vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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la gP › il 28 giugno dispose per la costruzione dei pavimenti dei saloni «elittici» e dei locali per gli inservienti; nella stessa data approvò il progetto antonelli di decorazione del salone. › il 5 luglio approvò il capitolato per le forniture e messa in opera dei materiali da «gazista». › il 19 luglio stabilì di assicurare il fabbricato contro gli incendi, di acquistare una pompa antincendi e di provvedere per la fornitura dei pavimenti in marmo; nella stessa giornata approvava il premio di Ferragosto per i muratori. › il 2 agosto stabilì di suddividere il contratto di assicurazione tra due società, l’anonima assicurazioni e la reale mutua, al tasso di centesimi 20 per mille dividendo il contratto nella precisa metà del valore assicurato di lire 710.000. › il 22 settembre respinse la domanda dell’impresa Florio per il pagamento di parte dei decimi trattenuti per i lavori già eseguiti. › il 27 settembre, essendo sorta contestazione con la ditta Florio per una balaustra, invitò camusso, quale arbitro, a definire la questione. › il 4 ottobre autorizzò il pagamento della seconda rata dell’importo dovuto all’impresa Buscaglione, non appena ultimati i lavori che avrebbero consentito di sperimentare l’accensione dei caloriferi, dopo il collaudo definitivo di thovez. › il 15 novembre incaricò attilio davicini di preparare un progetto preventivo per la fornitura di una pompa per l’educatorio; deliberò inoltre di costruire in marmo il pavimento dell’atrio; sollecitò l’impresa Florio a terminare i lavori; diede incarico alla Presidenza di compilare un preventivo del mobilio occorrente per il nuovo edificio. › il 22 novembre incaricò i direttori antonelli e luigi mancio di provvedere per l’altare, per la balaustra e per gli accessori della cappella dell’istituto. › il 29 novembre incaricò la Presidenza di effettuare una trattativa per la riduzione sulla nota delle piante provviste per il giardino da parte della ditta Besson; su proposta di antonelli deliberò il trasporto dell’altare dall’antico edificio di via maria vittoria nella nuova cappella purché la relativa spesa non oltrepassasse quella necessaria per la costruzione di un nuovo altare in marmo artificiale. › il 13 dicembre stabilì di far costruire, per l’atrio d’ingresso, il pavimento in marmo conforme al disegno e campione presentato dalla ditta stella. la ce il 18 dicembre emise una delibera di massima sulla qualità e dimensioni costruite del nuovo edificio educatorio, essendo i lavori in gran parte eseguiti. 335
anno 1893 la gP › il 10 gennaio, su proposta di antonelli, deliberò la costruzione del nuovo altare per la cappella. › il 15 febbraio invitò davicini a presentare una relazione sullo stato del nuovo edificio. la ce il 6 marzo ascoltò la relazione di Fenolio sull’impianto dei caloriferi e sullo stato dei lavori nel nuovo edificio e lo incaricò della direzione dei lavori del nuovo edificio. la gP › il 22 marzo deliberò il pagamento dei 5/10 del residuo prezzo di costruzione del calorifero a Buscaglione «a determinate condizioni» e approvò i capitolati per l’appalto delle «segnalazioni» degli ascensori e delle cucine. › il 9 maggio ricevette dalla gPa una serie di osservazioni fatte in ordine alla fornitura del mobilio. la ce il 2 giugno approvò i modelli dei mobili per l’arredamento dei nuovi locali. la gP › il 20 giugno recepì dal presidente la notizia degli accordi presi col municipio per la sistemazione del piazzale (attuale piazza Bernini) e per il permesso di abitabilità del nuovo edificio e il decreto della gPa che approvava l’acquisto dei mobili. › il 31 agosto incaricò Fenolio di provvedere alle nuove spese straordinarie che occorrevano per l’arredamento dei locali. › il 26 settembre affidò a camusso la definizione delle questioni sorte sul «terzo ripassamento del tetto». › il 10 ottobre approvò l’installazione del telefono e la fornitura dei comodini. › il 28 novembre deliberò di congedare con il 31 dicembre gli assistenti ai lavori. › il 5 e 26 dicembre approvò i conteggi degli onorari dovuti ad attilio davicini. › il 12 dicembre nominò l’ingegner Bottiglia collaudatore degli ascensori e delle opere di completamento e il 26 dicembre camusso collaudatore generale; stabilì un secondo collaudo ai caloriferi e prese atto delle dichiarazioni del giardiniere Besson 168 . 168 con il 31 dicembre 1893 si può ritenere terminata la costruzione dell’edificio dell’educatorio. 336
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Quaderni dell'archivio storico
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le Figlie della comPagnia Casa del
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non è certo il caso di sintetizzar
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«figlie» all’ingresso e all’u
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sigle e aBBreviaZioni asct = archiv
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spesso la scarsa disponibilità del
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la normativa e l’attività delle
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famiglia di origine e talvolta su q
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le «figlie» sono spesso indicate
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lo statuto 28 ribadiva la separazio
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4. L’archivio dell’Educatorio d
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di grande interesse è la documenta
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egolamenti per le premiazioni e le
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assistenZa ed educaZione in età mo
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nel mondo cattolico dell’età mod
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già nel tardo Quattrocento 7 . ino
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fruitori delle opere assistenziali
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essere ammesse il marchio classico
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la reputazione e rispettabilità di
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le case del soccorso, del dePosito
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Premessa* le donne furono una delle
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dopo un primo capitolo che contestu
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nel frattempo, nel 1563, aveva fatt
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la successiva documentazione non te
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che emanare la relativa patente, co
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appresentava per l’onestà delle
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che rese il fenomeno del vagabondag
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L’ingresso. Requisiti e profili s
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all’ospedale, in un letto per inc
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crescita numerica della seconda met
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agli anni difficili della guerra di
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Bernardi, mentre in quello del 1713
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1799, che nell’annunciarne la sop
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figlia del soccorso, seguì le orme
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tommaso andrea crosa, il diritto al
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tabella 4 età d'ingresso (anni) 9
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la madre e il fratello tredicenne 1
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anche se la regola non venne mai de
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emerge con chiarezza la preminenza
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alla corte sabauda, anche la contes
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dall’intervento di un patrono e d
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a quel punto è probabile che le Fo
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le circostanze, e soprattutto avreb
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motivazioni che condussero rosalia
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tornando al soccorso e alle uscite
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padre la dote di lire 3000, e si ri
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vera e propria recisione dei legami
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tutta la giornata era scandita da o
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ma l’impiego delle internate nell
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alfieri, entrambe madri delle conve
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4. Convivendo Benché sia impensabi
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doveva essere una prassi non troppo
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esta oscura la misura in cui questo
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per donne adulte del ceto civile, s
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san Paolo. si trattò piuttosto di
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di unici destini femminili possibil
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Direttrice e maestre interne dell
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a scuola. ciò è dovuto non solo a
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a inizio ottocento, un altro monast
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nettamente in rapporto al target de
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come dimostra il saggio di maritano
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certamente rese capaci di svolgere
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ufficialmente al soccorso. le prime
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di san Paolo, rifacendosi ai decret
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dell’iniziativa privata e l’imm
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di certi gruppi essa rappresentava
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effettuare qualsiasi valutazione in
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di diversa ispirazione fu invece la
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funzionari dello stato, intendenti,
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fanciulle che ritornando nelle loro
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gli amministratori delle opere pie
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sabaudo, suddiviso in sei dipartime
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Fin da subito si registrò una sign
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l’ottocento, in quanto strettamen
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Piazza statuto, poi via garibaldi,
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conoscenza. meno attenzione, quindi
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con lettera chiusa, che dovrà esse
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chiamando in causa non solo i profe
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inoltre, che la direttrice doveva
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quale il funzionamento dell'educato
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