Area Blu - Publimax

È un’edizione 

Anno 12° 

24 MAGGIO 2013 N°267 

il giornale 

del lago AREABLU 

Le pagine del Garda: 

DESENZANO 

• Vacanze in bicicletta 

sul lago di Garda 

SIRMIONE 

• Il 1° giugno inaugurazione 

del parco San Vito 

VALTENESI 

• L’oro del Benaco 

SALÒ 

• Centro ricreativo estivo 

per i bambini 

ALTO MANTOVANO 

• I comuni alle prese 

con “la crisi” 

IL LAGO SALE 

OTTOBRE 1960 - MAGGIO 2013

È un’edizione 

Anno 12° 

24 MAGGIO 2013 N°267 

il giornale 

del lago AREABLU 

Le pagine del Garda: 

DESENZANO 

• Vacanze in bicicletta 

sul lago di Garda 

SIRMIONE 

• Il 1° giugno inaugurazione 

del parco San Vito 

VALTENESI 

• L’oro del Benaco 

SALÒ 

• Centro ricreativo estivo 

per i bambini 

ALTO MANTOVANO 

• I comuni alle prese 

con “la crisi” 

IL LAGO SALE 

OTTOBRE 1960 - MAGGIO 2013

EDITORIALE 

Anche il maltempo si mangia le poche 

speranze che i cittadini hanno per un 

futuro, non diciamo “rosa”, ma almeno 

decoroso per le persone che credono 

ancora nei partiti e nella ormai vecchia 

mentalità destroide o sinistrorsa. 

Ormai dopo l’indecoroso spettacolo 

di tutti questi anni più del 50% degli 

italiani non crede più nelle promesse, 

scarsamente mantenute, e vuole i fatti 

prima delle parole. 

Finalmente si è capito che il problema 

fondamentale è il “LAVORO”, unica 

possibilità per far ripartire la crescita 

ed abbattere il debito pubblico che 

nel tempo, grazie all’inconsapevole 

disinteresse del popolo, ha permesso 

questo disastro epocale, non controllando 

e non spronando questo o quel 

rappresentante politico ad un comportamento 

responsabile ed efficace 

SOMMARIO 

RESISTERE PER SOPRAVVIVERE! 

01 Editoriale 

02 Lettere al direttore 

04 Dalla Russia oltre le Terme 

06 Osservatorio: 

Cinque per Mille ad oltre 45.000 enti 

Vogliono chiudere il lungolago per tre mesi... 

Turismo: ultima risorsa? 

Euro: l’inizio di tutti i nostri guai 

Ottobre 1960 - maggio 2013 il lago sale 

12 Rubrica. Qui area assicurazioni 

per le future generazioni. 

Troppo opportunismo ci ha portati sull’orlo 

del baratro ed ancor oggi pensiamo 

che con un colpo di spugna e 

risibili interventi sull’IMU o sull’IVA 

si possano trovare le risorse per far 

ripartire l’economia. Come pure cambiare 

la legge elettorale, seppur necessario, 

possa cambiare l’impegno di chi 

ci dovrà governare (hanno avuto più di 

cinquant’anni per farlo!). 

Nessuno ci spiega come fare per dare 

lavoro ai giovani, quando gli anziani 

vanno in pensione al limite della loro 

esistenza, quando la macchina della 

burocrazia è così farraginosa da non 

permettere il rapido svolgimento delle 

normali pratiche amministrative, quando 

il cuneo fiscale è solo una chimera 

e le tasse per le imprese raggiungono 

vertici del 70% circa, quando i costi 

della politica e dei servizi non vengono 

opportunamente rimodulati... e per finire, 

quando anche noi cittadini avremo 

mentalizzato il giusto senso civico che 

obblighi la nostra coscienza a pagare le 

tasse giuste senza se è senza ma... 

Oggi bisogna sopravvivere, e serve 

tanta pazienza, ma, con grande attenzione, 

bisogna dare fiducia a chi se lo 

merita, valutando obiettivamente, con 

il giudizio del buon padre di famiglia, 

chi ci racconta un sacco di “balle” o chi 

ci deprime con proclami obsoleti o disfattisti. 

La verità, come al solito, sta nel mezzo! 

Resistiamo e nelle difficoltà troviamo 

le opportunità di crescita di cui siamo 

capaci. 

24 MAGGIO 2013 ANNO XII - N°267 

Max 

16 Storia: Quando la Transiberiana attraversava l’Eurasia 

18 Cultura: “Il mio viaggio con d’Annunzio” 

21 Le pagine di DESENZANO 

29 Le pagine di SIRMIONE 

33 Le pagine della VALTENESI 

41 Le pagine di SALÒ 

47 Le pagine dell’ALTO MANTOVANO 

55 Rubrica. InformaticArea 

56 Rubrica. Servizi utili per la casa 

59 Portobelloblu 

1

2 

Lettere al direttore 

REPLICA ALLA LETTERA 

COLASANTI - GIOVANNONE 

Egr. Direttore, 

vorrei cortesemente, che mi si consentisse di replicare, 

ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa 

47/1948, alla lettera pubblicata sull’edizione 

di AREA Blu dello scorso 10 maggio a firma del 

Capogruppo del Partito Democratico, Silvia Colasanti 

e del Capogruppo della lista civica “Aria 

Nuova per Desenzano”, Catuscia Giovannone. 

I due Capigruppo di maggioranza lamentano 

che: ”Anche adesso, il Giornale di Brescia 

pubblica parole pesanti e diffamatorie del consigliere 

della Lega Nord, Rino Polloni, che non 

corrispondono al vero, tant’è che la genericità 

delle gravi accuse non è sostenuta dalla minima 

prova”, ed altro ancora. Senza ombra di dubbio, 

fanno riferimento all’articolo pubblicato il 23 

aprile, a titolo: “La Lega Nord: clima politico 

degenerato”, nel quale veniva precisato che 

la Lega Nord, condivide la presa di posizione 

espressa nella sua lettera di dimissioni da Renzo 

Scamperle. Sono andato a rileggere l’articolo e 

non ho trovato “parole diffamatorie” ma solo 

la conferma dell’atteggiamento e dei modi, che 

l’amministrazione desenzanese utilizza nei confronti 

delle minoranze. 

Più che un esposizione dei fatti però, la lettera 

della Colasanti e della Giovannone, sembra un 

isterico proclama di chi non tollera che l’opposizione, 

a Desenzano, faccia il suo dovere e ne 

venga poi informata la Cittadinanza. Lo scorso 

15 aprile, Renzo Scamperle ha protocollato le 

proprie dimissioni dal Consiglio di Desenzano. 

Con una chiara ed indiscutibile esposizione dei 

fatti, Scamperle, ha così motivato la sua decisione: 

“Arroganza dominante dell’Amministrazione 

Comunale, atteggiamento sempre presente 

nelle azioni, nei gesti e nelle parole della maggioranza..., 

fino all’insulto personale” e altro 

ancora, concludendo in un modo altrettanto 

eloquente: “Queste mie dimissioni non sono un 

fatto formale, un gesto simbolico, ma rappresentano 

una consapevole e determinata presa 

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of the Year 

Italy 10 

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Italy 

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Italy 12 

Ottica 

di posizione contro l’insostenibile, antistorica 

prepotenza politico amministrativa che Rosa 

Leso, insieme al suo gruppo, antepone ad ogni 

utile e civile confronto finalizzato a dare risposte 

alle ragioni e alle speranze di tutta la Comunità 

desenzanese” (lettera pubblicata il 20 aprile, sul 

mio blog: www.rinopolloni.com). 

Le parole, che Scamperle ha utilizzato per descrivere 

quanto provato in un anno di esperienza 

consiliare, sono state come sassi! Perché dunque 

vengono utilizzati certi modi, talmente anti 

democratici, da riuscire a far dare le dimissioni 

ad un rappresentante votato da ben 5.072 desenzanesi, 

quando Rosa Leso, è diventata Sindaco 

con 5.367 voti? L’aver portato a conoscenza 

dell’opinione pubblica quanto succede, ha evidentemente 

dato fastidio ai Capigruppo di maggioranza. 

Per quel che riguarda la documentazione cartacea 

da me richiesta, La Colasanti e la Giovannone 

forse non sanno, che non tutti gli atti del 

Comune vengono messi online. Infatti, dopo la 

pubblicazione all’albo pretorio della delibera di 

approvazione finale del PGT (con il relativo esame 

delle osservazioni presentate dai Cittadini e 

delle controdeduzioni), il sottoscritto ha chiesto, 

per ben due volte, copia delle osservazioni al 

fine di verificare la corretta stesura delle modifiche 

alla cartografia ed alle Norme Tecniche di 

Attuazione del Piano di Governo del Territorio. 

L’accesso agli atti di tali copie, mi è stato ripetutamente 

negato. Più volte il Consiglio di 

Stato ha precisato che “Il diritto di accesso agli 

atti di un consigliere comunale non può subire 

compressioni per pretese esigenze di natura burocratica 

dell’Ente, tali da ostacolare l’esercizio 

del mandato istituzionale” (Consiglio di Stato, 

sezione V, nella sentenza 22 febbraio 2007, n. 

929). I giudici, hanno richiamato analoga giurisprudenza 

amministrativa, secondo cui il diritto 

di accesso del Consigliere Comunale agli atti del 

Comune, assume un connotato tutto particolare, 

Ottica 

Ottica 

in quanto finalizzato “al pieno ed effettivo svolgimento 

delle funzioni assegnate al Consiglio 

comunale” (Cons. St. Sez. V, 9 dicembre 2004, 

n. 7900; 2 settembre 2005 n. 4471). Richiamando, 

inoltre, un precedente indirizzo (Cons. St. n. 

4471/05), il Collegio ha concluso che “sul Consigliere 

Comunale non può gravare alcun onere 

di motivare le proprie richieste d’informazione, 

né gli uffici comunali 

hanno titolo a richiederle ed conoscerle”. “Diversamente 

opinando, infatti, la struttura burocratica 

comunale, da oggetto del controllo riservato 

al Consiglio, si ergerebbe paradossalmente 

ad “arbitro”, per di più, senza alcuna investitura 

democratica delle forme di esercizio della potestà 

pubbliche proprie dell’organo deputato 

all’individuazione ed al miglior perseguimento 

dei fini della collettività civica”. 

Ma “loro” se ne fregano di tutto e di tutti; anche 

le tanto decantate Commissioni Comunali, risultano 

essere ormai una presa in giro, poiché le 

stesse sono organismi puramente consultivi e gli 

argomenti arrivano sul tavolo, con decisioni già 

prese, unilateralmente. Per questo, il sottoscritto 

ha deciso che non vi parteciperà più, portando 

gli eventuali emendamenti e discussioni, direttamente 

in Consiglio Comunale. Ci sono perciò, 

anche altri Consiglieri Comunali che, come me, 

possono testimoniare, come a Desenzano ci sia 

stato impedito di svolgere al meglio, il ruolo di 

“controllore”, sancito dalla Legge, in qualità di 

rappresentanti dei Cittadini. 

Ma nessuno può permettersi di criticare la maggioranza, 

perché la sinistra odia le critiche, anche 

quelle fatte all’interno del partito. Che sia 

la conseguenza di un personalissimo modo, utilizzato 

dalle segreterie dei Circoli dei “Democratici”, 

di gestire “le primarie” per la scelta dei 

candidati? All’occhio di un osservatore esterno, 

traspare infatti che i “soviet” locali decidano tutto 

prima, facendosi prima le regole e scegliendosi 

poi anche i posti che andranno ad occupare 

Continua a pag. 3 

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Lettere al direttore 

MORUZZI PRECISA 

Parole pesanti chissà, diffamatorie non credo proprio. Mi riferisco 

alla lettera al direttore “Colasanti e Giovannone contro 

Polloni” a firma dei capigruppo in consiglio comunale 

Silvia Colasanti (Pd)e Catiuscia Giovannone (Aria nuova 

per Desenzano) pubblicata sul numero di maggio di Area 

Blu. Mi preme sottolineare che il Giornale di Brescia, citato 

in un passaggio della lettera, non ha pubblicato, ovviamente 

a mio avviso, come recita la lettera “parole pesanti 

e diffamatorie da parte del consigliere della Lega Nord Rino 

Polloni ”. Le gentili lettrici non specificano quale sia l’articolo 

al quale riferiscono simili frasi ma successivamente 

mi è stato detto che è quello da me scritto e pubblicato 

nell’edizione del 23 maggio. Le affermazioni dell’esponente 

Leghista, sintetizzate in quel breve trafiletto di 31 righe, 

sono la stringatissima sintesi di una conferenza stampa 

ufficiale convocata dal segretario della locale sezione della 

Lega Paolo Formentini. Si dividono in due parti. La 

prima è un’affermazione di carattere squisitamente politico 

di sostegno alle motivazioni espresse nella lettera di dimissioni 

del consigliere Renzo Scamperle. Polloni richiama un 

’clima pesante, degenerato, con attacchi personali, mentre 

viene ignorata l’opposizione.’ E ciascuna parte politica può 

vederla come crede ma non tocca certo al corrispondente 

decidere chi ha torto o ragione. Al giornale spetta invece 

il compito di rappresentare correttamente le posizioni opposte 

che sono state pubblicate contestualmente nel caso 

delle lagnanze del consigliere Renzo Scamperle ( oggetto 

della conferenza stampa di Polloni ) alla dichiarazione del 

sindaco Rosa Leso(Pd). Il consigliere Rino Polloni poi ha 

lamentato che ( cito testualmente l’articolo) : “ Vengono 

frapposti mille ostacoli ai consiglieri comunali che per 

espletare il loro mandato chiedono copie di atti e documenti” 

esibendo in conferenza stampa copia dei documenti 

relativi a richieste, alla risposta ed alle lettere inviate al 

Prefetto. Se tutto ciò si configura come la pubblicazione 

di parole diffamatorie lo giudichino i lettori. Io ritengo di 

no. Cordiali saluti. Ennio Moruzzi ( corrispondente de ‘Il 

Giornale di Brescia’) 

da pag. 2 

in caso di vittoria, con il conseguente e logico malcontento degli iscritti, 

creando divisioni e fratture interne, che sono sotto gli occhi di tutti. Se 

poi “le poltrone”, vengono occupate dai segretari di partito, la frittata è 

fatta (Bersani docet). Anche la Capogruppo Consigliare del PD, Silvia 

Colasanti è stata il Segretario del Partito Democratico di Desenzano, 

così come lo era stata anche Rosa Leso (Segretario uscente, durante le 

elezioni amministrative di Desenzano). Guarda caso, il Sindaco Leso, 

una volta eletta, ha poi nominato il neo coordinatore del Circolo PD di 

Desenzano, Angelo Benedetti a Presidente 

dell’Azienda Speciale che gestisce le farmacie Comunali di Desenzano 

(provvedimento Sindacale n° 3 del 21/01/2013). Il Presidente Benedetti, 

unico membro esterno del C.d.A, percepirà €. 18.406,38 all’anno. Tutto 

questo, a spese degli ignari Cittadini. 

Nessuno potrà negare, che utilizzando questi metodi (che anche il “rottamatore” 

ha invano combattuto all’interno del suo partito), si è contribuito 

a far allontanare le persone dalla politica, portando il Paese alla 

paralisi, a discapito dei Cittadini e dei loro rappresentanti che vedono 

continuamente calpestati i propri diritti. Il Consigliere Comunale 

Rino Polloni 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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AREABLU 

Nuove strategie turistiche degli operatori gardesani 

DALLA RUSSIA AL GARDA 

OLTRE LE TERME 

Nel 2012 ottocentomila turisti russi 

sono sbarcati in Italia, per molti la 

meta è il lago di Garda. In particolare 

le terme di Sirmione registrano, anche 

nei mesi invernali, un aumento 

della midlle class del popolo di Putin. 

Evidente fatto che il turismo della 

salute si sta sviluppando sempre di 

più, ricercato da persone che sono disposte 

a spendere, come sono i russi 

post- Perestrojka. Salute e benessere 

muovono un giro d’affari che per il 

2010 è stato di 26 milioni di euro. E 

visto che le terme lavorano anche in 

inverno e in un periodo di crisi la cosa 

dovrebbe far aprire un tavolo intorno 

a cui discutere sulla ricerca di acqua 

termale nella zona del Vò, a Desenzano. 

Invece nulla. Tutto tace. 

Che ai russi piaccia il nostro lago lo 

dicono i dati che li vedono in aumento, 

sono infatti molti i nababbi attratti 

dal Benaco. Un esempio per tutti è 

quello di Victor Vekselberg, magnate 

del petrolio, che nel 2007 comprò per 

40 milioni di euro il Grand Hotel Villa 

Feltrinelli a Gargnano. Eppure non 

ci sono solo i super ricchi tra i turisti 

russi che scelgono il lago di Garda. 

Sta crescendo anche un turismo della 

middle class. E il fatto che nei giorni 

scorsi anche a Desenzano siano 

giunti un centinaio di tour operator 

dell’agenzia Pac Group, è il segno 

 

 

 

 

dell’impegno degli operatori per far 

conoscere il Garda agli operatori di 

Mosca e Pietroburgo. 

Ma il problema è anche: come destagionalizzare 

i flussi turistici, che per 

quest’anno si prevedono in calo. 

Una delle risposte sono proprio le terme. 

Salute e benessere muovono un forte 

giro d’affari . Oltre ad alberghi e centri 

benessere, il fatturato complessivo 

include anche i ricavi dei prodotti di 

bellezza e delle cure convenzionate 

con il servizio sanitario nazionale. 

Le terme quindi lavorano anche in 

periodo di crisi e gli albergatori lo 

sanno da tempo. 

Quando le due sorgenti geotermiche 

a Desenzano, una alla punta del Vò e 

l’altra a Rivoltella(ancora se si tratti 

di una fonte termale o solo di acqua 

calda), di cui scrive da tempo Tullio 

Ferro su questo giornale, verranno 

prese in considerazione? 

Intanto per rendere più veloce il viaggio 

ai turisti russi dal 1° maggio è attivo 

il volo Verona- Mosca. 

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È UFFICIALE! PIAZZA MALVEZZI 

È STATA PROMOSSA 

AL RANGO DI PARCHEGGIO 

PER I CAMION DELLA RAI 

Non avrei mai immaginato che una Piazza così bella potesse 

raggiungere una simile considerazione. Sono sbalordito 

ed entusiasta. La mia Piazza, nella quale per lunghi 

anni ho vissuto e sono cresciuto, giocando attorno al 

Monumento di Sant Angela. 

Di chi sarà stata mai questa idea? Desenzano turistica ha 

bisogno di essere sempre più valorizzata nei suoi Monumenti 

più belli e, non c’è dubbio, che Piazza Malvezzi 

lo sia. 

Ma che vergogna. Non essere in grado di portare rispetto 

al Monumento simbolo di Desenzano, a quella parte della 

Città che volenti o no rappresenta ancora il punto di maggior 

richiamo per i nostri ospiti che, appena è possibile, 

quando cioè non ci sono impedimenti di voluminosi accessori, 

tipo palchi per orchestre fracassone, si divertono 

a fare fotografie ricordo. 

Fare un parcheggio per camion in Piazza Malvezzi sarà 

stata anche una bella idea, ma siamo sicuri che non era 

possibile trovare un’altra soluzione? Farsi aiutare magari 

da chi potrebbe avere un poco di sensibilità turistica in 

più? E da chi ha anche a cuore la salvaguardia della pavimentazione 

che, in questo modo, rimane sempre soggetta 

a frequenti opere di manutenzione? 

Se a certe cose non ci si arriva da soli, non è meglio farci 

aiutare per cercare di fare sempre più bella figura? 

AREABLU il giornale 

del lago 

Direzione, redazione, pubblicità: 

Via XX Settembre 30 - BRESCIA 

Tel 030 3776552 fax 030 280323 

e-mail: areablu@publimax.eu 

Consulente editoriale MASSIMO BONI 

Direttore Responsabile FRANCESCO SALVETTI 

Direttore Commerciale CARLO BONI 

Progetto graco ANNALISA BONI 

Graca ALESSANDRA RAGNOLI - ELEONORA RASCHI 

MASSIMO COMINETTI 

Coordinamento della comunicazione ROSARIA POINELLI 

Hanno collaborato TULLIO FERRO - LAURA RAGGI - LUCA CREMONESI 

- LAURA SORLINI - MICHELE SCARATTI 

Stampa SIGRAF - Treviglio - Bergamo 

Area Blu Reg.Trib.Brescia n°32/2006 del 20/9/2006 

AREABLU 

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AREA 

BLU 

Sono sempre più numerosi gli enti 

che chiedono di essere iscritti nell’elenco 

dei soggetti beneficiari del 

cinque per mille dell’Irpef. 

Infatti, entro la prevista scadenza 

del 7 maggio 2013, in tutta Italia, 

hanno inviato telematicamente la comunicazione 

n. 45.603 enti, contro i 

43.909 dello scorso anno. Di questi, 

ben 1.191 hanno sede in Provincia di 

Brescia (contro i 1.149 dello scorso 

anno), di cui ben 31 enti hanno sede 

nel Comune di Desenzano del Garda 

(contro i 25 dello scorso anno). 

Ricordiamo che i legali rappresentanti 

degli enti del volontariato ed assimilati 

iscritti nell’elenco pubblicato 

dall’Agenzia delle Entrate devono 

spedire entro il 1° luglio 2013 tramite 

raccomandata con ricevuta di ritorno, 

alla Direzione regionale dell’Agenzia 

delle Entrate nel cui ambito si 

trova il domicilio fiscale dell’ente, 

una dichiarazione sostitutiva di atto 

di notorietà ai sensi dell’articolo 45 

del DPR n. 445 del 2000, che attesta 

la persistenza dei requisiti che danno 

diritto all’iscrizione. In alternativa, la 

dichiarazione sostitutiva può essere 

inviata dagli interessati con la propria 

casella di posta elettronica certificata 

alla casella PEC delle predette 

Direzioni Regionali, riportando nell’oggetto 

“dichiarazione sostitutiva 

5 per mille 2013” e allegando copia 

AREABLU 

L’Osservatorio 

MARIO MARCHIONI E GIUSEPPE RE 

CINQUE PER MILLE 2013 

AD OLTRE 45.000 ENTI 

Rimane vivo l’interesse per il cinque per mille 2013: le iscrizioni sono infatti in costante 

aumento, nonostante i fondi disponibili siano sempre più scarsi. 

Ricordiamo che la rubrica “Solidarietà e volontariato” è curata dal dottor Mario Marchioni 

e dal dottor Giuseppe Re; entrambi dottori commercialisti, sono esperti in materia di scalità 

degli enti senza scopo di lucro. Ricordiamo ai lettori che i quesiti vanno inviati all’indirizzo 

e mail: areablu@publimax.eu 

del modello di dichiarazione, ottenuta 

mediante scansione dell’originale 

compilato e sottoscritto dal rappresentante 

legale, nonché copia del 

documento di identità. Alla dichiarazione 

deve essere allegata, a pena di 

decadenza, la fotocopia non autenticata 

di un documento di identità del 

sottoscrittore. 

Analoga dichiarazione deve essere 

inviata anche da parte delle associazioni 

sportive dilettantistiche. Tuttavia, 

in questo caso, la dichiarazione 

deve essere inviata all’Ufficio del 

Coni nel cui ambito territoriale si 

trova la sede legale dell’associazione 

interessata. 

Il mancato invio della dichiarazione 

sostitutiva di atto di notorietà entro il 

1° luglio 2013 o la mancata allegazione 

della fotocopia del documento 

di identità valido del legale rappresentante 

dell’ente è causa di decadenza 

dal beneficio. 

Quesito: I rimborsi delle spese documentate 

agli sportivi dilettanti 

D. Leggo su un comunicato di un 

ente di promozione sportiva quanto 

segue dedotto dall’art. 51 comma 5 

del D.P.R. n. 917/1986: “eventuali 

rimborsi di spese di viaggio riconosciuti 

per raggiungere la sede di lavoro 

partendo dalla propria residenza 

sono da considerarsi reddito imponibile, 

anche se l’abitazione si trova in 

un altro Comune”. 

È proprio così anche per le prestazioni 

sportive? O questo riguarda i lavoratori 

dipendenti? 

R. L’art. 51 si applica solo ai dipendenti 

e assimilati (come i collabora- 

tori a progetto). 

Ai collaboratori sportivi si applica 

l’art. 69, comma 2, del medesimo 

DPR 917/1986 (TUIR) che testualmente 

recita: “... Non concorrono altresì 

a formare il reddito i rimborsi di 

spese documentate relative al vitto, 

all’alloggio, al viaggio e al trasporto 

sostenute in occasione di prestazioni 

effettuate fuori dal territorio comunale”. 

Questi rimborsi non sono mai soggetti 

a tassazione e non concorrono 

a formare il limite di Euro 7.500,00 

previsto per l’esenzione da Irpef. 

Pertanto, ad esempio, ad un atleta o 

ad un allenatore in un anno solare si 

può corrispondere un compenso di 

Euro 7.500,00 più un rimborso spese 

documentate di qualsiasi importo 

senza alcuna tassazione. 

L’Agenzia delle Entrate ha precisato 

che i rimborsi delle spese documentate 

si riferiscono alle prestazioni effettuate 

al di fuori del Comune di residenza 

del collaboratore (al contrario 

di quanto avviene per i dipendenti 

per i quali bisogna avere riguardo al 

luogo di esercizio dell’attività). 

Pertanto, ad esempio, se l’impianto 

sportivo è ubicato nel Comune di Desenzano 

del Garda ed il collaboratore 

sportivo è residente fuori dal medesimo 

Comune, i rimborsi delle spese 

documentate sostenute per il viaggio, 

vitto e alloggio per la trasferta dal 

luogo di residenza a Desenzano del 

Garda non concorrono a formare il 

reddito e non sono soggette a tassazione, 

e ciò senza limite di importo.

AREA 

BLU 

C’è qualcuno che 

potrebbe non essere 

d’accordo? Qualche 

Commerciante, 

infatti, comincia a 

manifestare la sua 

contrarietà. La percorrenza del Lungolago 

verrebbe interrotta nel tratto 

compreso tra il Monumento alla Resistenza 

e la rotonda all’altezza della 

Navigarda, in modo da poter continuare 

ad usare sia i parcheggi della 

Maratona che quelli di piazza Cappelletti. 

In questo modo si consentirebbe 

di collegare la passeggiata del Centro 

Storico a quella del Porto foraneo, 

con vista panoramica sulle numerose 

imbarcazioni che vi ormeggiano 

e creano un paesaggio di vivo interesse. 

Passeggiata che continuerebbe 

poi costeggiando la sponda del Lago 

sul percorso del vecchio Lungolago 

verso la località Desenzanino, dove 

si può osservare anche l’aspetto balneare 

della nostra Città. 

Il mio amico Gigio, verso questo progetto, 

mi è sembrato un po’ critico. 

Per quanto mi riguarda, alla chiusura 

del Lungolago sono sempre stato 

favorevole e, quindi, faccio fatica a 

capire quale potrebbe essere il punto 

debole per il quale questa innovazione 

viaria non la si dovrebbe mettere 

in atto, per tre mesi, nel periodo estivo. 

Se non sarà più possibile transitare 

sul Lungolago per andare da una 

parte all’altra del Centro Storico quale 

danno ne potranno avere i Com- 

AREABLU 


PIER GIUSEPPE RAMELLA 

VOGLIONO CHIUDERE 

IL LUNGOLAGO PER TRE MESI. 

BENE! DOV’È IL PROBLEMA? 

mercianti? Quelli che attraversano il 

Lungolago non si fermano lo stesso, 

no? E allora mi domando: dov’è il 

problema? Quando i parcheggi della 

Maratona e delle piazze Feltrinelli e 

Cappelletti si potranno raggiungere 

comunque senza difficoltà? 

Credo invece che dalla chiusura del 

Lungolago, così come sembra si prospetti, 

Desenzano ne potrebbe trarre 

un grande vantaggio. Potrà, infatti, 

tornare a disporre dell’isola pedonale 

più grande che ci sia sul Lago di Garda. 

Unire la passeggiata del Centro 

Storico a quella della Diga Foranea 

ed a quella che conduce fino al Centro 

Balneare del Desenzanino vuol 

dire creare la struttura turistica più 

importante che si possa fare. Vuol 

dire unire il piacere di offrire una 

delle più belle vetrine della Moda 

Italiana, lunga circa ottocento metri, 

composta da numerose boutique che 

espongono i migliori prodotti Italiani 

ad un grande camminamento lungo 

quasi un kilometro dal quale si può 

ammirare la prospettiva di tutto il 

Lago con le sue montagne di fondo 

e, a volte, con le barche a vela che ne 

arricchiscono i suoi colori. 

Che io sappia, non esiste un’altra località 

più fortunata di questa. 

A mio parere, Desenzano, farà un 

passo in avanti nella sua considerazione 

turistica. Chi si occupa di turismo 

sa perfettamente che la “Passeggiata” 

in qualsiasi località venga 

realizzata rimane sempre la struttura 

più importante ed apprezzata che si 

possa fare. 

Chiudere parzialmente il Lungolago, 

ovviamente, non sarà sufficiente per 

rilanciare l’attività turistica di Desenzano. 

Bisognerà sempre fare sfoggio 

della professionalità di cui i nostri 

operatori sono dotati, saper offrire la 

migliore accoglienza possibile, unitamente 

alla migliore convenienza che 

dobbiamo sforzarci di raggiungere. 

Dobbiamo riuscire ad offrire il prodotto 

migliore al minor prezzo. Soprattutto 

in questo momento di grandi 

difficoltà per tutti. 

Il mio amico Gigio, che non ha ancora 

digerito la pedonalizzazione della 

Piazza, sicuramente, non sarà d’accordo, 

ma se si vuole “vincere” sono 

queste le regole da applicare. 

Anche il Comune dovrà fare la sua 

parte. Contenere i costi dei servizi, 

quello dei plateatici e quello dei parcheggi, 

specialmente la sera quando, 

nel Centro Storico, ci si potrebbe fermare 

a cena senza subire un vero e 

proprio salasso. 

Sono convinto che tutto andrà bene. 

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8 

AREA 

BLU 

Diversi anni fa eravamo 

il ‘Bel Paese’ e 

al primo posto nella 

classifica mondiale 

degli arrivi turistici: 

adesso siamo lentamente 

scivolati al 5° posto e (udite 

udite) la Germania, seppure con un 

clima atmosferico infame ed un patrimonio 

artistico e culturale infinitamente 

inferiore, ci sta superando. 

Complimenti a chi in Italia si è occupato 

o quantomeno doveva occuparsi 

di promuovere i nostri luoghi turistici 

e culturali nel mondo! 

Il ‘Bel Paese’ dove è finito?: l’unico 

Bel Paese che si conosce è finito 

sugli scaffali dei supermercati, Bel 

Paese Galbani. Molti economisti (di 

quelli che non vanno in televisione a 

urlare) convengono che l’unica attività 

in Italia che nell’immediato può 

‘creare posti di lavoro’ con pochi investimenti, 

anche solo facendo una 

buona gestione dell’esistente (spiagge, 

musei, litorali, passeggiate, ecc) è 

il settore Turismo. 

Turismo quale forza motrice di un 

movimento economico che coinvolge: 

alberghi, negozi, pubblici esercizi, 

musei, enogastronomia, tutta una 

serie di attività a supporto, ecc. 

Sapete quanti italiani sono occupati 

nel turismo in senso stretto? Molti di 

più di quelli occupati nel settore chimico 

o nel settore metalmeccanico, 

eppure la Cultura e il Turismo sono 

stati per anni ai margini degli interessi 

di tutti i governi e delle organizzazioni 

sindacali: essendo questo 

comparto economico composto dal 

95% da piccole aziende con meno di 

15 dipendenti, vi è stato sempre un 

completo disinteresse da parte di una 

componente ‘politico-sindacale’. 

Addirittura in Italia, in questi mesi si 

AREABLU 


VITTORIO CERINI 

TURISMO: ULTIMA RISORSA? 

sta tentando di creare posti di lavoro 

per decreto: fecero lo stesso tentativo 

nella RUSSIA comunista degli 

anni ‘60, ‘70, alla fine sono andati 

a sbattere contro un muro (1989). I 

posti di lavori li possono creare solo 

ed esclusivamente gli imprenditori 

giovani e meno giovani, con nuove 

idee, nuove proposte,naturalmente è 

d’obbligo dare spazio solo a coloro 

che meritano il credito e la fiducia. 

Sarebbe utile che qualche nostro legislatore 

leggesse un breve saggio 

intitolato “Volevo solo vendere la 

pizza”, (ed. Garzanti), con la prefazione 

di M. Travaglio, narra delle 

disavventure di un piccolo imprenditore 

(ex sindacalista) che decide di 

aprire una pizzeria: un ritratto reale 

del perché siamo fermi da anni! 

E qui nella nostra città come andiamo 

sul versante Risorsa - Turismo? 

Da anni il ritornello è sempre uguale: 

il piatto piange, come si dice giocando 

a poker; però nel recente passato il 

piatto era ‘ricco’ e malgrado ciò nessun 

investimento importante è stato 

fatto. Recentemente l’Associazione 

Culturale Agorà ha organizzato una 

serata dedicata al tema “Obbiettivo 

Sviluppo Turismo” nella sala Congressi 

dell’albergo Acquaviva, a 

Rivoltella. Scelta fatta a proposito, 

poiché in questi ultimi anni, a Rivoltella, 

sono state inaugurate nuove ed 

importanti strutture alberghiere. La 

conferenza-dibattito avrebbe dovuto 

suscitare l’interesse degli operatori 

economici (commercianti, pubblici 

esercizi, e cittadini) e accogliere il 

loro contributo di idee o di proposte. 

Purtroppo così non è stato, i volti 

presenti erano quelli dei soliti noti. 

Peccato, perché solo con un confronto 

si possono ottenere nuove idee e 

raggiungere nuovi obbiettivi. 

Nella nostra città si è sempre fatto 

un po’ di confusione: abbiamo evidenziato 

più volte alle varie Amministrazioni 

che (per fortuna economica 

della nostra città) a Desenzano 

convivono due tipologie di turisti, 

turisti giornalieri “pendolari” e turisti 

alberghieri e che queste due differenti 

tipologie richiedono obbiettivi e 

strategie diverse. 

Il turismo alberghiero - vacanziero 

produce oltre 700.000 presenze annue 

a Desenzano, di cui il 68% stranieri. 

Il turista vacanziero lascia sul territorio 

mediamente 100 euro al giorno 

(albergo, bar, ristorazione, shopping, 

musei, regali, ecc) dunque, per la città, 

un “giro d’affari” di 70 milioni di 

euro. La domanda è la seguente: quanto 

è stato investito nella promozione 

della nostra città, all’estero e in Italia, 

in questi ultimi 18 anni, dalle varie 

Amministrazioni? Non esiste traccia 

o importo messo a disposizione per 

la promozione, per una politica di 

offerta strategica nelle più importanti 

borse turistiche e lo stesso vale per il 

solo materiale pubblicitario: l’assessorato 

al Turismo si era trasformato 

solo in un Ufficio Manifestazioni, dimenticando 

che creare e promuovere 

il Turismo verso la nostra città non è 

solo fare manifestazioni. Certamente 

erano anni in cui tutto era più facile, 

ma oggi la crisi tocca pesantemente 

anche il settore turismo-alberghiero, 

e dunque le risorse vanno completamente 

indirizzate in buona parte 

verso la promozione, l’accoglienza, 

alla ricerca di nuovi ospiti, di nuovi 

mercati, con nuove proposte: prima 

facciamo arrivare l’ospite e poi lo 

facciamo divertire. 

La permanenza del soggiorno a Desenzano 

è la più bassa di tutto il Lago: 

2,4 giorni, contro i 4 giorni circa del- 

Continua a pag. 9

AREA 

BLU 

AREABLU 


ENZO LOIUDICE 

EURO: L’INIZIO 

DI TUTTI I NOSTRI GUAI 

Correva l’anno 

1996, anno che 

chiamai infausto: 

fu allora che il binomio 

Prodi Ciampi 

premeva per far 

parte della moneta unica europea. 

Vi fu una dura opposizione e l’alfiere 

del rifiuto tedesco era il ministro 

tedesco Theo Weigel: un tosto 

bavarese che usò tutti i metodi 

per tenere l’Italia fuori dall’euro, 

ma l’insistenza dei nostri Prodi e 

Ciampi riuscirono nell’impresa facendoci 

pagare una tassa e in più, 

e trattarono il cambio lira - euro a 

1936,27. Un cambio capestro che 

ci portò alla crisi che dura tutt’ora. 

Tutti i nostri partner europei ebbero 

il cambio a 1, tranne noi italiani che 

ebbero uno scambio sfavorevole - 

chi guadagnava 2 milioni di lire il 

salario divenne pari a 1.000 euro -, 

quindi il potere di acquisto dimezzato. 

mentre i prezzi al consumo 

raddoppiavano. Capite la fregatura? 

Per noi italiani fu doppia, fu 

l’inizio della tragedia che è giunta 

le altre località, dunque tra gli obbiettivi 

c’è l’allungamento del periodo 

di soggiorno. In quest’ottica il Consorzio 

Albergatori, congiuntamente 

ai responsabili del Turismo, Sport e 

Cultura e Fondazione Sviluppo Turistico, 

sta valutando tutta una serie di 

iniziative per dilatare la permanenza 

del turista sul nostro territorio. Anche 

lo sviluppo di sinergie con importanti 

realtà locali sportive e culturali, oltre 

che lo sviluppo di nuovi mercati sono 

priorità strategiche. 

Oltre alla suddetta necessità di de- 

ai nostri giorni. 

Mentre i tedeschi forti del loro cambio 

se guadagnavano 2.000 marchi 

prima, divennero 2.000 euro, perciò 

la loro economia divenne sempre 

più forte, e ci soffiarono buona 

parte delle esportazioni. 

In questo contesto si può ben dire 

che loro i nostri partner europei 

fecero il proprio interesse, tutto 

a discapito nostro. Questo “mostro” 

che si chiama Euro entrò in 

vigore senza nessun referendum 

che chiedesse ai popoli sovrani se 

erano d’accordo. Niente, avanti 

tutta, senza unione politica, senza 

un fisco comune, senza una banca 

centrale che potesse stampare moneta: 

un vero suicidio politico ed 

economico. E oggi certi economisti 

ci dicono che l’inflazione è calata 

al 1,5% senza spiegare che l’inflazione 

cala per il fatto che si compra 

di meno e che a forza di restrizioni 

l’inflazione potrà essere nulla, ma 

noi saremo alla canna del gas. 

È ora che i nostri governanti tornino 

in Europa e mettano in discussione 

cisioni rapide ed incisive sul fronte 

“turistico-commerciale”, un’altra 

emergenza sarà da risolvere a breve: 

il nodo della viabilità nel tratto 

“rotonda della Madonnina – rotonda 

dell’Ospedale e rotonda delle Vele”. 

Purtroppo su questo tratto si riversa 

tutto il traffico verso i centri commerciali 

(7 milioni di “visitatori “ tra 

le Vele e il Leone) e verso il casello 

dell’autostrada, intasando gli accessi 

alla città e penalizzando le attività turistico-commerciali 

di Desenzano. 

Il problema di una miglior gestione 

tutti i trattati, compreso il cambio 

della moneta. Se rifiuteranno, noi 

dovremo uscire dall’euro e tornare 

alla lira. Certo non svalutata ma 

pesante, creando di nuovo il potere 

d’acquisto di prima. 

Ma avranno questo coraggio i nostri 

politici?! Ne dubito, anche perché 

di occasioni ne hanno avute molte 

e finora non è successo nulla. Potrà 

reggere ancora a lungo una situazione 

simile senza la disgregazione 

sociale e una politica inefficace 

incapace di dare le risposte giuste? 

E’ ora di mostrare il nostro orgoglio 

e di cominciare a non ascoltare 

i profeti di sventura, i quali trovano 

sempre le motivazioni giuste per 

restare a galla, e certi ministri la 

smettano di tirare in ballo le nazionalità 

facili per gli stranieri: non è 

né il tempo né il luogo. Il Paese sta 

sprofondando e nessuno può permettersi 

stravaganze. Bisogna far 

funzionare la nostra economia, abbassando 

le tasse: questa è l’unica 

via per sopravvivere. 

della viabilità va affrontato perché 

l’accessibilità è un tema importantissimo 

per una località turistica. 

P.S.: Tutti i nostri nuovi parlamentari 

sono preoccupati: l’imprenditore 

Diego della Valle intende restaurare 

gratuitamente il Colosseo a Roma. 

Diventerà una nuova Arena? si chiedono 

preoccupati i nostri parlamentari. 

E al posto dei Cristiani chi, fra 

noi, sarà scelto per lo spettacolo? 

Intanto altri imprenditori (arrabbiati 

e senza lavoro) sono in Africa a cercare 

i leoni. 

9

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AREA 

BLU 

Ecco tre foto assai 

eloquenti scattate 

in un giorno di ottobre 

del 1960 sul 

Porto Vecchio di 

Desenzano dal signor 

Doro Baccolo che gentilmente 

ce le ha fornite. In quei giorni il 

livello delle acque del lago aveva 

raggiunto una quota eccezionale, 

tanto da invadere con danni e disagi 

quasi tutti gli abitati delle riviere, in 

particolare quelle del medio e basso 

lago. 

Se le antiche cronache riportano 

informazioni relative alle disastrose 

alluvioni che colpirono il nostro 

lago nei secoli VI e VII, in tempi 

successivi, al Garda non mancarono 

preoccupanti fenomeni che 

portarono a studi idraulici quando 

il lago per secoli fu soggetto alla 

Repubblica di Venezia. Nel secolo 

scorso, per la regolamentazione di 

queste acque, era il 1930, si ebbe 

il primo intervento con l’impianto 

idroelettrico del lago di Ledro. 

Nel 1949 venne eretto il sostegno 

di Salionze, in comune di Ponti sul 

Mincio, utile a regolare lo svaso nel 

lago nel vasto contesto idrografico 

del “piano Milani” Adige - Garda 

- Mincio. Tra il 1955 e il 1957 seguiva 

l’impianto idroelettrico di 

Molveno, mentre nel 1960 entrava 

in funzione lo “scolmatore” dell’Adige 

attraverso la galleria Mori 

- Torbole. Precedentemente, per la 

sistemazione idraulica del lago di 

AREABLU 


TULLIO FERRO 

OTTOBRE 1960 - MAGGIO 2013: 

IL LAGO SALE 

L’eccezionale maltempo delle scorse settimane ha creato 

danni e disagi pure sulle riviere del Garda. 

Testimonianze e considerazioni. 

Garda, avevano studiato i Romani, 

quindi si cimentarono i Veneziani, 

gli Austriaci e persino Napoleone. 

Il Lorgna (1770) studiò il problema 

idrografico allo scopo di difendere 

Mantova dalle ricorrenti piene del 

Mincio. Nel 1806 gli ingegneri Somensari 

e Masetti addirittura pensavano 

di collegare, con prerogative 

navigabili di stazza cospicua, il 

Garda al Po e quindi al mare. Già 

nel 1850 si parlò di progettare uno 

sbarramento fisso delle piene del 

lago a Peschiera (cento anni dopo 

fu fatto a Salionze), onde regolamentare 

i tempi di scarico attraverso 

il Mincio. 

In tempi recenti ricordiamo le non 

poche riunioni tecniche a Peschiera 

per avere una normativa equilibratrice 

tra invaso e svaso del lago di 

Garda. Questa la regolamentazione 

allora esposta: livello massima del 

lago nel mese di aprile +1,40 (sullo 

zero idrometrico di Peschiera posto 

a quota 64,03); il livello massimo 

nel mese di maggio +1,35 e così da 

giugno ad agosto; livello massimo 

dal 10 settembre al 10 marzo +0,70; 

livello minimo +0,15, da superare 

in casi eccezionali fino a 0,05. 

Se confrontiamo tutti questi dati 

storici con quelli attuali, che abbiamo 

ottenuto dal dottor Lucio Ceresa, 

segretario generale della Comunità 

del Garda, in caso di “bombe 

d’acqua” registrate in Italia negli 

ultimi tempi, hai voglia di porre 

mano alla suddetta normativa equilibratrice! 

Tra il 16 e il 17 maggio, 

il bacino imbrifero del Garda è stato 

interessato da 30 milioni di metri

AREA 

BLU 

cubi di pioggia. L’impianto di Salionze 

ha potuto scaricare nel Mincio 

e nei canali per irrigazione Virgilio 

e Seriola dai 150 ai 170 metri 

cubi d’acqua al secondo. Il livello 

del lago all’idrometro di Peschiera 

il 16 maggio era di cm. 133, il giorno 

17 di cm. 141: un aumento di 8 

centimetri in 24 ore. Da considerare 

che l’Adige fortunatamente non 

ha dovuto scaricare nel Garda il suo 

esubero di portata, come è accaduto 

nel recente passato, in modo da evitare 

pericoli a Verona e nel corso a 

valle della città scaligera. 

In questo frangente sul Garda inconvenienti 

e disagi non sono mancati 

con allagamenti di piani interrati di 

alberghi e dello stabilimento termale 

nel centro storico di Sirmione. 

Il pericolo e i disagi che potevano 

rappresentare per i rivieraschi e per 

gli insediamenti di valle forti masse 

d’acqua in movimento, specie nelle 

stagioni autunno-primaverili, a parte 

le attuali “bombe d’acqua” non è 

AREABLU 


Desenzano - Porto Vecchio - ottobre 1960 (Foto di Doro Baccolo) 

Desenzano - Porto Vecchio - maggio 2013 (Foto di Max Boni) 

una novità, tanto che il competente 

Ministero nella prima metà del Novecento 

aveva pensato al piano della 

grande sistemazione idraulica Adige 

- Garda - Tartaro - Canal Bianco 

- Po di Levante, opere di grande impegno 

tecnico e finanziario. 

Quando si parla di investimenti e 

di occupazione in utili lavori pubblici 

bisognerebbe pensare anche 

alla difesa dell’ambiente, al sistema 

di regolamentazione di tanti 

corsi d’acqua della penisola italica, 

quindi considerare spesa - beneficio, 

poiché in caso di alluvioni il 

danno finanziario è ben superiore 

a quello di un normale intervento. 

Negli ultimi decenni per far cassa 

si è pensato alla cementificazione 

del territorio, che con l’andar del 

tempo non sarà un investimento 

bensì un’ulteriore spesa a carico 

dell’erario dello Stato, quindi di 

tutti i cittadini, per riparare i danni 

del dissesto idrogeologico. 

Sarà questa una ulteriore lezione 

anche per i gardesani, i quali dovrebbero 

soprattutto premere per 

interventi mirati alla difesa e al rispetto 

di questo prezioso territorio 

le cui straordinarie peculiarità sono 

alla base dell’economia turistica e 

dei settori alla stessa collegati? 

Le fotografie qui pubblicate ci dicono 

più di un grande discorso tecnico. 

Il bambino ripreso in primo 

piano, figlio dell’amico Baccolo, 

è oggi un uomo maturo, che ci testimonia 

i 53 anni trascorsi da un 

evento sì eccezionale ma che può 

ripetersi, se si tiene conto delle necessità 

e delle problematiche dei 

bacini idroelettrici che stanno a 

monte del lago, ai bisogni irrigui 

dei territori a valle del Garda e a 

tutto il sistema idrografico del territorio 

trentino - lombardo - veneto. 

Infine c’è da pensare pure alle 

cosiddette “bombe d’acqua” degli 

ultimi tempi che mettono in discussione 

collettori e fognature dei paesi 

rivieraschi. 

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12 

AREABLU 

QUI AREA ASSICURAZIONI 

LA PREVIDENZA INTEGRATIVA 

AL FEMMINILE 

per evitare sorprese al sopraggiungere della terza età 

La previdenza integrativa al femminile, in particolare gli atteggiamenti sbagliati che possono portare alla terza 

età senza un adeguato sostegno economico, e la polizza di responsabilità civile: esigenze assicurative che nessuna 

famiglia dovrebbe trascurare. Ne parliamo indicando, per entrambe le casistiche, i principali errori da evitare al 

fine di allontanare da noi sgradite sorprese. 

Ricordiamo che la rubrica è curata da Mauro Carrozza, esperto intermediario assicurativo e profondo conoscitore 

di questo settore. Continueremo ad ospitare anche specifici quesiti in materia assicurativa, che invitiamo ad inoltrarci 

all’indirizzo e mail: areablu@publimax.eu, a cui il nostro esperto darà seguito ed approfondimento. 

Si è tenuta nei giorni 

scorsi a Milano la 

terza edizione della 

“Giornata nazionale 

della previdenza”, 

a conferma dell’attenzione 

che si va concentrando 

sempre più attorno a questo tema. 

Curiosa, in particolare, l’iniziativa di 

Allianz, che ha presentato il “decalogo 

sugli errori che le donne devono 

evitare in materia di previdenza”. 

Una specie di vademecum contenente 

consigli pratici e diretti per 

evitare a qualsiasi donna, che abbia 

avuto un percorso lavorativo discontinuo, 

di trovarsi nella terza età senza 

il denaro sufficiente a vivere dignitosamente, 

magari dopo una vita 

spesa interamente per la famiglia. 

Ecco quindi i principali atteggiamenti 

sbagliati e quindi da evitare, così 

come li ha riassunti Allianz: 

• mio marito guadagna bene e può 

mantenere anche me; 

• non mi interessa l’argomento pensione, 

in qualche modo me la caverò; 

• ho appena 30 anni, ci penserò più 

avanti; 

• impieghi part-time e piccoli lavoretti 

basteranno per la pensione; 

• devo occuparmi dei figli, non posso 

lavorare; 

• dopo la maternità non ho più pensato 

di ricominciare a lavorare; 

• a 55 anni posso smettere di pagare i 

contributi perché la pensione arriverà 

presto; 

• devo occuparmi dei genitori anziani 

e malati; 

• la crisi finanziaria ha bruciato i ri- 

sparmi di molti e io non investirò mai 

sui mercati azionari; 

• non mi serve molto per vivere, quindi 

non ho bisogno di risparmiare. 

Ognuno può rifletterci sopra e condividerli 

o meno. L’importante è, 

appunto, rifletterci per tempo. Con 

l’accortezza di ricordare che il vero 

investimento in previdenza integrativa, 

affinchè sia sostenibile ed efficace, 

va avviato il più presto possibile. 

L’ideale è cominciare contestualmente 

all’inizio del primo rapporto di lavoro, 

crisi economica permettendo. 

Sempre in tema di famiglia torniamo 

nuovamente sul tema della responsabilità 

dei componenti della famiglia 

stessa. 

Il codice civile, all’articolo 2043, recita 

così: “qualunque fatto doloso o 

colposo, che cagiona ad altri un danno 

ingiusto, obbliga colui che ha commesso 

il fatto a risarcire il danno”. 

Innumerevoli sono le situazioni in cui 

un qualsiasi membro della famiglia 

può accidentalmente causare un danno 

a terzi e quindi essere chiamato a 

risarcirlo ricorrendo al proprio patrimonio 

familiare. 

E se non fosse sufficientemente chiara 

l’indicazione generica dell’articolo 

2043, ecco quanto prevede ulteriormente 

sempre il nostro codice civile: 

• danno cagionato da cose in custodia 

(art. 2051), come ad esempio una 

sigaretta non spenta che incendia la 

moquette dell’albergo; 

• danno cagionato da animali (art 

2052), per esempio il cane che morde 

il postino; 

• rovina di edificio (art 2053), come il 

gradino dell’ingresso rotto che fa cadere 

un ospite; 

• responsabilità dei genitori (art 2048), 

quando un minore giocando rompe, ad 

esempio, gli occhiali all’amico; 

• responsabilità dei committenti (art 

2049), quando un domestico si fa male 

in casa oppure causa un danno a terzi 

mentre lavora. 

Chi necessita di tale copertura? Praticamente 

nessuno può dirsi escluso. Ed 

anche qui possiamo stendere un elenco 

dei fattori di maggior rischio: 

• essere a capo di una famiglia numerosa; 

• la presenza di minori in famiglia; 

• risiedere in un’abitazione in proprietà; 

• possedere animali domestici; 

• avvalersi di collaboratori domestici 

(colf, baby sitter, badante); 

• la pratica di sport; 

• la pratica di hobby; 

• il possesso e l’uso di biciclette e veicoli 

non a motore. 

La soluzione è estremamente facile, a 

portata di mano di tutti e per giunta abbastanza 

economica. 

La polizza di responsabilità civile del 

capofamiglia infatti è tra le più semplici 

di quelle proposte dalle Compagnie 

Assicuratrici ed anche tra le più 

economiche. Il premio annuo oscilla 

tra i 50 e 100 Euro con coperture, di 

norma, abbastanza complete e valide 

per tutti i componenti del nucleo 

familiare (in genere si fa riferimento 

allo stato di famiglia anagrafico). 

Ricordandosi di richiedere un massimale 

adeguato, pari almeno ad un milione 

di euro, dato che l’esiguità della 

spesa sconsiglia di accettare massimali 

inferiori.


AREABLU 

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AREABLU

VILLA BRUNATI 

APRE AI BAMBINI 

Per tre settimane, a partire dal 23 maggio, a Villa Brunati 

(Biblioteca Civica Angelo Anelli di Desenzano) si parla 

di illustrazioni e di libri illustrati. 

Il programma messo a punto dalla Biblioteca parte da due 

incontri sugli albi illustrati (cosa sono, come si valutano, 

come si scelgono), continua con un laboratorio durante il 

quale i bambini potranno realizzare delle illustrazioni, e 

ancora uno spettacolo per musica e lavagna luminosa. A 

questo si aggiunge una mostra dedicata alle illustrazioni 

del pittore russo Alexander Shuritz curata da Mario Romanini. 

Di primo piano i protagonisti di tutti gli eventi: 

i due incontri dedicati agli albi illustrati (giovedì 23 e 30 

maggio alle 17.30) tenuti da Luca Ganzerla, ricercatore 

dell’Università di Verona specializzato proprio nel settore 

dei libri illustrati per ragazzi. 

Il laboratorio e lo spettacolo (giovedì 6 giugno, con inizio 

rispettivamente alle ore 16 e alle ore 21) sono affidati 

ad uno dei più noti illustratori 

italiani, Gek Tessaro che da anni propone in Italia e in 

Europa i suoi spettacoli costruiti con i colori, la lavagna 

luminosa e la musica, dando vita alle immagini e ai personaggi 

delle storie che Gek racconta dal vivo. A Desenzano 

proporrà lo spettacolo Bestioline, mentre il tema del 

laboratorio è Le forme differenti - Due occhi, un naso e 

una bocca . La mostra è incentrata sui lavori di Alexander 

Shuritz, noto illustratore russo che ha dedicato gran parte 

della sua attività al mondo della fiaba. Verranno esposte 

quasi cento tavole originali della collezione di Mario Romanini, 

che ne cura anche l’allestimento. 

L’inaugurazione è fissata per venerdì 31 maggio alle ore 

18. La mostra rimarrà poi aperta nella galleria berlinese 

(con ingresso dal parco) fino al 16 giugno con il seguente 

orario: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20, e anche 

giovedì 6 giugno dalle 17 alle 22. 

Il laboratorio è riservato ai bambini dai 5 ai 7 anni, con partecipazione 

gratuita previa iscrizione in Biblioteca (posti 

limitati): tel. 030 9141248 - email biblioteca@comune. 

desenzano.brescia.it. 

AREABLU 


Via Monte Alto, Desenzano 

Per informazioni e prenotazioni: 

nazzarena@montealtoeventi.com 

A4 

MILANO - VENEZIA 

E70 

Uscita 

Desenzano 

Domenica 

2 Giugno 2013 

dalle 9,00 alle 19,00 

UNA GIORNATA 

DI BENESSERE 

A cura dell’associazione sportiva Monte Alto - Le Cavallette A.S.D.* 

VIENI A SCOPRIRE COSA TI POSSIAMO PROPORRE 

IN COLLABORAZIONE CON QUESTI RINOMATI CENTRI 

Ginnastica artistica e ritmica 

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15

16 

Storia 

Quando si dice il “caso ha voluto 

che...” è stato anche per noi il caso 

che ha permesso di salire - si fa per 

dire - su di un vagone della Transiberiana, 

la ferrovia più lunga del mondo 

che attraversa l’Eurasia, da Mosca 

alla Siberia, da Celjabinsk (al sud 

degli Urali) a Vladivostok per una 

lunghezza di 9.288 Km. La sua carta 

d’identità ci dice che l’ultima parte fu 

costruita tra il 1891 e il 1916. Infatti 

la posa della prima pietra, in questo 

caso è più giusto dire il primo giro di 

ruota della carriola di terra, utile alla 

massicciata, fu mosso a Vladivostok 

per la cerimonia ufficiale che ebbe 

luogo il 31 maggio 1891. La carriola 

era spinta dallo zarevič Nicola, il futuro 

imperatore Nicola II. 

Il discorso sulla costruzione di questa 

famosa ferrovia è assai complesso, 

con progetti, realizzazione dei vari 

tratti, date di inizio e termine lavori, 

opposti pronostici sul suo destino anche 

per i forti investimenti necessari 

all’opera, se si pensa che per la sua 

completa elettrificazione sono stati 

necessari 73 anni, dal 1929 al 2002. 

Prima della sua presentazione ufficiale, 

che ebbe luogo all’Esposizione 

Universale di Parigi del 1900, il 

“cantiere finanziario” era aperto da 

più di dieci anni, vista l’emissione di 

Obligations Consolidèes Russes des 

chemins de fer. 

Una prova cartacea originale in nostro 

possesso la possiamo qui presentare 

in fotocopia, dicendo che porta 

la data del 20 febbraio 1889. Si tratta 

di un interessante bel documento dal 

titolo “GOUVERNEMENT IMPE- 

RIAL DE RUSSIE”, recuperato e 

gelosamente conservato da un nostro 

amico desenzanese, il quale potrebbe 

considerarsi teoricamente proprietario 

di qualche metro della Transiberiana. 

Altri due amici desenzanesi, a 

conoscenza della nostra ricerca, hanno 

scoperto di essere in possesso di 

un interessante “reperto” recuperato 

presso un antiquario parecchi anni 

or sono, un mobile multiuso (lavabo, 

di Tullio Ferro 

QUANDO LA TRANSIBERIANA 

ATTRAVERSAVA L’EURASIA 

Alcuni documenti e testimonianze raccolti da quattro desenzanesi ci riportano ai tempi dello Zar. 

Tra le curiosità spiccano i treni che attraversavano il lago Bajkal su un traghetto o sul ghiaccio. 

Obbligazioni consolidate emesse dalle ferrovie russe nel 1889 

per la costruzione della Transiberiana. 

scrittoio, sedia) con il marchio “TRI- 

TON - WERKE FERDINAND MUL- 

LER - HAMBURG”, in dotazione 

negli scompartimenti riservati nelle 

vetture della Transiberiana. Il servizio 

per le carrozze - letti fu organizzato 

dall’imperatore belga Georges 

Nagelmackers, pensando al tempo 

medio di viaggio da Mosca a Vladivostok 

che era di una settimana.

numero CENTOSETTANTASEI Storia 

Mobile multiuso per passeggeri 

sul treno della Transiberiana 

oggi in possesso di un desenzanese 

Per quanto riguarda le obbligazioni 

consolidate emesse dalle ferrovie russe 

nel 1889, si può risalire a qualche 

dato tecnico: le cedole con interessi 

al 4 per cento potevano essere incassate 

a St. Pétersbourg à la Banque de 

L’Etat; à Paris chez MM. de Rothschild 

frères; à Londres chez MM. N.M. 

Rothschild & Sons; à Berlin à la Direction 

de la Disconto - Gesellschaft 

et chez M.S. Bleichroder; à Francfort 

Mr chez MM. M.A. von Rotschilder 

& Sohne; à Amsterdam - à Bruxelles 

- à New-York pur compte de MM de 

Rotschild frères aux guichets désignés 

par eux. 

Quel considerarsi teoricamente proprietario 

va poi cancellato dal fatto 

che con la Rivoluzione del 1917 lo 

stato zarista, che aveva emesso le 

“obbligazioni consolidate” fino al 

1920, non esisteva più. 

Dopo la caduta del muro di Berlino 

si era sentita qualche flebile voce sulla 

remota possibilità di ottenere un 

risarcimento a favore dei possessori 

delle suddette obbligazioni. Il nostro 

amico desenzanese scherzosamente si 

era sentito quasi ricco, avendo potuto 

contare in suo possesso sette coupon 

(tagliandi) pagabili al primo luglio 

del 1920. Avrebbe trovato qualcuno 

magari a “Parigi chez MM. de Rotschild 

frères” per l’incasso, con tanto 

di interessi per le sue obbligazioni? 

A quella grandiosa opera lavorarono 

circa 90 mila uomini, molti dei quali 

condannati ai lavori forzati, una forza 

lavoro che riuscì a realizzare mediamente 

740 km. l’anno di ferrovia. 

Tra le curiosità tecniche spicca quella 

dei treni che attraversavano il lago 

Bajkal su un traghetto, mentre d’inverno 

la ferrovia correva sul ghiaccio. 

Secondo alcuni ittiologi il lago di 

Garda e il Bajkal sarebbero gli unici 

a poter vantare nelle loro acque il famoso 

carpione. 

Ben si sa che con l’avvento di nuove 

vie e mezzi di comunicazione mutano 

le economie di un territorio. Infatti 

con la Transiberiana si ebbe una 

emigrazione della popolazione rurale 

della parte europea della Russia alla 

Siberia di 3 milioni di contadini. Ciò 

avvenne in dieci anni, dal 1906 al 

1916. 

Le “rivoluzioni” della ferrovia, dalla 

vecchia vaporiera alle “frecce” dell’alta 

velocità, continuano a bucare le 

montagne, mettendosi in concorrenza 

con linee aeree e con le autostrade. 

Uno sguardo dal finestrino, l’invito 

“in carrozza!”, il richiamo “biglietto!” 

appartengono ormai alla storia 

dei viaggi. Agatha Christie scrisse 

“Assassinio sull’Oriente Express”; 

“Dalla Russia con amore” la fuga in 

treno di James Bond; “Il Treno Blu” 

dei Matia Bazar, sono pagine ed immagini 

di avventure, pagine di musica 

e di canzoni. Insomma storie e 

cronache sui binari, come per i pendolari, 

protagonisti, come qualcuno 

ha scritto, su di un “treno che ti porta 

a consumare il tempo dei giorni”. 

Questo breve viaggio ci è stato suggerito 

da “Obbligazioni Consolidate” 

e da un mobile multiuso della Transiberiana, 

testimonianze di oltre un 

secolo fa raccolte casualmente a Desenzano 

del Garda. 

Infine, un’ultima notizia reperita 

sempre a Desenzano, un bel regalo 

della signora Carla, relativa ad una 

banconota russa di 500 rubli (oggi sarebbero 

circa 40 euro) del 1912, anno 

in cui viaggiava pure sulla Transiberiana. 

In un ovale il busto dello Zar 

Peter I° e la statua dell’Abbondanza 

con lo scettro imperiale nella mano. 

La parola “rublo” deriva dal verbo 

slavo RUBIT, tagliare. Ci dice la storia 

che il rublo era un pezzo tagliato 

da un lingotto di argento (grivna), da 

qui il nome. 

Da questi reperti rinvenuti a Desenzano 

una curiosa pagina di storia. 

17

18 

Cultura 

“IL MIO VIAGGIO 

CON D’ANNUNZIO” 

Ecco un rarissimo reperto bibliografico del Vate scoperto da Roberto Iseppi 

mentre si ricordano i 150 anni dalla nascita del poeta che visse sul lago di Garda 

Per il 150esimo anniversario 

della nascita di 

Gabriele d’Annunzio 

(Pescara, via Manthone, 

12 marzo 1863) sono in 

calendario diversi importanti 

eventi in Italia, in 

particolare al Vittoriale, 

a Pescara e così pure all’estero, 

con gli organi 

di stampa che si soffermano 

sulla vita, sulle 

opere e sulla bibliografia 

del poeta, come ha 

fatto Massimo Gatta su 

“Il Sole 24 Ore” di domenica 

10 marzo scorso, 

scrivendo dell’uscita del 

secondo volume del Catalogo 

della prestigiosa “Collezione 

Dannunziana” di Roberto Iseppi, dal 

titolo “Il mio viaggio con Gabriele 

d’Annunzio” (2008-2013), con uno 

scritto di Giordano Bruno Guerri, 

Rubiera (Re), Italgraf, 2013, s.i.p. Il 

servizio di Gatta porta il titolo “Per il 

Vate librerie firmate da Ponti”, l’architetto 

e designer Gio Ponti. 

Gatta scrive “che di recente è venuto 

alla luce un rarissimo reperto bibliografico 

sconosciuto a tutte le bibliografie 

consultate e assente, pure, 

dalle biblioteche italiane. È un sobrio 

cataloghino, rilegato in semplice carta 

senza titolo, con impresso al piatto 

il celebre motto dannunziano “Io ho 

quel che ho donato” (ripreso da un 

emistichio del poeta latino Rabirio, 

contemporaneo di Augusto), stampato 

nel 1931 dall’Istituto Nazionale 

Dannunziano di Milano e dalla Ar- 

Gardone Riviera - Cargnacco. Al centro della foto la Prioria già casa di campagna 

dove ha avuto inizio il Vittoriale 

nold Mondadori Editore di Verona”. 

Rabirio (sec. I a.C.) è autore di un 

poema epico sulla battaglia di Azio e 

la morte di Cleopatra. 

Viene pure fatto osservare da altri che 

il motto attribuito a d’Annunzio sarebbe 

stato scoperto dal poeta del Vittoriale 

inciso su una pietra di focolare 

databile al Quattrocento. 

E andando per altre più modeste carte, 

si possono avere alcune notizie 

acquisite al Vittoriale il 29 ottobre 

1993 (apparse in “Segreti del Garda”, 

Neri Pozza, Vicenza, 1994) durante 

un incontro che l’autore di questa 

nota ebbe con il professor Guy Tosi, 

per dieci anni docente alla Sorbona 

di Parigi e autore di diversi saggi su 

d’Annunzio. 

Era l’agosto del 1935 quando l’allora 

venticinquenne Guy Tosi giungeva a 

Gardone Riviera con la speranza di 

poter essere ricevuto dal Vate. Egli 

di Tullio Ferro 

aveva con sé due lettere di presentazione: 

una per la “Signora del Vittoriale”, 

Luisa Baccara, a firma del 

traduttore francese del poeta e una a 

firma di Paul Hazard, poi accademico 

di Francia, autore de “La crisi della 

coscienza europea”. Ebbene, pure con 

siffatte credenziali, d’Annunzio non 

lo ricevette. Per venti giorni il giovane, 

risparmiando sui centesimi, si era 

sistemato in attesa alla Locanda degli 

Ulivi, dove di tanto in tanto giungeva 

l’architetto Gian Carlo Maroni per 

consolarlo con qualche piccolo regalo 

del poeta, come ad esempio fece col 

volume “Il patto marino”. Per inciso 

va detto, e il professore Tosi lo scoprirà 

anni dopo, che i regali non erano 

di d’Annunzio, bensì dello stesso 

Maroni; una iniziativa che egli aveva 

preso per dar fiducia al giovane amico 

francese. In quella snervante attesa, 

come ci ha confessato Guy Tosi,

SESSANTACINQUESIMA puntata 

La Domenica del Corriere 27-10-1963. 

G. d’Annunzio - scrittore anche di lettere. 

Disegno di Walter Molino per i 100 anni 

dalla nascita del poeta. 

questo era il suo pensiero fisso: “Io 

temevo quello che speravo. Cosa mai 

avrei potuto dire al Comandante, una 

volta che mi avesse ricevuto?”. 

Sfiduciato, egli fece ritorno a Parigi 

dove trovò un telegramma di Gian 

Carlo Maroni che suonava come una 

beffa: “Il comandante la riceverà alle 

due di questa notte”. 

Va ricordato che nel 1935 al Vittoriale 

fu un anno di intensa attività non 

soltanto cantieristica. In piena estate, 

fra tanta gente alla porta per chiedere 

udienza a d’Annunzio, aleggiava 

addirittura l’ombra di Mussolini, a 

quell’epoca impegnato con la guerra 

d’Etiopia. 

Dopo la morte di d’Annunzio, avvenuta 

il primo marzo 1938, il professor 

Tosi ritornò al Vittoriale, ricevuto con 

molta cordialità dall’architetto Maroni, 

tanto da diventare il primo studioso 

a poter mettere piede e a lavorare 

nella biblioteca del poeta. Però, prima 

di varcare la soglia della Prioria, 

Maroni faceva suonare l’organo per 

placare lo spirito del Vate. 

“Io per primo - ci raccontò Guy Tosi 

- vidi la casa di d’Annunzio com’era. 

Subito pensai che quella non poteva 

essere la casa del poeta e nemmeno 

quella di un antiquario, bensì il deposito 

di un rigattiere. Rimasi al Vittoriale 

per tutta l’estate, tormentato da 

un caldo afoso dal quale mi difendevo 

bevendo la famosa acqua minerale 

“Amerino” in “confezione speciale 

per Gabriele d’Annunzio”, che il 

buon “Gigi fa tutto” premurosamente 

mi portava al tavolo di lavoro”. 

Soltanto nel 1939 il professore potè 

sapere perchè quattro anni prima non 

era stato ricevuto da d’Annunzio. Il 

Comandante aveva scritto a Maroni: 

“Mi è indifferente se il professor 

Tosi lodi o mai la mia opera secondo 

le cortesie ricevute o negate”. In 

quei giorni infatti aveva ben altro da 

pensare che ricevere un professorino 

qualsiasi. 

Nell’agosto del 1935, infatti, Mussolini 

si era rivolto a d’Annunzio perchè 

scrivesse un messaggio alla Francia 

e la convincesse e non appoggiare 

le sanzioni contro l’Italia che aveva 

invaso l’Etiopia. D’Annunzio - come 

ebbe a spiegare Guy Tosi - si prestò, 

ma commise errori di carattere psicologico 

e diplomatico: si rivolse a persone 

sbagliate, non aveva compreso 

che in Francia si era alla vigilia del 

“Fronte popolare”, aveva bistrattato 

l’Inghilterra e si era perduto ad esaltare 

la fratellanza d’armi durante la 

prima guerra mondiale. Il 28 agosto 

Maroni si recò a Bolzano per consegnare 

il messaggio a Mussolini. La 

Francia non rispose e le sanzioni furono 

votate dalla Società delle Nazioni 

il 9 ottobre 1935. 

Per d’Annunzio fu un crollo politico. 

Comunicò la sua delusione a Maroni: 

“Vivo nell’angoscia. Alle 3 sono 

stato preso dall’orrore di tutto. Ho visto 

che la Francia è inerte e che se ne 

infischia della resurrezione latina”. 

Mussolini il 15 novembre scrisse a 

d’Annunzio di condividere il suo giudizio 

sulla Francia: “comportamento 

del quale terremo lunga memoria” 

puntualizzava il Duce. 

Il professor Tosi ricordò altre “confidenze” 

che gli aveva fatto Maroni 

nel luglio del 1938 sull’uomo d’Annunzio, 

che aveva guardato all’evoluzione 

politica degli ultimi anni con 

attenzione irrequieta, con sentimento 

ostile a Hitler, accennando alla famo- 

Cultura 

sa pasquinata del 1934. Alla fine di 

agosto del 1939 Maroni lo invitò a 

cena a Riva del Garda dove si teneva 

una pubblica cerimonia. Guy Tosi 

raccontò che l’architetto del Vittoriale, 

dopo aver intonato canti irredentisti, 

salì sul palco dove si impegnò a 

mimare un goffo Hitler. 

Il 19 giugno 2009 Orhan Pamuk, primo 

scrittore turco ad essere insignito 

del Premio Nobel per la letteratura, 

dedicò al Vittoriale un intero pomeriggio, 

mostrando estremo interesse 

per quello che l’Ufficio Cultura - Archivi 

e Biblioteche - può offrire agli 

studiosi di tutto il mondo. Lo scrittore 

turco è rimasto anche meravigliato 

dalla bellezza architettonica dell’Archivio 

Generale e dalla raffinatezza 

degli schedari d’epoca che documentano 

il fondo dannunziano. 

Orhan Pamuk al Vittoriale ha lasciato 

questa dedica: “19 giugno 2009. 

Sono venuto a conoscenza di questo 

magnifico e particolare luogo realizzato 

da d’Annunzio ed ho ammirato 

con interesse la splendida conservazione, 

frutto dell’etica della cultura 

italiana”. 

Gardone Riviera - ingresso del Vittoriale 

19

20 

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AREABLU 

TESI SU DESENZANO: 

DUE PREMI 

Nell’autunno scorso l’Assessorato alla Cultura, per 

sostenere l’approfondimento di studi e ricerche sulla 

realtà desenzanese, aveva bandito un concorso per 

premiare le migliori tesi di laurea di interesse locale. 

La commissione ha premiato con 500 euro ciascuna 

due tesi di laurea triennale: “Andrea Celesti fra Venezia 

e la Terraferma” di Valentina Ziliani e “Il deflusso 

minimo vitale del fiume Mincio – primo anno di sperimentazione” 

di Damiano Perteghella. 

Venerdì 10 maggio alle ore 17.30 nella sala della 

Musa di Villa Brunati l’Assessore alla Cultura Antonella 

Soccini ha presenziato alla premiazione, durante 

la quale i vincitori hanno avuto modo di illustrare 

gli esiti delle loro ricerche. 

L’Ente Filarmonico di Desenzano del Garda (Barbara 

Turcato al pianoforte e Silvia Avigo al flauto traverso) 

ha offerto un intrattenimento musicale. 

Le due tesi saranno acquisite dalla Biblioteca civica 

Angelo Anelli e andranno a incrementare la sezione 

di storia locale, che già raccoglie le tesi di laurea premiate 

negli anni scorsi.

DESENZANO 

e dintorni 

Le pagine di 

VACANZA IN BICICLETTA 

SUL LAGO DI GARDA 

VACANZA IN BICI? BENE, QUESTO È UN 

SANO MODO DI TRASCORRERE IL TEM- 

PO LIBERO. E IL LAGO DI GARDA ACCO- 

GLIE CON ENTUSIASMO QUESTO NUOVO 

MODO CHE VA SOTTO IL NOME DI “BIKE 

HOSPITALITY” A CUI HANNO ADERITO 

SETTE ALBERGHI, TRA CUI IL NAZIONA- 

LE. IN CAMBIO LE STRUTTURE DOVRAN- 

NO GARANTIRE ALCUNI SERVIZI, QUALI 

UN DEPOSITO PER LE BICICLETTE, UNO 

SPAZIO PER LAVARLE, UN’OFFFICINA PER 

EVENTUALI RIPARAZIONI. 

E BICICLETTE ECOLOGICHE NEL CASO 

I TURISTI NON SI PORTASSERO LE PRO- 

PRIE. 

I CICLISTI POTRANNO TRAGHETTARE 

SULLE MOTONAVI DELLA NAVIGARDA PER 

RAGGIUNGERE ALTRE LOCALITÀ.

22 

DESENZANO DEL GARDA 

Diciannove abitanti 

di via Albinoni 

hanno sottoscritto 

la lettera che porta 

la firma di Marcello 

Zaccara, inviata 

alla Polizia municipale e all’ufficio 

tecnico per denunciare la “situazione 

di grave pericolo nell’area interessata 

dall’allagamento posto in prossimità 

delle abitazioni”. Informano che “il 

lotto di terreno confinante con via 

Zanardelli, è interessato da un esteso 

fenomeno di allagamento che, nelle 

AREABLU 

Chiedono interventi immediati di bonica 

VIA ALBINONI ALLAGATA 

GLI ABITANTI INSORGONO 

Desenzano 

ultime settimane, ha 

assunto dimensioni 

preoccupanti, occupando 

una superficie 

vasta quasi mille mq, 

con profondità fino quasi ad un metro. 

Tale situazione si è venuta a verificare 

in seguito alla realizzazione delle barriere 

acustiche, le quali costituiscono 

un ostacolo per il regolare deflussso 

delle acque, per le quali non sembra 

essere stato approntato alcun idoneo 

sistema di smaltimento, in violazione 

delle vigenti normative”. Dopo aver 

FOCUS 

elencato i rischi per la salute che può 

provocare una zona paludosa (zanzare) 

e il rischio di annullare ogni beneficio 

delle disinfestazioni si chiede di 

“prendere i dovuti provvedimenti e di 

intraprendere tutte le azioni necessarie 

per una rapida soluzione, provvedendo 

alla rapida bonifica dell’area allagata 

e alla realizzazione di un idoneo 

sistema di smaltimento delle acque”. 

IL MALTEMPO FA ALLAGARE IL CANILE 

Tra le zone maggiormente colpite dal maltempo che in 

questi giorni non dà tregua c’è il lago di Garda dove 

l’esondazione del Rio Venga, in alcuni punti del suo tragitto, 

ha provocato disagi al canile intercomunale di Desenzano, 

come segnalato da Rino Polloni, il consigliere 

comunale della Lega Nord che ha chiesto, attraverso un 

esposto trasmesso alle autorità comunali e ai Noe dei Carabinieri, 

che vengano quanto prima realizzate opere di 

manutenzione ed effettuati controlli per verificare lo stato 

di manutenzione. 

Mentre il presidente dell’associazione “Compagni di 

Strada”, che da anni gestisce il canile, spiega che l’allagamento 

ha interessato solo la parte esterna e non i box in 

cui si trovano i cani, l’assessore Rodolfo Bertoni assicura 

che sono già stati messi in atto gli interventi necessari per 

contenere il flusso del Rio.


AREABLU 

Desenzano FOCUS 

Affdate le gestioni per Spiaggia d’Oro, Feltrinelli, Desenzanino 

TRE SPIAGGE, TRE GESTIONI 

S 

arà la coop Sole Sereno 

a gestire la stagione estiva 

della spiaggia d’Oro 

(se secondo alcuni non 

è più d’oro). La Giunta 

Leso ha assegnato, con 

delibera n.311 del 23 aprile, la gestione 

alla coop che ha fatto l’offerta 

più alta: 13.740 euro contro i 12.500 

offerti dalla Classic Rock Group, seconda 

classificata. Due le imprese offerenti 

su 6 invitate. 

La spiaggia Feltrinelli sarà invece 

gestita da Margherita Torelli che, per 

l’intera stagione estiva, avrà l’onere 

di averne cura e di rendere gradevole 

ai vacanzieri l’angolo che si affaccia 

sul lago. 

Come sappiamo la vicenda «Feltrinelli» 

non è risolta. Iniziata nel 2011 

con l’approvazione dei Piani integrati 

Grezze e Tassere, che prevedevano 

l’urbanizzazione dei terreni di privati, 

in cambio della realizzazione 

di opere pubbliche, è oggi in attesa 

di definizione. In particolare il piano 

Tassere proponeva l’ampliamento e 

la riqualificazione del lungolago, nel 

tratto che va dal vicolo Lavandaie 

al Desenzanino. Un investimento di 

quasi 5 milioni di euro. Un progetto 

entrato in una contestazione diffusa: 

numerosi desenzanesi si sono costituiti 

nel comitato «Salviamo spiaggia 

Feltrinelli» e nel «Comitato delle 

Rive» (fra i sostenitori anche in cantautore 

Roberto Vecchioni). Si giunse 

alla raccolta di 2020 firme e al referendum 

comunale consultivo formulato 

dal Pd (allora all’opposizione) 

contro i due piani integrati. 

Le elezioni, poi, hanno rovesciato la 

situazione, e mentre si cercava una 

soluzione meno invasiva, il «progetto 

lungolago» venne bloccato dal Tar 

che sospese l’efficacia del piano integrato 

Tassere. 

Per questa stagione, dunque, la Giunta 

ha detto sì al rilascio della concessione 

per 350 metri quadrati in zona 

demaniale extraportuale per «noleggio 

pedalò» e spiaggia attrezzata. 

Il Desenzanino invece viene affidato 

alla coop La Cascina fino al 31 marzo 

2025, per dodici anni. Una gestione 

che renderà alle casse comunali 

32mila euro l’anno. 

23

24 


PADENGHE 

LONATO 

RIVOLTELLA 

AREABLU 

Stazione FS 

Desenzano 

Chiede il prolungamento 

della passeggiata a lago 

no alla Madonna della Villa 

NUOVI POSTI 

AL VALLONE: 

RIVOLTELLA DICE NO 

Meglio altri posti auto o il prolungamento della passeggiata 

a lago? Si potrebbe dire: meglio prestare più 

attenzione ai pedoni o meglio agli automobilisti? Un dilemma 

non da poco. Il sindaco Rosa Leso ha deciso di 

propendere per la prima. Ma è una decisione che non 

piace alla popolazione di Rivoltella (è ormai la norma: 

oggi qualunque scelta è oggetto di polemiche e dissensi). 

Sta di fatto che l’ampliamento del parcheggio del 

Vallone, anziché la passeggiata a lago, vede il Comitato 

civico Rivoltella e San Martino in pieno disaccordo: su 

quel progetto nella frazione ci speravano molto, e non 

piace affatto quanto deciso nell’ultimo consiglio comunale 

dall’Amministrazione Leso che ha revocato la 

precedente delibera della giunta Anelli relativa al piano 

di intervento integrato di viale Venezia a Rivoltella che 

avrebbe dovuto prolungare la passeggiata a lago fino alla 

Madonna della Villa, come da precedente delibera. 

Insomma che i 600 mila euro destinati alla passeggiata 

lungolago vengano usati per ampliare di altri di 54 posti 

auto il parcheggio del Vallone sta destando malumori. 

La delibera prevede che l’opera, all’altezza di via Rivali, 

venga realizzata dal soggetto privato, per un costo di 

100mila euro. Eccessivo, secondo il consigliere Guido 

Malinverno che si è detto contrario all’operazione proprio 

per l’alto costo.


AREABLU 

FOCUS 

Desenzano 

Il consiglio comunale decide di toglierlo dal piano alienazioni 

BAZOLI, ASTE DESERTE 

SI TENTANO ALTRE VENDITE 

V 

endere i beni pubblici 

non è cosa facile, 

soprattutto oggi in 

cui incalza la débacle 

del mercato immobiliare. 

Ne sa qualcosa 

il Comune di Desenzano che già nel 

2008, quando già la crisi si annunciava 

con le sue pesanti ricadute, aveva 

messo in vendita l’edificio, in pieno 

centro storico, che un tempo ospitava 

l’istituto Bazoli (ora si è trasferito in 

via Giotto) al prezzo di un milione e 

650mila euro. Ma già allora l’asta era 

andata deserta. Due anni dopo si fa 

un altro tentativo: prezzo più basso 

(un milione e mezzo), ma stesso risultato. 

Nessun compratore. 

Quindi ora la giunta Leso ha deciso 

di toglierlo dal piano alienazioni degli 

immobili pubblici che il consiglio 

comunale nei giorni scorsi, per 

rimpinguare le casse municipali, ha 

approvato. Si va avanti con altre alie- 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

nazioni, ben 17: delle quali 6 sono a 

Desenzano, 6 a Rivoltella e 5 a San 

Martino. Si tratta di piccole aree che 

potrebbero essere di interesse di chi 

abita nei pressi e di aree edificabili. 

Pure la scuola di San Martino, dopo 

un’asta deserta, compare fra gli edifici 

in vendita. 

Quanto incasserà il Comune dalle vendite 

sarà il mercato a deciderlo. Da dire 

che i valori immobiliari sono scesi di 

parecchio rispetto agli anni pre-crisi. 

I PUNTI CARDINALI DEL BILANCIO 2013 

Ecco i punti cardinali su cui si basa il piano di bilancio di 

previsione 2013 approvato dal consiglio comunale: 

•Ridotta l’aliquota IMU sulla prima casa: da 0,4% a 0,3%; 

•Introdotta una agevolazione per gli immobili di edilizia 

residenziale pubblica di proprietà dell’Aler, che dovranno 

applicare un’aliquota pari allo 0,4% invece dello 0,76%; 

•Modificata l’addizionale comunale all’IRPEF, passando 

dall’aliquota proporzionale dello 0,4%, ad una pluralitàdi 

aliquote progressive e crescenti al crescere del reddito, 

secondo gli scaglioni IRPEF e introducendo una fascia di 

esenzione totale per i redditi fino a 15.000,00 Euro, che 

saranno dispensati dal pagamento di detta imposta; 

•Istituita l’imposta di soggiorno che verrà utilizzata interamente 

per la promozione e lo sviluppo dell’attività turistica 

sul territorio comunale e che graverà sui soggiorni 

dei non residenti; 

•Realizzato il percorso di riorganizzazione della partecipata 

Aessedi srl, che ha consentito una 

riduzione dei costi indiretti pari al 75% su base annua; 

•Costituita un’Azienda Speciale per la gestione delle farmacie 

comunali che, oltre ad una ottimizzazione dei costi, 

consente una gestione più flessibile e con meno vincoli. 

25

26 


omenica 28 aprile 

a Montichiari, in 

località Trivellina, 

l’ANDOS Oglio- 

Po onlus, attiva 

sul territorio da 

oltre 20 anni, e in collaborazione con 

la sezione di Desenzano d.G. attiva 

da 4 anni, con associato il gruppo di 

Montichiari, guidata dal dottor Claudio 

Pagliari, primario di senologia 

dell’ospedale di Desenzano, già vicepresidente 

nazionale, si è svolto un 

cordiale e conviviale pranzo al quale 

hanno partecipato oltre 200 invitati 

tra amici, associati e volontari. Scopo 

dell’evento la sensibilizzazione 

verso l’ANDOS, associazione che 

ha comne obiettivo primario la sfida 

per la vita di chi, più sfortunato, deve 

affrontare la malattia, l’associazione 

offre aiuti sia dal punto di vista psicologico 

che terapeutico. 

Il Comitato che organizza eventi e 

raccolte fondi attraverso le proprie 

volontarie, ha acquistato apparecchiature 

per la diagnostica, cedendole 

in comodato gratuito all’Ospedale di 

Desenzano come illustrato sul sito 

AREABLU 

Desenzano FOCUS 

L’Associazione Donne Operate al Seno organizza eventi 

RACCOLTA FONDI A FAVORE DI ANDOS 

D 

www.andos.it. 

Durante l’evento, Marisa D’Isola, 

responsabile della sezione di Desenzano 

da quattro anni, con la preziosa 

collaborazione delle volontarie, ha 

illustrato i programmi per il futuro 

evidenziando il progetto “IORT” (utilizzabile 

anche per altre patologie) relativo 

alla dotazione di un acceleratore 

lineare che verrà dato in comodato 

gratuito all’ospedale di Desenzano. 

Questo strumento, in dotazione solo 

negli ospedali di Milano e Bergamo, 

sostituisce la radioterapia post-operatoria 

di sei settimane dopo intervento 

per cancro mammario con un uni- 

co irraggiamento di pochi minuti in 

campo chirurgico aperto. 

Aiutare chi si trova a confrontarsi con 

questi problemi e il minimo che si 

può fare, invitiamo quindi chi volesse, 

a contattare il comitato “ANDOS 

OGLIO PO” sez di Desenzano www. 

andos.it - telefonare a Marisa o Ornella 

al n. 030 9141132. 

Oppure inviando un contributo iban: 

IT25 B033 5901 60001 000000 62 

935 

con causale: acquisto di apparecchiatura 

per la radioterapia intraoperatoria 

“IORT” 

Per il 5x1.000 CF:92002270202

AREABLU 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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28 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Le pagine diSIRMIONEe 

dintorni 

IL 1° GIUGNO 

INAUGURAZIONE 

DEL PARCO SAN VITO 

UN NUOVO GRANDE PARCO PER SIRMIO- 

NE, QUASI A METÀ DELLA PENISOLA, DOVE 

CITTADINI E TURISTI POTRANNO FARE 

LUNGHE PASSEGGIATE NEL VERDE A PO- 

CHI METRI DAL LAGO. 

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA FIS- 

SATO L’INAUGURAZIONE DI QUESTA IM- 

PORTANTE OPERA PUBBLICA PER SABATO 

1 GIUGNO CON UN INVITO RIVOLTO A TUT- 

TA LA CITTADINANZA. 

LA SUPERFICIE COMPLESSIVA DEL PARCO 

È DI OLTRE 40.000 METRI QUADRATI; UN 

GRANDE POLMONE VERDE ALL’INTERNO 

DEL QUALE SONO STATI TRACCIATI VIA- 

LETTI PEDONALI, SISTEMATI PANCHINE E 

CESTINI E PIANTUMATE ESSENZE LOCALI. 

TRE GLI ACCESSI APERTI AI VISITATORI: 

DA VIA BENACO, DAL PARCHEGGIO E DA 

VIA BAGNERA, DOVE SI TERRÀ LA CERI- 

MONIA DEL TAGLIO DEL NASTRO. 

APPUNTAMENTO PER TUTTI CON IL SIN- 

DACO E GLI AMMINISTRATORI COMUNALI 

ALLE 11 DI SABATO 1 GIUGNO. 

29

30 

SIRMIONE 

ent.mo Direttore, 

nella mia 

pluriennale esperienza 

di Assessore 

Comunale 

mi è capitato più 

volte di vedermi attribuiti meriti (o 

colpe) che non avevo, oppure i miei 

meriti (o le mie colpe) fossero assegnati 

ad altri. Nulla di grave, penso 

che, nel lungo periodo, giustizie ed 

ingiustizie si siano bilanciate. 

Ora le chiedo ospitalità per un caso 

analogo, che soltanto mi sfiora non 

tanto per dare agli interessati i giusti 

meriti, quanto per dare ai suoi lettori 

un’informazione corretta. Nel numero 

di Area Blu del 10 maggio scorso, 

a pagina 29, leggo che il Comune di 

AREABLU 

Sirmione FOCUS 

La rettica dell’assessore al Bilancio 

A PROPOSITO DELL’EVASIONE DELL’ICI 

G 

Il 7 giugno prossimo Palazzo Callas ospiterà “Sirmione in flute”, 

un aperitivo-degustazione, a cui saranno presenti in qualità 

di protagonisti cinque prestigiosi produttori di Champagne, 

invitati per illustrare le caratteristiche e le qualità dei loro vini. 

Seguirà una cena tematica (è facile immaginare quale 

sarà il tema portante...) in tutti i ristoranti collegati 

alla “Confraternita dello Champagne – Ice Group”. 

È questa la prima importante iniziativa dell’originale 

Confraternita, nata quasi per gioco e molto per passione 

ad opera di un gruppo di amici sirmionesi, già uniti 

nella realizzazione di eventi enogastronomici di qualità. 

“Per trovare l’inizio di questa originale avventura – raccontano 

- bisogna tornare ad un viaggio nella zona dello 

Champagne, dove alcune maisons spesso aprono le 

porte delle loro cantine ed offrono ai visitatori la possibilità 

di un incontro diretto con i vignerons, uomini che 

amano e valorizzano il loro terroir come nessun altro. 

Questi vignaioli raccontano la diversità dei loro champagne, 

le sfumature tra i cru, le annate, le cure e l’attenzione maniacale 

che dedicano alle vigne. 

E sottolineano con riconoscente orgoglio come le sottili ra- 

Sirmione avrebbe recuperato un milione 

e mezzo di evasione ICI grazie 

agli accertamenti condotti dalla Polizia 

Locale diretta da Roberto Toninelli. 

È facile intuire che, in ogni 

Comune, una simile attività di accertamento 

non rientri tra i compiti della 

Polizia Locale, ed infatti a Sirmione 

se ne occupa l’Ufficio Tributi, guidato 

dalla signora Alberta Tassi, mentre 

tutti gli avvisi di accertamento emessi 

sono stati firmati dal Responsabile 

dell’Area Amministrativa - Finanziaria, 

Dott. Marco Scardeoni. Solo in 

misura marginale, nell’ambito di un 

progetto deliberato dalla Giunta Comunale, 

all’attività di accertamento 

dell’evasione ICI partecipano dipendenti 

comunali esterni all’Ufficio 

Tributi, inclusi talvolta alcuni agenti 

di Polizia Locale, ma, lo ripeto, svolgendo 

un lavoro prezioso, quanto 

marginale. 

Certo è che, grazie ad un’efficace 

azione di squadra, il Comune di Sirmione 

ha potuto centrare due importanti 

obiettivi: salvare il pareggio di 

bilancio e ristabilire un minimo di 

equità fiscale, stanando e perseguendo 

gli evasori. Risultati prestigiosi, 

per i quali ho ritenuto opportuno riconoscere 

il merito a chi effettivamente 

se lo è conquistato. 

Giordano Signori 

Assessore al Bilancio 

del Comune di Sirmione 

PALAZZO CALLAS OSPITA “SIRMIONE IN FLÛTE” 

dici della vite assorbano dal gesso nel terreno gli elementi 

minerali di cui questo è ricco, determinando così la finezza 

distintiva dello champagne. 

E l’eccellenza dello Champagne trova una sua culla ideale 

nell’eccellenza di Sirmione. 

La Confraternita si fa così umile e nuova ambasciatrice della 

cultura dello champagne, con l’intento di dar vita prestigiosi 

eventi rivolti a tutti coloro, professionisti od amatori essi siano, 

che desiderino partecipare a degustazioni in tema e sperimentare 

idee di abbinamento con piatti proposti da apprezzati chef ”. 

Alla Presidenza della Confraternita è stata chiamata Elena 

Paghera, a cui si affiancano, in qualità di membri del direttivo, 

Apicella Cipriano, Barelli Fabio, Baroni Amedeo, Gionata 

Bignotti, Coltri Simona, Genovesi Riccardo, Giordani 

Stefano, Remelli Valentina, Valge Kristina e Venturelli Sara. 

I consiglieri sono titolari e gestori dei seguenti ristoranti: 

La Rucola, Antica Trattoria la Speranzina, Pace, Risorgimento, 

San Lorenzo, Signori, Tancredi, Hotel Catullo. 

Data l’esclusività dell’evento per la partecipazione allo stesso 

è prevista la prenotazione, chiamando al numero: 030 - 

990 58 11 (Hotel Catullo).

02 

Gente di Sirmione 

Ritorniamo anche con Lei agli 

inizi di un’avventura imprenditoriale 

che si è intrecciata 

così strettamente con la storia 

recente di Sirmione. Che è 

partita da dove e quando...? 

Si, non ho dubbi, fu l’11 Agosto 

1956 la data più significativa 

della mia vita d’albergatore. 

Compivo quel giorno 8 anni e 

mia madre mi svegliò di buon 

ora. Lì ai piedi del mio letto 

trovai il regalo da me tanto desiderato: 

una giacca da cameriere. 

Finalmente avrei potuto 

servire il caffè al tavolo! Da 

allora non ho mai smesso un 

solo giorno d’occuparmi dei 

miei Ospiti. In questo cammino 

sono stato facilitato dagli enormi 

sacrifici dei miei genitori e 

dalla vicinanza dei miei fratelli. 

Tutto iniziò a Desenzano da una 

baracca di legno posta lungo 

lungo l’allora strada statale n. 

11, trasformata in trattoria con 

alloggio (12 camere e 1 bagno) 

e denominata “Casa dell’Autista” 

(oggi Hotel Nazionale). Era 

frequentata prevalentemente da 

camionisti affamati ed assonnati, 

con il ristorante aperto 24 

ore al giorno. Poi un giorno mio 

padre ci informò che il direttore 

della Banca più importante 

di Desenzano ci segnalava la 

possibilità di acquistare l’Hotel 

Savoia Splendid (ora Park Hotel). 

Disse che solo una famiglia 

unita nello sforzo, ognuno per 

la propria parte, poteva azzardare 

questo acquisto. Noi figli 

avremmo dovuto rinunciare 

al cinema domenicale e alle 2 

pastine sotto i portici. Quella 

sera, quando ci ritirammo in camera 

dissi a mio fratello “Domenica 

all’oratorio c’è “Jim 

il figlio della giungla”. Mio 

fratello non rispose ma spense 

la luce. Avevo capito, non saremmo 

più andati al cinema. 

In compenso, dopo essermi 

diplomato alla Scuola Alber- 

ghiera di Stresa, i miei genitori 

mi spinsero all’estero (Francia, 

Germania, Inghilterra) per accrescere 

conoscenza delle lingue 

e competenza professionale. 

Nel corso degli anni poi arrivarono, 

affrontati con lo stesso 

spirito famigliare, l’Hotel Olivi 

e l’Hotel Eden a Sirmione, il 

Castello Belvedere e il Residence 

il Sogno a Desenzano. Il 

totale di tutto ciò è porta a più 

di 600 letti, che moltiplicati per 

i giorni dell’anno significa dover 

vendere più di 200.00 letti. 

Accanto all’attività imprenditoriale 

c’è stata anche una 

vita pubblica, dedicata alla 

collettività, altrettanto significativa. 

Ne accenniamo? 

Sono stato consigliere comunale 

a Desenzano dal 1975 al 

1978, carica che ho abbandonato 

perché nel 1977 acquistammo 

l’Hotel Olivi a Sirmione, 

dove mi trasferii. Dal 1985 al 

1990 qui sono stato Vice Sindaco 

con la delega di assessore 

al Turismo e Commercio prima 

e di assessore all’Urbanistica 

poi. In seguito sono stato consigliere 

di minoranza dal 2000 

al 2005. Ho contribuito a fondare 

il Consorzio Hospes, di 

cui sono stato Presidente dal 

1982 al 1985 e sono attualmente 

componente del direttivo 

dell’Associazione Albergatori 

e Ristoratori di Sirmione. 

Per alcuni mesi, recentemente, 

sono stato l’ultimo presidente 

del Consorzio Turistico della 

Riviera del Garda e delle Colline 

Moreniche. Un tempo sufficiente 

per arrivare alla fusione 

con la struttura simile operante 

nel medio ed alto lago ed arrivare 

finalmente ad un solo 

Consorzio in grado di rappresentare 

tutto il Garda bresciano, 

il “Lago di Garda – Lombardia”. 

Sono orgoglioso di questo 

risultato ottenuto dalla volontà 

AREABLU 

FRANCO CERINI 

UNA VITA ALL’INSEGNA 

DELL’OSPITALITÀ 

L’arte dell’ospitalità nel sangue, ma anche la passione per l’impegno pubblico al servizio della 

collettività. E poi una grande capacità imprenditoriale in un panorama in rapida evoluzione come 

è oggi il mondo del turismo. Il protagonista della decima puntata di “Gente di Sirmione” è Franco 

Cerini, personaggio che non ha bisogno di presentazioni e che ritorna volentieri per i lettori di Area 

Blu fino agli inizi della sua carriera, tutta intensamente vissuta senza risparmio di energie. 

di molti, oramai convinti della 

inutilità di rappresentare il 

Lago di Garda all’estero in 

parti separate. Al conseguimento 

di questo obiettivo hanno 

contribuito in misura determinante 

la sensibilità e la volontà 

espresse da Limone a Sirmione. 

Giova ricordare che gli Assessori 

al Turismo di Sirmione e 

Desenzano hanno compiuto un 

prezioso e decisivo lavoro per 

equilibrare le partecipazioni 

delle singole realtà comunali. 

Sono ora fiducioso nello sperare 

che il prossimo passo sia l’unione 

di tutto il Lago di Garda. 

Per arrivare al tema del 

termalismo, che ha registrato 

uno sviluppo fino a 

pochi anni fa impensabile, 

grazie anche al suo impulso 

ed al suo impegno personale. 

In qualità di presidente e fondatore 

del Consorzio Termale 

Alberghi di Sirmione mi sono 

impegnato affinché la nostra 

splendida penisola possa avere 

una stagionalità più lunga 

e operosa. Abbiamo deciso di 

investire importanti risorse in 

questa iniziativa, pur consapevoli 

delle obbiettive difficoltà. 

Assieme ad altri albergatori, 

Capitani Coraggiosi, abbiamo 

raggiunto il tanto sospirato 

accordo con la Società Terme, 

che da più di 120 anni era 

unica concessionaria del bene 

Acqua Termale. L’accordo è 

stato complesso e difficile poiché 

complessa e difficile era la 

materia che stavamo trattando. 

Ora però siamo già al Day-after. 

L’Hotel Olivi è oggi dotato di 

una modernissima SPA con spazi 

per un totale di 350/400 mq. 

All’interno dei quali si trovano: 

la piscina termale a 35° con 

idromassaggi di vario tipo, la 

piscina con acqua salina a 32°, i 

bagni di vapore, la sweet-sauna, 

la doccia a nebbia, la cascata 

di ghiaccio, la zona relax e un 

Centro estetico, con personale 

altamente qualificato. Il tutto 

immerso in un’oasi-giardino di 

altri 3.500 mq. di olivi centenari, 

limoni e viti, dove trova spazio 

un’altra piscina con acqua 

salina di 250 mq. Altri alberghi 

consorziati si stanno attrezzando 

per la stagione 2013/2014. 

Una domanda s’impone, a 

questo punto: è stato l’uomo 

storico nell’accordo con la 

società Terme ed altresì per 

l’unione di tutta la sponda 

bresciana turistico alberghiera 

in un unico consorzio. 

Quale merito desidererebbe 

che Le fosse attribuito? 

Per la verità, mi auguro si 

possa dire di me che sono stato 

un buon padre di famiglia. 

E da buon padre di famiglia, 

se fosse anche sindaco 

per un giorno, cosa avrebbe 

in progetto per Sirmione? 

Debbo ammetterlo, il desiderio 

di indicare opere che testimonino 

che Sirmione, “la Regina 

del Garda”, sa pensare a opere 

pubbliche tali da portarla all’attenzione 

nazionale ed internazionale 

è molto forte, ma mi 

limiterò a tre modus-operandi: 

1 - Istituire sulla falsariga di 

alcuni comuni italiani e europei, 

l’Assessorato al Decoro e 

al rispetto estetico Ambientale. 

2 - Rafforzare il rapporto con 

i cittadini istituendo la formazione 

di commissioni rappresentative 

delle varie categorie 

imprenditoriali e dei lavoratori 

dipendenti. Ci aspettano opere 

importanti che non possano 

essere affrontate solo per 

delega elettorale ricevuta. 

3 - Un impegno immediato per 

un nuovo collettore: il nostro 

lago è il vero “Bene Comune” 

Mauro Carrozza 

31

32 

SIRMIONE 

omenica 26 

maggio torna in 

Piazza Virgilio a 

Sirmione la terza 

edizione della 

“Festa del Lettore”, 

l’ormai attesissimo ed apprezzato 

“Premio Sirmione di letteratura 

per ragazzi” ideato da Pasqua Dibiase 

e promosso ed organizzato dalla 

Biblioteca Comunale col patrocinio 

dell’Amministrazione Comunale. 

Il ricco programma della manifestazione 

prevede una lunga serie di attività 

articolate lungo l’arco dell’intera 

giornata, sempre accompagnate dalla 

colonna sonora di Radio NoiMusica. 

Si comincia alle 10 con un flash 

mob sul tema “leggere ci piace sempre!”. 

Subito dopo apriranno gli 

stand delle case editrici, delle librerie, 

delle cooperative di solidarietà, 

dei giochi usati e degli sponsor. 

Questo il dettaglio delle principali 

iniziative: 

AREABLU 

Sirmione FOCUS FOCUS 

Domenica 26 maggio il premio di letteratura per ragazzi 

LA TERZA FESTA DEL LETTORE 

D 

- ore 10 torneo regionale di WAR- 

MACHINE con l’associazione ludica 

Metropolis 

- ore 10.30 tributo dedicato ai Beatles, 

ai Queen ed a Lady Gaga proposto 

dai giovanissimi allievi della 

scuola di danza Showbiz, cui seguirà 

una coreografia ispirata al Gruppo 

Oblivion, parodia di Pinocchio, degli 

allievi dell’Accademia del Musical, 

entrambi per la regia di Cristina Spinelli 

- ore 11 proclamazione dei vincitori 

del “Premio Sirmione” di letteratura 

per ragazzi ed incontro con gli autori 

- ore 11.10 inizio laboratori interattivi 

proposti dalle scuole dell’infanzia, 

dalla scuola primaria e dalla ludoteca 

- ore 14.30 continuazione del torneo 

di lettura e consegna dei premi 

- ore 14.45 presentazione del libro 

“Sirmione in Love – 21 modi per dire 

ti amo” a cura di Roberto Denti per le 

Edizioni Hotel Catullo 

- ore 15 presentazione dei libri realiz- 

“SIRMIONE FIORITA” PER TUTTA L’ESTATE 

“Sirmione fiorita”, il concorso per rendere ancora più bella 

la cittadina torna a coinvolgere negozi, abitanti e turisti che 

andranno a gara nell’allestire balconi, davanzali e aiuole, con 

gerani, petunie, rose e via discorrendo. Un’idea che ggiunge 

altro fascino alla penisola, che soprattutto d’estate diventa 

meta affollatissima di turisti proveniente da tutto il mondo. 

L’iniziativa organizzata dalla Proloco Sirmione si prolungherà 

dal 15 giugno al 15 luglio al “fine di garantire una lunga 

fioritura che valorizzi e colori per un mese intero il comune, 

richiamando gli amanti dei fiori e offrendo ai turisti una visione 

inedita della località”. 

Termine per l’iscrizione il 5 giugno. 

Per iscriversi spedire in busta chiusa i dati a Proloco 

Sirmione, via Marconi 2, 25019; oppure 

sirmionefiorita@gmail.com 

zati dalle classi terze 

- ore 15.40 esecuzione del “Va’ pensiero” 

da parte del coro delle classi 

5°A, 5°B e 5°C 

- ore 16 presentazione del libro “Percezioni, 

emozioni, dimensioni”, dipinti 

e poesie di Maria Chiara Dal 

Cero e Florenzo Galaverna 

- ore 16.50 saggio degli allievi della 

scuola di danza di Cristina Spinelli; 

coreografie tratte dal musical “The 

Blues Brothers” proposte dall’Accademia 

del Musical 

- ore 17 esibizione degli allievi della 

scuola di Sirmione TaijiQuan, Kung 

Fu e Qi Gong del maestro Samuel 

Bondoni 

- ore 19 concerto-aperitivo con 

i GRUPPI ROCK della Scuola 

Civica di Musica in concerto. 

Particolare importante, tutti gli spettacoli 

e le iniziative si terranno anche 

in caso di maltempo sotto il grande 

tendone allestito per l’occasione in 

piazza Virgilio.

e dintorni 

Le pagine dellaVALTENESI 

L’ORO DEL BENACO 

ATTORNO AL GARDA NEGLI ANNI SONO 

STATI IDEATI E ORGANIZZATI PAREC- 

CHI CONCORSI CHE HANNO PREMIATO I 

MIGLIORI EXTRAVERGINI ALL’INTERNO 

DELLE VARIE FESTE PER LA VALORIZZA- 

ZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO. 

IL CONSORZIO DI TUTELA, PER SUPERA- 

RE QUESTO PROLIFERARE DI PICCOLI RI- 

CONOSCIMENTI LOCALI, HA PENSATO UN 

CONCORSO UNICO PER TUTTO IL GARDA 

CHE DEBUTTA QUEST’ANNO: LE PREMIA- 

ZIONI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL CON- 

CORSO UNICO PER L’OLIO GARDA DOP 

“L’ORO DEL BENACO” SI SONO SVOLTE 

GIOVEDÌ 16 MAGGIO ALLE ORE 20 IN COR- 

TE TORCOLO A CAVAION VERONESE (VR) 

ALL’INTERNO DELLA FESTA DELL’ASPA- 

RAGO. 

Continua a pag. 34 

33

34 

AREABLU 

Valtenesi FOCUS 

La prima edizione del concorso assegna al Benaco molti riconoscimenti 

EXTRAVERGINE: LE AZIENDE VINCITRICI 

I 

campioni di extravergine, 

consegnati dai due 

terzi delle 76 aziende imbottigliatrici 

iscritte alla 

DOP per un totale di 50 

oli, opportunamente resi 

anonimi, sono stati valutati da un panel 

test di assaggiatori professionisti. I 

10 oli selezionati dai tecnici (5 fruttato 

leggero, 5 fruttato medio premiati alla 

fine) sono stati valutati inoltre da una 

giuria di giornalisti e chef e da una giuria 

di consumatori. 

“Senza nulla togliere a ciascuno dei 

vari concorsi locali, non tutti i produttori 

– dice il presidente del Consorzio 

Andrea Bertazzi – riuscivano o potevano 

essere presenti a tutti i concorsi. 

Così il Consorzio di tutela ha istituito 

un concorso unico per tutto il Garda, 

così da poter valorizzare l’immagine 

stessa di tutto il marchio e degli stessi 

produttori associati”. 

La qualità dell’Olio Garda DOP tra 

l’altro ha ricevuto una grande conferma 

all’ultimo SOL&Agrifood, la 

rassegna dell’agroalimentare di eccellenza 

organizzata ogni anno a Verona 

in contemporanea a Vinitaly, dove è 

stata presentata la guida Oli d’Italia 

2013 del Gambero Rosso: tra i vari 

riconoscimenti, spicca per la sua im- 

portanza il premio speciale di miglior 

extravergine da ristorazione votato da 

una giuria di chef rappresentativi delle 

maggiori ragioni olivicole italiane, assegnato 

all’Uliva DOP Garda Trentino 

Monocultivar Casaliva del Frantoio di 

Riva di Riva del Garda (TN). 

I premiati sono cinque per entrambe le 

categorie, riportati dal punteggio più 

alto a scalare, con differenze comunque 

minime. Dopo una prima selezione 

del panel test di assaggio, dieci oli per 

categoria erano stati sottoposti al giudizio 

di una giuria di chef, ristoratori e 

giornalisti e a una giuria di consumatori. 

Fruttato leggero: Azienda Bioagricola 

“Podere dei Folli” di Eligio Folli 

e Figli per l’Olio Garda D.O.P. Bresciano; 

Olearia Caldera Srl per l’Olio 

Garda D.O.P. Bresciano; Azienda Agricola 

L’Ulif di Delai Silvano per l’Olio 

Garda D.O.P. Bresciano; Consorzio 

Olivicoltori Malcesine per l’Olio Garda 

D.O.P. Orientale; Olearia Caldera 

Srl per l’Olio Garda D.O.P. Bresciano 

100% Leccino. 

Fruttato medio: Azienda Agricola Il 

Brolo di Rampa Augusto per l’Olio 

Garda D.O.P. Bresciano Monocultivar 

Casaliva; Redoro Srl per l’Olio Garda 

D.O.P. Orientale da oliveti coltivati 

a Garda; Redoro Srl per l’Olio Garda 

D.O.P. Orientale da oliveti coltivati a 

Malcesine; Azienda Agricola Borghese 

Cavazza Società Agricola s.s. per l’Olio 

Garda D.O.P. Bresciano; Madonna delle 

Vittorie s.s. per l’Olio Garda D.O.P. 

Trentino. 

Prossimamente gli oli saranno abbinati 

alle cene di Valtenesi con Gusto, la 

rassegna gastronomica itinerante organizzata 

dall’Associazione Rassegna Interregionale 

Olio Extravergine di Oliva 

Garda DOP di San Felice del Benaco, 

in programma tra l’estate e dicembre.

POLPENAZZE 

DEL GARDA 

AREABLU 

Polpenazze 

FOCUS 

La 64 a festa tradizionale dedicata alla produzione vinicola 

QUATTRO GIORNI FRA PROFUMI DOC 

P 

ronta per spegnere 

le sue ben 64 candeline, 

torna in scena 

la più popolare e 

la più longeva delle 

manifestazioni enogastronomiche 

del Garda bresciano, 

“la Fiera del vino di Polpenazze”. Si 

tratta di una festa tradizionale dedicata 

al vino Valtenesi- Garda Classico, 

che quest’anno è alla 64° edizione. Il 

conto alla rovescia è partito ed ora si 

attendono questi quattro giorni dedicati 

alle produzioni vitivinicole del 

Garda. 

Nata nel lontano 1947, la manifestazione 

è in programma dal 24 al 27 

maggio, nel centro storico di Polpenazze. 

Un segno di una tradizione che 

si tramanda anno dopo anno, ed oggi 

un’occasione per chi voglia approfondire 

la conoscenza della produzione 

della nuova Doc Valtenesi. 

“La Fiera è un appuntamento radicato 

nella storia, che nel tempo ha però saputo 

crescere per andare incontro sia 

alle evoluzioni della filiera produttiva 

che al mutamento del gusto dei consumatori 

– afferma il sindaco di Polpenazze 

nonché presidente della Fiera 

Andrea Dal Prete -. Oggi vogliamo 

continuare ad essere uno specchio delle 

tipicità del territorio offrendo una 

panoramica a 360 gradi. Sotto questo 

punto di vista vogliamo rafforzare il 

sostegno alla nuova Doc Valtènesi, 

che già tanti consensi ha riscosso sui 

mercati fin dal suo lancio”. 

Nel concorso enologico nazionale 

della Doc Garda Classico, istituito 

dal Ministero per le Politiche Agricole 

nel 2006, è stata inserita, fin dallo 

scorso anno, anche la nuova Doc 

Valtenesi, con l’intenzione di offrire 

degna rappresentanza a quel doppio 

binario nel quale la produzione locale 

si è differenziata dopo l’entrata in vigore 

della nuova denominazione. Tra 

le novità di questa edizione, sarà proprio 

il premio speciale dedicato alla 

nuova Doc Valtenesi per il miglior 

vino dell’anno. 

Il Comitato Fiera ha inoltre voluto 

istituire un proprio riconoscimento 

interno per la valorizzazione del 

Valtenesi: le tipologie Valtenesi Doc 

2011 nell’espressione del rosso e Valtenesi 

Doc Chiaretto 2012, che avranno 

ottenuto il punteggio più alto, riceveranno 

un premio speciale da parte 

dell’Amministrazione comunale. 

Nel corso della rassegna da visitare la 

“Piazzetta del Biologico” e la “Corte 

degli assaggi”. Non mancheranno 

serate musicali, ci saranno gli stand 

delle cantine, prodotti tipici, lo stand 

che proporrà lo spiedo bresciano ed 

una mostra fotografica con le foto 

storiche della Fiera. 

35

36 

PADENGHE 

AREABLU 

Padenghe FOCUS 

Provvedimento di sequestro disposto dal Tribunale di Brescia 

LA CASA DI RIPOSO CERCA AIUTI 

U 

na richiesta d’aiuto 

arriva da parte della 

Casa di riposo di 

Padenghe. Proprio 

così, la Fondazione 

F.lli Beretta-San 

Giuseppe per la Valtenesi onlus, lancia 

un appello, indirizzato a tutti, a 

chiunque sia in grado di dare un contributo, 

anche piccolo, per poter risollevare 

le sorti della Casa di riposo. 

Servono soldi, tanti e in breve tempo, 

questo per far fronte del recente provvedimento 

di sequestro disposto dal 

Tribunale di Brescia, dei beni mobili, 

immobili e dei crediti della fondazione 

Fratelli Beretta, ente che gestisce 

PASSEGGIATA 

AL CHIARO DI LUNA 

SABATO 25 MAGGIO 

NEWS Una camminata su uno dei 

più suggestivi e affascinanti 

percorsi in una serata 

spettacolare. Quella del plenilunio di maggio. Ritrovo: 

Ore 20.50 parcheggio di via Verdi (punto acqua pubblica). 

Percorso: Naturalistico sviluppato ad anello 

nella prima parte in territorio campestre di Padenghe, 

zona Balosse, via Monte Tapino per poi attraversare 

il territorio di Moniga, sentiero della Madonna della 

Neve, Porto, verso il Lido di Padenghe con la magnifica 

completata passeggiata a Lago per ritornare al punto 

di partenza. La lunghezza è di circa 8 km. Sosta: Al 

porto di Moniga. Durata: Circa 2.30. A chi è adatta. 

È un percorso accessibile a tutti e con poche difficoltà, 

che alterna tratti sterrati e asfalto. Gradito ma non 

obbligatorio un piccolo contributo. I partecipanti non 

sono coperti da polizza assicurativa. Per informazioni 

Loredana 030 9907663 - 335 1334784 e-mail: paoletti. 

loredana@alice.it 

Vi aspettiamo numerosi come sempre con grande entusiasmo. 

la Casa di riposo nata dalla fusione 

delle Rsa di Padenghe e Polpenazze, 

per un totale di 600mila euro (per il 

debito contratto nei confronti della 

cooperativa che gestiva all’interno 

della Casa di riposo il servizio di 

assistenza fino a dicembre 2012) la 

Cooperativa Progetto Salute. 

I 600 mila euro rappresenterebbero le 

spettanze dovute alla Progetto Salute 

dalla F.lli Beretta. 

Il sequestro per la F.lli Beretta comporta 

l’impossibilità di disporre dei 

propri beni. 

Il presidente della fondazione, Antonio 

Faro, nominato ad agosto, ha negli 

ultimi mesi attuato una rigida politica 

di risanamento, che ha prodotto dei 

recuperi nel bilancio, che comunque 

non sono stati risolutivi. 

Malgrado il considerevole risparmio 

degli ultimi mesi, la Fondazione non 

è riuscita a colmare i debiti. 

Il presidente Faro pensava di poter 

saldare i debiti aprendo un mutuo, 

mettendo a garanzia l’immobile dell’ex 

casa di riposo di Polpenazze. 

Ora con il sequestro non è più possibile. 

La Fondazione ha presentato ricorso 

contro questo provvedimento 

(l’udienza è fissata per il 3 giugno). 

Per ora l’unica cosa possibile è fare 

appello alla generosità dei bresciani. 

Rivista quindicinale leader nel lago di Garda 

ed alto Mantovano, 

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e con notevoli possibilità di crescita. 

Si richiedono serietà, volontà, attitudine alla vendita, 

conoscenza del territorio gardesano e auto propria. 

Per colloqui: 

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MONIGA 

AREABLU 

Moniga FOCUS 

Dal 7 al 9 giugno la tipica vetrina dedicata ai vini rosè 

A “ITALIA IN ROSA” IL PIATTO TIPICO DEL LAGO 

L 

a tipica vetrina dedicata 

ai vini rosè 

“Italia in rosa”, alla 

sua sesta edizione, è 

in calendario a Moniga 

del Garda dal 7 

al 9 giugno. Per questa attesa edizione 

il Comune annuncia il piatto ufficiale 

della rassegna. Una tipica ricetta del 

territorio che tutti i ristoranti di Moniga 

proporranno in abbinamento al tipico 

Chiaretto. Un piatto perfezionato 

da Saulo della Valle, schef dell’Osteria 

Suer&Garbino. L’Amministrazione 

Comunale ha deciso di eleggerlo 

“piatto tipico di Moniga”. Stiamo parlando 

del “Coregone all’olio”. 

Una ricetta che di certo si identifica 

con il territorio in modo perfetto, a 

partire dall’ingrediente principe il 

“Coregone”. Questo è un pesce tipico 

del Garda, dalla carne bianca e 

saporita. Inserito nel Garda all’inizio 

del 900 è uno dei pesci più diffusi nel 

lago. Il suo nome scientifico è Co- 

BICICLETTATA AIDO 

DOMENICA 26 MAGGIO 

Una giornata pedalando per 

EVENTI una buona causa patrocinata 

dall’Assessorato ai Servizi 

sociali, sport e tempo 

libero del Comune lonatese. L’evento partirà alle 8.30 

presso il Parco delle Pozze – luogo di partenza e arrivo 

– e, dopo un percorso di circa 25 km, terminerà intorno 

alle 12.30. Dal parco, il ‘tour’ si sposterà verso Sedena, 

Castello di Drugolo, Carzago, Bedizzole, Parco Airone, 

Monteroseo e Bettola. All’arrivo, l’associazione Aido 

offrirà un piccolo rinfresco a tutti i partecipanti; è prevista 

assistenza con acqua e vivande lungo il percorso. In 

caso di maltempo sarà rinviata a data da destinarsi. 

regonus lavaretus, conosciuto anche 

come lavarello, appartiene alla famiglia 

dei salmonidi. 

Particolarmente apprezzato dal punto 

di vista culinario è saporito ma facilmente 

digeribile. 

Di norma le famiglie gardesane lo 

cucinano in semplicità, nella maggior 

parte dei casi alla griglia o utilizzano 

le sue carni per fare primi piatti, 

come pasta o risotto. La ricetta studiata 

a Moniga, per dar vita ad un piatto 

che vuole essere simbolo del paese, è 

molto più raffinata e articolata. 

Possiamo dire che ad accompagnare 

questo piatto di pesce è abbinato 

l’olio extravergine di oliva, anche in 

questo caso stiamo parlando di un altro 

prodotto principe della riviera del 

Garda. 

Ma la composizione dei questo raffinato 

piatto non si ferma a questi due 

prodotti d’eccellenza, compongono 

questa preparazione i limoni tipici 

della zona ed i capperi. Ad arricchire 

ulteriormente il piatto di coregone dei 

grani di pepe rosa, un giusto dettaglio 

ed un aroma che ben si fondono con il 

colore ed il gusto del Chiaretto . 

Come dicevamo questo piatto sarà 

presentato ufficialmente in occasione 

di “ Italia in rosa”, una vetrina che 

ospita grandi rosè e che sarà allestita 

presso Villa Bertanzi, seicentesca dimora 

ove venne codificato, da Pompeo 

Molmenti, oltre un secolo fa, il 

procedimento del Chiaretto Doc, un 

altro grande simbolo del territorio. 

8 GIUGNO: GARA PODISTICA “LONATO 01KM” - 

È la gara podistica di Lonato, alla 2^ edizione, sabato 8 giugno 

2013. L’Associazione sportiva Enjoy Your Run, in collaborazione 

con Rosa e associati e con l’associazione sportiva atletica 

LonatoLem, con il patrocinio della Provincia di Brescia e 

del Comune di Lonato, organizza la maratona LONATO 01, la 

10 km Fidal più veloce del Garda. Una 10 km velocissima in 

un territorio dell’entroterra gardesano. Quest’anno l’organizzazione 

vuole migliorare i servizi per i partecipanti e fornire 

più possibilità per vivere al meglio la gara: cronometraggio 

ufficiale Tds, nuovo percorso migliorato con punti ristoro a 

3,5 e 6,5 km, pacco gara con t-shirt dell’evento e medaglia, 

supporto atleti con personale in bicicletta, bus navetta da e 

verso i maggiori parcheggi periferici al comune per un evento 

sportivo da ricordare. Le iscrizioni sono aperte. Per info: 

www.lonato10km.it 

37

38 

SAN FELICE 

DEL BENACO 

AREABLU 

San Felice FOCUS 

Entrato in funzione il nuovo servizio di raccolta riuti 

DECOLLA IL “PORTA A PORTA” 

A 

nche nel Comune di 

San Felice del Benaco 

è entrato in funzione il 

servizio di raccolta dei 

rifiuti “ porta a porta”. 

La scorsa settimana, in 

tutte le case dei feliciani, è stato recapitato 

un voucher informativo, per il 

ritiro gratuito dei nuovi bidoncini per 

la raccolta della frazione umida degli 

scarti organici provenienti dalla cucina 

ed un kit di sacchetti, in materiale 

compostabile (Master- B). 

Ovviamente questo nuovo servizio 

riguarderà tutte le utenze. San Felice, 

che calcola circa 3.500 abitanti ai quali 

si aggiungono le seconde case e le 

oltre 500mila presenze turistiche del 

periodo estivo, annualmente genera 

3.430 tonnellate di rifiuti. 

Questo è un dato in continua flessione 

rispetto agli anni passati, dove nel 

2011 si registravano 3.660 tonnellate. 

Questo nuovo servizio dovrebbe con- 

Sono trascorsi più di tre anni da quando la Fondazione Beato 

Giuseppe Tovini, con sede a Verona, ha aperto il Centro 

di Ascolto di Maguzzano, con competenza territoriale nella 

zona bresciana del lago di Garda. Il Comune di Desenzano ha 

rinnovato la convenzione fino a tutto il 2015. Le finalità della 

Fondazione Tovini sono quelle di aiutare persone e famiglie a 

superare momentanee difficoltà economiche. La Fondazione 

non eroga sussidi né somme a titolo gratuito, ma fornisce alle 

Banche convenzionate, ove sussistono le capacità di rimborso, 

le garanzie necessarie per ottenere, a condizioni di favore, 

finanziamenti che altrimenti non verrebbero concessi. 

Il prestito “Microcredito di Soccorso” massimo concedibile 

è di 6.000 euro, con rate mensili di rimborso dilazionabili 

fino a 60 mesi. I tassi sono molto contenuti ed attualmente 

sono inferiori al 2%. 

Nei tre anni di attività sono stati erogati finanziamenti per 

oltre 190.000 euro ed è stato offerto un buon numero di 

sentire un nuovo aumento della percentuale 

di raccolta differenziata. 

“Siamo lieti di riproporre alla cittadinanza 

ed ai turisti questa utile guida 

alla raccolta differenziata ampliata e 

rinnovata- si legge nel voucher informativo 

- Ridurre la quantità dei rifiuti 

prodotti, separarli per avviarli al riciclaggio, 

sono compiti che spettano a 

tutti. Lo impone la normativa italiana 

ed europea. Ma soprattutto lo chiede il 

nostro senso civico che ci fa mettere al 

primo posto la tutela dell’ambiente in 

cui viviamo”. 

Sul territorio sono dislocate 40 postazioni 

di raccolta. I contenitori sono 

posizionati in gruppo creando le “isole 

ecologiche”. Per dividere più facilmente 

i rifiuti, il Comune mette a disposizione 

contenitori adeguati per le 

diverse tipologie, ovvero vetro, lattine, 

carta, plastica e da quest’anno anche i 

rifiuti organici. Sono previste delle sanzioni 

per chi non rispetterà l’obbligo 

della differenziata, sia per “portoghesi 

della spazzatura”, ossia per i non residenti 

che verranno trovati a scaricare i 

rifiuti nei cassonetti di San Felice. 

Per raggiungere l’osservanza di queste 

disposizioni, nei prossimi giorni sarà 

emessa un’apposita ordinanza. Ricordiamo 

inoltre che: i rifiuti che non 

trovano posto nei cassonetti possono 

essere consegnati gratuitamente al 

Centro di Raccolta Sovracomunale di 

Cunettone di Salò, aperto 6 giorni alla 

settimana per soddisfare le esigenze di 

tutti. In tale modo i cittadini residenti, 

con il loro badge magnetico, potranno 

anche ottenere uno sconto sulla bolletta 

dei rifiuti. 

“L’ Amministrazione Comunale si augura 

che la riorganizzazione del servizio 

renda la raccolta più efficiente e 

che tutti, cittadini, aziende e turisti si 

impegnino per migliori risultati, nell’interesse 

nostro e dello splendido 

ambiente in cui viviamo”. 

MAGUZZANO: UFFICIO PER IL MICROCREDITO 

consulenze. I cittadini che hanno beneficiato di tali servizi 

provenivano in larga parte dal Comune di Desenzano, mentre 

è risultata marginale la richiesta di ascolto da parte dei 

residenti degli altri Comuni. I volontari dei 29 Centri sono 

persone che offrono, con sensibilità, un aiuto completo, disinteressato 

e gratuito a chi ne ha bisogno. 

Se il prestito non può essere ottenuto per mancanza dei requisiti, 

è sempre possibile fissare un incontro per ricevere 

pareri tecnici e cercare una soluzione alle proprie difficoltà 

economiche: consigli sulla gestione degli impegni finanziari, 

sulla ristrutturazione dei debiti, sulle scelte dei tassi e sulla 

sostenibilità delle condizioni contrattuali nell’accensione di 

nuovi prestiti, e tanto altro ancora, sono talvolta determinanti 

per risolvere situazioni anche complesse. 

L’appuntamento può essere anche richiesto alla Fondazione, 

allo 045 9276213. Gli incontri si tengono a Maguzzano il 

lunedì e il martedì dalle 9.30 alle 12.30.


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a cura di Laura Raggi 

41

42 

SALÒ 

Un recente provvedimento 

del presidente 

del Tribunale di Brescia, 

ha acceso nuovamente 

la reazione degli 

avvocati gardesani 

e del Comune di Salò. 

La polemica nasce dopo la disposizione 

a procedere all’accorpamento 

delle sezioni staccate di Salò e Breno 

alla sede di Brescia. Questo provvedimento 

prevede l’operazione di trasferimento 

dei fascicoli, degli arredi 

e dei beni utilizzabili “da effettuarsi 

da subito e comunque a partire dal 15 

maggio”. Questo significa smontare 

da “ora”, in anticipo sul previsto 13 

settembre, il Tribunale di Salò. 

L’Associazione legisti gardesani, 

sostenuta dall’Amministrazione comunale 

e da numerosi avvocati del- 

AREABLU 

Salò 

la zona, visto il provvedimento, ha 

presentato ricorso al Tar, chiedendone 

l’annullamento. Ovviamente lo 

smantellamento anticipato del Tribunale 

non provocherebbe poche difficoltà. 

Il Tribunale in questo modo è 

destinato a diventare solo un immobile 

vuoto, provocando il rischio di 

una “paralisi del servizio giustizia per 

tutte le cause aventi competenza territoriale 

nel mandamento di Salò”. Per 

questo i legisti fanno presente che “il 

Tribunale di Salò è chiamato per legge 

ad erogare il servizio in piena efficienza 

e titolarità fino al 13 settembre 

prossimo. Il trasferimento anticipato 

di arredi e fascicoli comporta ricadute 

sulla gestione delle attuali pendenze, 

anche sulle future iscrizioni a ruolo, 

che debbono obbligatoriamente essere 

eseguite presso la sezione distacca- 

FOCUS 

Gli avvocati contro la soppressione della sezione locale 

TRIBUNALE, RICORSO AL TAR 

ta sino al 13 settembre”. 

L’anticipazione della soppressione 

del Tribunale è illegittima e lesiva, 

per gli avvocati che hanno presentato 

il ricorso. Questo perché non è 

concesso dalla legge hai presidenti 

di Tribunale la discrezione di decidere 

in anticipo sulle date stabilite, la 

chiusura di una sede distaccata. Sulla 

legge che stabilisce l’accorpamento 

delle sedi distaccate, pende un giudizio 

di illegittimità costituzionale. La 

paura degli avvocati è inoltre quella 

che si possa verificare, come si può 

leggere sul ricorso presentato, “un 

pesante vuoto di giustizia, poiché non 

sarà possibile nemmeno l’iscrizione 

delle cause presso la sede centrale, in 

forza della legge che prevede la piena 

operatività della sede distaccata di 

Salò sino al 13 settembre”. 

CROCE ROSSA IN AIUTO DEI BAMBINI SIRIANI 

Un aiuto concreto per i bambini siriani è partito nei giorni 

scorsi dalla sede della Croce Rossa di Salò per giungere 

a Trieste, dove alla fine di maggio arriverà in Siria. Si 

tratta di ben due furgoni riempiti di vestiti, scarpe, coperte, 

materiale didattico di vario genere e giochi, la cui 

destinazione finale è il campo profughi allestito ad Atma, 

area situata presso il confine con la Turchia dall’ Ufficio 

dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, 

conosciuto come Unhcr. 

Un importante gesto di solidarietà quello che si è svolto 

e tuttora si svolge sulle rive del Garda e nei suoi dintorni, 

che prende vita grazie a gesti di solidarietà e sostegno 

da parte di molti cittadini e dai numerosi volontari che 

per settimane hanno lavorato, cercato, smistato e preparato 

il materiale che giungerà a sostegno di questo popolo 

martoriato. Un gesto, un aiuto che si concretizza grazie al 

coordinamento di Simona Fila a supporto del convoglio di 

solidarietà organizzato dal video reporter Rai Nino Fezza, 

che è l’ anima del progetto umanitario “I bambini di Atma 

non hanno le scarpe”. 

Per chi volesse intervenire e partecipare donando generi 

di prima necessità, servono in particolare: vestiti, scarpe, 

latte in polvere, giochi e farmaci come antipiretici, antibiotici, 

antivirali e creme ecc... La raccolta di questi aiuti 

prosegue e si possono far pervenire presso: carrozzeria 

MB di Gavardo, in via XXV aprile, oppure al bar dell’oratorio 

di Puegnago. Altra iniziativa molto interessante 

è l’attivazione di una corrispondenza tra gli Scout di 

Salò e Gavardo con i bimbi della Siria. Per le traduzioni 

delle missive si deve ringraziare la collaborazione instauratasi 

con la comunità mussulmana di Brescia ed il sito 

traslator4children.com, che è stato ideato da traduttori e 

medici volontari. Per informazioni contattare i promotori 

dell’iniziativa si può rivolgere alle pagine di Facebook 

“Lago di Garda e Brescia for Syria”. La raccolta degli 

aiuti continuerà anche nei prossimi mesi.

SALÒ 

In occasione del Giubileo 

del 2000, furono collocate 

14 opere lungo la via Panoramica, 

sulla strada che 

porta verso San Michele, 

la così chiamata Via Lucis. 

Ad oggi, ben 13 anni dopo 

l’istallazione delle stazioni del percorso 

del sacro, in questa strada poco 

frequentata si possono solo notare i 

numerosi atti vandalici attuati sulle 

santelle. 

L’ufficio tecnico comunale ha già 

predisposto due progetti per salvaguardare 

le 14 opere, purtroppo la 

Soprindendenza non li ha approvati. 

Il primo progetto intendeva collocare 

le stazioni presso via Fantoni, sulle 

case, ma la risposta della Soprintendenza 

dei beni architettonici di Brescia 

era stata: “Una soluzione che 

AREABLU 

Salò 

Progetti per salvare le 14 opere poste lungo la strada 

CONTRO I VANDALI DELLA VIA LUCIS 

crea disordine sulle facciate storiche 

dei palazzi”. 

Il suggerimento era stato quello di 

pensare ad una possibile collocazione 

delle opere sul lungolago. Predisposto 

un nuovo progetto e cambiati 

i funzionari in Soprintendenza, l’idea 

di un percorso sacro in un luogo dedito 

al divertimento non funziona più. 

Così nulla di fatto e il degrado prosegue. 

Di nuovo tutto da rifare. In 

Consiglio Comunale la vicenda è stata 

nuovamente ripercorsa dal sindaco 

Botti, in risposta ad un’interrogazione 

di Gianluigi Pezzali. 

“Stiamo cercando di immaginare 

un’altra collocazione in centro storico 

- ha spiegato il sindaco Barbara 

Botti - che possa essere accolta dalla 

Soprintendenza. Nel tempo stesso ci 

stiamo attivando per attuare un’op- 

FOCUS 

portuna manutenzione delle santelle, 

opere che hanno un grande significato 

sacro ma sono anche segno di arredo 

urbano importante. Verranno riposizionate 

le coperture in rame asportate 

e verranno riposizionate delle copie 

delle opere trafugate”. 

Ricordiamo che le 14 opere sono state 

fatte da altrettanti artisti, le due trafugate 

da ignoti appartenevano a Mariano 

Fuga e Gianfranco Renzini. La 

Via Lucis è una pratica devozionale 

sorta in tempi recenti, a coronamento 

della Via Crucis, ed è dedicata agli 

eventi che la liturgia colloca tra la 

Pasqua e la Pentecoste. Ora speriamo 

che in tempi brevi si arrivi all’identificazione 

di un nuovo luogo ove poter 

collocare le opere di questo percorso 

sacro, che meritano di essere visibili 

e tutelate. 

TEATROLÒ: GLI STUDENTI ALL’AUDITORIUM 

Presso l’Istituto Cesare Battisti si sta mettendo in scena la 

seconda edizione della rassegna teatrale delle compagnie 

scolastiche salodiane, dal titolo: “Teatralò”. Un unico 

palco per i laboratori teatrali degli studenti delle scuole 

salodiane. Un’idea nata grazie all’assessore all’Istruzione 

Marina Bonetti, che ha progettato, con l’aiuto di Marco 

Basile, di riunire su di un unico palcoscenico tutti i laboratori 

teatrali studenteschi, pensati e preparati dalle scuole 

salodiane di ogni genere e grado. Questi spettacoli, non 

sono stati preparati solo per i genitori, studenti ed insegnanti, 

ma dedicati a tutti e con ingresso libero. 

Il primo appuntamento sul palcoscenico, è per sabato 25 

maggio, dove in scena sarà portato “Il Barone pimpante”, 

liberamente tratto dal libro di Italo Calvino. La rappresentazione 

sarà proposta dalla Compagnia della scuola 

secondaria di primo grado, sotto la regia di Paola Comini. 

Sotto la regia di William Medini, il secondo appuntamento 

della rassegna teatrale è in programma, per la serata di 

lunedì 27 maggio, con la scuola primaria che propone: 

“La piazza delle meraviglie”. 

Il 29 maggio saranno gli studenti dell’Istituto Tecnico 

Statale Cesare Battisti, sotto la regia di William Medini, 

a calcare le scene con “Pinocchio. Una storia parallela”, 

liberamente tratto da Pinocchio di Carlo Collodi. Ma non 

è tutto, sabato 1 giugno, saranno gli studenti del Liceo 

Fermi sul palco con: “America. Viaggio nella Beat Generation 

attraverso Allen Ginsberg, Gregory Corso, Jack 

Kerouac”. Per questo spettacolo la regia è stata affidata a 

Marzio Manenti. 

Il 4 giugno, con la regia di Gloria Bresciani, saranno i 

ragazzi del Liceo Medi a presentare: “Il delitto di Lord 

Savile”. A chiudere la seconda edizione di Teatralò sarà la 

Scuola Primaria San Giuseppe che, il 6 giugno, metterà in 

scena: “Nulla è piccolo quando il cuore è grande”. Tutte 

le rappresentazioni si svolgeranno all’Auditorium Paolo 

Ceccato, di via Bezzecca, alle ore 20,45. 

43

44 

SALÒ 

ella bellissima cornice 

della storica Salò, 

come ogni anno, fervono 

i preparativi 

per la 55 a edizione 

dell’Estate Musicale 

del Garda. A curare, 

per l’ottavo anno consecutivo, la 

direzione artistica del Festival, ritroviamo 

Roberto Codazzi. La novità di 

quest’attesa edizione è il ritorno delle 

star dell’archetto, quelle che hanno 

fatto la gloria della rassegna salodiana: 

Uto Ughi, in testa a tutti. 

Ma in questa edizione sono molte le 

novità, per la prima volta arrivano 

personaggi come Richard Galliano, 

che star lo sono, ma di uno strumento 

“altro” rispetto al violino, ma che 

sono pur sempre giganti della musica 

in senso lato. Per intercettare le 

istanze del pubblico giovane arrivano 

i 2Cellos (il croato Stjepan Hauser e 

lo sloveno Luka Sulic), i formidabili 

violoncellisti lanciati da Elton John, 

che suonano con il nobile strumento 

ad arco i classici del pop e del rock, 

da Michael Jackson agli U2. Sono 

questi i cardini dell’Estate Musicale 

in programma per quest’edizione. 

Ma vi è un’altra importante novità 

quest’anno, sarà presente in “residence” 

l’orchestra la “Camera Ducale”, 

compagine specializzata nella musica 

ad archi (fornisce regolarmente supporto 

al Concorso Violinistico Internazionale 

“G.B. Viotti” di Vercelli), 

insomma, si tratta di una spalla ideale 

per i grandi solisti attesi sulla ribalta 

del Festival. Si parte sabato 13 luglio 

con Uto Ughi, virtuoso che il mondo 

AREABLU 

Salò 

ci invidia, violinista che con 

il suo prezioso Guarnieri 

del Gesù del 1744, emoziona 

generazioni di appassionati. 

Il celebre Maestro 

è un beniamino dell’Estate 

Musicale del Garda, dove 

ha tenuto memorabili concerti 

e dove il pubblico lo 

attende con devozione. Al 

suo fianco la Camera Ducale, 

orchestra congeniale per 

esaltare la qualità di un solista 

di simile bravura. 

La stessa compagine tornerà 

il 20 luglio, per tenere un 

concerto con un altro pezzo 

da novanta del panorama 

violinistico italiano: Guido Rimonda. 

Rimonda suonerà con il suo prezioso 

Stadivari, in un programma virtuosistico 

che spazierà da Mozart a Paganini. 

Il 27 luglio sarà la volta dei 2Cellos, 

beniamini del popolo di You Tube (la 

loro versione di Smooth Criminal di 

Michael Jackson ha battuto ogni record 

in fatto di contatti) e del loro 

spettacolare programma a cavallo tra 

i generi. 

Il 3 agosto il gran finale con un mito 

della musica: Richard Galliano. Limitativo 

definirlo “fisarmonicista” e 

“jazzista”, parliamo di una personalità 

tra le più grandi e complete della 

musica del nostro tempo. Con lui la 

Camera Ducale e lo steso Rimonda, 

violino solista, a testimoniare sino 

alla fine la presenza dello strumento 

simbolo del Festival e di Salò. In 

cartellone non mancherà l’orchestra a 

FOCUS 

Roberto Codazzi direttore artistico della 55 a edizione 

L’ESTATE MUSICALE 

PORTA UTO UGHI 

N 

fiati di Salò, intitolata a Gasparo, con 

un programma originale, tutto a stelle 

e strisce, che sposa fiati ed archi con 

brani di autori quali: Gershwin, Bernstein 

e la prima italiana del Concerto 

per viola e fiati di Morton Gould. 

Le serate, come di consueto, si svolgeranno 

nell’incantevole cornice di 

piazza Duomo, alle ore 21,30. 

Infine è previsto, a contorno della 55 a 

edizione del Festival, un ciclo di conferenze, 

che si svolgeranno nella Loggia 

della Magnifica Patria, sempre 

alle 21,30, tra le quali una curiosa e 

gustosa, nel senso letterale del termine, 

intitolata “L’alfabeto della cucina 

verdiana”, tenuta da Roberto Codazzi 

e dedicata alle preferenze gastronomiche 

del compositore, di cui ricorre 

il bicentenario della nascita. Previsto 

anche un incontro con Uto Ughi, 

dove il celebre virtuoso presenterà la 

sua autobiografia, ancora fresca d’inchiostro.

GARDONE 

RIVIERA 

AREABLU 

Gardone Riviera 

FOCUS 

Da ora è possibile, nel Grand Hotel, nel 150° della morte 

UNA NOTTE NELLA SUITE DEL VATE 

In quanti hanno sognato di 

dormire, anche una sola 

notte, all’interno dell’abitazione 

privata di personaggi 

famosi? Dal 3 maggio, presso 

il Grand Hotel Gardone, 

prestigioso albergo gardonese, 

è possibile alloggiare nella 

nuova junior suite dedicata a Gabriele 

d’Annunzio, “succursale dell’eremo”, 

dedicata al Vate per celebrare il 

150° anniversario della nascita. 

La storica struttura ricettiva della famiglia 

Mizzaro, culla dell’industria 

turistica gardesana, racconta l’eleganza 

e lo stile di un’epoca: quella di 

d’Annunzio e della “Santa Fabbrica” 

del Vittoriale. Un modo per ricordare 

il legame esistito tra il Grand Hotel e 

il poeta. 

Soggiornare nelle stanze del Grand 

Hotel Gardone è un’esperienza unica. 

Si percepisce l’anelito della storia 

e degli uomini illustri che l’albergo 

storico ha ospitato: da re Giorgio di 

Sassonia a Churchill, da Nabokov a 

Maugham. 

Anche Gabriele d’Annunzio, giunto 

definitivamente 

sulla riviera del 

Garda, il 2 febbraio 

1921, prese 

alloggio al Grand 

Hotel Gardone 

con la pianista 

Luisa Baccara in 

attesa che Villa 

Gargnacco, il 

futuro Vittoriale, 

fosse trasformata e arredata. 

Il poeta amava le location prestigiose 

e il Grand Hotel era, allora come 

oggi, il più elegante albergo della Riviera. 

La scelta del Grand Hotel, sorto 

a partire dal 1884 e divenuto presto il 

più elegante e ambito hotel della Riviera, 

trova ragione anche nella ricerca, 

da parte di un d’Annunzio, amareggiato 

dopo la vicenda di Fiume e 

già proteso alla nuova impresa della 

“Santa Fabbrica” del Vittoriale, dell’ispirazione 

artistica e stilistica per 

l’allestimento di Villa Cargnacco. 

Quando il poeta si poté trasferire nella 

cittadella monumentale, gli intrecci tra 

la sua vicenda esistenziale e la storia 

 

 

Protesi nuove 

 

 

 

 

 

Conserva questo numero 340.5829599 - Studi sul territorio 

del Grand Hotel proseguirono. L’albergo 

divenne una sorta di succursale 

del Vittoriale. “Succursale dell’Eremo”, 

ebbe a definirlo d’Annunzio. Il 

poeta vi fece alloggiare gli ospiti di 

riguardo, i familiari e personaggi di 

spicco: amici, artisti, politici, legionari 

e, naturalmente, dame smaniose 

d’indimenticabili incontri con il Vate. 

Per queste ragioni storiche, ma anche 

affettive, nel 150° anniversario della 

nascita di d’Annunzio la proprietà 

del Grand Hotel, la famiglia Mizzaro, 

celebra il legame tra il poeta e la 

“succursale dell’eremo” con un’iniziativa 

che ha valore promozionale e 

turistico, nonché culturale, artistico e 

stilistico. 

45

Per ACQUA & PISCINE è ormai 

una consuetudine ritrovare i lettori 

abituali in questa rubrica ma oggi vogliamo 

riferirci anche ai nuovi visitatori 

di questa pubblicazione per farci 

conoscere e illustrare i servizi che 

offriamo per la manutenzione e assistenza 

tecnica. La nostra Azienda, 

specializzata in costruzione, ristrutturazione 

piscine, assistenza tecnica 

e manutenzione ha sede a Desenzano 

del Garda – fraz. San Martino 

località Ronchedone vicino all’uscita 

autostradale di Sirmione. 

Abbiamo acquisito una pluriennale 

esperienza nel nostro campo diversificando 

la nostra attività in due rami: 

Costruzione e realizzazione impianti 

natatori privati, residenziali e 

alberghieri. Realizziamo impianti di 

filtrazione a norme UNI 10637, verifiche 

e collaudi, rilascio certificazioni 

e garanzie. È nostra consuetudine per 

gli impianti da noi realizzati offrire 

al cliente l’assistenza e manutenzione 

gratuita per il primo anno. 

Assistenza e manutenzione piscine 

affidata al personale specializzato 

alle nostre dipendenze che partecipa 

regolarmente ai corsi di formazione 

e aggiornamento sul trattamento dell’acqua 

di piscina, ponendo particolare 

attenzione all’utilizzo di prodotti 

chimici e strumenti secondo le normative 

in essere; il servizio di manutenzione 

comprende l’apertura estiva 

con rimozione e custodia della copertura 

invernale ove prevista, eventuale 

 

svuoto della vasca, pulizia della vasca 

con acido o detergente, riempimento 

come da normative in vigore; passaggi 

settimanali programmati come 

da contratto per la pulizia del fondo, 

controllo dell’acqua e dell’impianto 

di filtrazione con la compilazione 

del registro giornaliero, fornitura dei 

prodotti chimici necessari al trattamento 

dell’acqua, chiusura e messa 

a riposo dell’impianto con copertura 

invernale e pompa sommersa svuota 

telo. Forniamo inoltre ricambi e accessori 

per qualsiasi tipo di piscina, 

verifica del corretto funzionamento 

 

di pulitori e centraline, sostituzione 

di rivestimenti, analisi dell’acqua con 

laboratorio esterno di ns/fiducia. 

Operiamo in tutta la zona del lago di 

Garda. Seguiamo importanti strutture 

alberghiere quali l’Hotel Olivi di 

Sirmione per il quale abbiamo realizzato 

la nuova “Natural SPA” con piscina 

a sale interna e piscina termale 

esterna. 

Visitando il nostro sito internet: 

www.acquaepiscine.com 

potrete visionare alcune strutture da 

noi realizzate.

ALTOMANTOVANO 

Foto di Giovanni Grassi 

e delle Colline Moreniche 

Le pagine dall’ALTO 

I COMUNI ALLE PRESE 

CON “LA CRISI” 

Strade dissestate 

ed erba alta... 

LA STAGIONE DELLA PIOGGIA, ALTRO CHE 

“PRIMAVERA”. COSÌ SONO RIMASTI I SEGNI: 

ASFALTI CHE SI SBRICIOLANO ED ERBA 

ALTA IN ROTONDE E SU TUTTE LE STRA- 

DE. COMPLICE LA SOLITA “CRISI” I COMUNI 

SONO IN DIFFICOLTÀ PERCHÉ ASFALTARE 

COSTA, COSÌ COME TAGLIARE DI CONTI- 

NUO L’ERBA. NON RESTA CHE SPERARE IN 

DUE FATTORI: IL SOLE E LA “RIPRESA”, GLI 

UNICI DUE ELEMENTI CHE POSSONO SAL- 

VARE LA SITUAZIONE. 

A cura di Agorà Team s.r.l. - Luca Cremonesi

48 

L’Arte della Scultura 

I LUOGHI 

DELLO STARE 

AREABLU 

VISIONE D’INSIEME E SGUARDI DALL’ALTO MANTOVANO 

Stile Morenico 

o scultore mantovano Nicola Biondani, 

classe 1976, torna sulle Colline Moreniche, 

una terra che lo ha sempre accolto e 

valorizzato. Fino al prossimo 18 giugno la 

Civica Raccolta d’Arte di Medole, nella 

storica sede della Torre Civica, ospita la 

grande mostra personale dal titolo “I luo- 

Lghi dello stare”, esposizione curata 

da Giovanni Magnani, Presidente 

della Pro Loco di Medole, e da Fabrizio 

Migliorati, Presidente della 

Civica Raccolta d’Arte. La mostra è 

patrocinata dal Comune di Medole 

– Assessorato alla Cultura, dalla Pro 

Loco e realizzata grazie al prezioso 

contributo della Fondazione Cariplo. 

Fabrizio Migliorati, direttore della 

Civica Raccolta d’Arte, scrive delle 

opere in mostra nel catalogo distribuito 

gratuitamente: «Nicola Biondani 

dà vita a sculture che occupano 

spazio creando un delicato mondo 

intorno ad esse. Le opere sono presenze 

di una vita che chiama alla calma, 

senza patemi d’animo e senza la 

necessità di intimidazione. Si tratta 

di sculture che mettono in gioco le 

ovvie acquisizioni quotidiane, per 

installare nuovi e pacati modi di stare 

al mondo. Per la Civica Raccolta 

d’Arte e per Medole, la presenza 

del lavoro di Biondani è motivo di 

grande orgoglio e di preziosa scoperta 

culturale». Quella di Medole, 

insomma, è un’ottima occasione per 

una panoramica di vent’anni di lavori 

che hanno portato Biondani 

ad esser riconosciuto come 

uno dei talenti artistici 

mantovani e morenici 

degli anni duemila. 

L’artista Nicola Biondani 

Una scultura dell’artista 

Le foto di queste pagine sono di L. Bellini

Come nasce la tua passione per la 

scultura? 

È qualcosa di ancestrale. Sono sempre 

stato attratto dalla figura fin da bambino 

ma a parte qualche disegno non 

posso certamente dire di essere stato 

un ragazzo precoce. Poi a 17/18 anni 

ho toccato l’argilla per la prima volta 

ed è stata la folgorazione. 

A 18 anni sapevo che la mia unica 

strada in questa vita sarebbe stata la 

scultura, non l’arte in generale ma 

ben si la SCULTURA! 18 anni dopo 

il primo incontro con la materia, la 

penso ancora cosi e recentemente ho 

incominciato a scolpire il marmo, è 

incredibile, un altro mondo. 

Nel mondo delle immagini virtuali e 

bidimensionali, la scultura ha ancora 

un posto di valore? 

La scultura ha ancora un grande valore 

nella nostra società. Alla scultura 

non ci si arriva bleffando. La scultura 

è reale, ha un fronte, un profilo e un 

retro. Tutto il resto ottenuto al di fuori 

da questa disciplina artistica è pura illusione 

ottica. 

Anche artisti contemporanei di fama 

mondiale come Demien Hirst, Marc 

Quinn, Cattelan, Ron Mueck o Vanessa 

Beecroft,per citare alcuni artisti 

“estremi”, hanno alla fine scelto 

di esprimersi attraverso il linguaggio 

della scultura. Sanno dell’impatto che 

un oggetto/soggetto reale ha con chi 

lo guarda. SCULTURA-LINGUA 

VIVA. Poi è ovvio che sono cambiati 

i materiali nella scultura. Un tempo 

per realizzare un opera scultorea era- 

AREABLU 

Intervista esclusiva 

LA PAROLA ALLO SCULTORE 

In questa pagina alcune 

sculture dell’artista 

Nicola Biondani 

no impiegati i materiali classici quali, 

marmo, argilla, bronzo e legno, oggi 

invece ci sono un sacco di materiali 

sintetici(resine e polimeri) che ti permettono 

di realizzare qualsiasi cosa, 

qualsiasi soggetto in qualsiasi posa o 

dimensione. 

La tua scultura racconta, narra, denuncia 

o descrive la realtà? 

La mia scultura narra di personaggi 

ispiratemi da persone conosciute 

per caso o incrociate per un attimo 

in strada e che per qualche particolare 

mi hanno colpito (una pettinatura, 

un indumento, i tratti del viso o 

qualcos’altro) o che tutt’ora vivono 

accanto a me. Non sono un artista di 

denuncia, quell’aspetto non mi interessa 

e rifuggo da certi intellettualismi 

inutili. Come nel linguaggio verbale, 

se hai ben in mente un concetto 

o quello che vuoi dire, in tre parole lo 

esprimi, la stessa cosa avviene nella 

mia scultura. Ho in mente quello che 

voglio far dire al mio personaggio e 

quindi con una posa della testa, della 

mano o di una altra parte del corpo o 

vestendolo con un oggetto/indumento, 

faccio dire loro quello che sento. 

Le mie figure sono persone di tutti i 

giorni, reali. Non mi interessa l’iperrealismo 

o il realismo assoluto, mi 

interessa partire da una forma umana 

e proporzionata, poi il resto viene da 

solo... a volte sfogliando una rivista di 

moda o a volte è proprio il modello 

stesso, in carne e ossa messo in posa 

sul piano girevole che mi ispira per 

un’ opera. 

49

50 

CASTIGLIONE 

DELLE STIVIERE 

In alto l’Onorevole Giovanna Martelli in sala consigliare; 

sotto la conferenza stampa con Luigi Benevelli di Stop OPG 

e Claudio Leoci vice sindaco di Castiglione delle Stiviere 

AREA 

BLU 


OPG: LA VISITA DEL VICE PRESIDENTE 

DI REGIONE LOMBARDIA 

Si è svolta nel pomeriggio del 16 maggio, a poche 

ore dall’arrivo di “Marco Cavallo” per la due giorni 

organizzata dal comitato StopOpg, la visita ufficiale 

del vicepresidente e Assessore alla Salute di Regione 

Lombardia, Mario Mantovani, all’OPG di Castiglione 

delle Stiviere. Mantovani ha ricordato l’impegno della 

nuova Giunta Regionale nel sostenere gli impegni, ma 

soprattutto ha ricordato, anche con un battuta, che sulla 

fiducia ha firmato il provvedimento che vede lo stanziamento 

di fondi (17 milioni di euro) per Castiglione 

delle Stiviere, “ma ora, a visita terminata, sono certo 

di quanto ho fatto”. Mantovani ha inoltre espresso 

soddisfazioni per le condizioni degli operatori e delle 

operatrici, che ha trovato “motivati e soddisfatti”, ma 

anche per gli ospiti, “quasi tutti soddisfatti, con poche 

lamentele”, segno che l’eccellenza di Castiglione 

è davvero una realtà. 

AREABLU 

COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO 

Castiglione delle Stiviere 

“Marco Cavallo a Castiglione” 

DUE GIORNI 

DI DIBATTITO 

Atrent’anni dalla Legge 180, che per tutti è 

la “Legge Basaglia”, l’iniziativa “In viaggio 

con Marco cavallo” ha fatto tappa a 

Castiglione delle Stiviere. L’occasione 

è il dibattito sulla chiusura degli OPG, 

e “Marco Cavallo, il cavallo azzurro 

simbolo della chiusura dei manicomi, è 

dovuto ripartire”, ha affermato Luigi Benevelli, fra i promotori 

dell’iniziativa. Leggere la due giorni di Castiglione 

come la carovana di chi vuole male all’OPG e lo vorrebbe 

veder chiuso, lasciando a casa le persone che vi lavorano 

è, una lettura distorta dell’iniziativa. Ad aprire la serata il 

vicesindaco Claudio Leoci, che ha ricordato il legame forte 

fra la città e l’OPG, ma anche la complessità di questo 

dibattito in corso. A seguire Luigi Benevelli ha ribadito 

quanto StopOPG promuove: la chiusura dell’OPG e il passaggio 

ai Centri di salute mentale 24 ore, realtà, dunque, 

che può tranquillamente vedere riqualificato e riassorbito 

tutto il personale, oltre a una serie di nuove occasioni di lavoro 

e professionalità che si possono creare. “La soluzione 

della chiusura, per arrivare a concepire un’altra struttura 

con caratteristiche diverse, ma pur sempre chiusa e volta 

da isolare, non può essere l’unica soluzione al problema”, 

ha affermato Stefano Cecconi, portavoce nazionale di StopOPG, 

e ha ricordato le parole di Basaglia, che hanno fatto 

da sfondo alla serata nell’intensa lettura scenica a cura di 

Format Art, “Il problema sono le persone che si trovano in 

OPG, non la struttura”, a rimarcare che in nessun modo il 

dibattito è da leggere come una sfida agli operatori e a chi 

lavora in quelle strutture. L’on. Giovanna Martelli ha, infine, 

ricordato l’attenzione che il Parlamento deve promuovere 

verso gli enti locali, realtà da coinvolgere in questo 

processo. 

Mario Mantovani vice presidente Regione Lombardia (3° da 

sinistra) e alla sua destra Ettore Straticò direttore OPG

NEWS 

si è recato all’udienza del 

primo Maggio in Vaticano. 

Di fatto è il primo viaggio 

organizzato da castiglionesi 

per incontrare il nuovo 

Pontefice, e non sarà l’l’ultimo, 

dato che il prossimo 

è previsto per fine Agosto 

(dal 26 al 29). “Un’emozione 

unica”, racconta Sabrina 

Zorzi, organizzatrice del 

AREABLU 

Castiglionesi in visita dal Papa 

UN’EMOZIONE UNICA L’INCONTRO 

CON IL SANTO PADRE FRANCESCO 

Venti castiglionesi in viaggio 

per incontrare il Papa, è 

questa la metà del gruppo 

che è partito il 29 Aprile 

scorso, in direzione Roma, 

con un viaggio in autobus 

che ha fatto tappa ad Orvieto, 

per poi giungere nella 

Capitale. Il 30 Aprile sono 

stati visitati i Musei Vaticani 

e il giorno dopo il gruppo 

PIERVITTORIO ROSSI 

GUIDA LA VISITA A 

CASTIGLIONE D/S 

La sua Castiglione, la città d’azione, 

che qualche anno fa gli ha attribuito il 

“Luigi d’oro”, ha decretato un grande 

successo all’inaugurazione della 

mostra “Genti e montagne dell’Himalaya” 

di Fausto de Stefani, l’alpinista 

mantovano cittadino del mondo. Molte 

le autorità presenti tra cui il sindaco 

Novellini, che ha inaugurato la 

mostra, tutti i membri della Giunta e 

della Maggioranza, alcuni consiglieri 

dell’Istituzione dei Servizi Culturali e 

gli onorevoli Marco Carra e Giovanna 

Martelli, e i ragazzi di “Ottovolante”, 

l’associazione che ha organizzato 

gratuitamente, con Fausto de Stefani, 

la mostra. Alla presentazione è seguito 

un buffet offerto dall’Associazione 

“Ottovolante” e alcuni interventi musicali 

del gruppo Corimè. 

L’Associazione Culturale 

“Frammenti” ha organizzato 

per domenica 25 maggio 

una visita guidata per conoscere 

meglio la città di Castiglione 

delle Stiviere. La 

visita è prevista per domenica 

25 al pomeriggio alle 

ore 15.00 e il ritrovo è fis- 

viaggio, “una persona che 

fin da subito ha saputo conquistarci 

tutti. La sua carica 

ci ha contagiati ed è stato 

davvero molto più intenso, 

come incontro, di quanto 

ci aspettavamo”. Il legame, 

forte, fra Francesco e 

Castiglione delle Stiviere è 

dettato, oltre che dalla passione 

dei fedeli, dal Santo 

sato davanti a Palazzo del 

Principe (ex Pretura). La 

I castiglionesi in gita 

castiglionese, patrono mondiale 

della Gioventù, legato 

anch’egli i Gesuiti. 

visita è aperta a tutti gli interessati 

e sarà l’occasione 

per riscoprire i luoghi storici 

della città dei Gonzaga 

in compagnia di uno degli 

illustri intellettuali morenici, 

il prof. Piervittorio Rossi 

dell’Istituto Superiore 

Francesco Gonzaga. 

Successo per la mostra fotograca a Castiglione delle Stiviere 

DE STEFANI: OLTRE 500 PERSONE 

L’alpinista Fausto De Stefani con i ragazzi di Ottovolante - foto Bellini 

51

52 

CASTIGLIONE 

DELLE STIVIERE 

Festa dello Sport l’1 e il 2 giugno 

ECCO LE NOSTRE ECCELLENZE 

Lo sport diventa di nuovo 

festa a Castiglione 

delle Stiviere, con la 

Festa dello Sport in 

programma a Parco 

Pastore i prossimi 1 e 

2 giugno. 

Organizzata dall’Assessorato allo 

Sport della città in collaborazione 

con la Consulta Sportiva, la manifestazione, 

che ha il patrocinio della 

Provincia di Mantova, costituisce ormai 

da anni un appuntamento atteso e 

graditissimo dal pubblico. 

L’Assessore allo Sport e Politiche 

AREABLU 

COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO 

Castiglione delle Stiviere 

È stata inaugurata alle ore 11.30, in 

via Marta Tana, nei locali che un tempo 

ospitavano la Pro Loco, la “libreria 

di Catia”, un negozio particolare che 

fonde insieme passione, impegno civile 

e solidarietà. In ricordo di Catia 

Zanforlin, scomparsa qualche mese 

fa, il gruppo di volontari “I Balordi” 

e la Cooperativa Fiordaliso, presenti 

all’inaugurazione con i rispettivi presidenti, 

Mara Piadena per “I Balordi”, e 

Luca Cimarosti per la Fiordaliso, il sin- 

Educative Elena Cantoni ha dichiarato 

“La Festa dello Sport è giunta alla 

sua XXIV edizione. Siamo lieti di ri- 

“Balordi” e “Fiordaliso” nuovamente insieme per benecenza 

INAUGURATA LA LIBRERIA DI CATIA 

NEWS 

RENATA SALVARANI 

TORNA A CASA 

Le autorità al taglio del nastro 

daco Novellini e il vicesindaco Leoci, 

il rettore della Basilica di San Luigi e 

La storica Renata Salvarani, 

castiglionese, figlia 

d’arte del maestro scultore 

e pittore Gino Salvarani, 

apprezzata saggista e studiosa, 

torna a Castiglione 

delle Stiviere dove ha presentato 

il suo ultimo saggio 

dal titolo “Il Santo Sepolcro 

a Gerusalemme - Riti, testi 

e racconti tra Costantino e 

L’assessore allo Sport e Politiche 

Educative Elena Cantoni 

del Comune di Castiglione d/S 

l’età delle crociate” edito 

dalla Libreria Editrice Vaticana. 

La serata è stata organizzata 

dal circolo culturale 

“Francesco Gonzaga” e si è 

svolta alle ore 20.30 di venerdì 

17 maggio presso la 

sala Mons. Rinaldo Dalboni 

di Piazza San Luigi adiacente 

alla Basilica. 

proporre a Parco Pastore la due giorni 

di gare, eventi e feste che coinvolge 

bambini e adulti nella promozione di 

attività sportive di ogni genere che 

contribuiscono a migliorare abitudini 

e stili di vita più sani. Grazie al coinvolgimento 

e al lavoro di numerose 

società sportive, castiglionesi e non, 

anche l’edizione di quest’anno sarà 

ricca di iniziative, nella meravigliosa 

cornice del parco. A dimostrazione 

del fatto che partecipazione e buona 

volontà sono le risorse principali di 

una comunità desiderosa di crescere 

e ritrovarsi insieme”. 

le autorità militari di Castiglione oltre a 

molti genitori e ragazzi che frequentano 

la Cooperativa e che saranno impegnati 

in questa attività. L’obiettivo dell’iniziativa 

è quello di far gestire la struttura 

da volontari, ma soprattutto dai ragazzi 

e dalle ragazze diversamente abili che 

frequentano la Cooperativa Fiordaliso, 

realtà che la famiglia Zanforlin, con 

Catia, in collaborazione con i volontari 

de “I Balordi”, hanno contribuito a far 

nascere negli anni ’80. 

Renata Salvarani 

L’incontro è stato moderato 

da Daniele Beschi.

AREABLU 

GOITO: Cred estivi: un’estate nel bosco con tappe itineranti 

APERTE LE ISCRIZIONI AL PARCO 

L’ente Parco del Mincio 

con la collaborazione 

del Comune di 

Mantova ripropone 

anche per l’estate 

2013 il tradizionale 

appuntamento con i 

campus estivi per bambini e ragazzi 

dai 5 ai 12 anni nel verde del parco 

delle Bertone a Goito. Quest’anno c’è 

una novità: una mattina alla settimana 

il Cred diventa itinerante e porta i 

bambini a conoscere luoghi nuovi nelle 

“terre del Mincio”. L’attività inizia 

al termine delle scuole ed è in colla- 

COLLINE MORENICHE 

Alto Mantovano 

borazione con il Comune di Mantova 

che fornisce il servizio di scuolabus 

mentre le uscite straordinarie sono 

co-finanziate dal progetto “Terre del 

Mincio”. Le iniziative si svolgono in 

turni settimanali dalle 8 del mattino e 

fino alle 13 con partenza e riconsegna 

ragazzi da Mantova, scuola Martiri 

di Belfiore. La conduzione dei Cred 

è affidata al personale specializzato 

degli educatori ambientali della coop. 

sociale Koinè onlus e dell’associazione 

Per il Parco onlus. Le prenotazioni 

sono aperte, per iscriversi è necessario 

rivolgersi alla Segreteria didattica 

del Parco del Mincio al mattino (0376 

228320, (didattica@parcodelmincio. 

it). Le quote di adesione ammontano 

a euro 50 per i primi 50 iscritti complessivi 

superati i quali la tariffa diventa 

di 60 euro. 

CAVRIANA: “TREMENDA VOGLIA DI LEGGERE” 

400 ADOLESCENTI IN FESTA PER I LIBRI 

Casa di Beniamino a Cavriana (MN), 

sede nazionale della Fondazione Centri 

Giovanili Don Mazzi ha ospitato 

questa mattina la festa conclusiva della 

gara di lettura “Tremenda voglia di 

leggere” volta a stimolare il piacere 

della lettura nei ragazzi di 11-14 anni. 

La prima edizione di questo progetto, 

lanciato dalla Fondazione Centri Giovanili 

in collaborazione dei Comuni 

di Cavriana (MN), Guidizzolo (MN) e 

Valeggio sul Mincio (VR) ha coinvolto 

NEWS 

SOLFERINO: ISCRIZIONI 

AL MINIGREST 

FINO AL 1 GIUGNO 

Alcuni sindaci dei Comuni che hanno 

aderito all’iniziativa del centro Don Mazzi 

Il Mini-Grest è organizzato 

dal Comune di Solferino 

e sarà gestito da personale 

qualificato. Le attività 

di svolgeranno presso la 

Scuola dell’Infanzia di Solferino. 

Le quote di partecipazione 

sono: 

- dalle ore 8.00 alle ore 

13.00, con mensa (mezza 

giornata): euro 175,00; 

- dalle ore 8.00 alle ore 

16.00, con mensa (giornata 

intera): euro 225,00. 

Le iscrizioni, con questo 

modulo, dovranno pervenire 

entro sabato 1 giugno 

2013 presso: 

circa 400 adolescenti delle classi I e II 

delle Scuole secondarie di primo grado 

dei comuni sopra citati. I ragazzi hanno 

risposto con entusiasmo all’invito 

alla lettura dei 18 titoli proposti (9 per 

le classi I, altrettanti per le classi II), 

prima partecipando a una serie di letture 

animate – a cura del Teatro Stabile 

d’Innovazione per le Nuove generazioni 

“PandemoniumTeatro” di Bergamo 

– poi leggendo i libri e infine esprimendo 

un giudizio sulle opere in gara. 

- Ufficio Pubblica Istruzione 

del Comune (lunedì 

– mercoledì – giovedì ore 

10.30-12.30); 

- Biblioteca comunale 

(martedì e mercoledì ore 

14.30-18.30 / sabato ore 

08.45-12.30). 

53

54 

ASOLA 

Con il mese di Maggio 

termina la lunga 

programmazione di 

eventi pomeridiani al 

Museo Civico Bellini. 

Molti gli incontri 

realizzati quest’anno che hanno toccato 

tuti gli ambiti culturali, dall’archeologia 

alla storia, dalla filosofia 

alla letteratura passando per la musica. 

Il successo è duplice perché oltre 

all’interesse suscitato dai relatori e 

dagli argomenti proposti, la grande 

AREABLU 

Successo di pubblico che certica una buona tradizione 

I POMERIGGI CULTURALI 

AL “MUSEO BELLINI” 

Barbara Trevisiol è tornata alla galleria 

Civica di via Garibaldi 3, ad Asola, 

con il suo progetto di mostra d’arte 

legato alla solidarietà per i malati di 

fibrosi cistica. Anche quest’anno la 

mostra “Omaggio alla donna” portava 

un sottotitolo molto interessante: 

“La donna ed il mito, pagine del 

grande libro della vita”. Nei 12 giorni 

di apertura della Collettiva d’Arte si 

sono potuti osservare lavori di vario 

genere e di vari appassionati d’arte 

Asola COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO 

Un momento dell’intervista 

sfida vinta anche quest’anno è quella 

dell’orario: la domenica pomeriggio, 

infatti, è momento che spesso viene 

evitato da chi organizza eventi. Asola, 

invece, ha risposto con passione 

e coinvolgimento e gli incontri sono 

stati sempre molto seguiti, segno che 

a tutti gli effetti si è dato vita a una 

piacevole tradizione che ha fidelizzato 

pubblico e appassionati. La speranza, 

dunque, è di poter riprendere questa 

fortuna a abitudine anche dal prossimo 

autunno. 

VI° edizione dell’evento beneco “Omaggio alla donna” 

MOSTRA D’ARTE ALLA GALLERIA CIVICA 

NEWS 

VOLONTARI 

DELL’AIRC 

IN PIAZZA 

che si sono confrontati con il tema 

della mitologia. Le sale raccontavano 

il mito antico, il mito riletto nella 

religione e i miti contemporanei. I 

Anche quest’anno il tempo 

è stato clemente, quantomeno 

la mattina del 12 

maggio, Festa della mamma, 

dove il sole e la generosità 

della gente hanno 

permesso ai volontari dell’AIRC 

di vendere le 152 

azalee della ricerca. 

La piazza XX Settembre 

di Asola ha fatto da sfondo 

alle splendide e colorate 

azalee vendute in men che 

non si dica. 

Per i volontari Lina Galeotti, 

Franca Galeotti, Cristina 

Giacobbi ed Elisa Marchi è 

stata una giornata ricca di 

proventi della mostra sono stati tutti 

devoluti per i malati di Fibrosi Cistica, 

realtà cara e sostenuta negli anni 

da Barbara Trevisiol. 

soddisfazioni; come sempre 

si sfrutta in maniera benevola 

la ricorrenza della 

festa della mamma per cercare 

di coinvolgere e sensibilizzare 

quanta più gente 

possibile. Il leitmotiv dell’AIRC 

è la prevenzione, 

con nuovi e vecchi esami.

1 - VIRUS: non è, effettivamente, un vero guaguasto, per cui approfondiremo l’argomento prossimamente 

con una rubrica dedicata. 

2 - SURRISCALDAMENTO: gran parte 

dei notebook che ripariamo si sono danneggiati 

per eccessivo calore non correttamente 

dissipato, che, come conseguenza, provoca 

un guasto elettronico. 

L’ostruzione del condotto di ventilazione da 

parte di polvere accumulata o utilizzo del notenotebook su coperte, cuscini o ginocchia, resta la princi- principale 

causa del surriscaldamento. 

Consigliamo vivamente di smontare il sistema di dissipazione 

periodicamente e pulire in modo delicato ma accurato. 

3 - LIQUIDI: qualsiasi liquido, a contatto con l’elettronica, 

la danneggia; in caso di versamento, spegnere 

immediatamente il notebook togliendo anche la batteria, 

prima si interviene, maggiore possibilità di recupero si 

avranno. Un consiglio? Evitate di assumere cibi e bevande 

davanti al notebook. 

4 - URTI E CADUTE: può succedere che il notebook 

cada a terra, oppure un oggetto lasciato sulla tastiera (una 

pendrive, ad esempio) con la conseguente chiusura dello 

schermo... Nulla più della vostra attenzione può prevenire 

questi tipi di rotture ed, eventualmente, una buona 

custodia o borsa. 

5 - DIFETTI DI PROGETTAZIONE: alcuni modelli 

di notebook sono inclini a guasti tipici e ripetuti nella 

stessa serie e agli stessi componenti: difetti di progettazione 

e componenti elettronici difettosi. 

Per maggiori informazioni in merito, 

contattateci allo 030 9902641 

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GIARDINI DA VIVERE 

Più di trent’anni di esperienza e serietà per dare 

al verde uno spazio unico 

Il verde a circondare la casa, a dare un respiro più ampio 

alla vista, a rilassare la mente e il corpo. È l’armonia di 

un giardino, la sua cura, la perfezione delle proporzioni 

che consentono di vivere appieno la bellezza di un prato, 

l’immergersi in uno spazio verde dedicato alla natura e al 

proprio star bene. 

È passeggiare toccando le piante, il farsi avvolgere da 

sensazioni di pace e tranquillità, è far parlare il silenzio 

delle foglie, il camminare a piedi nudi nell’erba cogliendone 

tutto il piacere. 

Eugenio Turcato è da più di trent’anni un giardiniere, il 

giardiniere per i tanti suoi clienti che in questo tempo si 

sono affidati a lui, al suo gusto nel progettare, alla sua capacità 

di scegliere e mettere a dimora le piante, di curarle, 

con le tecniche tradizionali ma che tengono conto anche 

di nuove e moderne soluzioni. “Giardinaggio” è il regno 

di Eugenio, condiviso con il figlio, dove vengono studiati 

i giardini, dove nascono i progetti per la formazione di 

uno spazio dove laghetti e giochi di luce vanno a completare 

la scelta di piante e fiori. Grazie a valenti collaboratori, 

la ditta “Giardinaggio” è in grado di effettuare anche 

impianti di irrigazione, di illuminazione esterna molto 

particolari. E poi c’è il lavoro vero e proprio, quello di 

prendersi cura del verde, di metterlo a dimora, di potarlo 

seguendo le stagioni e le regole di un mestiere fatto di 

passione e talento. Senza dimenticare la cura, la disinfestazione 

con trattamenti specifici sulle piante malate, la 

rigenerazione dei prati con un infoltimento che permette 

di non togliere completamente quello esistente, la messa 

in posa di un tappeto in zolla e la potatura alta con piattaforme. 

Tutto per rendere un giardino armonico, sano, da vivere. 

Da vivere subito, anche perché se un tempo, negli antichi 

palazzi, il giardino prima di essere mostrato al signore 

veniva recintato e coperto alla vista per cinque anni, in 

attesa che tutto fosse perfetto, ora i tempi di attesa si sono 

notevolmente accorciati e il risultato è presto godibile. 

“Giardinaggio” opera nel basso Garda, nel bresciano, a 

Verona e Mantova. 

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PERIODO DI INTENSO LAVORO 

PER I “GIARDINIERI” 

In giardino giugno è il mese dei 

colori, la gran parte delle piante 

sono in ore o hanno già preparato 

i boccioli, è quindi fondamentale 

garantire il giusto grado di umidità 

e le giuste dosi di concime. 

Nella gran parte del giardino avremo, 

già in marzo-aprile sparso del 

concime a lenta cessione, o dello 

stallatico, che continuano nel tempo 

a mantenere costante la quantità 

di sostanze minerali contenute 

nel terreno; per le piante in vaso, 

o comunque per tutte le piante 

che non abbiamo concimato, sarà 

importante fornire del fertilizzante 

mescolandolo all’acqua delle annafature, 

ogni 12-15 giorni. 

Le annafature dovranno essere 

regolari. evitiamo di annafare il 

giardino nelle ore più calde del 

giorno, preferiamo il primo mattino, 

o la sera, in modo da evitare 

che le nostre annafature evaporino 

rapidamente sotto il sole 

cocente. 

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unità abitativa. In caso di inottemperanza 

sono previste sanzioni a carico dei 

titolari degli annunci. (Legge Regionale 

Lombardia 11/12/2006 n. 24 artt. 9 c. 1, 

lett. d e 27 n. 1 - quater). 

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in Lombardia, conoscitore del 

territorio, iscritto all’Enasarco, 

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