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10<br />

AREA<br />

BLU<br />

Ecco tre foto assai<br />

eloquenti scattate<br />

in un giorno di ottobre<br />

del 1960 sul<br />

Porto Vecchio di<br />

Desenzano dal signor<br />

Doro Baccolo che gentilmente<br />

ce le ha fornite. In quei giorni il<br />

livello delle acque del lago aveva<br />

raggiunto una quota eccezionale,<br />

tanto da invadere con danni e disagi<br />

quasi tutti gli abitati delle riviere, in<br />

particolare quelle del medio e basso<br />

lago.<br />

Se le antiche cronache riportano<br />

informazioni relative alle disastrose<br />

alluvioni che colpirono il nostro<br />

lago nei secoli VI e VII, in tempi<br />

successivi, al Garda non mancarono<br />

preoccupanti fenomeni che<br />

portarono a studi idraulici quando<br />

il lago per secoli fu soggetto alla<br />

Repubblica di Venezia. Nel secolo<br />

scorso, per la regolamentazione di<br />

queste acque, era il 1930, si ebbe<br />

il primo intervento con l’impianto<br />

idroelettrico del lago di Ledro.<br />

Nel 1949 venne eretto il sostegno<br />

di Salionze, in comune di Ponti sul<br />

Mincio, utile a regolare lo svaso nel<br />

lago nel vasto contesto idrografico<br />

del “piano Milani” Adige - Garda<br />

- Mincio. Tra il 1955 e il 1957 seguiva<br />

l’impianto idroelettrico di<br />

Molveno, mentre nel 1960 entrava<br />

in funzione lo “scolmatore” dell’Adige<br />

attraverso la galleria Mori<br />

- Torbole. Precedentemente, per la<br />

sistemazione idraulica del lago di<br />

AREABLU<br />

L’Osservatorio<br />

TULLIO FERRO<br />

OTTOBRE 1960 - MAGGIO 2013:<br />

IL LAGO SALE<br />

L’eccezionale maltempo delle scorse settimane ha creato<br />

danni e disagi pure sulle riviere del Garda.<br />

Testimonianze e considerazioni.<br />

Garda, avevano studiato i Romani,<br />

quindi si cimentarono i Veneziani,<br />

gli Austriaci e persino Napoleone.<br />

Il Lorgna (1770) studiò il problema<br />

idrografico allo scopo di difendere<br />

Mantova dalle ricorrenti piene del<br />

Mincio. Nel 1806 gli ingegneri Somensari<br />

e Masetti addirittura pensavano<br />

di collegare, con prerogative<br />

navigabili di stazza cospicua, il<br />

Garda al Po e quindi al mare. Già<br />

nel 1850 si parlò di progettare uno<br />

sbarramento fisso delle piene del<br />

lago a Peschiera (cento anni dopo<br />

fu fatto a Salionze), onde regolamentare<br />

i tempi di scarico attraverso<br />

il Mincio.<br />

In tempi recenti ricordiamo le non<br />

poche riunioni tecniche a Peschiera<br />

per avere una normativa equilibratrice<br />

tra invaso e svaso del lago di<br />

Garda. Questa la regolamentazione<br />

allora esposta: livello massima del<br />

lago nel mese di aprile +1,40 (sullo<br />

zero idrometrico di Peschiera posto<br />

a quota 64,03); il livello massimo<br />

nel mese di maggio +1,35 e così da<br />

giugno ad agosto; livello massimo<br />

dal 10 settembre al 10 marzo +0,70;<br />

livello minimo +0,15, da superare<br />

in casi eccezionali fino a 0,05.<br />

Se confrontiamo tutti questi dati<br />

storici con quelli attuali, che abbiamo<br />

ottenuto dal dottor Lucio Ceresa,<br />

segretario generale della Comunità<br />

del Garda, in caso di “bombe<br />

d’acqua” registrate in Italia negli<br />

ultimi tempi, hai voglia di porre<br />

mano alla suddetta normativa equilibratrice!<br />

Tra il 16 e il 17 maggio,<br />

il bacino imbrifero del Garda è stato<br />

interessato da 30 milioni di metri

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