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Indicazioni uso appropriato ( 1781KB) - Centro Francesco Redi

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Commissione per il Buon Uso del Farmaco<br />

INDICAZIONI ALL’USO<br />

APPROPRIATO DELLE EPARINE<br />

A BASSO PESO MOLECOLARE<br />

(EBPM)


Le EBPM e il Fondaparinux sono stati approvati<br />

inizialmente per la prevenzione del<br />

tromboembolismo venoso e successivamente, per il<br />

trattamento di trombosi venose, embolia polmonare e<br />

angina instabile.<br />

La presente trattazione e’ relativa unicamente alle<br />

indicazioni di profilassi e trattamento del<br />

tromboembolismo venoso TEV che accomuna la<br />

trombosi venosa profonda TVP e l’embolia<br />

polmonare EP


Le EBPM presentano alcuni importanti vantaggi nel profilo<br />

farmacocinetico rispetto alle Eparine non frazionate(ENF)<br />

sintetizzabili in:<br />

migliore biodisponibilita’<br />

attività più prevedibile con correlazione lineare tra dosi<br />

somministrate e livelli plasmatici<br />

un’emivita piu’ lunga che ne permette la somministrazione<br />

giornaliera singola o duplice<br />

minore tendenza ad inibire l’aggregazione piastrinica e quindi<br />

minor rischio di causare emorragie<br />

Il Fondaparinux e’ invece un anticoagulante di sintesi di<br />

recente introdotto in commercio, con indicazioni analoghe a<br />

quelle delle EBPM.


L’ eliminazione delle EBPM avviene per via renale in percentuale<br />

variabile a seconda delle molecole e, pertanto, la loro emivita biologica<br />

aumenta nei pazienti con insufficienza renale.<br />

Precauzioni nei pazienti con Insufficienza renale cronica:<br />

Particolare attenzione va riservata all’ utilizzo di tutte le EBPM e del<br />

Fondaparinux nei pazienti con IRC, soprattutto in pazienti anziani<br />

diabetici ed in quelli a elevato rischio emorragico.<br />

Per alcuni prodotti (Fondaparinux) il loro utilizzo e’ controindicato in<br />

pazienti con grave IRC ( clearance della creatinina


Acquisite<br />

Acquisite<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Cause di TEV<br />

età avanzata<br />

interventi chirurgici o traumi<br />

prolungata immobilizzazione<br />

neoplasie maligne<br />

disordini mieloproliferativi<br />

precedenti eventi tromboembolici<br />

gravidanza e puerperio<br />

<strong>uso</strong> di contraccettivi e di preparati contenenti estrogeni<br />

resistenza alla proteina C attivata non causata dalla presenza di<br />

fattore V Leiden<br />

presenza di catetere venoso centrale<br />

pazienti con patologie internistiche<br />

lieve-moderata iperomocisteinemia<br />

Anticorpi antifosfolipidi


EREDITARIE<br />

EREDITARIE<br />

Cause del TEV<br />

Comuni<br />

mutazione G1691A del gene del fattore V (fattore V Leiden)<br />

mutazione G20210A del gene della protrombina (fattore II)<br />

mutazione omozigote C677T del gene della metilenetetra-<br />

metilenetetra-<br />

idrofolato reduttasi<br />

Rare<br />

difetto di Antitrombina III<br />

difetto di Proteina C<br />

difetto di Proteina S<br />

Molto rare<br />

disfibrinogenemia<br />

omocistinuria omozigote<br />

Probabilmente ereditarie<br />

aumentati livelli di fattore VIII, fattore IX, fattore XI o fibrinogeno


TABELLA: Rischio di TVP in pazienti chirurgici o medici in assenza di profilassi e strategie sugg<br />

Categorie di Rischio TVP EP sintomatica Strategie Preventive<br />

% %<br />

Basso Rischio<br />

Chirurgia minore in pazienti<br />

Mobilizzati, di eta’


Profilassi del TEV<br />

Numerosi studi dimostrano che, nel paziente a rischio<br />

moderato e alto, la profilassi e’ la strategia più<br />

efficace, sicura e anche conveniente in termini<br />

economici in quanto riduce i notevoli costi legati alle<br />

complicanze tromboemboliche.<br />

Per prevenire l’ insorgenza del TEV e’ possibile<br />

ricorrere a diverse strategie di profilassi che,<br />

schematicamente, possono essere divise fra:<br />

1- metodi meccanici<br />

2- farmaci anticoagulanti quali: l’ ENF, le EBPM, il<br />

Fondapariniux e gli anticoagulanti orali .


Profilassi del TEV<br />

L’<strong>uso</strong> ottimale dell’ armamentario<br />

farmacologico va adattato al livello di rischio<br />

tromboembolico del paziente.<br />

Percio’ il dosaggio ottimale dell’ ENF e delle<br />

EBPM varia a secondo che si tratti di:<br />

un paziente a Rischio Moderato di TEV o<br />

di un paziente ad Alto Rischio di TEV.


Terapia del TEV<br />

Nella maggior parte dei pazienti con TEV la terapia si<br />

basa sulla somministrazione di farmaci anticoagulanti<br />

, indipendentemente dal tipo di presentazione clinica<br />

(TVP o EP ). Per la terapia in fase acuta della TVP<br />

sono disponibili quattro opzioni terapeutiche:<br />

1: ENF per via endovenosa (eparina sodica)<br />

2. EBPM a dosi scoagulanti<br />

3. FONDAPARINUX a dosi terapeutiche<br />

4. ENF per via sottocutanea ( eparina calcica)


Terapia del TEV<br />

Sia che si utilizzi ENF o EBPM, l’ inizio della<br />

Terapia Aanticoagulante Orale (TAO) dovrebbe<br />

avvenire il più precocemente possibile (vale a dire nel<br />

primo giorno di trattamento, in assenza di<br />

controindicazioni ) per ridurre al minimo il tempo di<br />

somministrazione delle eparine.<br />

La terapia eparinica non va mai sospesa prima che la<br />

TAO sia efficace : quindi l’ INR deve aver raggiunto<br />

stabilmente un valore >2 e devono essere trascorsi<br />

almeno 5 giorni dall’ inizio della TAO.


Molte Linee Guida di autorevoli Societa’<br />

Scientifiche ( ACCP e NICE) consigliano le<br />

EBPM nella profilassi e nel trattamento del<br />

TEV senza indicare il tipo di molecola,<br />

considerandole quindi come classe ma<br />

raccomandano tuttavia che ognuna di esse sia<br />

utilizzata secondo le specifiche di dosaggio<br />

indicate dal produttore


E’ necessario ricordare che in Italia, per le<br />

diverse EBPM, esistono differenze anche<br />

rilevanti sia nelle indicazioni registrate in<br />

scheda tecnica sia nella posologia. Per questo<br />

ragione, non e’ possibile estendere le<br />

risultanze cliniche di una molecola alla classe,<br />

e una singola EBPM non puo’ essere<br />

considerata efficace in un ambito patologico<br />

nel quale non sia stata specificamente testata.


Raccomandazioni<br />

Per la scelta del regime terapeutico ci si deve basare:<br />

1. sulla stratificazione del rischio, riferendosi a modelli di<br />

categorizzazione semplificata del rischio come quella proposta ormai da<br />

anni dalle Linee Guida dell’ American College of Chest Physicians<br />

(ACCP).<br />

2. sulle indicazioni di dosaggio ottimale dell’ ENF e delle EBPM che<br />

varia a secondo se si tratti di un paziente a Rischio Moderato di TEV o<br />

un paziente ad Alto Rischio di TEV.<br />

3. Sulle indicazioni di durata della terapia che varino a seconda<br />

dell’intensità del rischio per le differenti patologie<br />

4. Nella scelta della singola molecola da utilizzare, a parità di<br />

indicazione in scheda tecnica, si dovrebbe tener conto anche dei<br />

relativi costi attuali per la Azienda Sanitaria USL8 Arezzo.


TABELLA: Rischio di TVP in pazienti chirurgici o medici in assenza di profilassi e strategie sugg<br />

Categorie di Rischio TVP EP sintomatica Strategie Preventive<br />

% %<br />

Basso Rischio<br />

Chirurgia minore in pazienti<br />

Mobilizzati, di eta’


Tabella costi terapia giornaliera ( dose di mantenimento)<br />

Profilassi TEV<br />

Dosi Rischio moderato:<br />

Costo dosaggio giornaliero Euro<br />

Dosi Alto rischio:<br />

Costo dosaggio giornaliero Euro<br />

Tabella costi terapia di 28 gg<br />

Profilassi TEV<br />

Dosi Rischio moderato:<br />

Costo terapia 28 giorni Euro<br />

Dosi Alto rischio:<br />

Costo terapia 28 giorni Euro<br />

Parnaparina<br />

3200 UI<br />

0,15<br />

4250 UI<br />

0,23<br />

Parnaparina<br />

3200 UI<br />

4,2<br />

4250 UI<br />

6,44<br />

Dalteparina<br />

2500UI<br />

0,28<br />

5000 UI<br />

0,51<br />

Dalteparina<br />

2500UI<br />

7,84<br />

5000 UI<br />

14,28<br />

Reviparina<br />

1750UI<br />

0,59<br />

4200 UI<br />

1,09<br />

Reviparina<br />

1750UI<br />

16,52<br />

4200 UI<br />

30,52<br />

Nadroparina<br />

2850UI<br />

1,32<br />

5700 UI<br />

2,36<br />

Nadroparina<br />

2850UI<br />

36,96<br />

5700 UI<br />

66,08<br />

Enoxaparina<br />

2000 UI<br />

1,32<br />

4000 UI<br />

2,51<br />

Enoxaparina<br />

2000 UI<br />

36,96<br />

4000 UI<br />

70,28<br />

Fondaparinux<br />

2,5mg<br />

1,71<br />

2,5mg<br />

1,71<br />

Fondaparinux<br />

2,5mg<br />

47,88<br />

2,5mg<br />

47,88


Profilassi in pazienti chirurgici<br />

1) Chirurgia Generale:<br />

Nei pazienti con Rischio Moderato si raccomanda profilassi<br />

con EBPM a dosi per rischio moderato o Fondaparinux<br />

Nei pazienti ad Alto Rischio si raccomanda l’ <strong>uso</strong> di EBPM a<br />

dosaggio per l’ Alto rischio o Fondaparinux<br />

Si raccomanda di continuare la profilassi fino alla dimissione.<br />

In pazienti selezionati a elevato rischio, inclusi i pazienti con<br />

chirurgia maggiore per cancro o con pregresso TEV, si<br />

suggerisce prolungamento extraospedaliero della profilassi con<br />

EBPM fino a 28 giorni dall’ inizio della profilassi post<br />

intervento.


Profilassi in pazienti chirurgici<br />

2)Chirurgia Ortopedica maggiore<br />

Protesi elettiva d’ anca : EBPM a dosaggio per l’ Alto Rischio o<br />

FONDAPARINUX<br />

Protesi elettiva del ginocchio: ginocchio:<br />

EBPM a dosaggio per l’ Alto Rischio o<br />

FONDAPARINUX<br />

Frattura d’anca: d’anca:<br />

EBPM a dosaggio per l’ Alto Rischio o FONDAPARINUX<br />

Durata della Profilassi:<br />

Negli interventi di protesi o frattura d’anca o protesi di ginocchio , si raccomandano<br />

almeno 10 giorni con qualunque tipo di profilassi. ( Raccomandazione di grado<br />

1A)<br />

Si raccomanda inoltre la estensione della profilassi fino a 35 giorni con<br />

raccomandazioni di grado diverso secondo il farmaco utilizzato:<br />

- nella protesi d’anca si raccomanda la estensione della profilassi fino al giorno 35<br />

post-intervento con EBPM (grado 1A), o anticoagulanti orali (grado 1 B) o<br />

fondaparinux (grado 1C)<br />

- nella protesi di ginocchio si suggerisce estensione della profilassi fino al giorno<br />

35 post-intervento ( grado 2B) con EBPM, Anticoagulanti orali o Fondaparinux<br />

(grado1C)


Profilassi in pazienti chirurgici<br />

3) Altra chirurgia ortopedica<br />

Tutti gli altri interventi di chirurgia ortopedica<br />

vanno considerati a rischio moderato. Si<br />

raccomanda profilassi con EBPM a dosi per<br />

rischio moderato o Fondaparinux<br />

Si raccomanda di continuare la profilassi fino<br />

alla dimissione


Profilassi in pazienti chirurgici<br />

4)Traumi maggiori<br />

Nei pazienti con traumi maggiori, in assenza di<br />

controindicazioni maggiori, appena ritenuto sicuro si<br />

raccomanda di iniziare profilassi routinaria con EBPM<br />

Si raccomanda prosecuzione della profilassi fino alla<br />

dimissione .<br />

Nei pazienti in riabilitazione con ridotta mobilita’ si consiglia<br />

prosecuzione della profilassi con EBPM.o con TAO<br />

5)Traumi isolati degli arti inferiori<br />

Nei pazienti con traumi distali al ginocchio si suggerisce di<br />

non utilizzare profilassi routinaria.( grado 2 A)<br />

6)Altri traumatismi<br />

Nei pazienti con traumi in altri segmenti corporei non vi è<br />

indicazione alla profilassi


Profilassi in pazienti non chirurgici<br />

7) Pazienti medici acuti ricoverati<br />

Nei pazienti medici acuti ricoverati per scompenso cardiaco,<br />

grave insufficienza respiratoria, allettamento e con fattori di<br />

rischio aggiuntivi quali cancro, pregresso TVP, sepsi, ictus o<br />

malattia infiammatoria intestinale cronica si raccomanda<br />

profilassi con EBPM o Fondaparinux.<br />

Non tutte le EBPM hanno studi clinici che supportano tale<br />

indicazione e poche ( solo Enoxaparina e Fondaparinux)<br />

hanno questa indicazione in scheda tecnica.<br />

La durata breve ( 14 giorni ) della profilassi utilizzata negli<br />

studi clinici in questi pazienti limita la trasferibilita’ dei dati<br />

nel lungo periodo. Pertanto non vi sono indicazioni ad una<br />

profilassi superiore ai 14 giorni


Profilassi in pazienti non chirurgici a<br />

domicilio<br />

8) Pazienti medici acuti a domicilio o pazienti cronici<br />

Non sappiamo molto dei pazienti non ospedalizzati.<br />

Non vi sono evidenze disponibili dell’ efficacia delle EBPM<br />

in pazienti medici non ricoverati.<br />

Tuttavia nei pazienti a domicilio affetti da patologia acuta<br />

analoga al punto 7 (scompenso cardiaco, grave insufficienza<br />

respiratoria, allettamento e con fattori di rischio aggiuntivi<br />

quali cancro, pregresso TVP, sepsi, ictus o malattia<br />

infiammatoria intestinale cronica) trova comunque indicazione<br />

una profilassi di breve (14 giorni ) durata.<br />

In questo caso la dose di anticoagulante ( in analogia col punto<br />

7 Enoxaparina e Fondaparinux) è quella moderata e/o indicata<br />

in scheda tecnica e trova ancora indicazione la profilassi con<br />

ENF


Profilassi in pazienti oncologici<br />

9)Profilassi 9) Profilassi in pazienti oncologici<br />

Nei pazienti con cancro che debbono sottoporsi a una<br />

procedura chirurgica si raccomanda profilassi routinaria<br />

appropriata al tipo di chirurgia<br />

Nei pazienti con cancro allettati per una malattia medica acuta<br />

si raccomanda una profilassi routinaria come peri pazienti a<br />

elevato rischio medico<br />

Nei pazienti con cancro portatori di cateteri venosi centrali si<br />

raccomanda di non utilizzare di routine una profilassi con<br />

EBPM o minidosi di anticogulanti orali per prevenire la<br />

trombosi catetere-correlata (grado 1B)<br />

Anche nei pazienti con chemioterapia o terapia ormonale si<br />

raccomanda di non utilizzare una profilassi routinaria


Terapia del Tromboembolismo venoso<br />

Le EBPM ed il Fondaparinux trovano<br />

indicazione solo nel trattamento iniziale della<br />

TEV.<br />

In particolare si raccomanda il trattamento<br />

iniziale della TVP e della EP con EBPM o<br />

FONDAPARINUX contemporaneo all’ inizio<br />

della TAO per almeno 5 giorni o fino a quando<br />

l’ INR non ha raggiunto il range terapeutico<br />

( INR tra 2 e 3 ).


Terapia del Tromboembolismo venoso<br />

Nei pazienti con grave insufficienza renale si<br />

suggerisce particolare attenzione all’ utilizzo<br />

di EBPM e Fondaparinux seguendo<br />

indicazioni da scheda tecnica o eventuale<br />

utilizzo di ENF con monitoraggio con PTT.


Terapia del TEV in pazienti oncologici<br />

Nel paziente oncologico si raccomanda il<br />

trattamento con EBPM per i primi 3-6 mesi da<br />

proseguire con TAO o EBPM a tempo<br />

illimitato o fino alla (eventuale ) guarigione<br />

della neoplasia.


Terapia del TEV<br />

Nella scelta della singola molecola da<br />

utilizzare, a parità di indicazione in scheda<br />

tecnica, si dovrebbe tener conto anche dei<br />

relativi costi attuali per la Azienda<br />

Sanitaria USL8 Arezzo


Tabella: Dosaggi e costi di EBPM e Fondaparinux per l’inizio della terapia del TEV<br />

(calcolata su soggetto di 80 Kg e arrotondata ad unità posologica)<br />

dosaggio<br />

Costo<br />

Parnaparina<br />

12.800 UI<br />

Dalteparina<br />

15.000UI<br />

Reviparina<br />

12.600UI<br />

Nadroparina<br />

15.200UI<br />

Enoxaparina<br />

16.000 UI<br />

Fondaparinux<br />

7,5 mg


Terapia della Tromboflebite<br />

Superficiale (TFS)<br />

Per i pazienti con TFS come complicanza di infusioni EV e'<br />

suggerita terapia orale con diclofenac o altri FANS, diclofenac<br />

gel topico, o gel di eparina ( grado di raccomandazione 2B)<br />

fino a risoluzione dei sintomi o fino a due settimane. Si<br />

raccomanda di non utilizzare terapia anticoagulante sistemica<br />

(grado 1C).<br />

Nei pazienti con TFS spontanea si suggerisce EBPM a<br />

dosaggio profilattico o intermedio ( grado 2B), o ENF a<br />

dosaggio intermedio (grado 2B) per almeno 4 settimane.<br />

Le tromboflebiti della safena interna con interessamento della<br />

cross safeno-femorale o a distanza inferiore a 3 cm dalla cross<br />

vanno trattate con una TVP.


Superficial Venous Thrombosis and Venous Thromboembolism: A Large,<br />

Prospective Epidemiologic Study<br />

Ann Intern Med February 16, 2010 152:218224;<br />

BACKGROUND: Superficial venous thrombosis (SVT) is perceived to have a benign<br />

prognosis. OBJECTIVE: To assess the prevalence of venous thromboembolism in patients<br />

with SVT and to determine the 3-month incidence of thromboembolic complications.<br />

DESIGN: National cross-sectional and prospective epidemiologic cohort study.<br />

(ClinicalTrials.gov registration number: NCT00818688) SETTING: French office- and<br />

hospital-based vascular medicine specialists. PATIENTS: 844 consecutive patients with<br />

symptomatic SVT of the lower limbs that was at least 5 cm on compression ultrasonography.<br />

MEASUREMENTS: Incidence of venous thromboembolism and extension or recurrence of<br />

SVT in patients with isolated SVT at presentation. RESULTS: Among 844 patients with SVT<br />

at inclusion (median age, 65 years; 547 women), 210 (24.9%) also had deep venous<br />

thrombosis (DVT) or symptomatic pulmonary embolism. Among 600 patients without DVT or<br />

pulmonary embolism at inclusion who were eligible for 3-month follow-up, 58 (10.2%)<br />

developed thromboembolic complications at 3 months (pulmonary embolism, 3 [0.5%]; DVT,<br />

15 [2.8%]; extension of SVT, 18 [3.3%]; and recurrence of SVT, 10 [1.9%]), despite 540<br />

patients (90.5%) having received anticoagulants. Risk factors for complications at 3 months<br />

were male sex, history of DVT or pulmonary embolism, previous cancer, and absence of<br />

varicose veins. LIMITATION: The findings are from a specialist referral setting, and the study<br />

was terminated before the target patient population was reached because of slow recruitment.<br />

CONCLUSION: A substantial number of patients with SVT exhibit venous thromboembolism<br />

at presentation, and some that do not can develop this complication in the subsequent 3<br />

months.

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