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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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nel mondo cattolico dell’età moderna le istituzioni femminili sono una<br />

presenza consistente 1 . esse si ri<strong>vol</strong>gono ufficialmente a donne prive <strong>di</strong> tutela<br />

maschile e spesso in <strong>di</strong>fficoltà economica, e cioè alle orfane <strong>di</strong> padre, alle vedove,<br />

alle cosiddette “malmaritate” (mogli in matrimoni <strong>di</strong>fficili che vivono<br />

separate dal marito), offrendo alle giovani nubili la protezione e un sussi<strong>di</strong>o<br />

dotale che consentirà loro <strong>di</strong> sposarsi o monacarsi, e alle donne sposate<br />

o più mature una alternativa, spesso definitiva, alla situazione, moralmente<br />

<strong>di</strong>s<strong>di</strong>ce<strong>vol</strong>e, <strong>di</strong> viver sola. esse sembrano far da complemento al monastero<br />

nel garantire l’integrità fisica e morale <strong>di</strong> un ampio ventaglio <strong>di</strong> donne che,<br />

per motivi <strong>di</strong>versi, vivono fuori dal matrimonio. oltre ad essere un luogo <strong>di</strong><br />

clausura per le giovani che prendono i voti, infatti, il convento offre anche, nel<br />

periodo moderno, un rifugio temporaneo o definitivo a dame vedove e sole,<br />

che mantengono lo status laicale 2 . il posto della donna è nella famiglia, se la<br />

famiglia non esiste o si <strong>di</strong>sgrega bisogna trovare una alternativa rispettabile.<br />

mentre il convento si ri<strong>vol</strong>ge però in larga misura a donne dell’aristocrazia e<br />

del patriziato, le istituzioni femminili accolgono donne <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione sociale<br />

inferiore che non <strong>di</strong>sporrebbero dei mezzi necessari a costituirsi una dote<br />

monacale. in effetti molti elementi richiamano il modello conventuale: il fatto<br />

che le giovani dovessero entrare con un fardello <strong>di</strong> vesti e lingerie, il fatto<br />

che i colloqui coi visitatori si s<strong>vol</strong>gessero in un parlatorio, il fatto che molte<br />

pagassero una “pensione”. anche le istituzioni per donne e fanciulle laiche<br />

possono dunque essere viste come il risultato <strong>di</strong> una ideologia <strong>di</strong> genere che<br />

considerava l’alternativa “muro o marito” le uniche opzioni <strong>di</strong> vita socialmente<br />

accettabili per le donne 3 .<br />

sconosciute nei paesi protestanti, queste case sono un fenomeno eminentemente<br />

cattolico ma forse anche specificamente italiano. seppure segnalate<br />

in Francia, spagna e Portogallo dagli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> storia dell’assistenza 4 , le istituzioni<br />

femminili hanno attratto infatti particolare attenzione in italia, dove,<br />

1 Cohen, 1992.<br />

2 la presenza <strong>di</strong> donne laiche o terziarie nei conventi è stata documentata da più parti, ne<br />

<strong>di</strong>scute Evangelisti, 2007.<br />

3 Zarri, 2000.<br />

4 ad esempio Fairchilds, 1976; Martz, 1983; Norberg, 1985; Flynn, 1989; Carbonell i<br />

Esteller, 1997; Sá dos Guimarães, 1997.<br />

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