14.06.2013 Views

Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro

Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro

Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

da una delle incisioni delle “12 chiavi della<br />

filosofia” di Basilio Valentino. Tuttavia solo i<br />

raggi del sole di Eros, il sole di mezzanotte,<br />

che provengono dall’alto, solo la Grazia può<br />

risvegliare il Corpo di Resurrezione.<br />

La torsione del polso della donna bionda<br />

veniva chiamata dagli alchimisti francesi<br />

"tour de main", e con un gioco di parole,<br />

significa il massimo dell’abilità manuale da<br />

parte dell’Artista Alchimista: niente di meno<br />

che dirigere le frecce di Eros.<br />

Si potrebbe arditamente ipotizzare che<br />

l’intento e la volontà debbano risalire,<br />

contro la loro natura, lungo una direzione<br />

che è contraria a quella verso la quale li<br />

indirizziamo comunemente e che per questo<br />

motivo l’Opera alchemica spesso viene<br />

definita "Opus contra naturam". Come si<br />

vede l’interpretazione comune che viene<br />

data alla lama degli Amanti : "compiere una<br />

scelta tra due alternative" non è falsa, ma<br />

appare assai riduttiva. Si tratta, si , di una<br />

scelta ma il bivio cui fa riferimento la lama<br />

è tra i più impegnativi, si tratta di un bivio<br />

tra la vita e la morte, tra la generazione<br />

nello Spirito e quella nella Materia, tra<br />

l’ingannevole apparenza e l’invisibile<br />

essenza delle cose.<br />

Quel difficile "tour de main", quel giro di<br />

mano che solo l’abile alchimista sa operare<br />

per diventare il Signore delle frecce di Eros,<br />

è un segreto sul quale è chiamato a tacere<br />

anche chi dovesse conoscerlo e che sarebbe<br />

empio divulgare. Solo la Grazia divina potrà<br />

rivelarlo a chi ne è degno.<br />

Nel suo significato “pratico” l’arcano indica<br />

una scelta che deve essere compiuta tra<br />

una via che ci appare davanti e che sembra<br />

invitarci a percorrerla, ma che può portarci<br />

solo vantaggi materiali e nessuna reale<br />

evoluzione, e una via più nascosta che solo<br />

il cuore può individuare, che può condurci a<br />

una reale trasformazione.<br />

<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>25</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

Il Sole dell'Est<br />

Pino Landi<br />

I fondamenti della sadhana (3) - la purezza<br />

Per esplorare i piani oltre la mente,<br />

occorre aver soggiornato nei più alti<br />

livelli mentali; per poterlo purificare è<br />

necessario che il vitale si sia espresso<br />

con tutta l'energia e la potenza<br />

possibile.<br />

Il vitale più basso e, spesso, anche il<br />

fisico controllano la mente, tirandola<br />

verso i piani che sono a loro più<br />

congeniali. Quindi le fantasie più<br />

incredibili che disperdono energie, i<br />

pensieri più cupi, intrisi di timori e di<br />

dubbi di ogni genere. In ogni seria<br />

scuola si parla di "purificare la mente".<br />

E' questo movimento di controllo da<br />

parte della mente superiore, che<br />

elimina le fantasticherie e produce<br />

immaginazioni positive e creative,<br />

assieme a pensieri positivi. Viene<br />

utilizzata l'energia per portare la<br />

mente verso i piani più elevati che si<br />

possano raggiungere nella condizione<br />

coscienziale umana.<br />

Realizzare quindi con la volontà il<br />

massimo di ascesa consentito dalla<br />

mente e dalla volontà. E' una condicio<br />

sine qua non per poter aspirare a<br />

raggiungere poi, con il lavoro<br />

spirituale, piani di coscienza e di<br />

esistenza più elevati, obiettivo per<br />

realizzare il quale occorre di più della<br />

semplice volontà...<br />

Nel suo lavoro, nello sforzo costante,<br />

il fine del praticante è quello di ricercare, di<br />

ottenere e di rendere stabile nel proprio<br />

essere una “perfezione attiva”: questo<br />

termine rende meglio l’idea di ciò che viene<br />

anche chiamata “purezza” ed il lavoro<br />

specifico ad essa connesso di<br />

“sacralizzazione”. In altre parole occorre<br />

eliminare le dissonanze che riscontriamo tra<br />

i vari componenti del nostro essere, così<br />

come si manifesta su questo piano ed<br />

anche con le sue “propaggini” su piani<br />

diversi, o quanto di queste riusciamo a<br />

percepire secondo i nostri livelli di<br />

evoluzione. L’integrazione delle parti scisse<br />

è in fondo un armonizzarle tutte attorno a<br />

quel “centro di gravità permanente” che è<br />

in noi e che non ha bisogno di purificazione,<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!