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Inventario dell'Archivio.pdf (10,53 MB) - carlo romussi

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Archivio Romussi<br />

dovere: perchè solamente con un lungo tirocinio si può abituarsi ad esercitarlo. E nella tua mamma tu hai un esempio leale e sereno del<br />

dovere diventato legge e religione...Ti abbraccio forte forte come sa abbracciare il tuo papà.<br />

L’uomo: il testamento spirituale<br />

Credo in Dio - forza suprema che anima il mondo di cui siamo particelle infinitesimali. Sento in me il desiderio dell’infinito che non<br />

posso raggiungere perchè sono limitato entro confini ristretti d’intelletto e di materia e affronto curioso l’al di là per conoscere, se, come<br />

spero, tutto l’essere nostro non muore, ma continua negli affetti. Se questa speranza è un’illusione, sia questa benedetta perchè mi ha<br />

sorriso nelle più aspre realtà della vita. Voglio essere cremato, affinchè il mio corpo non funesti con la putredine la festa della vita che<br />

continua e anche per non lasciare alle mie care l’impressione della materia che si dissolve e si corrompe. Voglio sparire dal mondo<br />

lasciando solo l’impressione del sorriso e dell’amore...<br />

Repubblicano dall’età della ragione muoio col voto sulle labbra che la Repubblica, governo di libertà per tutti, di giustizia vera, di<br />

fratellanza, abbia a consolare presto l’Italia.<br />

Carlo Romussi<br />

Fra vecchi amici<br />

Un divertente articolo uscito su “L’uomo di pietra” l’8 marzo 1913, riporta un incontro in Paradiso tra<br />

Cavallotti e Romussi che, appena giunto, illustra all’amico di sempre quello che è successo in vita dai tempi<br />

della sua morte ad oggi. L’articolo è scritto in milanese, ed è riportato nel testo in traduzione.<br />

Sono venuto a trovarti anche se non ne avevo voglia. La colpa di tutto deve essere stata senz’altro dei moderati che, non potendo attaccarmi<br />

davanti, mi hanno preso dal dietro. Quando poi son finito in mano dei dottori poi,...è finita.<br />

Non preoccuparti, è solo una questione dei primi giorni, ma poi si sta bene, meglio di dove sei stato finora.<br />

Speriamo!<br />

Ma non ti senti già più leggero e allegro?<br />

Mah, ho fatto il gran viaggio così in fretta!<br />

Vedrai che qui non ti mancherà nulla, buona compagnia e cibo buono, anche se l’Osteria del Gallo era meglio! Ti ricordi che bevute con<br />

Billia, Bizzoni e Mussi? Ora sono qui e stanno giocando a bocce, ti faranno una buona accoglienza!<br />

Ma lo sai che, facendo un conto preciso, sono più gli amici che ho qui di quelli che ho lasciato a Milano?<br />

Succede sempre così, quando si diventa vecchi.<br />

A Milano, in questi ultimi anni si viveva male. Ai nostri tempi non c’erano tante divisioni politiche, o si stava di qui o si stava di là. Da<br />

una parte c’erano i “rossi”: democratici, repubblicani e garibaldini, dall’altra i moderati: cavouriani, mogli e codini. Dei preti neanche<br />

si parlava, stavano in sagrestia! Ora c’è una grande confusione: ci sono centomila partiti e non si riesce ad orientarsi neanche con la<br />

bussola, perché dove credi di trovare amici, trovi nemici, e i nemici fanno i gentili per trarti in inganno. Davvero! Quando stavo per<br />

morire è venuto a trovarmi l’arcivescovo, e sì che non era un papista come il cardinal Ferrari! E al mio funerale c’era il sindaco Greppi,<br />

che mi ha anche fatto un discorso celebrativo. E sono venuti anche quelli che mi hanno fatto mettere in galera nel 1898: dicono che è<br />

cortesia, progresso...invece è una gran confusione!<br />

In quindici anni sono così cambiate le cose?<br />

E il peggio è ciò che avverrà in futuro, perché chi comanda adesso sono i preti!<br />

Ringrazia allora il Signore che ti ha chiamato in tempo!<br />

A proposito, esiste davvero?<br />

Altro che esistere, ma per vederlo devi attendere un po’!<br />

Come? Gli ho portato una copia di “Milano nei suoi monumenti!”<br />

Lo apprezzerà, perché il Signore ha un debole per Milano!<br />

Tu se in confidenza con lui?<br />

Non proprio, ma, quando ho bisogno, gli faccio parlare con uno che con lui è in grande intimità. Lo conosci bene, nel mondo era anche lui<br />

un “Signore”, è Garibaldi!<br />

Ma... è qui anche lui? Allora, senti, comincia a farmi vedere lui, l’Altro me lo farai vedere con tuo comodo!<br />

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