a<br />

DESENZANO<br />

Via Roma, 35<br />

Tel. 030/9991416<br />

www.salmoiraghievigano.it

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