Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro
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Platone, Aristotele: un<br />
confronto<br />
Di Nadia Campisi<br />
I felici sono felici per il possesso della<br />
giustizia e della temperanza e gli<br />
infelici, infelici per il possesso della<br />
cattiveria.<br />
(Platone)<br />
La felicità include anche la<br />
soddisfazione dei bisogni e delle<br />
aspirazioni mondane. I felici devono<br />
possedere tutti e tre i tipi di beni:<br />
esterni, del corpo e quelli dell'anima.<br />
(Aristotele)<br />
Contesto storico<br />
formazione culturale<br />
Platone vive tra il V ed<br />
il IV secolo a.C. ,<br />
Aristotele nel IV a.C. e<br />
per circa venti anni<br />
frequenta come allievo<br />
l’Accademia platonica.<br />
Prima di considerare lo<br />
sfondo culturale<br />
dell’Accademia e di<br />
ponderarne l’influsso<br />
esercitato sul giovane<br />
Aristotele, delineiamo<br />
brevemente i tratti<br />
generali della<br />
formazione dei due<br />
filosofi, singolarmente<br />
considerati.<br />
Platone è scolaro di<br />
Cratilo, importante<br />
continuatore della<br />
filosofia di Eraclito.<br />
Giunto ad età di<br />
ragione, in cui farsi padrone di scelte e<br />
responsabilità riguardanti il proprio destino,<br />
si dirige verso l’orizzonte politico.<br />
La frequentazione di Socrate come amico<br />
ed allievo lascia indelebile impronta nella<br />
sua sensibilità filosofica, che lo muove<br />
verso un approfondimento delle posizioni<br />
socratiche, il quale tuttavia assume ben<br />
presto caratteri originali.<br />
A determinare irreversibilmente<br />
l’orientamento politico del filosofare<br />
platonico è il misfatto della condanna a<br />
<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>25</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />
morte di Socrate, evento simbolico<br />
eclatante della crisi politica e sociale della<br />
Grecia del tempo, uscita sconfitta dalla<br />
guerra del Peloponneso (404 a.C.) e<br />
dilaniata dal successivo instaurarsi del<br />
regime dei “Trenta tiranni”, tra i quali<br />
figurano anche alcuni parenti di Platone.<br />
Egli non verrà mai a far parte della classe<br />
politica dirigente, ma per tutta la vita<br />
sosterrà la necessità che al potere vi siano<br />
uomini saggi ed assennati: filosofi; ecco<br />
dunque, la finalità politica di tutto<br />
l’itinerario platonico.<br />
Altre influenze essenziali nel suo pensiero<br />
gli giungono dalle esperienze dei viaggi:<br />
Megara, dove incontra Euclide, Egitto e<br />
Cirene. Ancora, in Italia Meridionale<br />
(Siracusa) dove viene a contatto con i<br />
Pitagorici.<br />
Notevole è l’impronta<br />
delle dottrine orfiche e<br />
pitagoriche nel pensiero<br />
platonico, specie per<br />
quanto riguarda il<br />
rapporto anima-corpo,<br />
questo ultimo inteso<br />
come prigione<br />
(addirittura, è usato il<br />
termine “séma”, che tra<br />
i suoi significati ha<br />
quello di “tomba”)<br />
dell’anima.<br />
Sebbene temporalmente<br />
non molto distante da<br />
Platone, Aristotele vive<br />
in un contesto sociale e<br />
politico sensibilmente<br />
differente: la crisi delle<br />
città-stato greche ad<br />
opera del regime dei<br />
Trenta Tiranni appare<br />
ormai irreversibile; la<br />
partecipazione alla vita<br />
politica, come la<br />
speranza di poter<br />
apportare ad essa dei cambiamenti in<br />
favore di una nuova direzione viene di<br />
conseguenza vista come poco plausibile,<br />
diventando perciò oggetto di sfiducia e<br />
disinteresse.<br />
Questo comporta una trasformazione delle<br />
finalità e degli indirizzi del pensiero: da ora,<br />
ci si concentrerà preferibilmente nel campo<br />
della speculazione conoscitiva e,<br />
specialmente, etica.<br />
Una impronta decisiva nella formazione<br />
della sua personalità filosofica possiamo<br />
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