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Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro

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specifica comunità, così come nel caso di<br />

una Religione Universale tale Divinità era<br />

assimilata al Dio vero.<br />

La fede sposta le montagne e la<br />

consapevolezza di una cosa equivale alla<br />

fede in quella cosa. La appartenenza ad una<br />

scuola esoterica che ricerca la Verità nella<br />

Conoscenza, la partecipazione intima, piena<br />

e consapevole degli Iniziati a questa scuola,<br />

equivale alla fede nella stessa, e questa<br />

fede, corredata da Tradizioni, rituali<br />

operativi, contenuti accettati e condivisi da<br />

tutti i partecipanti, determina la formazione<br />

di un potente eggregore Divino formato<br />

dalla potenza psichica e Divina di cui sono<br />

portatori tutti gli esseri umani, in<br />

particolare coloro che ne sono consapevoli e<br />

che risulta di gran lunga superiore alla<br />

teorica somma aritmetica delle potenze dei<br />

singoli. - Ed ogni eggregore ha bisogno dei<br />

suoi Iniziati e quindi dei suoi Sacerdoti,<br />

attenti dispensatori del <strong>Sacro</strong>.<br />

Ecco perché i primi Cristiani non avevano<br />

bisogno di una specifica casta Sacerdotale,<br />

dal momento che erano tutti Iniziati e<br />

Neofiti e, più tardi, quando sono cominciati<br />

a sorgere dissidi, scismi ed attenuazione<br />

della tensione spirituale nei credenti, la<br />

Chiesa ha tentato di porre rimedio a questa<br />

carenza costituendo il ministero sacerdotale<br />

che, di fatto, non risolve il suo problema.<br />

Eliphas Levi, al secolo l'abate Constant, nei<br />

suoi molteplici scritti sulla magia, a<br />

proposito dei due triangoli equilateri<br />

incrociati nel sigillo di Salomone, ebbe<br />

modo di spiegare che ciascuno dei due<br />

poteva rappresentare una parte della<br />

verità, una opposta all'altra, tali che<br />

soltanto incrociati, potevano indicare la<br />

verità completa.- Ed applicando questo<br />

sistema al Genesi della Torah,<br />

contrapponeva alla verità che "Dio creò<br />

l'uomo a sua immagine e somiglianza" la<br />

verità del suo contrario, cioè che "l'uomo<br />

crea Dio a sua immagine e somiglianza". -<br />

Entrambe sono parte di verità ed almeno la<br />

seconda la possiamo confermare con la<br />

nostra esperienza di uomini, mentre la<br />

prima la accettiamo per definizione della<br />

Divinità. - La loro sovrapposizione fa<br />

scaturire una visione certamente più vicina<br />

alla Verità Una, oltre alla conferma del<br />

Magus sulla formazione del mondo degli<br />

eggregori,<br />

In conclusione ogni area riconosciuta Sacra<br />

è esoterica e comporta la formazione di<br />

Iniziati o Sacerdoti, o Ministri di quel <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>25</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

e, quanto più quel <strong>Sacro</strong> è condiviso e<br />

partecipato nella Gnosi, tanto più quel<br />

<strong>Sacro</strong> si avvicina al vero.<br />

Gli otto Sacri principi della Carta<br />

Fondamentale del Marinismo indicano:<br />

• Che " l'origine dell'Ordine è nel suo<br />

collegamento iniziatico con l'Invisibile". E,<br />

quindi con l'Eggregore dell'Ordine stesso e<br />

direttamente con la Divinità.<br />

• Che "l'Ordine considera la Divinità come<br />

primo segno creativo emanante<br />

dall'Inattingibile, Divinità come ente<br />

creatore e reggitore dell'Universo, lasciando<br />

ad ognuno la libertà di culto". - E quindi si<br />

mantiene coerente allo stesso tempo con la<br />

dottrina della Qabbalah, esprimendo il<br />

concetto di Ain Soph Aur, l'Inattingibile, e<br />

con le dottrine Gnostiche, concetto del<br />

Demiurgo, Divinità primo segno creativo, e<br />

con tutte le religioni cosiddette rivelate,<br />

concetto del Verbo Creatore.<br />

• Che la funzione dei Superiori Incogniti<br />

viene definita come "la gerarchia<br />

sacerdotale che guida l'Ordine sul piano<br />

visibile".<br />

E tra i tanti messaggi che il N. V. Maestro L.<br />

C. de S. Martin ci ha lasciato, due, tra quelli<br />

citati nel rituale di Associato sono<br />

perfettamente in tema:<br />

• "Noi abbiamo la necessità che vi siano tra<br />

gli uomini segni visibili, agenti sostanziali<br />

ed esseri reali rivestiti come noi della forma<br />

sensibile, ma che, nello stesso tempo,<br />

siamo depositari delle virtù prime che<br />

l'uomo ha perduto e che cerca<br />

incessantemente intorno a sé.<br />

• ….custodite sempre una nobile idea del<br />

principio che vi anima per essere<br />

consapevoli che, dopo colui che vi ha dato<br />

l'esistenza, non c'è nulla che sia più<br />

rispettabile di voi stessi…"<br />

Noi siamo consapevoli partecipi<br />

dell'Eggregore della nostra Sacra scuola<br />

esoterica dell'Ordine Marinista Universale,<br />

amiamo Dio, onoriamo il Cristo come nostro<br />

Riparatore, ricerchiamo la Verità Una,<br />

alimentiamo la nostra Conoscenza,<br />

seguiamo la Tradizione, siamo stati oggetto<br />

di una trasmissione iniziatica reale che<br />

proviene dai nostri V.V. M.M. passati,<br />

pratichiamo i nostri riti e procediamo alla<br />

realizzazione della Grande Opera con la<br />

esecuzione del rito di Melchisedek in<br />

occasione dei Solstizi.<br />

Siamo Sacerdoti in eterno secondo l'Ordine<br />

di Melchisedek<br />

http://www.martinismo.it<br />

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