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AREABLU<br />
QUI AREA ASSICURAZIONI<br />
LA PREVIDENZA INTEGRATIVA<br />
AL FEMMINILE<br />
per evitare sorprese al sopraggiungere della terza età<br />
La previdenza integrativa al femminile, in particolare gli atteggiamenti sbagliati che possono portare alla terza<br />
età senza un adeguato sostegno economico, e la polizza di responsabilità civile: esigenze assicurative che nessuna<br />
famiglia dovrebbe trascurare. Ne parliamo indicando, per entrambe le casistiche, i principali errori da evitare al<br />
fine di allontanare da noi sgradite sorprese.<br />
Ricordiamo che la rubrica è curata da Mauro Carrozza, esperto intermediario assicurativo e profondo conoscitore<br />
di questo settore. Continueremo ad ospitare anche specifici quesiti in materia assicurativa, che invitiamo ad inoltrarci<br />
all’indirizzo e mail: areablu@publimax.eu, a cui il nostro esperto darà seguito ed approfondimento.<br />
Si è tenuta nei giorni<br />
scorsi a Milano la<br />
terza edizione della<br />
“Giornata nazionale<br />
della previdenza”,<br />
a conferma dell’attenzione<br />
che si va concentrando<br />
sempre più attorno a questo tema.<br />
Curiosa, in particolare, l’iniziativa di<br />
Allianz, che ha presentato il “decalogo<br />
sugli errori che le donne devono<br />
evitare in materia di previdenza”.<br />
Una specie di vademecum contenente<br />
consigli pratici e diretti per<br />
evitare a qualsiasi donna, che abbia<br />
avuto un percorso lavorativo discontinuo,<br />
di trovarsi nella terza età senza<br />
il denaro sufficiente a vivere dignitosamente,<br />
magari dopo una vita<br />
spesa interamente per la famiglia.<br />
Ecco quindi i principali atteggiamenti<br />
sbagliati e quindi da evitare, così<br />
come li ha riassunti Allianz:<br />
• mio marito guadagna bene e può<br />
mantenere anche me;<br />
• non mi interessa l’argomento pensione,<br />
in qualche modo me la caverò;<br />
• ho appena 30 anni, ci penserò più<br />
avanti;<br />
• impieghi part-time e piccoli lavoretti<br />
basteranno per la pensione;<br />
• devo occuparmi dei figli, non posso<br />
lavorare;<br />
• dopo la maternità non ho più pensato<br />
di ricominciare a lavorare;<br />
• a 55 anni posso smettere di pagare i<br />
contributi perché la pensione arriverà<br />
presto;<br />
• devo occuparmi dei genitori anziani<br />
e malati;<br />
• la crisi finanziaria ha bruciato i ri-<br />
sparmi di molti e io non investirò mai<br />
sui mercati azionari;<br />
• non mi serve molto per vivere, quindi<br />
non ho bisogno di risparmiare.<br />
Ognuno può rifletterci sopra e condividerli<br />
o meno. L’importante è,<br />
appunto, rifletterci per tempo. Con<br />
l’accortezza di ricordare che il vero<br />
investimento in previdenza integrativa,<br />
affinchè sia sostenibile ed efficace,<br />
va avviato il più presto possibile.<br />
L’ideale è cominciare contestualmente<br />
all’inizio del primo rapporto di lavoro,<br />
crisi economica permettendo.<br />
Sempre in tema di famiglia torniamo<br />
nuovamente sul tema della responsabilità<br />
dei componenti della famiglia<br />
stessa.<br />
Il codice civile, all’articolo 2043, recita<br />
così: “qualunque fatto doloso o<br />
colposo, che cagiona ad altri un danno<br />
ingiusto, obbliga colui che ha commesso<br />
il fatto a risarcire il danno”.<br />
Innumerevoli sono le situazioni in cui<br />
un qualsiasi membro della famiglia<br />
può accidentalmente causare un danno<br />
a terzi e quindi essere chiamato a<br />
risarcirlo ricorrendo al proprio patrimonio<br />
familiare.<br />
E se non fosse sufficientemente chiara<br />
l’indicazione generica dell’articolo<br />
2043, ecco quanto prevede ulteriormente<br />
sempre il nostro codice civile:<br />
• danno cagionato da cose in custodia<br />
(art. 2051), come ad esempio una<br />
sigaretta non spenta che incendia la<br />
moquette dell’albergo;<br />
• danno cagionato da animali (art<br />
2052), per esempio il cane che morde<br />
il postino;<br />
• rovina di edificio (art 2053), come il<br />
gradino dell’ingresso rotto che fa cadere<br />
un ospite;<br />
• responsabilità dei genitori (art 2048),<br />
quando un minore giocando rompe, ad<br />
esempio, gli occhiali all’amico;<br />
• responsabilità dei committenti (art<br />
2049), quando un domestico si fa male<br />
in casa oppure causa un danno a terzi<br />
mentre lavora.<br />
Chi necessita di tale copertura? Praticamente<br />
nessuno può dirsi escluso. Ed<br />
anche qui possiamo stendere un elenco<br />
dei fattori di maggior rischio:<br />
• essere a capo di una famiglia numerosa;<br />
• la presenza di minori in famiglia;<br />
• risiedere in un’abitazione in proprietà;<br />
• possedere animali domestici;<br />
• avvalersi di collaboratori domestici<br />
(colf, baby sitter, badante);<br />
• la pratica di sport;<br />
• la pratica di hobby;<br />
• il possesso e l’uso di biciclette e veicoli<br />
non a motore.<br />
La soluzione è estremamente facile, a<br />
portata di mano di tutti e per giunta abbastanza<br />
economica.<br />
La polizza di responsabilità civile del<br />
capofamiglia infatti è tra le più semplici<br />
di quelle proposte dalle Compagnie<br />
Assicuratrici ed anche tra le più<br />
economiche. Il premio annuo oscilla<br />
tra i 50 e 100 Euro con coperture, di<br />
norma, abbastanza complete e valide<br />
per tutti i componenti del nucleo<br />
familiare (in genere si fa riferimento<br />
allo stato di famiglia anagrafico).<br />
Ricordandosi di richiedere un massimale<br />
adeguato, pari almeno ad un milione<br />
di euro, dato che l’esiguità della<br />
spesa sconsiglia di accettare massimali<br />
inferiori.