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Il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia - Assemblea nazionale ...

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sugli stessi.”<br />

2. Segue: b) se”, “quando” e “come” attivare il <strong>rinvio</strong> <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong>. Le note informative e le<br />

Raccomandazioni della <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Giustizia rivolte ai giu<strong>di</strong>ci nazionali.<br />

La <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Giustizia è andata nel tempo prendendo coscienza della centralità del <strong>rinvio</strong><br />

<strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> nell’opera <strong>di</strong> costruzione dei <strong>di</strong>ritti all’interno dell’Unione, mostrando progressiva e<br />

costante attenzione per i soggetti che sono chiamati a promuovere il <strong>rinvio</strong> <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong>.<br />

In questa prospettiva si inseriscono le Note informative riguardanti le domande <strong>di</strong> pronuncia<br />

<strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> da parte dei giu<strong>di</strong>ci <strong>nazionale</strong> 9 alle quali <strong>di</strong> recente, la <strong>Corte</strong> ha fatto seguire le<br />

Raccomandazioni all’attenzione dei giu<strong>di</strong>ci nazionali, relative <strong>alla</strong> presentazione <strong>di</strong> domande <strong>di</strong><br />

pronuncia <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> 10 .<br />

Lo spirito <strong>di</strong> tali raccomandazioni sta, appunto nel par.5, in cui la <strong>Corte</strong> sottolinea come il<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> si basa tutto sulla “cooperazione” tra la <strong>Corte</strong> e i giu<strong>di</strong>ci deli Stati<br />

membri. Le Raccomandazioni, <strong>di</strong>ce la <strong>Corte</strong>, non sono affatto vincolanti, ancorchè le stesse mirano<br />

ad integrare il regolamento <strong>di</strong> procedura della <strong>Corte</strong> adottato a Lussemburgo il 25 settembre<br />

2012(GU L 265 del 29.9.2012,1-).<br />

Va subito chiarito che il ruolo della <strong>Corte</strong> è solo quello <strong>di</strong> fornire l’interpretazione del <strong>di</strong>ritto UE o<br />

<strong>di</strong> statuire sulla sua vali<strong>di</strong>tà e non <strong>di</strong> applicare tale <strong>di</strong>ritto <strong>alla</strong> situazione <strong>di</strong> fatto sulla quale verte il<br />

proce<strong>di</strong>mento pendente innanzi al giu<strong>di</strong>ce <strong>nazionale</strong>. <strong>Il</strong> che consente fin d’ora <strong>di</strong> tracciare la linea,<br />

in astratto assai chiara ma in concreto <strong>di</strong>fficile da in<strong>di</strong>viduare con precisione, fra attività del giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>nazionale</strong> e ruolo della <strong>Corte</strong> che, in ogni caso, non può spingersi a risolvere questioni <strong>di</strong> fatto<br />

agitate a livello interno né offrire interpretazioni della normativa <strong>nazionale</strong>.<br />

Laddove, dunque finisce il ruolo della <strong>Corte</strong> in sede <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong>, comincia, anzi “ricomincia”<br />

quello del giu<strong>di</strong>ce <strong>nazionale</strong> il quale, d<strong>alla</strong> pronunzia resa dal giu<strong>di</strong>ce UE sarà chiamato a trarre<br />

tutte le conseguenze concrete, <strong>di</strong>sapplicando eventualmente la norma <strong>nazionale</strong> che viene in<br />

considerazione- p.8 Raccomandazioni-.<br />

Può apparire forse banale la precisazione che segue, ma occorre chiarire che il <strong>rinvio</strong> <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong><br />

spetta al giu<strong>di</strong>ce <strong>nazionale</strong> che può attivare questo strumento d’ufficio, senza essere in alcun modo<br />

con<strong>di</strong>zionato d<strong>alla</strong> formulazione <strong>di</strong> apposita richiesta proveniente dalle parti.<br />

Tale aspetto comporta, pertanto, che la richiesta <strong>di</strong> <strong>rinvio</strong> <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> può essere avanzata anche in<br />

grado <strong>di</strong> appello senza che la parte abbia proposto apposito motivo <strong>di</strong> gravame.<br />

Analoghe considerazioni vanno fatte a proposito della proposizione nel corso del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong><br />

Cassazione 11 .<br />

Una questione <strong>di</strong> estremo interesse è quella del “se”, “quando” e “come” attivare il <strong>rinvio</strong><br />

<strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> da parte del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> merito.<br />

Sul punto, le Raccomandazioni del Novembre 2012 sono estremamente importanti.<br />

9 La prima nota informativa fu pubblicata sulla GUCE 11.6.2005 C-143/1, <strong>alla</strong> quale è seguita altra Nota pubblicata<br />

sulla GUCE del 5 <strong>di</strong>cembre 2009, C-297.La nota aggiornata si trova in GUCE del 25 maggio 2011 C-160/1. V. il<br />

documento pre<strong>di</strong>sposto d<strong>alla</strong> rete degli esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto dell’Unione Europea costituita presso il Consejo General del<br />

Poder Ju<strong>di</strong>cial (REDUE), Práctica y planteamiento de las cuestiones. preju<strong>di</strong>ciales por los organos juris<strong>di</strong>ccionales.<br />

españoles. guía práctica, in<br />

http://www.poderju<strong>di</strong>cial.es/stfls/cgpj/relaciones%20internacionales/cuestiones%20preju<strong>di</strong>ciales%20redue/fichero/guia<br />

%20practica%20cuestion%20preju<strong>di</strong>cial%20con%20s%20tjce%2016%20<strong>di</strong>c%202008%20cartesio_1.0.0.pdf.Inoltre,<br />

nel sito della <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> appello <strong>di</strong> Milano risulta presente uno schema per la proposizione dell’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> <strong>rinvio</strong><br />

pregu<strong>di</strong>ziale-reperibile all’in<strong>di</strong>rizzo http://www.corteappello.milano.it/de_pre7.aspx-.<br />

10 In GUCE 6.11.2012 C-338 1 ss.<br />

11 cfr.Cass. n. 5842 del 10/03/2010: “La richiesta <strong>di</strong> <strong>rinvio</strong> <strong>alla</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> <strong>giustizia</strong> CE su una questione <strong>pregiu<strong>di</strong>ziale</strong> <strong>di</strong><br />

interpretazione del <strong>di</strong>ritto comunitario, in applicazione dell'art. 234 del Trattato CE, non è configurabile come autonoma<br />

domanda, rispetto <strong>alla</strong> quale, nel caso <strong>di</strong> omessa specifica pronuncia, possa farsi questione del rispetto del principio <strong>di</strong><br />

cui all'art. 112 cod. proc. civ., ponendo tale richiesta una questione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto preliminare <strong>alla</strong> decisione sulla domanda <strong>di</strong><br />

merito proposta d<strong>alla</strong> parte. Ne consegue che la richiesta può essere prospettata per la prima volta nel grado <strong>di</strong> appello e<br />

nel ricorso per cassazione, e, solo nel giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> cassazione, stante la natura <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ultimo grado, la facoltà <strong>di</strong><br />

<strong>rinvio</strong> si trasforma - ricorrendone le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rilevanza e decisività - in un obbligo.”<br />

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