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12<br />

AREABLU<br />

QUI AREA ASSICURAZIONI<br />

LA PREVIDENZA INTEGRATIVA<br />

AL FEMMINILE<br />

per evitare sorprese al sopraggiungere della terza età<br />

La previdenza integrativa al femminile, in particolare gli atteggiamenti sbagliati che possono portare alla terza<br />

età senza un adeguato sostegno economico, e la polizza di responsabilità civile: esigenze assicurative che nessuna<br />

famiglia dovrebbe trascurare. Ne parliamo indicando, per entrambe le casistiche, i principali errori da evitare al<br />

fine di allontanare da noi sgradite sorprese.<br />

Ricordiamo che la rubrica è curata da Mauro Carrozza, esperto intermediario assicurativo e profondo conoscitore<br />

di questo settore. Continueremo ad ospitare anche specifici quesiti in materia assicurativa, che invitiamo ad inoltrarci<br />

all’indirizzo e mail: areablu@publimax.eu, a cui il nostro esperto darà seguito ed approfondimento.<br />

Si è tenuta nei giorni<br />

scorsi a Milano la<br />

terza edizione della<br />

“Giornata nazionale<br />

della previdenza”,<br />

a conferma dell’attenzione<br />

che si va concentrando<br />

sempre più attorno a questo tema.<br />

Curiosa, in particolare, l’iniziativa di<br />

Allianz, che ha presentato il “decalogo<br />

sugli errori che le donne devono<br />

evitare in materia di previdenza”.<br />

Una specie di vademecum contenente<br />

consigli pratici e diretti per<br />

evitare a qualsiasi donna, che abbia<br />

avuto un percorso lavorativo discontinuo,<br />

di trovarsi nella terza età senza<br />

il denaro sufficiente a vivere dignitosamente,<br />

magari dopo una vita<br />

spesa interamente per la famiglia.<br />

Ecco quindi i principali atteggiamenti<br />

sbagliati e quindi da evitare, così<br />

come li ha riassunti Allianz:<br />

• mio marito guadagna bene e può<br />

mantenere anche me;<br />

• non mi interessa l’argomento pensione,<br />

in qualche modo me la caverò;<br />

• ho appena 30 anni, ci penserò più<br />

avanti;<br />

• impieghi part-time e piccoli lavoretti<br />

basteranno per la pensione;<br />

• devo occuparmi dei figli, non posso<br />

lavorare;<br />

• dopo la maternità non ho più pensato<br />

di ricominciare a lavorare;<br />

• a 55 anni posso smettere di pagare i<br />

contributi perché la pensione arriverà<br />

presto;<br />

• devo occuparmi dei genitori anziani<br />

e malati;<br />

• la crisi finanziaria ha bruciato i ri-<br />

sparmi di molti e io non investirò mai<br />

sui mercati azionari;<br />

• non mi serve molto per vivere, quindi<br />

non ho bisogno di risparmiare.<br />

Ognuno può rifletterci sopra e condividerli<br />

o meno. L’importante è,<br />

appunto, rifletterci per tempo. Con<br />

l’accortezza di ricordare che il vero<br />

investimento in previdenza integrativa,<br />

affinchè sia sostenibile ed efficace,<br />

va avviato il più presto possibile.<br />

L’ideale è cominciare contestualmente<br />

all’inizio del primo rapporto di lavoro,<br />

crisi economica permettendo.<br />

Sempre in tema di famiglia torniamo<br />

nuovamente sul tema della responsabilità<br />

dei componenti della famiglia<br />

stessa.<br />

Il codice civile, all’articolo 2043, recita<br />

così: “qualunque fatto doloso o<br />

colposo, che cagiona ad altri un danno<br />

ingiusto, obbliga colui che ha commesso<br />

il fatto a risarcire il danno”.<br />

Innumerevoli sono le situazioni in cui<br />

un qualsiasi membro della famiglia<br />

può accidentalmente causare un danno<br />

a terzi e quindi essere chiamato a<br />

risarcirlo ricorrendo al proprio patrimonio<br />

familiare.<br />

E se non fosse sufficientemente chiara<br />

l’indicazione generica dell’articolo<br />

2043, ecco quanto prevede ulteriormente<br />

sempre il nostro codice civile:<br />

• danno cagionato da cose in custodia<br />

(art. 2051), come ad esempio una<br />

sigaretta non spenta che incendia la<br />

moquette dell’albergo;<br />

• danno cagionato da animali (art<br />

2052), per esempio il cane che morde<br />

il postino;<br />

• rovina di edificio (art 2053), come il<br />

gradino dell’ingresso rotto che fa cadere<br />

un ospite;<br />

• responsabilità dei genitori (art 2048),<br />

quando un minore giocando rompe, ad<br />

esempio, gli occhiali all’amico;<br />

• responsabilità dei committenti (art<br />

2049), quando un domestico si fa male<br />

in casa oppure causa un danno a terzi<br />

mentre lavora.<br />

Chi necessita di tale copertura? Praticamente<br />

nessuno può dirsi escluso. Ed<br />

anche qui possiamo stendere un elenco<br />

dei fattori di maggior rischio:<br />

• essere a capo di una famiglia numerosa;<br />

• la presenza di minori in famiglia;<br />

• risiedere in un’abitazione in proprietà;<br />

• possedere animali domestici;<br />

• avvalersi di collaboratori domestici<br />

(colf, baby sitter, badante);<br />

• la pratica di sport;<br />

• la pratica di hobby;<br />

• il possesso e l’uso di biciclette e veicoli<br />

non a motore.<br />

La soluzione è estremamente facile, a<br />

portata di mano di tutti e per giunta abbastanza<br />

economica.<br />

La polizza di responsabilità civile del<br />

capofamiglia infatti è tra le più semplici<br />

di quelle proposte dalle Compagnie<br />

Assicuratrici ed anche tra le più<br />

economiche. Il premio annuo oscilla<br />

tra i 50 e 100 Euro con coperture, di<br />

norma, abbastanza complete e valide<br />

per tutti i componenti del nucleo<br />

familiare (in genere si fa riferimento<br />

allo stato di famiglia anagrafico).<br />

Ricordandosi di richiedere un massimale<br />

adeguato, pari almeno ad un milione<br />

di euro, dato che l’esiguità della<br />

spesa sconsiglia di accettare massimali<br />

inferiori.

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